L'attività di terrorismo sociale
di Oreste Benzi e Aldo Bonaiuto

di Claudio Simeoni

Come la Polizia di Stato ha costruito
l'odio religioso nella società

Idee e riflessioni sulla società

 

Questi personaggi, che vivono sul disagio sociale e sui bisogni delle persone hanno dimostrato un'attività finalizzata a costruire la miseria sociale, il disagio sociale, l'allarme sociale al fine di garantire a sé e ad altri un profitto mediante delle azioni illecite che, nel contesto in cui si svolgono e per i mezzi messi in atto, si definiscono azioni di terrorismo.

Questi personaggi sfruttano i bisogni di persone indifese, che vigliaccamente chiamano "prostitute", e disagi che hanno prodotto mediante le parrocchie e gli oratori inducendo all'uso di sostanze stupefacenti migliaia di giovani al fine di assicurarsi potere nella società civile mediante l'uso dei mezzi di informazione. Attraverso l'uso dei mezzi di informazione garantiscono ai cattolici un atteggiamento comprensivo dell'opinione pubblica nei confronti dei delitti sociali che la banda criminale cattolica commette, mentre vengono additati al pubblico crimini assolutamente inventati attribuiti a persone indifese al fine di millantare, rispetto ai media, un potere coercitivo che nella società civile è attribuibile soltanto ai magistrati.

Nell'ottobre del 2002 ci fu un'azione di polizia a Pescara che portò all'arresto di alcune persone con varie accuse:

Da Il Gazzettino del 16 ottobre 2006 leggiamo:

"Arrestati quattro "Angeli di Sodoma"

Pescara Individuata setta satanista: minorenni adescati, drogati e violentati sessualmente. Un fotografo riprendeva tutto. "Il PM Marika Ponziani ha chiesto quattro provvedimenti di custodia cautelare per due uomini di Chieti, G. D. C., 24 enne, catanese residente a Pescara e G. C. 31 anni, residente a Roma, ma originario di Taranto. Con loro sono stati arrestati due fotografi di Chieti, I. D. e A. R. d. C. Altre dieci persone sono state denunciate a piede libero. Tra le accuse ipotizzate figura il sequestro di persona, la somministrazione di sostanze stupefacenti, violenza sessuale, traffico di materiale pornografico, sottrazione e distruzione di cadaveri."

E' dovere della magistratura compiere accertamenti là dove ha notizia di un qualunque reato.

L'accertamento dei reati ad opera della magistratura non dovrebbe mai comportare una condanna preventiva delle persone, ma questa è una cosa che appartiene allo stato giuridico. Posso capire che il magistrato parta da ipotesi (qualche volta inventate in modo strumentale) diverse da quelle che poi risulteranno dalle indagini, ma non sono disposto a tollerare che tali ipotesi vengano usate per costruire allarme sociale.

A quelle indagini si affiancano come esperti dei veri e propri criminali che usando il paravento delle indagini procedono a commettere delitti gravissimi di procurato allarme sociale per assicurare l'impunità a delitti gravi commessi dalla chiesa cattolica.

A firma di D. M. il giorno 16 ottobre 2002 un articolo de Il Gazzettino in cui il criminale Bonaiuto definisce il gruppo arrestato a Pescara, la sua attività, facendosi forte di una consulenza che questo don Bonaiuto avrebbe fornito alla Squadra mobile di Pescara. Se la Squadra mobile di Pescara si è lasciata far fessa da Bonaiuto, nulla stupisce se gli "indagati per Satanismo" sono stati assolti "PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE". La Squadra mobile di Pescara non si è, chiaramente, mossa sul nulla. C'era un'attività di spaccio di droga che andava, comunque, repressa. E le persone coinvolte nello spaccio sono state condannate.

Io non censuro l'attività di polizia volta ad accertare i fatti.

Io censuro l'uso sociale che qualcuno, di tale attività, ne fa.

