I DIBATTITI DEL CROGIOLO DELLO STREGONE






Dopo il ciclo conclusosi a Marostica nel 2002, la Federazione Pagana ripete il ciclo del Crogiolo dello Stregone a Cadoneghe (PD), nella sede di Radio Gamma 5. Claudio Simeoni presenta, ampliato rispetto all'edizione di Marostica, il proprio lavoro sull'applicazione della stregoneria al quotidiano, prestandosi alla discussione sui temi affrontati. La partecipazione al dibattito è libera e gratuita. Il ciclo è cominciato nel febbraio 2003 e prevede un dibattito al mese circa, con l'eccezione della pausa estiva.

Questa è la presentazione fatta da Claudio Simeoni del nuovo ciclo di dibattiti:



PREMESSA



Il Crogiolo dello Stregone nasce su sollecitazione dei radioascoltatori di Radio Gamma 5 che ci chiedevano insistentemente di spiegare la Stregoneria. I radioascoltatori hanno costretto noi ad elaborarlo: ma perché sono state create le condizioni affinché noi lo elaborassimo o comunque gettassimo le basi per elaborarlo? La Stregoneria è sempre stata legata ad un “maestro” che portava “l'apprendista” a scoprire il mondo. Le scoperte del mondo travolgevano le emozioni dell'“apprendista” che modificava la sua visione del mondo, il modo di porsi nel mondo e le sue strategie d'esistenza. Da quando, nel XIX° secolo la scienza e l'analisi culturale si sono imposte, i “maestri” hanno perso la loro ragione d'esistere. Che cos'era un “maestro”? Era la garanzia, la verità del cammino, che si presentava all'“apprendista” e che garantiva all' “apprendista” il raggiungimento della realtà del mondo: come il suo “maestro”. Solo che gli elementi della pratica della Stregoneria si trasformavano in scienza; l'analisi economica; la scienza medica; l'evoluzionismo; la concezione dell'universo; la relazione fra Esseri Umani e Esseri Animali; la capacità di percezione delle piante; l'intelligenza degli Esseri Animali; la scienza astronomica; la genetica; la psicanalisi; le neuroscienze ecc. ecc. Trasformate in informazioni tutte queste cose vengono vissute con distacco, con l'occhio dello spettatore. Non travolgono più le emozioni, ma ci si pone davanti come un dio padrone onnipotente che legge quanto avviene con distacco. Magari si stupisce che una ghiandaia riesca a ricordare 3000 luoghi in cui ha nascosto le provviste nonostante la neve abbia ricoperto e cambiato l'aspetto del paesaggio, ma non gli passa in mente che la memoria della ghiandaia è la sua stessa memoria! Non riesce a vedere nell'Essere Ghiandaia sé stesso. Guarda la cosa come uno spettatore, ma le sue emozioni non vengono travolte. L'Essere Ghiandaia viene sempre posta su una scala gerarchica delle specie di cui egli, l'Essere Umano, si pone al vertice guardando tutte le specie dell'Essere Natura dall'alto in basso. Dal momento che la scienza si appropriava, ampliandoli, degli elementi con i quali la Stregoneria DIMOSTRAVA sé stessa, si rendeva necessario OGGETTIVARE LA STREGONERIA! Le dimostrazioni della realtà appartengono ora alla scienza, benissimo, a noi non resta che oggettivare il perché della Stregoneria e le condizioni per travolgere le emozioni costruendo delle condizioni appropriate. A questo punto non dimostriamo più la “verità” della Stregoneria; ma la libertà da conquistare, come conquistarla e perché. Libertà che altro non è che travolgere le nostre emozioni per liberarle dai legamenti costrittivi: dai muri limitativi! Questo fare comporta la distruzione del modello di “maestro” conosciuto fino al XIX secolo che agiva sulla persona, per costruire un modello di Stregoneria oggettivo che chiunque può usare adattandolo a sé stesso e alle proprie esigenze. Si passa pertanto, da un modello duale “maestro” “apprendista” ad un modello di “apprendista” permanente! Di continua modificazione di sé stessi. Dove non è più importante la meta da raggiungere, ma il cammino. Pertanto l'accento non viene messo sulla meta da raggiungere, ma sugli STRUMENTI con i quali percorrere quel cammino!

Il Crogiolo dello Stregone rappresenta una vera e propria rivoluzione in Stregoneria. Una rivoluzione dove l'individuo è il maestro di sé stesso mentre, chi ha percorso dei tratti di cammino si limita a indicare gli strumenti da usare, ma non come e per ottenere cosa usarli! L'individuo diventa “maestro” di sé stesso risvegliando il DIO che cresce dentro di lui e fornendosi degli Strumenti de Il Crogiolo dello Stregone rimuove gli ostacoli lungo la propria strada.

Il Crogiolo dello Stregone ha in sé delle caratteristiche che dobbiamo sottolineare per non incorrere in fraintendimenti.

