Come si diffama il matrimonio

La teologia cristiana
da Paolo di Tarso a Ratzinger

Paolo di Tarso, santo cristiano

Quinta Parte

di Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034 (i testi non compresi nel 1 vol. entreranno nel vol. 2)

 

Alcune idee di Paolo di Tarso sulla morale e la società

 

Scrive san Paolo nelle sue lettere:

"Voi, donne, siate soggette ai vostri mariti, com'è conveniente, nel Signore." Paolo di Tarso lettera ai Colossesi 3, 18

"Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa, del cui corpo egli è il Salvatore. Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne stiano soggette in tutto ai loro mariti." Paolo di Tarso lettera agli Efesini 5, 22

"Le donne d'età abbiano un santo decoro nel loro comportamento, non siano maldicenti, non dedite al vino; siano invece maestre nel bene, sicché sappiano insegnare alle giovani ad amare i loro mariti e i propri figli; ad essere prudenti, caste, affezionate alla casa, buone, soggette ai loro mariti, affinché non si dica male della parola di Dio." Paolo di Tarso lettera a Tito 2, 3

In cosa consiste la diffamazione del matrimonio fatta da Paolo di Tarso?

In Paolo di Tarso il matrimonio E' SOLO IN FUNZIONE DELLE ESIGENZE SESSUALI! Gerarchia funzionale al controllo delle persone attraverso il controllo delle manifestazioni sessuali.

Per Paolo di Tarso gli Esseri Umani non sono delle persone, ma un "coacervo di tensioni volte alla fornicazione" che possono avere uno sbocco non peccaminoso solo nel matrimonio.

La diffamazione del matrimonio fatta da Paolo di Tarso consiste nel negare l'individuo, la persona, che costruisce delle relazioni che possono essere anche di natura sessuale.

Il matrimonio è concepito da Paolo di Tarso come una GALERA. Una prigione nella quale vengono circoscritte le funzioni sessuali delle persone.

Come ogni prigione ha le sue regole inflessibili.

Innanzi tutto le funzioni sessuali sono definite in quella e solo in quella natura. Tutto ciò che non corrisponde a quella natura diventa perversione e diventa atto da perseguire a norma di legge (peccato e anatema quando la chiesa cristiana è debole, violenza, tortura e roghi, quando la chiesa cristiana è padrona del sistema sociale).

Per Paolo di Tarso l'uomo e la donna sono solo ciò che hanno in mezzo alle gambe e la relazione che intercorre fra i due soggetti è solo quella che permette loro da ciò che hanno in mezzo alle gambe. E sono le emozioni che esprimono gli Esseri Umani mediante quanto hanno in mezzo alle gambe che terrorizza Paolo di Tarso che, come impotente, si sente eunuco per il regno dei cieli. Come tale si erge a modello per raggiungere il regno dei cieli imponendo i limiti e le condizioni di espressione emozionale a chi impotente non è!

"Vi dico questo per condiscendenza, non per farvene un comando. Perché vorrei che tutti gli uomini fossero come me ; ma ognuno ha da Dio il suo dono particolare, chi in un modo, chi in un altro. Ai celibi e alle vedove io dico: è bene per loro se rimangono come sono io; ma se non si sentono di vivere continenti, si sposino; è meglio sposarsi che bruciare."

1 Corinti 7, 6-9

Per riuscire a comprendere l'ideologia matrimoniale di Paolo di Tarso e le strategie della chiesa cattolica finalizzate ad individuare ed imporre la morale sessuale coercitiva e distruttiva è necessario sapere che per loro l'uomo e la donna sono solo quanto hanno in mezzo alle gambe. In Paolo di Tarso e nelle chiesa cattolica si riscontra un'ossessione assoluta e malcelata della pratica sessuale degli Esseri Umani. Dal controllo che la morale cattolica riesce ad imporre su ciò che l'uomo e la donna hanno in mezzo alle gambe si misura il potere della chiesa cattolica: il dominio che la chiesa cattolica esercita sull'uomo!

"Come in tutte le chiese dei Santi, le donne nelle riunioni tacciano, perché non è stata affidata a loro la missione di parlare, ma stiano sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono essere istruite in qualche cosa, interroghino i loro mariti a casa, perché è indecoroso che una donna parli in un'assemblea. Forse è uscita da voi la parola di Dio? O è giunta soltanto a voi? Se uno crede di essere profeta o avere i doni dello Spirito, riconosca che quanto scrivo è un ordine del Signore. Se qualcuno non lo riconosce, non sarà riconosciuto." 1 Corinti 14, 34-38

L'energia sessuale è l'energia della vita. E' l'energia sessuale che porta alla nascita. E' l'energia sessuale che porta a sviluppare gli Esseri della Natura sia fisicamente che intellettualmente.

