Davide Marrè, wiccano del Circolo dei Trivi,
scrive sul mensile Santità.
Spiritismo, un gioco pericoloso

Definisce setta il Circolo dei Trivi e auspica il controllo del prete sullo spiritismo

Claudio Simeoni

Il pensiero religioso del Circolo dei Trivi

Il wiccano Davide Marré scrive sulla rivista Santità
Spiritismo, un gioco pericoloso, maggio 2012, pag. 70, 71, 72.

Davide Marrè, della setta del Circolo dei Trivi, scrive un articolo contro le sette invitando, a fine articolo, ad approfondire nel sito del Cesnur. Non so perché questo tipo di comportamenti mi fanno venire alla mente Zocatelli. La memoria, quando si superano i sessanta anni, fa strane associazioni (mica tanto strane).

Scrivendo un articolo sul mensile Santità di maggio 2014, Davide Marrè, presidente della setta wicca del Circolo dei Trivi che a tredici anni (dico, tredici anni) è stato indotto da qualcuno, sicuramente cattolico, a partecipare a sedute spiritiche, sedute di channeling, attraverso le quali incontra "guide spirituali", anziché spiegare in cosa consista l'esperienza di spiritismo, scrive un articolo cattolico contro la pratica dello spiritismo.

Ricapitoliamo.

Nelle dichiarazioni che Davide Marrè rilascia a Sarah Bernini in Voci Pagane 2 edito da Anguana nel 2012, Sarah Bernini scrive:

Riassumo con delle note:

"Davide Marrè, alias Cronos (nato nel 1974), Presidente dell'Associazione Circolo dei Trivi, ha seguito un percorso personale molto interessante e ricco di spunti dal punto di vista esoterico ma non solo, per questo ritengo importante citare alcune delle sue tappe. Inizia ad interessarsi al mondo dell'occulto nel 1987 [NOTA: a tredici anni?] attraverso sedute di channeling [NOTA: si tratta di sedute spiritiche. A 13 anni e vorrei sapere chi ce lo ha portato! Questo avviene solo in ambienti cattolici tipo seminari in cui si fanno sedute spiritiche per mettere in contatto gli adolescenti con Dio o un suo inviato.] proseguite fino al 1992 [NOTA: a 18 anni] grazie alle quali ha contattato alcune guide; contemporaneamente, nell'88, ha iniziato ad occuparsi di magia e di esoterismo [NOTA: a 14 anni!]. Dal 1990 [NOTA: a 16 anni!] ha iniziato a praticare divinazione attraverso i tarocchi per poi occuparsi di astrologia e nel 1991 di cristallomanzia."

Pag.130

Lui afferma di aver trovato delle guide spirituali e scrive un articolo per impedire ad altri di trovare guide spirituali se non sotto il ferreo controllo della chiesa cattolica.

Se avesse dichiarato a Sarah Bernini di essere stato traumatizzato come adolescente che partecipa a sedute spiritiche, avrei anche capito il suo rifiuto, ma dice che le cose, da quelle sedute spiritiche, si sono sviluppate in maniera positiva.

E allora, perché negarlo agli altri?

O ha mentito a Sarah Bernini, o con questo articolo sta facendo un gioco sporco. Un gioco ambiguo. Un gioco cattolico.

Io conosco molto bene questa pratica. Conosco i lati positivi e i suoi limiti, ma io ho iniziato a studiarla all'inizio degli anni 80 quando avevo quasi trenta anni e avevo accumulato esperienza, non l'ho studiata nell'adolescenza.

Su Santità del mese di maggio del 2014 Davide Marrè scrive questo articolo:

PERICOLO SETTE

Servizio a cura di Davide Marrè

SPIRITISMO - UN GIOCO PERICOLOSO

SONO MIGLIAIA LE PERSONE CHE ANCHE SOLO PER DIVERTIMENTO TENTANO UN CONTATTO CON GLI SPIRITI, NON CONOSCENDO QUELLO A CUI QUESTE PRATICHE POSSONO PORTARE. UN MONDO DI MEDIUM E SENSITIVI CHE DANNO ORIGINE A VERE E PROPRIE SÉTTE.

Davide Marrè assume il punto di vista cattolico e inizia il suo articolo affermando:

La pratica della comunicazione con i morti, appunto lo spiritismo, detta anticamente necromanzia, è documentata dall'antichità fino ai giorni nostro. Si tratta di una serie di tecniche volte alla comunicazione con l'aldilà. Ma anche anticamente questa pratica era vietata. Il Deuteronomio relativamente alla pratica di interrogare i morti dice: " ... chiunque fa queste cose è in abominio al Signore ... ". (Dt 18, 12).

