COMMENTO AGLI INNI ORFICI

di

Claudio Simeoni

[A ECATE]

Inno n.1

 

Ecate protettrice delle strade celebro, trivia, amabile,

celeste e terrestre e marina, dal manto color croco,

sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,

figlia di Perse, amante della solitudine, superba dei cervi,

notturna, protettrice dei cani, regina invincibile,

annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d'aspetto imbattibile,

domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,

guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,

supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni

benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

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Con questo Inno si apre la serie delle invocazioni degli Inni Orfici che si chiude con l'Inno alla Morte.

Ecate sta all'Infinito come HERA-GIUNONE sta alla vita degli Esseri della Natura.

Così la serie degli Inni Orfici si aprono con la DEA che tiene aperte le porte dell'Infinito di cui gli Inni Orfici rappresentano, per chi gli ha scritti, la via alla Conoscenza e termina con la morte del corpo fisico quale risultato magnifico della trasformazione in DIO dell'Essere Umano che ha percorso la sua esistenza.

ECATE è sempre stata una DEA legata al regno dei morti e degli incantesimi. Il suo significato è ben maggiore. Ci sono tre diversi regni oscuri che noi, come Esseri della Natura pratichiamo per costruire noi stessi: la pancia di nostra madre (o l'uovo), l'immenso che circonda la luce della ragione, lo sconosciuto oltre la morte del corpo fisico. La pratica dell'incantesimo era la pratica della trasformazione soggettiva e il regno dei morti era la porta che conduce nell'infinito.

So perfettamente come la pratica della magia sia concepita come attività attraverso la quale agire nel quotidiano mediante arti sottili. So perfettamente cosa significa quando gli Esseri Umani fanno delle illusioni e delle aspettative, esterne a loro, attesa di un fantastico. La pratica magica, mediante incantesimi, era legata alla trasformazione dell'individuo nell'affrontare la vita. La pratica magica è l'attività attraverso la quale l'individuo supera i confini della ragione ed entra nell'immenso che la circonda. Il mondo si presenta, sempre, per ciò che è ed io devo afferrare tutti i lati nascosti del mondo per poter agire nel mondo. Se non percorro le strade notturne a fianco di ECATE non saprò mai cosa si cela nello spazio che la mia ragione chiama buio. Se non attraverso i crocicchi della vita mediante le mie scelte non saprò mai dove il mio intento mi conduce. Tre fasi attraverso nella mia esistenza, esattamente come l'Essere Luna. Esco dal buio sconosciuto nella pancia della madre, mi costruisco nella luce quale Essere Natura e mi appresto ad entrare nel buio dell'immenso. Esco dalla pancia della madre, agisco nella ragione ed entro nel nulla cessando la mia esistenza. Solo che io sono vissuto nel buio di ECATE. Io ho percorso le strade, così  sono uscito dal buio della pancia della madre, ma non mi sono perso nella luce della forma e dell'illusione, ho continuato a percorrere gli infiniti sentieri notturni ed ora, ora che sto abbandonando la ragione, alla fine del tunnel non c'è il buio del nulla, ma la luce dell'immenso che mi attende: ECATE e ATLANTE, ognuno a modo loro, mi tengono aperto il varco dell'infinito.

Nelle strade notturne di ECATE c'è la conoscenza dell'immenso che ECATE-DIANA proteggono contro l'orrore della distruzione. ZEUS cala ASTERIA fra i figli di ERA affinché l'Intento diventa il fine delle loro azioni. Così come gli Esseri Cani sanno seguire la traccia di quanto fiutano, ECATE diventa la stella calata negli intenti degli Esseri Umani affinché finalizzino le loro azioni per affrontare il loro infinito.

C'è qualche cosa da aggiungere sulle tre fasi lunari che spesso vengono graficamente presentate in questo modo, )O( ed è la rappresentazione dell'Essere della Natura nelle sue fasi di trasformazione. ECATE viene rappresentata con delle fiaccole nelle mani: la luce della Conoscenza che deve, comunque, brillare in qualunque buio. In questo caso va assimilata ad ARTEMIDE-DIANA, solo che mentre ARTEMIDE-DIANA sono finalizzate a mantenere la conoscenza e la consapevolezza fra gli Esseri della Natura, ECATE fa' della Conoscenza e della Consapevolezza lo strumento della trasformazione soggettiva. Solo il mago può agire trasformando sé stesso! Solo la Strega può agire trasformando sé stessa: solo chi è in grado di evocare gli DEI che si agitano dentro sé stesso può chiamare gli DEI del mondo affinché lo affianchino nelle proprie imprese. Solo chi si è trasformato evocando gli DEI può abbeverarsi alla fiaccola di ECATE senza il terrore di bruciarsi.

Per questo motivo, ogni Essere Umano che affronta la vita come una battaglie dell'esistenza, può ripetere quest'Inno e farlo proprio sfidando ECATE affinché nella costruzione di sé stessa combatta le sue stesse battaglie tenendogli aperta la porta dell'Infinito!

Ecate protettrice delle strade celebro, trivia, amabile,

celeste e terrestre e marina, dal manto color croco,

sepolcrale, baccheggiante, con le anime dei morti,

figlia di Perse, amante della solitudine, superba dei cervi,

notturna, protettrice dei cani, regina invincibile,

annunciata dal ruggito delle belve, senza cintura, d'aspetto imbattibile,

domatrice di tori, signora che custodisce tutto il cosmo,

guida, ninfa, nutrice dei giovani, frequentatrice dei monti,

supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni

benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.

Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera – Venezia

tel. 041933185

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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