Innanzi tutto nessun individuo può imporre ad un altro individuo il Crogiolo dello Stregone. Detto questo, che appare quasi ovvio, ne consegue che IO NON VI POSSO DIRE QUALE ASPETTO DE IL CROGIOLO DELLO STREGONE voi potete usare.

Io posso raccontare la struttura de Il Crogiolo dello Stregone e la mia azione finisce lì. Il Crogiolo dello Stregone è un insieme di divinità, è un sentiero vivo esattamente come le persone che lo ascoltano. La relazione che può esistere fra il sentiero e le persone sono le relazioni fra singoli aspetti divini del sentiero e singole divinità che premono dentro ai singoli individui.

La differenza che esiste fra Il Crogiolo dello Stregone quale opera letteraria e Il Crogiolo dello Stregone come pratica di vita degli individui è determinato dall'energia e dal Potere di Essere degli individui che ascoltano. E' il Potere di Essere degli individui che permette loro di afferrare questa opportunità: io posso SOLO esporla.

Le persone che ascoltano hanno l'opportunità di prendere quanto serve loro o di annoiarsi: la differenza fra prendere quanto serve e annoiarsi è la differenza che c'è fra una persona che può afferrare le opportunità e una persona che non vede a cosa può servire quanto vado dicendo.

Il Crogiolo dello Stregone è manifestazione di DEI. Non pensate che sia facile aver a che fare con gli DEI de Il Crogiolo dello Stregone si dovrà avere la massima determinazione e la massima disciplina per costruire le condizioni della propria vita perché gli DEI costruiranno delle situazioni nelle quali noi ci troveremo disperati e impotenti. In quel momento solo il nostro Intento, manifestato attraverso la nostra autodisciplina capace di pescare gli elementi strategici dentro di noi è in grado di sgarbugliare la trappola in cui gli DEI ci hanno cacciato. Un Intento inflessibile sorretto dalla VOLONTA' d'ESISTENZA è in grado di fermare ogni attacco proveniente dal mondo esterno ed è l'unica manifestazione che gli DEI riconoscono.

Io vi racconterò Il Crogiolo dello Stregone; difenderò le idee all'interno dei dibattiti; aiuterò le persone a comprenderne le varie parti, MA NON FARO' ALTRO! Il Potere di Essere è una conquista della singola persona e di nessun altro!

Nessuno si aspetti che gli si dica cosa deve fare, come deve applicare il Crogiolo dello Stregone e cosa sia importante fare!

Se poi qualcuno, preso dall'entusiasmo, si mette a praticare Il Crogiolo dello Stregone, o parti di esso e nel farlo si caccia in situazioni personali spiacevoli, NON SI ASPETTI NESSUN AIUTO. Quella situazione personale spiacevole è parte della sua sfida iniziata quando ha pensato di praticare Il Crogiolo dello Stregone e dal modo con la quale la risolverà, dalle soluzioni che adotterò, dalla quantità di coinvolgimento emozionale che esporrà, getterà le basi per continuare o per ritirarsi.

Ricordate che Il Crogiolo dello Stregone è la manifestazione degli DEI dentro di noi che costruiscono delle relazioni con gli DEI del mondo in cui viviamo che costruiscono delle condizioni affinché i soggetti manifestino il DIO che cresce dentro di loro.

Il Crogiolo dello Stregone, quando praticato con Intento e passione per la vita ha il POTERE di mettere al nostro servizio un meccanismo psichico che noi conosciamo solo come capace di produrre “malattie psicosomatiche”. In poche parole, mentre una persona che si chiude su sé stessa e che accetta passivamente blocchi psichici manifesta malattie psicosomatiche, lo stesso meccanismo in una persona che pratica Il Crogiolo dello Stregone tende a costruire tutte quelle connessioni cerebrali e a predisporre il fisico affinché quella persona possa far fronte al meglio alle contraddizioni della vita. Questo aspetto, a cui voglio solo accennare (che in fondo non è altro che la rivitalizzazione del meccanismo di crescita degli individui) viene trattato in più di un dibattito.

Non si tratta di “miracoli”, ma di adattamento della soggettività psico-fisica degli individui in relazione alla manifestazione della loro volontà nella scelta di VIVERE PER SFIDA praticando Il Crogiolo dello Stregone. Si tratta di un riadattamento soggettivo alle variabili oggettive della propria soggettività in relazione alla propria azione nel mondo in cui vivono. Agire, attraverso la propria volontà, significa diventare dei guerrieri della vita: della propria vita.





I PRESUPPOSTI DAI QUALI VIENE ELABORATO IL CROGIOLO DELLO STREGONE



Per comprendere il fine che si propone Il Crogiolo dello Stregone è necessario comprendere la rappresentazione fondamentale della vita vista dalla Stregoneria e dal Paganesimo Politeista.