In particolare i criminali Don Benzi e Don Bonaiuto. Io ricordo la figuraccia fatta da Don Benzi durante la trasmissione di "Porta a Porta" di Vespa in cui affermava di decine di bambini sacrificati ogni anno a satana mentre la polizia, presente in trasmissione, affermava che ciò non era vero. E ricordo anche lo stupore di Vespa a fine trasmissione dovuto alla scoperta di aver fatto una trasmissione su NULLA!

Ma il terrorismo sociale ha il nome di don Bonaiuto.

In un articolo del 16 ottobre 2002 Il Gazzettino a firma (d.m.) scriveva:

L'esperto - Parla Aldo Bonaiuto, il sacerdote consulente del Pm
Cannibalismo e scarnificazione i loro riti prevedevano la morte

PESCARA - Per risolvere il caso la Squadra mobile di Pescara si è avvalsa di una consulenza davvero speciale. Un po' come nel film l'Esorcista. L'esperto è un sacerdote della Comunità "Giovanni Paolo XXIII", don Aldo Bonaiuto. Il quale ha scritto una vera e propria relazione sugli Angeli di Sodoma. "E' una setta pericolosa", scrive il prelato. "Il gruppo è intensamente coinvolto nel mondo sommerso e oscuro del satanismo. E' stata trovata in casa dell'accusato una cartellina intestata al reverendo Jan Ash. Dentro c'è la foto di una donna nuda incatenata. E' supina. Non si sa se è stata sacrificata. Ash è sicuramente un reverendo della setta. Ha una tessera ricevuta dalla Chiesa di Satana di San Francisco. Il nome Ash sta per cenere, che fa riferimento al concetto di distruzione di materia e di morte. Gli angeli indicano la purezza infantile con riferimento ai sacrifici dei bambini. Tale rituale sconfina nel cannibalismo nella scarnificazione e nella sodomia. Una volta l'accusato e il suo collaboratore accennano ad uccidere un bambino. Una delle vittime ha rivelato agli inquirenti: la sua deviazione mentale lo ha portato a propositi di cannibalismo nei confronti di bambini. Ha un'immagine di Babbo Natale che con un ghigno brandisce un'ascia. Questo fa pensare ad una forma di satanismo acido misto a satanismo adulto, dove i comportamenti sono più indottrinati ed organizzati. Tra i testi sequestrati è stato trovato il libro dell'estasi e del dominio. Annuncia di voler costituire un Grotto, che sta per comunità di chiesa satanica. Trovato in casa anche un serpente, un pitone: è il simbolo biblico del demonio".

- FIN QUI LA RELAZIONE. CONFERMA TUTTO DON ALDO?

"E' una setta molto pericolosa. Perché tutti i testimoni hanno sostenuto che più volte l'accusato ha accennato a forme di cannibalismo e scarnificazione".

- MINACCE O REALTA'?

"Questo tipo di sette non scherza. Perché i loro principi si rifanno a riti che prevedono anche la morte. Con suicidi o omicidi".

- CI SONO PRECEDENTI?

"Molti. In tutti i testi della congrega si parla di sacrifici umani. Di forme di cannibalismo e di morte. L'istinto di uccidere fa parte del rito previsto dagli Angeli di Sodoma".

- LEI TEME CHE CI SIANO STATI ANCHE DEI MORTI NEI RITI DELLA SETTA?

"Non lo so. Però mi vengono in mente tanti omicidi rimasti insoluti. Si dovrebbe indagare anche in queste direzione. Il satanismo e il fenomeno delle sette sono in crescita allarmante".

- INVASATI?

"No, gente seria e decisa. Certo non si può generalizzare. Costituzionalmente esiste la libertà di culto. Anche di questo tipo. Ma qui siamo in presenza di un gruppo davvero pericoloso e violento. Criminale. E tanti giovani diventano facili prede. E poi c'è l'elemento adolescenziale. Si punta ai minor, anche ai bambini. E' un satanismo adulto, con il culto della morte e dell'omicidio".

Queste le farneticazioni di Bonaiuto, il cui fine è quello di trarre profitto dalla prostituzione e dalla droga attraverso quello che, questi criminali, chiamano "recupero di...".

