La Volontà

Il Crogiolo dello Stregone nei quattro Canti del Mondo

(testo originale 1998)

Capitolo otto

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice del crogiolo dello Stregone dell'uomo nel mondo

 

Volontà è un potere divino che attraversa e alimenta ogni Coscienza di Sé dell'universo. Volontà è il divino che presentandosi sotto forme diverse alimenta la tensione che spinge gli Esseri di ogni specie a spostare gli ostacoli che impediscono le trasformazioni.

Volontà è quel divino che trasforma le Coscienze in Dèi (la Coscienza si fa Fato) determinando la direzione nella quale sceglie le sfide per costruire le sue trasformazioni.

Volontà spinge gli Esseri a vivere per sfida.

Costruire una relazione all'interno dei Quattro Canti del Mondo significa sfidare il soggetto con cui ci si relaziona. Nel Potere di Essere la sfida è la relazione dove il soggetto nella relazione non è mai debole o appropriabile nella misura in cui agisce lungo le proprie Determinazioni esercitando la sua volontà.

Quando un soggetto di una specie rinuncia ad esercitare la propria volontà rinuncia alle proprie prerogative in quanto dio nel mondo ed è preda di ogni agguato.

Costruire una relazione nei Quattro Canti del Mondo è sempre un'azione divina. E' un atto di volontà soggettiva. Nessun Essere può costringerne un altro alla relazione nei Quattro Canti del Mondo se non come preda quando un Essere ha distrutto le proprie Determinazioni all'interno della propria specie. L'appropriazione non è un canto del mondo; è angosciosa attesa del dissolvimento.

Volontà mescola i Crogioli di ogni Essere che costruisce sé stesso. Volontà chiama gli Esseri alla relazione. Le relazioni nei Quattro Canti del Mondo è fatta da Dèi e gli Dèi sono tali in quanto esercitano la Volontà per costruire il loro Potere di Essere.

Volontà viene alimentata attraverso l'azione con cui l'individuo agisce per soddisfare i propri intenti e i propri bisogni, esercitando le sue specifiche determinazioni, nel mondo in cui vive.

Quando un Essere Umano fonde il proprio Crogiolo nei Quattro Canti del Mondo egli si presenta come un Potere di Essere della propria specie e all'interno dei Canti del Mondo rappresenta l'intera specie cui appartiene.

Rappresenta il suo divenuto nella magia della percezione.

L'essenza di una specie nei Quattro Canti del Mondo è sempre un individuo specifico che è vissuto manifestando volontà nelle sue determinazioni.

Quando un Essere Umano fonde il proprio Crogiolo con quello di quel Bosco, quell'Essere Umano, per la Coscienza di Sé di quel Bosco è la Specie Umana.

Così dove c'è un Essere Umano che fonde il proprio Crogiolo con quello della Coscienza di Sé Bosco quella Coscienza Bosco avrà a disposizione delle mani con le quali costruire delle relazioni fra gli Esseri Umani. La Coscienza di Sé di quel Bosco ha maggiori possibilità di limitare il saccheggio.

La Volontà dell'Essere Umano che fonde il proprio Crogiolo con quello dell'Essere Bosco costruisce un ponte di Consapevolezza fra le Determinazioni dell'Essere Bosco e le Determinazioni degli Esseri Umani.

La Volontà dell'Essere Umano forgiata nelle contraddizioni all'interno della propria specie gli consente di costruire delle relazioni con ogni Coscienza di Sé del circostante con la quale entra in relazione.

Perché la Volontà si forgia all'interno della propria specie? Perché le Determinazioni sono elementi specifici della specie. Sono costruite attraverso le contraddizioni in milioni di anni in cui la specie ha messo in atto strategie di adattamento soggettivo e strategie di diversificazione quando le tecniche adattative non erano sufficienti.

L'Essere Umano quando fonde il proprio Crogiolo con quello di Coscienze di Sé di altre specie rappresenta la propria specie: il suo divenuto come Essere della propria specie.

Il Potere di Essere di una Coscienza si costruisce attraverso la manipolazione di Volontà nelle condizioni del mondo; attraverso la pratica delle proprie Determinazioni, e questo può avvenire soltanto all'interno della propria specie.

Molte persone immaginano sé stesse come grandi eroi, cavalieri su scintillanti armature, mentre se ne stanno nascoste nella loro camera. Vivono una realtà virtuale di eroismo nella quale soddisfano le proprie frustrazioni. E' un modo per distruggere sé stessi. La realtà virtuale, la realtà cinematografica, rappresenta situazioni in cui le persone vogliono identificarsi sfuggendo da una realtà che incute loro paura.

Non è permesso assumere un atteggiamento rinunciatario all'interno della propria specie e pensarsi ardimentosi nella percezione o nei Quattro Canti del Mondo. Non esistono i Quattro canti del mondo nell'immaginazione o nelle situazioni virtuali. Rinunciare significa chiudersi in sé stessi, significa conchiudere il mondo in una dualità in cui, ciò che si vorrebbe essere e l'altro, sono aspetti di un sé stesso che viene scomposto ed immaginato.