Intanto perché la visione è comune al Paganesimo Politeista e alla Stregoneria? Perché nel Paganesimo Politeista il soggetto è l'Essere Umano che all'interno della sua specie costruisce delle relazioni con la vita e in queste identifica gli DEI che vi partecipano; la Stregoneria supera quello che è l'ambito sociale e l'ambito tradizionalmente considerato religioso per spaziare in tutto l'universo. Dal religio sociale del Paganesimo Politeista si passa al Religio universale della Stregoneria. Dal momento che il Religio universale della Stregoneria si manifesta in maniera soggettiva nell'individuo che pratica tale Religio (è una sua percezione della realtà che egli affronta e penetra) nelle relazioni sociali si può solo praticare gli DEI del Paganesimo Politeista in quanto rappresentano un momento collettivo della vita e degli intenti sociali!

Ogni individuo (stiamo parlando di Esseri Umani) è un DIO che germina sé stesso in un mondo di DEI e che costruisce delle relazioni attraverso le quali DILATARE, sé stesso! Solo che il MONDO DI DEI altro non è che un INSIEME di soggetti che dilatano sé stessi in un mondo di DEI. Siamo in presenza di soggetti che sono degli DEI nel momento in cui esprimono la NECESSITA' DI DILATARE E AMPLIARE SE' STESSI e le relazioni che costruiscono sono RELAZIONI DIVINE!

La vita, come movimento universale, non impone ai singoli soggetti un fine alla loro esistenza, ma esprime delle tensioni che li spingono a crescere in un processo di modificazione continua.

Come Pagani Politeisti riconosciamo (e nella storia della filosofia trovate varie letture della questione anche se conducono a conclusioni diverse) che la costruzione della vita altro non è che MANIFESTAZIONE DI TRE DEI: il soggetto che manifesta sé stesso; il soggetto diverso con cui costruisce la relazione; la relazione stessa! Questi tre DEI esprimono ARES, la contraddizione che, una volta risolta, costruisce entrambi gli DEI che hanno costruito la relazione. Nella relazione sono entrati due DEI; dalla relazione escono due DEI qualitativamente diversi.

Noi ci chiediamo: siamo sufficientemente attrezzati per affrontare le relazioni con il mondo? Siamo sufficientemente attrezzati per costruire le relazioni divine con il mondo che ci circonda? Cosa è intervenuto nella nostra specie perché noi ci riteniamo separati dal resto dell'Essere Natura?

Il Crogiolo dello Stregone ha il compito di rispondere a questo, o almeno di fornire un punto di partenza per rispondere a questo disponendo l'individuo davanti al mondo e attrezzandolo per affrontarlo.



Le COLONNE DEL CIELO o della trasformazione soggettiva.



I mondi sono gli spazi nei quali gli Esseri si sviluppano. In ognuno dei mondi che si è citato gli Esseri Umani costruiscono loro stessi. Cosa significa costruire sé stessi? Significa considerare la propria esistenza come una costruzione che dopo un periodo di accumulazione fisica, psichica e intellettiva quale espressione della specie, l'individuo continua il processo di costruzione attraverso delle modificazioni qualitative. Affinché ciò avvenga deve esercitare le proprie scelte soggettive attraverso l'uso della propria volontà nelle proprie determinazioni.

Significa considerare la vita come un processo di costruzione soggettiva che non si esaurisce con la crescita fisica, ma continua con la crescita psichistica, intellettuale, consapevole.

Autodisciplina nella costruzione della propria crescita e della direzione in cui tale crescita avviene e Consapevolezza del fine cui le nostre azioni tendono.

I mondi sono gli spazi d'azione del soggetto.

Il soggetto nasce come Essere della Natura; diviene come individuo sociale; si costruisce come Essere divino!

In tutti e tre gli spazi d'azione l'individuo esercita la propria volontà attraverso le proprie determinazioni. Che cosa sono le determinazioni di un individuo? Sono le relazioni obbligatorie fra l'individuo e il mondo circostante che la propria specie ha messo a fondamento del suo sviluppo. L'Essere Umano ha le mani. Con le mani l'individuo costruisce delle relazioni col mondo, senza le mani non costruisce quelle relazioni. Se l'individuo non costruisce le relazioni attraverso l'uso delle mani rinuncia ad esercitare la sua volontà all'interno di una determinazione specifica che il divenuto della specie gli ha costruito nel corso delle trasformazioni in milioni di anni. Oltre alle mani l'Essere Umano ha determinazioni sia fisiche che emozionali, psichistiche, fisiologiche e intellettuali specifiche. La rinuncia ad usare la propria volontà nello sviluppo di quelle determinazioni porta l'individuo a non esercitare quelle relazioni col mondo circostante che dovrebbero trasformarlo. La trasformazione di un Essere Umano, una volta esaurita la crescita fisica, si trasferisce nella crescita psichica e nella strutturazione del suo campo di Energia Vitale: la costruzione del suo corpo luminoso.



