COMMENTO AGLI INNI ORFICI

di

Claudio Simeoni


PROFUMO DI MISE

storace

 

Invoco Dioniso legislatore portatore del tirso,

seme degno di molto ricordo, Eubuleo dai molti nomi,

santa e sacra Mise sovrana indicibile,

maschio e femmina, dalla doppia natura, Iacco Lisio;

sia che ti rallegri nel tempio profumato di Eleusi,

sia che in Frigia celebri i misteri con la madre,

o che a Cipro ti rallegri con Citerea dalla bella corona,

o che esulti nei santi campi che producono frumento

con tua madre, l'augusta dea Iside vestita di nero,

presso le correnti d'Egitto con le ancelle nutrici:

vieni benevola ai nobili cimenti dell'iniziazione.

da Inni Orfici, ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

---

---

E' uno di quegli insiemi religiosi di cui gli Orfici furono capaci. Chi è MISE? Mille divininità e una sola rappresentazione davanti all'iniziato. E' anch'essa una "DEA MADRE" nella quale sono riassunti attributi propri di varie DEE MADRI da presentare come ente unico chiamato dall'iniziato. Un iniziato che non appartiene ad una condizione religiosa, ma a tutte le condizioni religiose, qualunque sia la tradizione che segue, qualunque sia la tradizione misterica all'interno della quale ha fatto il cammino per diventare un iniziato. Non esistono molte tracce di MISE nei testi antichi. Si fanno molte ipotesi, ma gli Orfici trattano questa figura in modo particolare. Intanto viene unito il femminile col maschile. Questa unione che manifesta l'individuo androgino è una forma molto comune nelle antiche religioni e in particolare nelle religioni misteriche. Sta ad indicare cosa viene partorito alla morte del corpo fisico: il corpo luminoso, l'androgino. La sessualità, come noi oggi la concepiamo, è legata alla fisicità degli Esseri della Natura. Gli Esseri della Natura che guardano il "non fisico" non scorgono la sessualità se non per la proiezione immaginata degli attributi che loro identificano in quanto percepiscono. Il corpo luminoso può essere indifferentemente maschile o femminile, di un Essere Animale o di un Essere Vegetale, di un Essere Virus come di un Essere Elefante, un Essere Umano o un Essere Gallina, un Essere Quercia o un Essere Patata. Sono quattro le DEE MADRI citate in MISE: DEMETRA, CIBELE, AFRODITE e ISIDE. Il loro comune denominatore è la crescita della vita. La vita come attività dell'individuo di espandersi nel mondo in cui è nato. Nel caso dell'Iniziato, di espandere il proprio percorso di sfida che porta alla costruzione del proprio corpo luminoso. Queste DEE non vengono chiamate direttamente, ma indirettamente attraverso l'attività di MISE che si rallegra al tempio di Eleusi, che celebra i misteri in Frigia, che si rallegra a Cipro e che esulta nei campi con ISIDE e le ancelle nutrici. MISE raccoglie il potere della crescita e della trasformazione, sia nell'impegno sacro (e serio della vita) che nella celebrazione dei misteri. Può essere anche intesa come l'allegoria delle trasformazioni dell'esistenza. Come germinazione dell'Essere Feto (si rallegra ad Eleusi); celebrare i riti della fanciullezza con CIBELE in Frigia; celebrare la potenza sessuale della maturità con AFRODITE a Cipro; curare il futuro delle nuove generazioni con ISIDE nei campi di grano con le ancelle nutrici.

In tutti questi insiemi divini c'è la rappresentazione della vita, dell'attività consapevole dell'Iniziato. Si potrebbe dire che sempre dovrebbe essere così! Solo che quando manca la consapevolezza delle persone del futuro che deve essere curato si sovrappone la disperazione che tutto sia finito. Al potere della vita che viene portato all'Iniziato si contrappone la disperazione del catastrofismo apocalittico. Se MISE non giunge a curare l'attività dell'Essere Umano ecco che è giunta la fine, le stelle cadono sulla terra e non esiste più futuro. Non esiste più futuro per quell'Essere Umano che non fu iniziato ai Misteri che lo portano a partorire il corpo luminoso. Non esiste più futuro quando la disperazione prende l'Essere Umano pronto ad abbracciare la disperazione della distruzione. Così non cura più la vita. Così i fanciulli non crescono nella pancia della madre, i giovani non sono iniziati ai misteri, gli adulti non godono del piacere della trasformazione e i vecchi non curano i campi e le future generazioni. Si aspetta disperati che le stelle cadano sulla terra e che qualche salvatore giunga sulle nubi.

Diventa importante MISE negli Inni Orfici perché porta all'Iniziato uno dei misteri della vita che, soggettivato, lo trasforma in un individuo eterno.

Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 Marghera – Venezia

tel. 041933185

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

TORNA ALL'INDICE