CORTE DI CASSAZIONE:


“SPORCA NEGRA ALLA BIMBA,


CONDANNATO 60ENNE.

18 marzo 2006

di Claudio Simeoni


Per una morale della Religione Pagana Politeista

Indice generale dei temi relativi alla Costituzione della Repubblica,
alla Corte di Cassazione in relazione ai principi sociali della Religione Pagana.

 

La notizia:

“Cassazione boccia il ricorso di un triestino

Apostrofare con l'insulto “sporco negro” indica senza alcun dubbio un atteggiamento finalizzato alla discriminazione, all'odio etnico o razziale, e per questo perseguibile penalmente. Lo ha ribadito ieri la Corte di Cassazione (5. sezione) che ha respinto il ricorso di un sessantenne triestino condannato dalla Corte di Appello per aver detto: “Via di qua. Sporca negra!” a una bambina nera di soli 6 anni, in un luogo pubblico e in presenza di altre persone. La sentenza segue di pochi giorni il pronunciamento della stessa sezione che, invece, ha confermato il proscioglimento di una donna che aveva replicato con l'espressione “negro di m...” ad un collega extracomunitario, rimproverato per essere arrivato tardi, che le aveva detto “sei cattiva, ce l'hai con me” augurandole anche del male per la sua famiglia.”


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Cosa può indurre una persona di sessanta anni a dare della “sporca negra” ad una bambina di 6 anni per allontanarla da un luogo pubblico?

Sporco guercio, sporco zoppo, sporco individuo che hai un neo sul naso!

Che senso ha? Sporco marocchino, sporco albanese, sporco rumeno! Negli USA e in Germania qualche decina di anni fa era “italiano mafioso” ( e spesso anche oggi).

L'idea nazista ha origine dal concetto di popolo eletto. Ed è in quella forma che viene calata dal cristianesimo nelle emozioni degli individui. Il concetto di popolo eletto è il concetto di separazione di una parte dell'umanità dall'insieme dell'umanità. La nozione di popolo eletto fu inventata da quella parte di ebrei che, deportati a Babilonia, poterono frequentare le scuole babilonesi e decisero di fissare il proprio potere attraverso dogmi religiosi separando gli ebrei arrivati a Babilonia dalla popolazione Babilonese (composta, oltre che da quel piccolo gruppo di ebrei, da molti popoli conquistati dagli Assiri). Mentre i vari popoli procedono all'integrazione, gli ebrei mediante la costruzione di una dottrina sanguinaria e violenta, si separano dal contesto sociale in quanto si autoconvincono di essere il popolo eletto.

Gli ebrei costruiscono una struttura ideologica le cui finalità sono quelle di “macellare chiunque non è ebreo” separando definitivamente sé stessi dall'umanità.

Leggiamo cosa scrivono:

“Così parla il Signore: verso mezzanotte attraverserò l'Egitto, ogni primogenito morrà nel paese d'Egitto, dal primogenito di Faraone, erede al trono, al primogenito della schiava che attende alla macina, come pure ogni primogenito degli animali. E per tutto l'Egitto vi saranno tali lamenti che mai ci furono né ci saranno. Ma tra i figli d'Israele neppure un cane abbaierà contro anima viva uomo o bestia che sia, affinché sappiate che il signore ha fatto una separazione ben netta tra gli Egiziani e gli Israeliti.” Esodo 11, 4-7

E' un concetto che viene fatto proprio dal cattolicesimo e applicato anche contro gli ebrei che, secondo i cattolici, in quanto deicidi, avevano tradito il patto col loro dio padrone.

Questa separazione fra sé e gli altri viene ribadita da Gesù più volte. Da “ E chi vi darà un bicchier d'acqua perché voi siete di Cristo.” Vangelo di Marco 9, 41 a Matteo: “Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla Terra. Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Poiché sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i figli dell'uomo saranno i suoi familiari.” Vangelo di Matteo 10, 34-36

Il concetto di razza, che viene imposto ai bambini attraverso l'imposizione dell'idea del popolo eletto (che si trasforma anche in individuo eletto per la relazione personale col dio personale dei cristiani) entra nell'individuo ed è sempre stata utilizzata da ogni potere cristiano per aizzare un popolo contro l'altro, una fazione contro l'altra nel corso dei 2000 anni di storia.