Se la COSTRUZIONE DEL CORPO LUMINOSO è l'elemento strategico della nostra esistenza sul quale mettiamo l'accento per definire il fine di quello che facciamo dobbiamo ricordare che tale strategia viene attuata attraverso il nostro vivere quotidiano. La nostra capacità di vivere la nostra quotidianità. La nostra capacità di affrontare i problemi della vita di tutti i giorni.

La vita quotidiana è il nostro campo d'azione:

IL NOSTRO VIVERE PER SFIDA!

Il momento in cui noi ci trasformiamo.

Il VIVERE PER SFIDA è stata la modalità attraverso la quale gli Esseri della Natura uscirono dal brodo primordiale e, generazione dopo generazione che praticava il suo VIVERE PER SFIDA ha portato il mondo ad essere ciò che è.

IL VIVERE PER SFIDA NEL NOSTRO QUOTIDIANO PORTERA' IL MONDO AD ESSERE CIO' CHE SARA'!

Il VIVERE PER SFIDA costringe l'individuo ad essere parte attiva nelle contraddizioni che si manifestano nella sua esistenza. Dove la sua trasformazione è ottenuta attraverso la soluzione delle contraddizioni. La contraddizione è ARES, MARTE, una delle condizioni divine che HERA, GIUNONE, ha imposto ai suoi figli (gli Esseri della Natura) affinché si trasformassero in DEI!

Il VIVERE PER SFIDA impone che l'individuo metta in campo delle azioni. Implica un agire del soggetto. Pertanto implica un soggetto che si predispone ad agire.

Per predisporsi ad agire è necessaria la conoscenza dell'oggettività nella quale si agisce!

Per predisporsi ad agire è necessario fornirsi degli strumenti per agire.

Per predisporsi ad agire è necessario manifestare gli intenti per cui si agisce.

Per questo motivo il VIVERE PER SFIDA non è un semplice enunciato, ma diventa la sintesi di un modo complesso attraverso il quale considerare e affrontare la propria esistenza. Implica un atteggiamento mentale davanti all'esistenza tale da modificare la propria struttura emozionale in maniera continua e sistematica.

Possiamo dire che il VIVERE PER SFIDA è il diventare adulti degli Esseri Umani. E' il loro FARSI ZEUS agendo, per quanto le relazioni col mondo consentono, per determinare le proprie condizioni di vita. Il vivere per sfida esprime Pietas che altro non è che la manifestazione divina del soggetto alla realtà del mondo che lo circonda ed è contrapposta a pietà o pietismo che il monoteismo impone come atteggiamento di “superiorità” sprezzante per il mondo in cui viviamo.

L'Essere Umano SI PRENDE NELLE PROPRIE MANI LA RESPONSABILITA' DELLA PROPRIA ESISTENZA!

Infatti, IL VIVERE PER SFIDA implica la capacità di un soggetto di scegliere le proprie sfide, di sottrarsi alle sfide troppo grandi o insostenibili, risolvere le contraddizioni della propria esistenza ricavandone, sempre e comunque una trasformazione.

Ci sono condizioni diverse, direi opposte, fra un bambino cresciuto in un ambiente in cui gli adulti VIVONO PER SFIDA e un sessantenne che dopo essere vissuto per sessant'anni in un ambiente monoteista (per sottomissione) dice “basta!” e vuole VIVERE PER SFIDA.

Il VIVERE PER SFIDA è un modo di affrontare l'esistenza che porta a modificare continuamente la struttura emozionale dell'individuo: l'individuo trae la certezza d'esistenza da sé stesso e la trae da una struttura emozionale in continua modificazione. L'unico punto d'appoggio è sé stesso ed è un sé stesso in continua modificazione!

All'interno della concezione monoteista parlare di VIVERE PER SFIDA significa parlare di una lotta per la sopraffazione all'interno del proprio Sistema Sociale o del proprio Sistema Sociale nei confronti del mondo esterno.

All'interno della concezione Pagana Politeista parlare di VIVERE PER SFIDA significa modificare la propria struttura emozionale passando da una struttura emozionale prodotta dai nostri adattamenti passivi alle sollecitazioni del mondo (ai suoi fenomeni, ai suoi imperativi), ad una struttura emozionale che tende a liberarsi di quegli adattamenti passivi per diventare propositiva nel mondo in cui l'individuo vive.

La soluzione delle contraddizioni nella nostra esistenza quotidiana, attraverso il nostro farsi ARES, MARTE, è l'unico potere che noi abbiamo per travolgere la nostra struttura emozionale e modificarla, mettendola al nostro servizio. E' l'unico strumento che noi abbiamo per alimentare il fuoco di Eraclito che brucia dentro di noi.