La citazione completa della citazione della bibbia fatta da Marrè dice:

"Non ci sia in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia attraverso il fuoco, né chi fa l'indovino o predice le sorti, né augure, né mago, né chi fa incantesimi, o consulta gli spettri e gli spiriti, né chi evoca lo spirito dei morti. Chiunque pratica queste cose è in abominio davanti al Dio padrone, anzi è per colpa di queste abominazioni che il padrone, tuo Dio, caccia quelle genti dinanzi a te." Deuteronomio 18, 10-12

Qui non si tratta di una condanna allo spiritismo, ma della condanna ad ogni azione attraverso cui l'uomo può mettere in discussione il potere assoluto del Dio padrone. Nessuno ha mai parlato con i morti. Nessuno ha mai consultato spettri o spiriti, ma chi ha tentato di farlo ha messo in discussione il potere assoluto del Dio padrone e il Dio padrone cristiano condanna a morte chiunque mette in discussione il suo assolutismo.

Ed è esattamente ciò che rilancia Marrè col suo "pericolo setta Circolo dei Trivi o Antica Quercia".

Per un cattolico, chiamare i morti, dai santi alla sua madonna, è vero, ma solo per un cattolico. Nelle sedute spiritiche emergono elementi della parte profonda (cervello e corpo) delle persone che partecipano alle sedute. Tali elementi emergono in sintonia con le convinzioni intime delle singole persone.

Il meccanismo è lo stesso delle visioni allucinatorie. L'allucinazione non ha una sua realtà, ma è espressa dalla veicolazione delle pulsioni emotive sofferenti nella credenza e nelle convinzioni in cui la persona è stata cresciuta.

Lo stato psichico della sospensione del giudizio della singola persona che partecipa ad una seduta spiritica lo mette in contatto con alcune parti della sua elaborazione profonda che legge in maniera diversa la realtà in cui quella persona vive. L'antico cervello di quando eravamo dei rettili. Quel cervello, da allora, si è trasformato, tuttavia la sua capacità di elaborazione dei fenomeni da allora continua ad operare in noi. Questa lettura emerge e fluisce nella coscienza dell'individuo come fosse una comunicazione esterna e l'elemento che comunica viene rivestito dalle credenze del singolo individuo: al musulmano gli parlerebbe Allah, al cattolico la madonna o un santo o un angelo, o Dio stesso, a un buddista Buddha o qualche santo buddista, ad altri possono parlare gli antenati o i morti.

Ciò che emerge in un'attività di seduta spiritica non è la comunicazione di uno "spirito" disincarnato e nemmeno l'anima del morto, che non esiste, emerge la condizione psicologica, la credenza fideistica, profonda dei partecipanti o del partecipante alla seduta spiritica.

Chi pratica sedute spiritiche, non per denaro, o per truffa, ha due vie: o entra in follia e afferma di avere comunicazioni da Dio stesso (e questo lo troviamo in ambito cristiano e cattolico in particolare), oppure gli effetti delle sedute spiritiche vanno esaurendosi in quanto l'individuo impara ad accedere alla parte profonda della propria capacità di elaborazione dei fenomeni e la integra con la propria coscienza. La partecipazione a sedute spiritiche con ouija, col pentolino, col piattino o anche in stati di trance, provocano tutti una sospensione del dialogo interno e una sospensione del controllo della ragione sull'individuo permettendo agli strumenti del cervello "antico" di poter far accedere alla coscienza nuove e diverse informazioni. E' come per le erbe delle curatrici. Mica c'era la nonna che insegnava loro ad usare le erbe, semplicemente avevano la capacità di far affluire alla coscienza le informazioni elaborate dal cervello che abbiamo nello stomaco.

La chiesa cattolica conosceva queste pratiche, fin dal medioevo, e le ha sempre usate nei seminari. Andavano bene perché servivano per costringere i ragazzi ad entrare in contatto con Dio e a dialogare con esso (o con uno dei suoi rappresentanti) fissando la fede nell'adolescenza. Poi, successe che attorno al 1850 le pratiche di dialogo con i così detti "spiriti" si diffusero e vennero alimentate da tale Allan Kardec e da movimenti spiritisti ed esoteristi che si diffusero al di fuori del controllo militare della chiesa cattolica.

La diffusione delle pratiche portò la chiesa cattolica a perderne il controllo. La tecnica funziona per gli intenti della chiesa cattolica solo se l'individuo è convinto di parlare con Dio, Gesù, la madonna, un santo e si immedesima psicologicamente in uno stato emotivo di correlazione dipendente. Ma se la pratica non è più controllata dai cattolici nei seminari, non si parla più col Dio cattolico, ma si parla con l'UFO, con satana, con il martire ateo, col nemico della chiesa cattolica, ecc. a seconda delle convinzioni religiose o sociali della singola persona.