Prima dell'avvento del cristianesimo c'era la separazione di popolo e di costume, ma non quello di razza. Fu proprio per l'imposizione nella coscienza delle persone del concetto di “razza inferiore”, “popolo non eletto”, che si impose il colonialismo e il traffico di schiavi per le americhe. Il concetto di razza viene imposto ai bambini negli oratori e nelle parrocchie che derogano al concetto razzista attraverso l'idea dell'uguaglianza in ginocchio davanti al proprio dio. Il concetto razzista si impone mediante il concetto di carità. Il popolo eletto che raccoglie (in occasione delle varie calamità) le proprie immondizie (vestiti dismessi, medicinali scaduti ecc.) da mandare al popolo non eletto, disgraziato. Per un cattolico l'uguaglianza consiste nell'essere tutti ugualmente in ginocchio davanti al proprio dio: gli altri vanno sterminato. Sono una sottorazza, in quanto infedeli.

Questo è il motivo emotivo per cui un sessantenne di Trieste ha insultato una bambina di 6 anni chiamandola “sporca negra” lei è come un primogenito degli egiziani. Non è degna di essere considerata una persona, ma è degna di essere macellata come ogni primogenito egiziano che viene depersonalizzato in quanto, per gli ebrei, è come un primogenito animale.

Così come il dio degli ebrei e dei cristiani, nell'immaginario ebreo, attraversa l'Egitto macellando i primogeniti egiziani che non sono il suo popolo eletto, un delinquente sessantenne di Trieste può insultare una bambina di sei anni chiamandola “sporca negra”.

In questo deve intervenire la Corte di Cassazione. La condanna dell'espressione è una condanna al tentativo psicologico del sessantenne di riaffermare la propria appartenenza alla razza eletta in contrapposizione a quella che lui immagina sia la razza della bambina.

La Corte di Cassazione deve riaffermare il concetto che l'Italia è una Nazione e gli Italiani (se vogliamo anche gli Europei) sono un popolo al di là della razza, della pelle, della religione che caratterizzano i singoli individui.

Se c'è qualcuno cui è vietato fare un discorso di “razza” è proprio l'Italiano. Per la nostra penisola sono passati migliaia di popoli che si sono fusi e sovrapposti spesso con violenza e ferocia.


Per contro, c'è un'assoluzione della Corte di Cassazione nei confronti di una persona che ha chiamato un dipendente “sporco negro”. Perché la Corte di Cassazione ha assolto quella signora? Perché la frase è avvenuta all'interno di un litigio, di un alterco con una persona di colore che, ripresa per un ritardo al lavoro, si era messa ad imprecare, maledire e augurare del male alla signora. Pertanto, l'insulto della signora non era rivolta alla persona, ma era una reazione all'interno del litigio che avveniva in quel momento. E, apparentemente sembra una definizione del modo con cui l'extracomunitario litigava. Pertanto, la Corte di Cassazione ha, molto probabilmente, ritenuto che l'epiteto non fosse rivolto ad offendere la persona tentando di sottometterla, ma era rivolto piuttosto a fermare l'aggressione verbale dell'extracomunitario ripreso per il ritardo al lavoro.

Su questo punto la Corte di Cassazione ha voluto dire: “Non usi la tua diversità per impedire al datore di lavoro di riprenderti per il ritardo.” La Corte di Cassazione non ama chi tenta di usare la magistratura per prevaricare e in questo caso sembra che l'extracomunitario abbia usato la magistratura per vendicarsi dei rimproveri per il ritardo al lavoro.

Marghera, 26 luglio 2006



Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel. 041933185

e-mail: claudiosimeoni@libero.it


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