Infatti nascondono le cause che producono il disagio sociale e che la loro stessa organizzazione provoca.

E' di Venerdì 08 dicembre 2006 la notizia apparsa sul quotidiano La Repubblica in cui un tossicodipendente uccide la fidanzata a Milano e si giustifica con la polizia: "L'ho dovuta uccidere, era il diavolo".

Che differenza c'è fra le dichiarazioni di questo assassino e le dichiarazioni farneticanti di Bonaiuto?

E non è un caso isolato.

Il giorno 03 dicembre 2006 sempre sul giornale La Repubblica appare la notizia di un uomo di 36 anni di Enna che tenta di ammazzare la figlia di pochi mesi affermando: "Io sono Dio e mia figlia è il male. La mia missione è sconfiggere il male, per questo devo ucciderla."

Che differenze ci sono fra queste affermazioni e le farneticazioni di Don Bonaiuto?

E' il terrorismo sociale.

Se in questi due esempi ci sono dei reati limitati alla singola persona, Don Bonaiuto cerca di distruggere la società civile. Bonaiuto non sta strozzando una bambina di pochi mesi, sta strozzando la società civile creando allarme attraverso un farneticare che non ha nulla di diverso da quello del tossicodipendente di Milano o del padre di Enna. L'organizzazione criminosa Comunità Giovanni XXIII parla di allarme sociale relativo alla presenza di 600.000 satanisti. Farneticazioni per nascondere l'allarme sociale che provoca la presenza di migliaia di preti cattolici! Loro si danneggiano con le loro norme anticostituzionali, la società civile.

Può stupire se la sentenza del processo di Pescara assolve gli imputati dalle accuse di Satanismo?

E li assolve perché il fatto non sussiste?

Si stupisce soltanto chi a don Bonaiuto o a Don Benzi non dava dei pazzi o dei farneticanti!

Si stupisce chi ha dato credito alle loro affermazioni demenziali.

Ma la sentenza di assoluzione degli "Angeli di Sodoma" viene fatta passare sotto silenzio. La stampa che nel 2002 aveva riempito pagine e pagine con dichiarazioni demenziali, passa l'assoluzione sotto silenzio.

Non si tratta di mancanza di interesse sociale per la notizia, ma di asservimento alle direttive cattoliche. In piena deferenza ai comportamenti imposti dai cattolici: gli uomini vanno prima stuprati e poi derisi se chiedono giustizia!

La polizia ha indagato per spaccio di droga; qualcuno ha usato quell'indagine per lanciare un allarme sociale gratuito. Risultato: due persone condannate per droga e tutti assolti per i reati attribuiti come "setta Satanica"

In coda alla pagina c'è l'articolo prelevato dall'web sull'assoluzione degli imputati.

Ecco il colpo di scena.

Il giorno 06 dicembre 2006 viene battuta dall'ansa una notizia:

"Costituita una Squadra speciale antisette che indagherà nel mondo dell'occulto in collaborazione con le Squadre mobili provinciali."

Questa notizia viene lanciata come:

UN PRETE COME COLLABORATORE

Questa nuova sezione dello Sco, la cui nascita è stata annunciata con una circolare inviata qualche giorno fa, dal capo della Polizia, Gianni De Gennaro, a tutti i questori di Italia si avvarrà anche della collaborazione di un sacerdote da sempre in prima linea su questo particolarissimo fronte, don Aldo Bonaiuto dell'Associazione Papa Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi." [in coda alla pagina l'articolo completo da cui è stato prelevato il passo, ricordando che di articoli completi ne sono usciti almeno una ventina e tutti FATTI DALLA STESSA MANO].

In sostanza, stando a questa notizia, la Polizia di Stato intende avvalersi di un criminale come consulente. Un criminale che appartiene ad una religione diversa dai culti religiosi nei confronti dei quali dovrebbero essere aperte le indagini: questo si chiama ATTENTARE AL DETTATO COSTITUZIONALE SULLA LIBERTA' RELIGIOSA.