Per riuscire a fare questo è necessario fornirci di strumenti dai quali partire per iniziare il percorso di trasformazione. Strumenti che possono essere usati in maniera diversa da individuo ad individuo o dai quali l'individuo può scegliere quelli che al momento sembrano più convenienti, ma che comunque rappresentano la base di partenza per affrontare l'esistenza stessa.

La prima cosa che dobbiamo comprendere sono i MONDI NEI QUALI VIVIAMO!



IL MONDO DELL'ESSERE NATURA



Noi, come specie, siamo nati nell'Essere Natura e nell'Essere Natura abbiamo costruito le nostre STRATEGIE D'ESISTENZA: il VIVERE PER SFIDA della nostra specie. Quello che va sotto il nome di “SELEZIONE NATURALE DELLE SPECIE” altro non è che un numero INFINITO di atti di volontà soggettivi, di ogni singolo soggetto di ogni specie dell'Essere Natura, che ha manifestato la sua VOLONTA' DI ESISTENZA nell'oggettività in cui è venuto in essere.

La scienza dimostrerà che all'interno dell'insieme che noi chiamiamo universo esistono un grande numero di universi dalla diversa struttura materiale e, noi affermiamo, di diverse strategie in cui concentrazioni di quel tipo di “materia” trasformano il loro consapevole in consapevolezza e lo dilatano nel loro mondo. Ma noi siamo figli di ZEUS e HERA; di GIOVE e GIUNONE! Siamo figli di questo mondo in cui ZEUS, attraverso la TITANOMACHIA, hanno acquisito il diritto di costruire le LORO condizioni d'esistenza che hanno posto le basi affinché gli Esseri della Natura germinassero.

La scienza alimenterà la descrizione del mondo scoprendone nuove forme e tentando di misurarle, noi tenteremo di descrivere alcune strategie d'esistenza che ci permettono di usare in maniera proficua lo spazio che esiste fra la nascita del corpo fisico e la morte dello stesso.

Per centinaia di milioni di anni gli Esseri della specie cui apparteniamo hanno costruito strategie d'esistenza trasformandosi generazione dopo generazione portandoci ad essere ciò che siamo. Prima che la ragione, come noi oggi la concepiamo, prendesse il sopravvento sull'individuo, una forza, misteriosa alla ragione, ha condotto gli Esseri (gli Esseri Umani nel nostro caso) per centinaia di milioni di anni fuori dal brodo primordiale e ad essere ciò che siamo. La ragione, intervenuta successivamente, ha tentato di annientare questa forza, addomesticarla e metterla al proprio servizio. Questa forza che viene manifestata da ogni Essere e che rappresenta la manifestazione nel mondo di tutte le tensioni che da dentro di lui emergono viene chiamata VOLONTA' D'ESISTENZA o semplicemente VOLONTA'.

La VOLONTA' è espressione propria di ogni soggetto: sia esso una galassia, una stella di antimateria, dell'Essere Sole, dell'Essere Terra o gli Esseri della Natura. Dato un insieme qualitativo di Esseri, la VOLONTA' che esprimono è il “minimo comune denominatore”. In altre parole, esprimere VOLONTA' significa comunicare “pensiero astratto” e, comunicare pensiero astratto fra gli Esseri della Natura, fra le varie specie figlie di HERA, è possibile soltanto attraverso VOLONTA'.

La Ragione ci separa dai figli di HERA proprio perché ritaglia un suo spazio di dominio all'interno di VOLONTA' D'ESISTENZA manifestata dai figli di HERA.

Se la TITANOMACHIA di ZEUS attraverso il suo rivendicare il diritto a costruire le condizioni affinché i suoi figli nascessero fu una separazione dell'Universo della Materia (come noi lo consideriamo, concepiamo e descriviamo) dall'IMMENSO rappresentato dai TITANI, l'ESSERE NATURA rappresenta ancora una separazione fra sé e l'ATMOSFERA (ZEUS) e l'ESSERE TERRA (REA). Nella complessità dell'Essere Natura distinguiamo le singole specie in perpetuo mutamento. Scendendo dall'Immenso al singolo Essere osserviamo SEMPRE la manifestazione di VOLONTA' rappresentata dalla specificità del singolo Essere.

I figli di Rea e Crono sono il terreno di germinazione di quella che noi chiamiamo vita, mentre le figlie di Rea e Crono sono le germinatrici in quei terreni. Zeus è l'Atmosfera; Poseidone è il Mare; Ade è l'Oscuro in cui germina la vita! Era è l'Essere Natura; Estia la sua rappresentazione in questo momento (la verità d'esistenza); Demetra è la crescita, la LIBERTA' capace di modificare la verità manifestata in ogni presente!

Una cosa la Ragione non può fare: sostituire “ragioni d'esistenza” alla “volontà d'esistenza”! Quando la ragione fa questo uccide l'individuo del quale è diventata padrona. Quando questo avviene? Quando la ragione sottomette l'individuo ad un finalismo esterno all'individuo stesso, però questo è un argomento relativo a quando definiamo il MALE e lo identifichiamo nelle religioni rivelate e nel CATTOLICESIMO, nel nostro caso.

