Quando le vittime diventano
sanguisughe sociali

Pratiche sociali criminali

Simeoni Claudio

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Le sanguisughe sociali: io sono furbo, non tu!

Coloro che hanno usato piccoli patrimoni, magari guadagnati con duro lavoro, consegnandoli alle banche o ai broker che sventolavano guadagni a due cifre, non sono investitori, ma sanguisughe sociali che vanno paragonati a chi investe i soldi nelle macchinette dei bar facendosi derubare.

Credevano di essere furbi.

Educati a credere nella divina provvidenza del Dio padrone, il Dio padrone li ha derubati.

Non si tratta di persona e cui sono stati sottratti i soldi dal conto corrente.

Si tratta di furbi che si credevano più furbi del pederasta in croce e, al contrario, erano solo vittime addestrate ad essere vittime che, anziché proteggere sé stesse, hanno tanto amato il Dio padrone da dargli i loro soldi identificandolo nel bancario di turno.

Si credevano terroristi di cittadini e hanno avuto la lezione dal loro Dio padrone ed ora è giusto che vivano da barboni e sappiano che cosa significhi essere bastonati da Vigili Urbani armati di manganello che vedono in loro i nemici della sicurezza.

Riporto dal giornale La Repubblica:

Salvabanche, pensionato si suicida dopo aver perso centomila euro

Tragedia a Civitavecchia. Per effetto del decreto sul salvataggio, l'uomo aveva perso i risparmi di una vita affidati alla Banca Etruria. Scoperta nel computer la lettera in cui ha spiegato alla famiglia le ragioni del suo gesto: un atto d'accusa contro l'istituto per l'alto rischio degli investimenti consigliati
CIVITAVECCHIA - Non ha retto lo shock di aver perso tutti i risparmi di una vita affidati alla Banca Etruria, una delle quattro banche (le altre sono Banca Marche, Carife e Carichieti) oggetto del 'salvataggio' operato con il decreto salva-banche. Così D.L., un 70enne di Civitavecchia, ha preso una corda e si è impiccato alla ringhiera del balcone di casa. La notizia è stata diffusa da Etruria News. Il suicidio è avvenuto il 28 novembre, ma solo oggi i suoi familiari hanno ritrovato la lettera nel computer scritta dal pensionato per spiegare il suo gesto.

http://www.repubblica.it/economia/2015/12/09/news/banco_etruria_civitavecchia _azzera_risparmi_pensionato_suicida-129131149/?ref=HRER1-1

Si è suicidato! Ma si suicidassero tutti per il male che fanno alla società civile spargendo l'idea di essere furbi. Anziché insegnare ai loro figli a difendersi dai ladri istituzionalizzati, essi stessi, credendosi onnipotenti ad immagine e somiglianza del Dio padrone, non si sono protetti. Nel non proteggersi hanno istigato anche altri a seguirli nel loro meraviglioso investimento.

Non mi fa pena questo milionario che si è suicidato: per lui provo disprezzo, come provo disprezzo per Padoan che investe soldi su banditi "investitori", anziché sul disagio sociale al quale risponde con i manganelli dei poliziotti.

Padoan parla di "aiuti sociali" a milionari falliti. E da chi li prendei soldi per aiutarli se non da coloro che hanno sempre versato le tasse e hanno tentato di proteggersi?

Non si tratta solo dei soldi persi per i consigli della banca, si tratta di seminatori sociali dell'idea ingenerata dal gatto e dalla volpe: dal momento che i soldi crescono sugli alberi, dacceli che noi li moltiplichiamo.

Il sodalizio criminale della sanguisuga che si concretizza dall'unione del bancario che chiede fiducia e dell'ingenuo che gli dà i suoi soldi.

Marghera, 10 dicembre 2015

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

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Ultima modifica 10 febbraio 2022

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