Sembra, da quanto viene "pubblicato", che la Polizia di Stato conceda una patente ufficiale a delle persone la cui attività è chiaramente finalizzata all'eversione sociale approfittando del disagio sociale. Il disagio sociale è la loro fonte di "potere" nella società civile. Il disagio sociale, costruito dalla chiesa cattolica, viene usato dalla chiesa cattolica come fonte di potere e di coercizione sociale.

Ancora una volta la Costituzione della Repubblica appare in pericolo. Appaiono in pericolo le attività delle persone all'interno della società civile.

La prima domanda che ci poniamo è: per quale motivo la Direzione Centrale Anticrimine ha avuto l'esigenza di costruire una squadra speciale su un problema sociale CHE NON ESISTE? Perché non una squadra per la repressione del crimine messo in atto dalla Chiesa Cattolica? E' sufficiente l'omicidio e il tentato omicidio in questi giorni per giustificarne la costituzione! Per non parlare delle decine di delitti legati alla coercizione educazionale imposta dai cattolici su minori indifesi e privati del loro essere "persone di diritto costituzionale" e costrette in ginocchio a pregare.

Perché costruire una squadra speciale antisette quando l'unica setta pericolosa in questo paese è la Chiesa Cattolica? Tanto pericolosa che la Corte Costituzionale in questi dieci anni ha ripetutamente sentenziato sottraendo privilegi religiosi con cui la Cattolica millantava un potere nella società che non gli spettava per diritto Costituzionale?

Non è che la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato stia tentando di affiancare la Chiesa Cattolica per aiutarla a distruggere la società civile e le sue istituzioni?

Quali sono i risultati che dovranno portare a casa questi poliziotti impegnati in questa Squadra speciale?

Sicuramente qualche mago da televisione sarà arrestato per truffa. Sicuramente qualche delitto può essere represso, ma, in ogni caso, questo non giustifica la costituzione di una squadra speciale a meno che, in realtà, non ci sia il tentativo di mobbizzare dei poliziotti mettendoli in una situazione operativa in cui non possono nuocere all'insieme del corpo di polizia dando loro degli incarichi assolutamente fantasiosi.

Tutto può essere nel grande mondo delle Istituzioni Pubbliche. Però non si può tollerare che la società civile venga messa in pericolo per le fantasie di qualche folle.

Marghera, 08 dicembre 2006

In data 01.11.2007 veniva data la notizia della morte di Oreste Benzi. E' morto un delinquente che le Istituzioni, preposte alla difesa della società civile, per disprezzo della Costituzione, non hanno voluto processare. Già, lui non sparava nella testa di Aldo Moro, ma in quella delle donne indifese, colpevolizzandole e criminalizzandole. Perché la squadra antisette della Polizia di Stato non lo ha inquisito? Per viltà o per complicità? Non vi preoccupate, la chiesa cattolica, per continuare a stuprare le donne lo farà santo. E' morto un delinquente che trasformava le persone in oggetti da esibire (la donna ammalata di AIDS esibita a Wojtyla, rimane, come immagine, un marchio d'infamia sociale su Benzi.), cagnolini al guinzaglio a maggior gloria del macellaio di Sodoma e Gomorra e del pazzo di Nazareth! Un delinquente che chiamava le donne "prostitute" e che voleva usarle per i suoi scopi criminali e antiCostituzionali. E' morto un delinquente che ha attentato alla libertà religiosa in questo paese seminando odio contro le Istituzioni. Per un Pagano Politeista la morte è il trionfo della sua esistenza; per un disperato è un sollievo alla sua disperazione: per un cristiano è la fine di un'illusione. Ma per chi ha guardato le attività di un criminale senza poter intervenire, la sua morte è gioia infinita in quanto ha posto fine ai suoi crimini.

I "satanisti" di Pescara assolti perché il fatto non sussiste

Tratto da: http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=6134

CRONACA - Chieti Angeli di Sodoma: C. condannato, D. assolto
Inviato da Redazione

CHIETI. Cade definitivamente ogni accusa sui presunti ideatori della setta satanica che secondo gli inquirenti adescava minorenni e si dedicava a riti e festini macabri a luci rosse. C. è stato condannato a 9 anni per spaccio di droga e profanazione di tomba. D. assolto «perché il fatto non sussiste».