Cosa ci prefiggiamo noi nel percorrere un sentiero di STREGONERIA? Ci prefiggiamo di ritornare nell'Essere Natura facendo riemergere dentro di noi la VOLONTA' D'ESISTENZA senza distruggere la ragione ma trasformare le sue pretese di essere “la padrona dell'individuo” nella sua funzione reale di essere “al servizio dell'individuo”.

La prima serie di dieci dibattiti ci serve per “TORNARE ALL'ORIGINE” rientrare nell'Essere Natura. I primi 10 elementi hanno lo scopo di mettere ordine nella ragione e di darle una struttura adeguata a quanto a noi serve.

Nell'Essere Natura siamo nati e divenuti; nell'Essere Natura dobbiamo tornare per continuare le nostre trasformazioni come specie.



LA VITA NEL MONDO DELL'ESSERE NATURA



1) Determinazioni; L'Essere Umano riconosce sé stesso come un DIO; cessa di subire passivamente le imposizioni del mondo in cui vive, si sottrae alla sottomissione imposta e inizia a costruire la sua vita. Si prende nelle proprie mani la responsabilità della propria vita.

2) Volontà; Come mondo d'azione e manifestazione della propria esistenza!

3) Sospensione del dialogo interno; L'Essere Umano ferma la dittatura della ragione e si concede un momento di tregua dall'ossessione della descrizione!

4) Meditazione; Rallentando il flusso delle proprie parole pensate e fissando l'attenzione sull'oggetto descritto l'individuo mette ordine nel caos della ragione!

5) Contemplazione; L'individuo riconosce negli “oggetti” del mondo che lo circondano, le sue stesse tensioni, i suoi stessi bisogni e le sue stesse aspettative. L'individuo riconosce gli DEI nel mondo; l'individuo scopre di essere un DIO tra DEI!

6) Correnti vegetative; L'individuo mette ordine dentro sé stesso; mette ordine nei propri flussi di energia; mette ordine nelle proprie emozioni; riconosce le proprie tensioni; l'individuo riconosce sé stesso quale manifestazione della propria fisiologia!

7) Ascoltare il mondo attorno a noi; L'individuo impara a riconoscere l'azione del mondo nei suoi confronti!

8) Palpare il mondo; L'individuo agisce nel mondo, seguendo le tensioni che da dentro di sé tendono ad emergere, creando la necessità d'azione e fonde la propria energia col mondo in cui vive: l'individuo impara a soggettivare l'oggettività!

9) Chiamare le cose col loro vero nome; L'individuo costruisce le sue strategie impedendo all'illusione di trasformarlo in cibo di consapevolezza che giungendo alla “bocca dell'aquila” alimenti il divenire di Hera distruggendo l'occasione di eternità che la sua vita gli ha offerto!

10) Agguato; prima parte: gli elementi dell'arte dell'agguato! Gli elementi dell'Arte dell'Agguato sono DEI che, chi vive per sfida, evoca nella sua pratica al fine di trasformare sé stesso nel tentativo di raggiungere un intento!

11) Agguato; seconda parte: la pratica dell'Arte dell'Agguato trasforma l'individuo: dalla ragione all'intuizione!



IL MONDO SOCIALE UMANO



Perché affrontare, dal punto di vista della Stregoneria il mondo sociale umano?

Quando siamo nella pancia di nostra madre noi percepiamo le sue tensioni, le sue aspettative, il suo piacere, le tensioni delle sue strategie d'esistenza: LA SUA VOLONTA' D'ESISTENZA!

Non conosciamo le ragioni o le motivazioni per cui a noi, come feti, giungono quella qualità di fenomeni. Quei fenomeni che ci giungono noi li fagocitiamo e formano una base fondamentale del patrimonio emozionale col quale ci presentiamo alla morte del feto e alla nascita del corpo fisico.

Solo che quell'ansia che percepivamo in nostra madre mentre eravamo nella sua pancia non era data dalla paura dell'arrivo di una tempesta o dall'azione di una belva nella savana: ma era il frutto dell'azione di quel “figlio di puttana” del capufficio” col quale nostra madre si era scannata e dal quale era stata minacciata.

In pratica, la nostra struttura emozionale viene predisposta da una serie di fenomeni che noi recepiamo ancora prima di nascere (poi nascendo si accentuano solo che vengono anche identificati) e che provengono dal Sistema Sociale. Un Sistema Sociale il cui scopo è far aderire a sé stesso ogni nuovo nato riducendolo ad una funzione al suo interno. Il Sistema Sociale impone dei legamenti al nuovo nato di natura emozionale prima e di ordine sociale e giuridico poi, il cui scopo è quello di impedire al nuovo nato di manifestare la propria VOLONTA' D'ESISTENZA per aderire alle RAGIONI D'ESISTENZA da esso stesso elencate e tradizionalmente imposte.

