Riflessioni e considerazioni sul
Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione

Simeoni Claudio

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Il decreto sicurezza approvato dal parlamento italiano ha il solo scopo di consegnare dai 50.000 ai 100.000 schiavi al crimine organizzato, sia per quanto riguarda il lavoro nero, sottopagato e illegale in organizzazioni criminali che si servono di aziende per delinquere, sia per altri lavori come la manovalanza per lo spaccio di droga, l'attività di furto e più in generale quella "micro-criminalità" di sopravvivenza che entra in conflitto con le fasce sociali più povere e più vulnerabili della popolazione.

Il decreto sulla sicurezza non dà sicurezza ai cittadini, ma dà impunità alla repressione che nei confronti dei cittadini si fa più feroce e più impunita.

Questa ferocia della repressione che il "Decreto sicurezza" ha voluto legittimare con una legge incostituzionale che priva le persone dei fondamentali diritti Costituzionali (fra le altre cose anche del "diritto di cittadinanza"), alimenta la criminalità rendendo la stessa più feroce in una ricerca di impunità che può ottenere soltanto non mediando nell'esecuzione del "delitto".

A spacciare droga non saranno più direttamente la criminalità italiana, ma la criminalità italiana potrà disporre di un numero sufficiente di disperati che spacceranno nascondendo gli spacciatori italiani. In questo modo l'odio sociale sarà indirizzato contro gli extracomunitari e gli spacciatori italiani potranno spacciare in assoluta sicurezza.

E' di oggi la notizia che nel Mediterraneo è stato fermato un veliero con bandiera olandese carico con 11 tonnellate di hashish per un valore, di circa cento milioni di euro e sono stati arrestati due cittadini bulgari.

Questo è un sequestro di oggi, ma si può ipotizzare che per un sequestro effettuato, almeno cinque carichi sono arrivati a destinazione. E quando arrivano in Italia non c'è modo migliore per spacciare la droga che usare gli extracomunitari che Matteo Salvini, col decreto sicurezza, mette a disposizione della malavita in un modo talmente violento che il "decreto sulla sicurezza" ha disposto la deportazione di migliaia di persone nei lager detti "Cara" (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) che sono dei veri e propri campi di concentramento finalizzati a favorire l'inserimento dei detenuti nella malavita mediante detenzione coatta. Breve è lo spazio fra il campo di concentramento e i forni crematori; costano meno i forni crematori che non la bufala dei rimpatri.

L'intero decreto sicurezza, approvato dal Parlamento, al di là dei futuri interventi con cui la Corte Costituzionale interverrà per ricondurlo nell'ambito della legge fondamentale dello Stato, ha il solo fine di aggredire i cittadini impedendo ai cittadini di rivendicare una qualche forma di diritto nei confronti di Istituzioni che, a quanto dice il decreto, non sono tenute a rispettare la legge. E' sufficiente ricordarsi le affermazioni criminali con cui Matteo Salvini ha esaltato l'omicidio di Stefano Cucchi per prevedere altri omicidi, pestaggi e torture da parte della Polizia di Stato e dei Carabinieri.

Siamo davanti ad un decreto legge che risponde all'ideologia di Cesare Lombroso, come ho ben descritto nella sua biografia (vedi biografia di Cesare Lombroso), in cui a fronte di una corruzione finanziaria diffusa, in una situazione diffusa di riciclaggio (è di oggi la notizia delle perquisizioni alla sede centrale della Deutsche Bank di Francoforte per riciclaggio di denaro), il Decreto Sicurezza di Matteo Salvini va a criminalizzare chi chiede l'elemosina e arma il vigile urbano di Taser che verranno usati per torturare le persone fermate.

Uno Stato, che non vuole farsi restituire i quarantanove milioni che la Lega ha sottratto, ordina di torturare il mendicante che chiede l'elemosina. Non è un paradosso, è la logica dei campi di sterminio.

In questa situazione sociale ai cittadini non resta che una sola soluzione, sottrarsi!

Cosa significa sottrarsi?

Significa far fallire lo Stato. Significa che i cittadini con capacità lavorative e professionalità, quando possono, vanno all'estero sottraendo all'Italia il loro contributo di sviluppo dal momento che l'Italia non garantisce loro una vita dignitosa. Secondo il centro studi Idos, nel 2016 sono emigrati all'estero 285.000 italiani, quasi pari a quelli che emigravano nel dopoguerra e più numerosi degli immigrati.

Inoltre, ci si rifiuta di fare figli "per la patria". I figli che nascono non hanno diritti, a meno che non entrino a far parte di strutture Istituzionali che sembra si stiano sempre più organizzando come tante mafie al di fuori della legge e dei doveri Costituzionali.

Col decreto sicurezza non si cerca la sicurezza dei cittadini, ma la criminalizzazione dei più poveri, degli indigenti, di coloro che non possono sopravvivere costruendo un nuovo medioevo sociale. In una situazione di fallimenti diffusi, come avverrà con la nuova fase della crisi economica che sta massicciamente avanzando in Italia, una parte della popolazione italiana è destinata a diventare povera e si prepara a subire quella violenza che la legge Salvini riserva loro.

Buona giornata, Italia!

Marghera, 29 novembre 2018

 

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Ultima modifica 08 febbraio 2022

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