In quel momento la persona sfugge alla chiesa cattolica, non è più controllabile. In sostanza, esiste una fonte del conoscere che è la parte profonda del nostro cervello, a cui si può accedere senza mediazione da parte della chiesa cattolica.

Diventa importante per i cattolici usare lo spiritista Marrè per terrorizzare chiunque intenda usare questa pratica al di fuori del rigido controllo della chiesa cattolica.

Quando il Circolo dei Trivi afferma che "La pratica della comunicazione con i morti, appunto lo spiritismo...." sta mentendo sapendo di mentire perché nessun morto, tanto meno i morti della chiesa cattolica, hanno mai parlato con nessuno.

Quando Davide Marrè in Santità afferma:

Nel Catechismo maggiore di Papa Pio X del 1905, lo spiritismo era fermamente condannato. Nel testo ci si chiede se sia "lecito interrogare le tavole cosiddette parlanti o scriventi, o consultare in qualunque modo le anime dei trapassati mediante lo spiritismo, E la risposta molto chiara è che "tutte le pratiche dello spiritismo sono illecite, perché superstizione, e spesso non immuni da intervento diabolico, e perciò furono dalla Chiesa giustamente proibite.

Quel "giustamente" è l'atto cattolico di Marrè. E' un atto di adesione del Circolo dei Trivi alla "giustizia" messa in atto da Pio X contro lo spiritismo.

Quando si dice che il Circolo dei Trivi è un'organizzazione cattolica è perché manifesta principi cattolici.

Non c'è dubbio che il punto di vista di Davide Marrè sia quello cristiano. Infatti, la pericolosità che egli indica non deriva da un'esperienza personale, ma dalla riaffermazione del punto di vista cristiano che Marrè ha fatto proprio.

La wicca crede nella reincarnazione e crede che ci sia un destino (infatti, molti di loro fanno i tarocchi o gli astrologi come Marrè), dunque, ha le stesse credenze sul disegno divino del Dio padrone che la chiesa cattolica vuole proibire che sia definito.

Chi ha il controllo della volontà del Dio padrone? La chiesa cattolica e nessuno può fargli concorrenza. I roghi per gli eretici furono fatti solo per eliminare la concorrenza.

Marrè e il Circolo dei Trivi hanno fatto proprio il punto di vista della chiesa cattolica.

Scrive Marrè in Santità di maggio 2014:

Il pericolo di questi gruppi è stato ribadito nel 1994 dalla Conferenza episcopale toscana che relativamente alla pratica dello spiritismo con fini divinatori afferma che proprio la pratica divinatoria peggiore è "la necromanzia o spiritismo, ossia il ricorso agli spiriti dei morti per entrare in contatto con loro e svelare il futuro o qualche suo aspetto". I vescovi mettono in guardia le persone sul fatto che "interagiscono con questi differenti tipi di divinazione i molteplici gruppi esoterici e occultisti di antica origine o di recente nascita (dalla teosofia all' antroposofia fino alla New age) che presumono di "aprire una porta" per far entrare nella conoscenza di verità nascoste ed acquisire poteri spirituali speciali. Simili gruppi generano un grande smarrimento nella mente della gente, specialmente dei giovani, e conducono a comportamenti quanto mai discutibili e gravi dal punto di vista cristiano.

La wicca è pericolosa perché fa parte della New Age. Io che sono una persona religiosa Pagana Politeista e ho definito i principi della religione pagana posso sostenere che la wicca è pericolosa in quanto facendo parte della new age e del cattolicesimo lavora per distruggere il divenire dell'uomo inducendo un grande smarrimento e una manipolazione feroce della struttura emotiva dell'individuo. Marrè è uno della new age, della wicca, e chiama sé stesso pericoloso? La malafede è evidente. Il Circolo dei Trivi, conferma il suo Presidente Davide Marrè, genera smarrimento nella mente della gente e soprattutto nella mente dei giovani inducendo comportamenti discutibili.

Quali? Discutibili dal punto di vista cristiano! Ah! Come i comportamenti omosessuali?

La logica di Marrè del Circolo dei Trivi è sconcertante!