La volontà è veicolazione di sé stessi, come coscienza emotiva, nel mondo in cui viviamo e l'altro è la società come insieme di soggetti formati da coscienze emotive o l'Essere della Natura formato da un insieme di coscienze emotive. E' in quel fiume pulsante di volontà soggettive che veicolano coscienze emotive che noi formiamo le relazioni e plasmiamo, attraverso la nostra volontà, la nostra intelligenza, i nostri adattamenti il corpo luminoso che affronta, vincitore, la morte del corpo fisico.

Se si vive rinunciando ad affrontare e risolvere le contraddizioni all'interno della propria specie, al di là dei mezzi usati e della qualità di contraddizioni incontrate, nel mondo della percezione non si è in grado di usare la propria Volontà e si è preda di allucinazioni o di illusioni.

C'è qualche cosa di molto peggio. Il mondo della percezione non esiste, salvo come illusione, e ci si arrocca nella descrizione della ragione unica realtà accettabile. La ragione entra nei meccanismi della percezione, li aggredisce e li controlla mediante la malattia mentale.

Lo sconosciuto fuori della ragione non esiste e chi racconta storie o propone qualche cosa diventa immediatamente un imbroglione a meno che non alimenti i modelli con cui la ragione controlla l'immaginazione. Nella ragione non c'è sospensione del giudizio; c'è solo autoinganno (magari pensandosi creato ad immagine e somiglianza di un dio fantasioso).

Per affrontare i Quattro Canti del Mondo è necessario alimentare e forgiare la propria Volontà prendendo nelle proprie mani la responsabilità della propria esistenza anche quando condizioni avverse ci costringono a fare altrimenti.

Si forgia volontà analizzando il mondo per impedire alla ragione di imporre la propria immaginazione. Nell'analisi del mondo si veicola i propri desideri che vengono spinti da volontà per cercare la felicità attraverso la loro soddisfazione. L'analisi del mondo contro la ragione che impone la sua immaginazione desiderante all'individuo, è il primo atto di esercizio di volontà. Impedendo all'immaginazione desiderante della ragione di controllare le nostre passioni e imponendoci l'attività di analisi nel presente si impedisce alla ragione di prendere il controllo sulle nostre emozioni, sulla nostra coscienza emotiva.

Quando si costruisce una relazione nei Quattro Canti del Mondo il soggetto con cui si costruisce la relazione ha forgiato la propria Volontà esercitando le proprie Determinazioni all'interno della propria specie.

Ha esercitato le proprie Determinazioni trasformando la propria Consapevolezza emotiva.

Quando presenta il proprio Crogiolo, il proprio Potere di Essere, lo presenta con l'orgoglio di chi ha proceduto lungo la via dei mutamenti; di chi ha sviluppato il proprio Potere di Essere all'interno delle sfide dell'esistenza. L'orgoglio di esserci riuscito.

Questo dio orgoglioso si aspetta di trovarci come Dèi orgogliosi che si sono attrezzati di passioni e di intenti lungo il loro cammino. Orgogliosi del Crogiolo che abbiamo costruito agendo nelle contraddizioni proprie della nostra specie.

Tanto più grande è il nostro Potere di Essere, con cui ci presentiamo nel mondo, tanto più preziose saranno le nostre Determinazioni affinché il mondo possa costruire il suo divenire. Tanto più il soggetto, con cui fondiamo il nostro Crogiolo, ha sviluppato il suo Potere di Essere, tanto più preziose saranno le sue determinazioni affinché noi possiamo costruire il nostro divenire.

Volontà è un divino in sé che lega ogni Essere chiamandolo alla relazione nelle azioni che modificano il presente.

Volontà è la forza che permea la fusione dei Crogioli all'interno dei Quattro Canti del Mondo.

Il Crogiolo del Male descrive come si è distrutta Volontà attraverso l'imposizione del concetto di Volontà di Potenza. Ma la Volontà di Potenza può essere esercitata soltanto all'interno della propria specie e fuori di essa si rappresenta soltanto attraverso il saccheggio. La Volontà di Potenza, rispetto al mondo della percezione, costruisce solo fantasmi e illusioni e ogni Essere Umano che la esercita, quando in casi particolari altera la percezione, incontra ogni forma di immondizia: dal vedere la madonna piangente ad essere usato da Mercurio per rendere chiaro un messaggio che dal divino che ci circonda giunge a qualcuno (vedi Marisa, una speaker di Radio Gamma 5, che nella foga e nella rabbia per le mie trasmissioni radiofoniche, si è fatta attraversare da Mercurio che attraverso la sua rabbia mi ha suggerito di elaborare il Crogiolo del Male per rendere più chiaro il mio pensiero).

Senza Volontà che costruisce il Potere di Essere non esistono i QUATTRO CANTI DEL MONDO.

Settembre 1998

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo nei Quattro canti del Mondo

Noi viviamo in un mondo che non è fatto di soggetti ed oggetti, ma viviamo in un mondo fatto di soggetti che agiscono e che modificano continuamente la realtà che abitano. Dèi e intelligenze che si adattano alle condizioni che incontrano e agiscono per modificare quelle condizioni. Agiscono modificando sé stessi e le stesse condizioni che hanno trovato nascendo.