«Qualcuno deve pagare per il vergognoso linciaggio mediatico». Dopo l'assoluzione con formula piena di Italo D. e la condanna a 9 anni di Gianni C., per reati ben diversi da quelli di cui si parlò quando esplose il caso, Andrea Di Tizio, coordinatore cittadino di Chieti dei Riformatori Liberali e portavoce del Club Riformatori Liberali "Enzo Tortora" chiede che si faccia completa chiarezza sulla vicenda. «I quattro imputati», ricorda Di Tizio, «due dei quali assolti perché il fatto non sussiste, sono stati sbattuti nelle prima pagine dei giornali e nei titoli dei telegiornali e additati come mostri e facenti parti della setta satanica "Gli angeli di Sodoma". Don Aldo Bonaiuto, il sacerdote che collaborò in qualità di 'esperto' con la Polizia di Pescara, dichiarò su un giornale locale che erano stati fermati «appena in tempo» prima che la setta sacrificasse un bambino. Qualcuno parlò anche di cannibalismo e scarnificazione di cadavere. Nella trasmissione 'Porta a Porta' di Bruno Vespa vennero mostrati da don Oreste Benzi oggetti sequestrati in casa degli imputati allo scopo di dimostrare la loro devianza. Di tutto questo», continua Di Tizio, «rimangono due assoluzioni piene e due condanne per reati diversi da quelli di cui parlarono televisioni e giornali, oltre a un danno di immagine difficilmente riparabile frutto di un linciaggio mediatico indegno».

Giovedì scorso, infatti, il tribunale di Chieti ha assolto Italo D., 36 anni di Chieti «perché il fatto non sussiste» e condannato Giovanni C., 39 anni a 9 anni e 2 mesi di reclusione per spaccio di droga e profanazione di tomba.

L'inchiesta dell'autunno 2002

L'inchiesta partì nell'ottobre del 2002 quando la squadra mobile di Pescara arrestò quattro persone che secondo gli inquirenti adescavano bambini e profanavano cimiteri per organizzare macabri festini a luci rosse. Secondo l'accusa la sette adescava i minori, per poi coinvolgerli in riti a base di droga, sesso e simbolismi satanici, nelle scuole della città e negli stabilimenti balneari. I minorenni secondo gli inquirenti venivano adescati, drogati e sottoposti a riti con atti sessuali. Gli investigatori ritenevano che durante le cerimonie venissero utilizzati anche cadaveri, i ragazzi e le ragazze che cadevano nel giro venivano fotografati e le loro immagini alimentavano il traffico di materiale pornografico. I quattro ( C., D., il fotografo teatino Amleto De Cesare assolto con formula piena e il capo carismatico G. D. C. condannato a 11 mesi per spaccio di droga) si muovevano ispirti dalla setta statunitense "Church of Satana" ed erano stati anche accusati di sequestro di persona, somministrazione di sostanze stupefacenti, violenza sessuale, traffico di materiale pornografico, sottrazione e distruzione di cadaveri. Nelle abitazioni dei ragazzi vennero sequestrati anche scheletri e parti di cadaveri.

09/10/2006 12.15

Come l'Ordine dei Giornalisti crea allarme sociale ingiustificato

Tratto da: http://www.panorama.it/italia/criminalita/articolo/ix1-A020001039185

Sas: squadra speciale anti-satanismo
Ansa
6/12/2006

La task force anti sette interverrà in tutti i reati legati all'esoterismo e a particolari culti. Nel team, oltre che agenti, anche investigatori, psicologi e un sacerdote dell'associazione di don Benzi

Nome in codice Sas e sta per Squadra anti-sette.

E' la nuova task force superspecializzata che la polizia mette in campo per contrastare le attività illecite e truffaldine di guru, santoni e sedicenti occultisti.