Noi come Federazione Pagana siamo una Religione. Nel senso che abbiamo una Teologia e un corpo dottrinale sufficientemente definito che ci consente di definirci una religione. I wicca sono una variazione del cristianesimo. Non hanno un corpo dottrinale che si distacchi dal cristianesimo, al massimo possono essere considerati degli eretici del cristianesimo: una setta ereticale. Sentir parlare uno come Marrè di pericolo della new age dalla quale lui viene, con la pratica dei tarocchi, la cristallomanzia, l'astrologia, ecc. dimostra una doppiezza e una predisposizione all'inganno e alla menzogna veramente sconcertante.

Ma Marrè è possibilista: basta mettersi in ginocchio davanti alla chiesa cattolica e allora anche lo spiritismo diventa legittimo!

Scrive su Santità di maggio 2014:

Anche se la presenza di sacerdoti non garantisce la legittimità dello spiritismo, tuttavia sembra essersi aperta un'area, anche se piuttosto nebulosa, dove queste pratiche sembrano essere in qualche modo non completamente illecite. Eliminate infatti tutte le pratiche magiche tipiche della necromanzia, in cui si evocava il morto, eliminato l'elemento divinatorio di previsione del futuro, il sensitivo di oggi si muove nel campo di realizzare un contatto tra le persone e il mondo dei defunti. Un contatto che a volte sembra essere sollecitato dal defunto stesso. La comunicazione con i defunti non è impossibile per la Chiesa, e questa possibilità viene chiaramente manifestata nel caso di apparizioni della Beata Vergine Maria o dei Santi, ma, in questi casi, l'iniziativa della manifestazione soprannaturale non è mai stata dell'uomo ma sempre di Dio.

Cosa legittima lo spiritismo secondo Marrè presidente della setta Circolo dei Trivi?

Il suo capo: il prete cattolico. Il prete cattolico legittima, secondo Marrè, lo spiritismo. Ovvio che la chiesa cattolica vuole il controllo di ogni pratica capace di intervenire nella sfera emotiva delle persone, ma tale pretesa è ILLEGITTIMA. E' una pretesa CRIMINALE volta al controllo delle persone.

Un Marrè che ha fatto tarocchi, astrologia, cristallomanzia e che afferma che "eliminato l'elemento divinatorio di previsione del futuro, il sensitivo si muove entrando in contatto con i defunti come la vergine i santi e Dio" dimostra un'illogicità di pensiero propria del fedele cattolico.

In altre parole, ciò che Marré legittima è il controllo militare da parte della chiesa cattolica sulla struttura emotiva delle persone: ciò che avveniva nei seminari cattolici (e avviene tutt'ora) di cui sembra averne grande esperienza.

Il pericolo non viene dallo spiritismo in quanto tale, ma dalle persone cattoliche come Marrè a capo di sette eretiche cattoliche che legittimano il controllo del cattolicesimo sull'uomo riproducendone i principi al fine di sottomettere l'individuo.

Bisogna essere delle persone molto malate, molto sofferenti, perché, partecipando ad una seduta spiritica, si sia convinti che il morto parli. Queste persone sofferenti sono le prede dei cattolici e sono cibo per gli Spiriti Neri. Quelli che non verranno mai a parlarvi perché si limiteranno a mangiare l'energia vitale che avrete manipolato nel dolore e nella contrizione della sottomissione esattamente come un prete cattolico vi usa per il suo potere e il suo dominio.

Marghera, 01 maggio 2014

 

Circolo dei Trivi

 

Riflessioni sulla Stregoneria.

Strega, Stregone, Stregoneria!

Che cos'è la Stregoneria? E perché i Wicca o Wiccans e truffatori in generale non possono, per scelta soggettiva, praticare Stregoneria!

La Stregoneria; La Stregoneria Pagana!

Il simbolo che usano i Pagani Politeisti (e anche i Wicca) è la Stella a Cinque punte. Ma qual è il suo significato? Perché usano quel simbolo? Cosa vogliono comunicare i Pagani con il simbolo della Stella a Cinque punte?

 

2) La stella a cinque punte simbolo del Paganesimo;

 

 

 

Torna all'indice generale degli aspetti trattati nei testi di Claudio Simeoni

 

Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

I "gruppi" pagani

Cosa distingue un Pagano Politeista da un monoteista? Il coraggio. Come direbbe il Leone Codardo nel Mago di Oz. Esporre le proprie emozioni alle intemperie della vita e mettere in atto un'autodisciplina che ci consente di non essere sbattuti sugli scogli dell'umana esistenza. Il monoteista confida nella speranza per il suo dio; il Pagano incatena gli Dèi con le sue emozioni e fa rotta in mari sconosciuti senza bussola né stelle che lo possano guidare. Su cosa confida il Pagano Politeista? Sul proprio coraggio!

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 29 ottobre 2022

Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.