L'energia sessuale si esprime sia attraverso la libido, sia attraverso l'attività fisica, sia attraverso l'attività mentale (il pensiero astratto). Quando si dice esprimere significa che la manifestazione dell'energia sessuale delle persone nei singoli atti porta le persone a crescere e a dilatarsi nel mondo in cui sono nate.

Quando si esprime mediante la libido c'è la relazione sessuale e più in generale le relazioni sociali, quando si esprime mediante la fisicità c'è il lavoro, quando si esprime all'interno del pensiero astratto c'è lo sforzo di comprensione dell'uomo del mondo in cui vive (sia della Natura che del Mondo Sociale).

IL MATRIMONIO E' LEGATO ALL'ATTIVITA' SESSUALE, MA L'ATTIVITA' SESSUALE NON PUO' DIVENTARE PADRONA DELLA RELAZIONE MATRIMONIALE. Nella relazione sessuale si esprime una relazione di possesso fra i partecipanti. Questa relazione di possesso DEVE essere finalizzata e circoscritta nella relazione sessuale e fintanto che questa dura. Il progetto di Paolo di Tarso e della chiesa cattolica è quello di estendere la relazione di possesso a tutte le manifestazioni della vita quotidiana. Se nella relazione sessuale (in generale) la donna è passiva e l'uomo è attivo; Paolo di Tarso e la chiesa cattolica vogliono estendere questa condizione a tutte le relazioni della loro esistenza:

"Voi, donne, siate soggette ai vostri mariti, com'è conveniente, nel Signore." Paolo di Tarso lettera ai Colossesi 3, 18

"Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa, del cui corpo egli è il Salvatore. Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne stiano soggette in tutto ai loro mariti." Paolo di Tarso lettera agli Efesini 5, 22

Attività sessuale, dentro o fuori del matrimonio, è attività sessuale. Matrimonio significa assumere su di sé degli impegni giuridici con l'altro. Impegni giuridici che vanno oltre l'attività sessuale e che non possono essere regolati dalla relazione di possesso che viene a manifestarsi all'interno dell'atto sessuale.

Pertanto, in una società civile, non possiamo considerare il matrimonio come finalizzato all'attività sessuale, ma lo dobbiamo considerare come un contratto fra persone per affrontare la meglio la loro esistenza in cui la relazione sessuale ha una sua importanza più o meno grande a seconda di COME LE SINGOLE PERSONE vogliono considerarla.

Per Paolo di Tarso il matrimonio è solo finalizzato alla manifestazione sessuale. E quanto egli afferma è solo finalizzato a porre condizioni coercitive alla possibilità di praticare la propria attività sessuale:

"Riguardo a quanto mi avete scritto, è bene per l'uomo non toccare donna; tuttavia, per evitare la fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie, ed ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie quel che le deve, e lo stesso faccia la moglie verso il marito. La moglie non è padrona del proprio corpo, ma il marito; così pure il marito non è padrone del proprio corpo, ma la moglie." Corinti 7, 1-4

Per Paolo di Tarso è come se il matrimonio fosse la costruzione di un serraglio in cui si stabilisce una gerarchia. E molte persone, educate dai cristiani, ne sono convinti. Nella società civile il matrimonio è assunzione di doveri da parte dei contraenti, ma in nessun caso i contraenti devono, né possono, rinunciare alla determinazione della loro esistenza in ogni istante della loro vita. I contraenti non rinunciano ad essere persone. In Paolo di Tarso, invece, si chiede alla donna di rinunciare ad essere persona per accettare il dominio del marito.

E in questa gerarchia alcuni Esseri Umani vengono privati di diritti sociali al fine di far funzionare il serraglio stesso.

"Voglio tuttavia che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna e Dio è capo di Cristo." 1 Corinti 11,3

Il capo è capo! Il capo è il padrone! Chi è sottoposto al capo deve obbedire al capo perché il capo è la legge. La legge del capo è la soggettività espressa dal capo!

Nel matrimonio di Paolo di Tarso c'è la negazione della persona umana. Della sua dignità. Della sua capacità di determinare sé stesso nella vita sociale e quotidiana.