E' composta da una quindicina tra, che si occuperanno dei reati legati al fenomeno delle sette e dei gruppi esoterico-religiosi. Il team fará capo al Servizio centrale operativo della Direzione anticrimine centrale, diretta dal prefetto Nicola Cavaliere.

Con l'aiuto di tutte le squadre mobili provinciali la Sas lavorerá a monitorare il mondo occulto, raccogliendo e analizzando segnalazioni e dati, pronta a intervenire ovunque sul territorio per risolvere casi di crimini gravissimi, violenza sessuale, uso di droghe, sottrazione di beni, legati a particolari culti.

UN PRETE COME COLLABORATORE

Questa nuova sezione dello Sco, la cui nascita è stata annunciata con una circolare inviata qualche giorno fa, dal capo della Polizia, Gianni De Gennaro, a tutti i questori di Italia si avvarrà anche della collaborazione di un sacerdote da sempre in prima linea su questo particolarissimo fronte, don Aldo Bonaiuto dell'Associazione Papa Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi e il suo telefono verde anti sette, 800228866 attivo 24 ore su 24 dal 2000 e con sede a Fabriano, nelle Marche.

FENOMENO IN CRESCITA

Un fenomeno quello delle sette in grande espansione.

Stanno aumentando infatti le denunce da parte delle famiglie e sono sempre più numerosi i giovani che aderiscono a gruppi esoterici, sostengono gli esperti, dai quali poi diventa difficilissimo uscire.

Ma l'aspetto più inquietante ancora riguarda il grande aumento di casi di cronaca nera che portano a movimenti all'interno dei quali si praticano particolari culti: dai delitti delle Bestie di Satana, all'omicidio di suor Mainetti a Brescia, al delitto di Mafredonia, compiuto da due giovani che sostenevano di essere possedute dal demonio.

Di qui l'urgenza avvertita di istituire una squadra ad hoc chiamata ad agire nei confronti di sette che rappresentino un concreto pericolo.

SETTE SATANICHE: EMERGENZA GIOVANI

"Sono 8 mila le sette sataniche in Italia con oltre 600 mila adepti, un fenomeno in crescita esponenziale che preoccupa e contro il quale siamo felici che la Polizia abbia deciso di lottare", dice Aldo Bonaiuto, responsabile del numero verde 'anti sette occulte' fondato nel 2002 dalla comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi

L'occulto irretisce sempre più i giovani, e non solo, e i danni alla collettività aumentano.

A lanciare l'allarme sull'emergenza satanismo è don Aldo Bonaiuto, responsabile del numero verde 'anti sette occulte' fondato nel 2002 dalla comunità Papa Giovanni XXIII di don Oreste Benzi.

"In poco tempo - spiega il sacerdote - le richieste di aiuto giunte al nostro numero 800228866 sono triplicate. Le persone irretite da guru, maghi, ciarlatani ma anche vittime di satanisti raccontano tragiche storie di manipolazioni, abusi, violenze, e sottrazione di denaro".

Sono i giovani, secondo don Bonaiuto, i più a rischio, "irretiti da movimenti 'acidogiovanili' in cui la droga è parte integrante dei riti, e in particolare l'lsd25 è considerata la 'comunione di Satana'".

Contro queste pericolose realtà scende in campo la Polizia che ha istituito un gruppo speciale d'indagine presso il Servizio centrale operativo che opererà in stretto collegamento con le squadre mobili.

Il nucleo antisette sataniche lavorerà in accordo con le realtà del volontariato e della società civile che da tempo combattono questi fenomeni, e in particolare con il numero verde della comunità Papa Giovanni XXIII.

"Segnaleremo i casi alla squadra speciale perché vengano accompagnati nel percorso di denuncia e di indagine".

"Sono 8 mila le sette sataniche in Italia con oltre 600 mila adepti, un fenomeno in crescita esponenziale che preoccupa e contro il quale siamo felici che la Polizia abbia deciso di lottare" - spiega don Bonaiuto.