Chi segue un Sentiero di Stregoneria deve sciogliere questi legamenti. Deve scrollarsi di dosso queste imposizioni e DEVE farlo in modo tale che il Sistema Sociale in cui vive non si senta alterato dalla sua azione.

Se i dieci elementi che abbiamo elencato per ritornare nell'Essere Natura hanno carattere offensivo in quanto agiscono sulla struttura della nostra RAGIONE modificandone l'espressione affinché sia utile alla nostra VOLONTA' D'ESISTENZA, i cinque elementi che inseriamo attraverso i quali affrontare il Sistema Sociale hanno uno scopo preminentemente difensivo. Si tratta di sottrarre la nostra ATTENZIONE ad un coinvolgimento di interessi o soggetti esterni a noi: cioè ESTRANEI ALLA NOSTRA VOLONTA' D'ESISTENZA!

Con i cinque elementi con cui affrontiamo il Sistema Sociale, noi ci assumiamo la responsabilità della nostra vita viviamo per noi stessi! Ed è proprio perché viviamo per noi stessi che contribuiamo ad arricchire il Sistema Sociale in cui viviamo.



LA VITA NEL MONDO SOCIALE UMANO



1) Toglierci dal centro del mondo; L'individuo sociale diventa consapevole dell'inganno che ha subito e si sottrae!

2) Scetticismo; L'individuo Sociale impara a guardare il mondo togliendosi dagli occhi, uno dopo l'altro, i veli dell'illusione! Oppure: impara a guardare nel proprio Sistema Sociale senza proiettarvi le proprie aspettative e le proprie illusioni!

3) Giudizio di necessità; L'individuo sociale, consapevole delle proprie limitazioni, si adatta a vivere nel mondo sociale e formula giudizi funzionali al proprio vivere!

4) Chiedersi il perché delle cose; L'Essere Umano si fa' GIANO nel Sistema Sociale: raccoglie la conoscenza del passato, ma agisce nel presente per fondare il futuro!

5) Follia controllata; L'Essere Umano rappresenta sé stesso nella follia del Sistema Sociale!



I MONDI DELLA PERCEZIONE



Il nostro simbolo è la Stella a Cinque punte all'interno di un cerchio!

Il pentacolo all'interno di un cerchio!

Rappresenta l'Essere Umano che si trasforma nell'universo. Un soggetto in un insieme.

Le due punte verso il basso rappresentano i mondi nei quali l'Essere Umano si trasforma: il mondo della forma e della numerazione (il mondo descritto dalla Ragione) o Superio e i mondi della percezione e della VOLONTA' in cui la ragione entra solo nello sforzo di descriverne gli elementi ed i fenomeni raggiungibili dalla specificità dell'Essere Umano e che chiameremo mondi dell'iopsichistico.

Noi non potremmo MAI dire come sono quei mondi, ma possiamo solo dire COME APPAIONO ALLA SINGOLA PERSONA. E ogni singola persona li vive in modo soggettivo e li descrive in maniera soggettiva e, dunque, appaiono ad essa in maniera diversa.

Non potremmo MAI parlare di una verità attorno ai mondi dell'Iopsichistico, ma possiamo solo parlare degli elementi che ci consentono di raggiungerli e di agirvi al loro interno. Possiamo parlare di quanto ci serve per essere efficienti mentre trasformiamo quei mondi in altrettanti campi d'azione nei quali manifestiamo la nostra VOLONTA' D'ESISTENZA vivendo in essi PER SFIDA!

La ragione ci separa dal mondo della VOLONTA'. La ragione ci rende inconsapevoli di milioni di fenomeni che in ogni momento si riversano su di noi. Quando entriamo nei mondi della percezione molti di questi fenomeni arrivano alla nostra ATTENZIONE e la ragione li riveste pescando dalla propria descrizione. Così, in percezione alterata un fenomeno sarà tanto meglio descritto quanto più la ragione sarà ricca di cultura, conoscenza e sapere sarà descritto in maniera tanto misera quanto misera sarà la conoscenza e il sapere della nostra ragione. Quei fenomeni ci toccheranno e noi sapremmo farvi fronte solo se nella vita quotidiana avremmo imparato a vivere per sfida; tanto maggiore sarà la nostra paura nella vita quotidiana e in modo tanto più pauroso affronteremo i mondi della percezione. In questo caso i fenomeni ci appariranno come immagini che chiedono sottomissione e obbedienza!

Quattro elementi sono fondamentali per affrontare i mondi della percezione, ma soprattutto per giungere ad alterare la percezione slegandola alla forma della quotidianità:



LA VITA NEI MONDI DELLA PERCEZIONE



1) Sospensione del giudizio; L'Essere Umano cammina in mondi diversi dalla ragione che non lo toccano: dalla ragione alla percezione!

