Il condizionamento morale e la passività della vittima al mobbing

Il mobbing e le strategie della stregoneria
Capitolo quinto

di Claudio Simeoni

 

 

Il condizionamento morale della vittima di mobbing

L'educazione subita da un soggetto si traduce, all'interno dei suoi vissuti, in strumenti con cui relazionarsi rispondendo alle aggressioni, ai fenomeni, propri dell'azione mobbing messa in atto nei suoi confronti. Una delle condizioni che porta l'individuo prima e gli impedisce poi di vedere in opera la costruzione di un'operazione mobbing, sono le sbarre morali con le quali il condizionamento educazionale ha ingabbiato il suo Intento esistenziale, le sue tensioni e i suoi bisogni. L'individuo non vede formarsi l'aggressione mobbing perché interpreta i fenomeni dell'aggressione come attributi di un carattere o fraintendimenti dei suoi interlocutori. L'individuo interpreta i fenomeni aggressivi in termini positivi, o fini a sé stessi, e non percepisce, illudendosi, il quadro emotivo aggressivo che quei fenomeni nascondono.

L'azione morale è arte coercitiva di un'oggettività data su un soggetto che in quest'oggettività emerge. Il soggetto che nasce in un Sistema Sociale, un soggetto che aderisce ad una religione o ad un partito politico o a qualsiasi struttura sociale subisce il tentativo, al di là dei risultati che sulla sua soggettività ottiene, di imposizione di regole morali e comportamentali alle quali quell'organizzazione pretende accettazione, adesione e sottomissione. Il soggetto piega (o viene piegato) sé stesso a delle regole morali le quali altro non sono che barriere coercitive che si frappongono fra il suo bisogno di espansione nell'oggettività in cui è emerso e le necessità della struttura in cui emerge di appropriarsi di lui per usarlo.

Dove, la capacità d'uso del soggetto, per la struttura in cui costui emerge, è tanto più funzionale e preciso quanto più la struttura risponde ai bisogni e alle tensioni del soggetto!

Dove, la capacità d'uso del soggetto, per la struttura in cui costui emerge, è tanto più funzionale e preciso quanto più la struttura riesce a piegare ai propri bisogni e alle proprie tensioni i bisogni e le tensioni del soggetto.

Dove, la capacità d'uso del soggetto, per la struttura in cui costui emerge, è tanto più funzionale e preciso quanto più il soggetto riesce ad imporre alla struttura in cui emerge l'accettazione dei suoi bisogni e delle sue tensioni.

L'adattamento di un soggetto alle imposizioni morali del Sistema Sociale in cui vive sono gli elementi che lo predispongono ad operazioni di mobbing. Quando un soggetto fa proprie le regole morali come nell'apparenza impositiva data dal Sistema che le impone e le riproduce nel Sistema Sociale è sempre un ingenuo. Gli individui del Sistema Sciale hanno sì subito l'imposizione della struttura morale, ma hanno modificato e giustificato tutta una serie di comportamenti "inappropriati" attraverso i quali quella struttura morale pur rimanendo il loro rifermento consente, mediante interpretazioni sorrette dai propri rapporti di forza, azioni in contrapposizione ai principi morali manifestati. "Bisogna essere onesti!" Dove solo l'imbecille considera che gli altri interpretino il termine onesti con la stessa proiezione emozionale che lui ne dà. Il risultato è che egli, credendo che essere onesto e ligio alle leggi venga socialmente premiato, diventa il soggetto predisposto per subire attacchi di disonestà in quanto la sua adesione alla rappresentazione del concetto di onestà mette in discussione gli equilibri che nell'ambito del lavoro si costruiscono. Il suo "essere onesto" è il segnale al suo ambiente sociale che lui è predisposto ad essere una vittima e nel momento stesso che la sua onestà infastidisce scatta l'azione di diffamazione, insulti, denigrazione proprie del mobbing.

Il suo essere onesto, inoltre, gli impedisce una reazione ai comportamenti disonesti subiti in quanto non è in grado di replicare con le stesse armi. Così, remore morali sessuali, gli impediscono di dar sfogo ai suoi bisogni e li interpreta alimentando le sbarre coercitive. Così una sbarra morale contro l'egoismo gli impedisce di sviluppare sé stesso espandendo la propria utilità all'intero corpo sociale finendo per alimentare la miseria dando da mangiare agli affamati e trasformando il corpo sociale in affamati ai quali dar da mangiare perché questo è il suo imperativo morale.

Quando un soggetto interiorizza la rappresentazione della coercizione morale di un corpo sociale deve necessariamente piegare il suo Intento agli imperativi di quella morale. Deve necessariamente piegare le proprie tensioni a quella morale. Deve necessariamente piegare le proprie tensioni a quella morale. Non è importante sapere se quel piegare è vissuto dal soggetto come costrizione o se è vissuto come gioiosa accettazione: il soggetto ha sempre piegato sé stesso!

Nel piegare sé stesso si è già predisposto ad essere soggetto di mobbing e nello stesso tempo, all'interno delle variabili con cui ha soggettivato l'imposizione morale, si è già predisposto a diventare attore organizzatore di mobbing per salvaguardare la propria rappresentazione morale nei confronti della vita.

Diventa fondamentale, per chi subisce attacchi di mobbing, sottrarsi ai condizionamenti morali che sono calati nella propria psiche. Quando si riesce a rimuovere dei blocchi morali, quasi sempre sostituendoli con altri quali prodotto della ragione e imposti dalla volontà soggettiva, si libera la propria azione, la propria capacità di giudizio permettendoci di agire con maggior determinazione quando si subisce mobbing. D'altronde, chi mette in essere azioni di mobbing, ritiene la sua azione perfettamente morale, tesa alla salvaguardia della sua morale e funzionale alla sua esistenza.

Liberarsi dalle catene morali per liberare il proprio Intento dalla costrizione e la propria capacità di chiamare le cose col loro vero nome!

Scritto a Marghera nel 2003

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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Il Mobbing e le strategie della Stregoneria

Il mobbing è l'arte costruita dai cristiani per distruggere psicologicamente l'uomo che non si adegua al gregge. Tanto più il sistema giuridico preserva l'uomo nella sua attività sociale e tanto più violente vengono articolate le strategie di aggressione personale per impedire all'individuo di fruire della libertà d'azione che la legge gli garantisce. Il mobbing può essere messo in atto solo nell'ambito cristiano e da cristiani perché per essere mobizzati è necessario essere individui che sperano nell'intervento salvifico del dio padrone.