A livello territoriale, sono il Piemonte, il Veneto e l'Emilia Romagna, al nord, le regioni più colpite da fenomeni satanisti.

"Fenomeni di spiritismo si rilevano - dice ancora don Bonaiuto - tra Toscana e Umbria, in centro Italia ed anche tra Puglia e Calabria, al sud".

Oltre ai giovani, "per loro natura curiosi e più facilmente suggestionabili - aggiunge il sacerdote - vittime delle sette sono le donne, utilizzate in riti sacrificali". Spesso si viene in contatto con questa realtà, spiega, "attraverso schegge impazzite del mondo della scuola e della medicina.

Malati che, bisognosi di aiuto e speranza, vengono indirizzati verso cure alternative, stregoni e ciarlatani". Per piegare la coscienza delle vittime si fa uso di sostanze, come la chetamina, inodore e incolore, che rende mansueti e spersonalizza.

"Le persone manipolate - dice ancora il sacerdote - vengono progressivamente allontanate dal loro ambiente, irretite e spogliate di tutto perché dietro allo spiritismo spesso si cela l'interesse economico".

La decisione del Dipartimento di pubblica sicurezza di creare un gruppo di indagine ad hoc nasce, dunque, dall'evidenza che "negli ultimi anni, l'esponenziale diffusione del fenomeno delle sette esoteriche di 'aggregazione' religiose o pseudo tali, di gruppi dediti a pratiche di magia, di occultismo e satanismo, ha assunto in tutto il paese, dimensioni e connotazioni da richiamare l'attenzione anche sotto il profilo della sicurezza".

"Il fenomeno è oggi più diffuso di quanto si possa pensare - è detto ancora nella circolare - fa leva sulla fragilità, lo smarrimento interiore e l'ignoranza delle persone, soprattutto tra le giovani generazioni, alimentando una cultura di odio e di morte".

Da qui la decisione di affidare l'analisi del fenomeno alla Dac (Direzione centrale anticrimine) e per "garantire un'efficace azione di prevenzione e di contrasto" l'istituzione di un gruppo di indagine ad hoc presso lo Sco (Servizio centrale operativo) che lavorerà in collaborazione con le squadre mobili.

Se qualcuno lancia degli allarmi sociali, chiedetevi: che interessi ha?

E se trovate che ci sono migliaia di casi di stupro di minori ad opera dei preti cattolici, quando vedete le azioni di un prete cattolico, di un don, queste hanno un solo fine: consentire alla chiesa cattolica di continuare a stuprare bambini a maggior gloria del proprio dio!

La Polizia di Stato dovrebbe occuparsi del benessere dei cittadini, non di agire per imporre (come appare) norme estranee al dettato Costituzionale!

NOTA: Questo tipo di allarme sociale si inquadra negli atti di terrorismo che, al di là delle responsabilità dei singoli, si inquadra nelle attività di eversione dell'ordine democratico messe in atto dal Ministero degli Interni. Come per gli anarchici-insurrezionalisti o come il terrorismo nei confronti degli immigrati. La fonte, spesso, non è nemmeno del Ministero degli Interni, ma appartiene all'organizzazione criminale "Ordine dei Giornalisti". Tuttavia, rimangono le responsabilità del Ministero degli Interni per la mancaza di protezione delle persone. Come le aggressioni subite dai musulmani che impediscono loro di pregare adducendo, spesso, giustificazioni amministrative: come se un individuo potesse essere ammazzato o torturato perché non porta le scarpe giuste o non prega lo stesso dio.

Idee e riflessioni sulla societa'

La lotta del cristianesimo contro le antiche religioni non è una lotta di idee, ma un insieme di crimini che oggi classificheremmo come terroristici e mafiosi. Tutt'oggi tali crimini continano nonostnte le leggi democratiche. Leggi che vengono disattese da cattolici che occupano ruoli Istituzionali.

Home Federazione Pagana

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Società civile e libertà

La società, in cui viviamo è importante e permettere ai cristiani di distruggere i sacri principi Costituzionali è un delitto la cui pena sarà pagata dai nostri figli.