2) Attenzione; L'Essere Umano si fa' ZEUS, affronta la sua TITANOMACHIA, struttura i suoi sensi per affrontare i fenomeni di ogni mondo!

3) Intento; L'Essere Umano riconosce l'Infinito: scioglie i propri legamenti manifestando EROS universale!

4) Sognare; L'Essere Umano proietta sé stesso in dimensioni e mondi diversi e impara la leggerezza della vita!



IL BASTONE DELLO STREGONE



Un discorso a parte è relativo al BASTONE DELLO STREGONE. Che cos'è il BASTONE DELLO STREGONE?

E' l'attrezzatura che ci diamo con la quale affrontare la quotidianità, che usiamo per affrontare il mondo in cui viviamo. Il mondo quotidiano della ragione e il mondo quotidiano della percezione.

Il BASTONE DELLO STREGONE è l'unico strumento assolutamente indispensabile. Possiamo tralasciare qualche elemento de Il Crogiolo dello Stregone, ma non posiamo fare a meno degli elementi che compongono IL BASTONE DELLO STREGONE.

Gli elementi che lo compongono sono tre!

SOSPENSIONE DEL DIALOGO INTERNO!

SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO!

SCETTICISMO!

Questi tre elementi ci consentono, da un lato di far emergere l'intuizione che può supportare la nostra attività nel quotidiano inserendo, a fianco della nostra voce, la voce degli DEI DEL MONDO IN CUI VIVIAMO e dall'altro sottraggono la nostra ATTENZIONE (che in Stregoneria rappresenta tutto noi stessi e la nostra struttura emozionale) dalla dipendenza da oggetti esterni a noi.

Sottrarsi alla dipendenza, alla manipolazione della nostra soggettività da un ente esterno, e incentrarla su noi stessi, sui nostri bisogni e sui nostri intenti è l'atto fondamentale di chi vuole intraprendere un sentiero di Stregonerie e dilatare sé stesso nel mondo in cui vive. Ogni sottomissione e ogni dipendenza rendono l'individuo rattrappito e circoscritto nella sottomissione e nella dipendenza stessa.

Il BASTONE DELLO STREGONE è lo strumento che ci aiuta a camminare lungo il sentiero della nostra esistenza; è lo strumento che ci consente di combattere le battaglie di conoscenza; è lo strumento col quale fondiamo il nostro futuro.

Possiamo limitare ogni elemento de Il Crogiolo dello Stregone, ma non possiamo rinunciare agli elementi che compongono IL BASTONE DELLO STREGONE.



RIASSUMENDO:



Si tratta di un ciclo di 19 dibattiti che potranno aumentare di numero qualora ci siano aspetti troppo vasti da illustrare (nel ciclo precedente abbiamo sdoppiato soltanto il dibattito relativo all'Arte dell'Agguato) relativi ai tre mondi in cui si sviluppa l'umana esistenza.

LA VITA NEL MONDO DELL'ESSERE NATURA

LA VITA NEL MONDO SOCIALE UMANO

LA VITA NEI MONDI DELLA PERCEZIONE



I dibattiti che seguiranno saranno tanti quanti gli elementi de Il Crogiolo dello Stregone che verranno illustrati uno ad uno.

Si spera di fornire un numero sufficiente di elementi per far comprendere ai partecipanti la necessità della pratica, ma soprattutto la necessità della “fagocitazione” degli elementi al fine di costruire un comportamento naturale ed istintivo nelle persone.

Quel comportamento che è dato dalla capacità delle persone di intuire la realtà del mondo in cui vivono e mettere in atto, con naturalità quelle strategie d'esistenza al fine di sfruttare l'opportunità che Hera, Giunone, Iside, Demetra, Venere, Apollo, Artemide, Diana, Hekate e tutti gli DEI dell'universo, ci fornirono con le loro azioni affinché anche noi potessimo trasformarci in DEI!



LA VITA NEL MONDO DELL'ESSERE NATURA



1) Determinazioni;

2) Volontà;

3) Sospensione del dialogo interno;

4) Meditazione;

5) Contemplazione;

6) Correnti vegetative;

7) Ascoltare il mondo attorno a noi;

8) Palpare il mondo;

9) Chiamare le cose col loro vero nome;

10) Agguato;

11) Agguato (seconda parte);



LA VITA NEL MONDO SOCIALE UMANO



1) Toglierci dal centro del mondo;

2) Scetticismo;

3) Giudizio di necessità;

4) Chiedersi il perché delle cose;

5) Follia controllata;



LA VITA NEI MONDI DELLA PERCEZIONE



1) Sospensione del giudizio;

2) Attenzione;

3) Intento;

4) Sognare;






HOME PAGE


FEDERAZIONE PAGANA - Tutti i diritti riservati