Articolo apparso su Il Corriere della Sera del 06 maggio 2006


Il ritorno degli Dèi, neopagani sull'Olimpo


Un tribunale di Atene autorizza i fedeli alla celebrazione

degli antichi culti greci

Politeismo in crescita anche in Italia.

“Affascinati dalla spiritualità fai da te”


Articolo di Garibaldi Andrea



ROMA - La Fratellanza Solare, i Nativi d'Insubria, i Fedeli degli Asi, i Pitagorici, l'Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi, la Tribù Winniler. Sono tra noi, ma sparsi lungo la penisola, impermeabili tra
loro e poco inclini a farsi conoscere, casomai il proselitismo è filtrato, cauto, graduale. Gruppi piccoli, piccolissimi talvolta. Si incontrano in case, o in Rete, oppure si parlano tramite riviste che possono avere trecento pagine o essere poco più di un foglietto.


Il mondo difforme del paganesimo 2000. Neopagani.


«Vedremo moltiplicarsi questi fenomeni», dice Marino Niola, che insegna antropologia dei simboli all'Università Suor Orsola Benincasa, Napoli. Perché, professore? «Perché nel paganesimo, cioè nel politeismo, ciascuno può costruirsi la sua via alla spiritualità. Ogni dio ha una sua funzione e il suo legame con un elemento naturale, monte, fiume, mare...». Il ritorno degli dei è avvenuto negli ultimi
tempi, immancabilmente in Grecia. L' associazione «Ellis» ha ottenuto da un tribunale civile l'autorizzazione a venerare Zeus, Era, Poseidone, Ares, Afrodite e gli altri dell'Olimpo e ora vuol chiedere al ministro dell'Istruzione e degli Affari religiosi di celebrare gli antichi riti nei templi sull'Acropoli o su Capo Sunio. Con la rassicurazione: niente sacrifici di esseri viventi, offriremo frutta,
dolci, vino, olio. «Non sarebbe proprio una novità - dice Claudio Simeoni, da Marghera, portavoce della Federazione Pagana, animatore di Radio Pagana, autodefinitosi "Meccanico, Apprendista Stregone, Guardiano dell'Anticristo" -. L'anno scorso eravamo in tremila sotto il monte Olimpo per un rito nel nome di Prometeo». E da noi non si potrebbero usare i templi di Agrigento, di Paestum? «Ma no! I monumenti vanno tutelati e protetti. Noi per i riti abbiamo il nostro "bosco sacro", piantato a Jesolo, da un pagano».


Punto di riferimento neoellenico in Italia è il critico d'arte milanese Antonino De Bono che, a 82 anni, dice: «Sarebbe ridicolo oggi pregare Apollo o Hermes. Interessante invece è notare la rivalutazione degli dei come forze cosmiche dell'universo, che sfuggono al controllo dell'uomo». De Bono accusa Gesù «di essersi vantato di essere il Cristo, lo considera piuttosto un mago o un operatore dell'occulto, ma ha chiuso con la Grecia religiosa politeista vent'anni fa, dopo che alcuni suoi seguaci annunciarono - per finta - che avrebbero tagliato la testa a un ariete. Così, per cercare un paganesimo mediterraneo in Italia si deve guardare alla «via romana», gruppi che si rifanno alla
religiosità dell'antica Roma, ma più nel solco egiziano di Iside e Osiride, che in quello greco con Zeus che diventa Giove e Poseidone che si tramuta in Nettuno.


Dice Massimo Introvigne, fondatore del Centro studi sulle nuove religioni: «Nel neopaganesimo romano ci sono due filoni principali, uno intellettuale formato da professori ed entusiasti degli studi
classici, e l' altro di estrema destra, nel ricordo della romanità senza cristianesimo e del fascismo senza Concordato».


Aggiunge il vicepresidente del Cesnur, Pierluigi Zoccatelli: «Il neopaganesimo coincide quasi sempre con l'esoterismo, l'ermetismo. Spesso per accedere agli strati più sottili dell'essere queste scuole si basano su teorie e pratiche che riguardano la manipolazione dell'energia sessuale, nella scia di Cagliostro». Così, nel passato dei movimenti neopagani romani ci sono riunioni nelle catacombe, là dove si rifugiavano i nemici di oggi, i primi cristiani. E c'è anche il rito sull'Appia Antica effettuato con un'ascia bipenne, forse alla presenza del filosofo Evola, rito che avrebbe "propriziato" l'avvento del fascismo. «Il politeismo è una minoranza - ripete il professor Niola - Ma cresce soprattutto per la reazione al Cristianesimo, che ha spezzato il rapporto fra uomo e natura, ritenendo l'uomo superiore».


Fine articolo


Nota: Il giornalista mi ha telefonato la sera prima per riuscire ad avere qualche notizia per riempire l'articolo. Soltanto le dichiarazioni della Federazione Pagana sono notizie provenienti dall'ambiente Pagano, tutte le altre sono desunte da informazioni che girano da tempo o luoghi comuni, oppure da informazioni Cesnur (cioè da ambienti cattolici integralisti).


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A cura di:

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 041933185

E-MAIL: claudiosimeoni@libero.it


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