E' talmente aberrante e criminale quanto dichiarato da Paolo di Tarso che negli ultimi dieci anni la nostra Corte di Cassazione ha lavorato ripetutamente per costruire una struttura di principi morali che sancissero la superiorità dei valori etici e morali della Repubblica in aperto contrasto con i valori di morte e di distruzione della persona umana imposti mediante la violenza dai cattolici. Dall'entrata in vigore del nuovo diritto di famiglia la coercizione imposta da Paolo di Tarso è stata via via superata con una serie di sentenze. Nello stesso tempo la chiesa cattolica ha continuato la sua attività di intimidazione all'interno del Sistema Sociale al fine di riprenderne il controllo.

Alcuni stralci di articoli tratti da alcuni quotidiani sono sufficienti per delineare la situazione attuale nella società civile per quanto riguarda la famiglia. Mentre la Corte di Cassazione è impegnata a definire diritti e doveri delle persone che contraggono il matrimonio, la chiesa cattolica è impegnata a denigrare le persone definendoli maschi e femmine e limitarne i diritti civili per la riaffermazione del proprio dominio sulla società.

Da La Repubblica del 05.06.1999

"La Cassazione
"I bambini non sono oggetti"

ROMA - I bambini non sono oggetti, ma "soggetti di diritti" e non possono essere costretti a fare ciò che ordina il provvedimento di un giudice. Così la Cassazione da ragione ad una bimba di 9 anni che rifiutava di vedere il padre. Perché dopo la separazione ha avuto altri tre figli."

Da La Repubblica 04.07.2003

"La Cassazione: anche se fugace la pacca sul sedere è un reato

"il palpeggiamento delle natiche costituisce indiscutibilmente un atto sessuale in quanto l'autore commette una effettiva e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima" ancora la Cassazione "tali atti, sia pure superficiali integrano un'aggressione" ancora la Cassazione "devono includersi nella nozione di atti sessuali tutti quelli indirizzati alle zone erogene e che siano idonei a compromettere la libera determinazione della sessualità del soggetto passivo"."

Il principio è ribadito da un'analoga sentenza nel gennaio del 2005 sempre dalla Corte di Cassazione:

Da La Repubblica del 19.01.2005

"ribadendo che vi è violenza sessuale tutte le volte che si compiono atti "indirizzati verso zone erogene, idonee a compromettere la libera determinazione del soggetto passivo in ordine alla sua sessualità, connotati dalla costrizione, abuso di inferiorità fisica o psichica", mentre non ha alcun rilievo, perché vi sia la consumazione del reato, il fatto che "l'atto sessuale sia di breve durata e che non abbia determinato la soddisfazione erotica del soggetto attivo.""

Da Il Gazzettino 05.03.2005

"CASSAZIONE "Lo schiaffo non è mai educativo"

"I genitori devono applicare regole severe con i figli ma non devono mai alzare le mani. Il ceffone non è mai educativo, specie quando i ragazzi sono nell'età della crescita". Maria Rita Parsi psicologa e presidente della Fondazione "Movimento Bambino", definisce "sacrosanta la sentenza. I genitori devono imparare a parlare con i loro figli, a dire di no, magari anche più spesso, ma non si deve esigere rispetto ed obbedienza a suon di schiaffi." La psicologa snocciola dati preoccupanti sulle punizioni violente applicate dai genitori ai figli: "1 bambino su 3 riceve quotidianamente violenze fisiche o psicologiche dai genitori".

Per contro:

Da Il Gazzettino del 20.03.2005

"PRETE frattura il naso a un bimbo con una sberla

Belluno - Tornare a casa dal catechismo col setto nasale rotto non è il massimo, specie se la causa è lo scappellotto del prete. Eppure è successo a Cibiana di Cadore durante la preparazione alla cresima. E ora le mamme dei compagni, tranne una, per solidarietà non mandano più i figli in canonica. Un ragazzo di quattordici anni è finito al pronto soccorso dell'ospedale di Pieve dolorante e sanguinante. Non era così poco prima, nella canonica della parrocchia, quando disturbava la lezione ridendo e chiacchierando, come succede sempre più spesso in ogni scuola."

Da La Repubblica del 12.05.2005

"Danno morale e patrimoniale per la mancata vita di coppia. Lui era "obbligato" alla sincerità
"TACE L'IMPOTENZA, LA MOGLIE VA RISARCITA"

Sentenza della Cassazione sull' "inganno" prima del matrimonio

Roma - Se un uomo tace dei suoi problemi sessuali alla futura moglie dovrà poi pagare i danni. Infatti chi si sposa nascondendo volutamente la sua impossibilità ad avere rapporti sessuali completi, rischia di essere condannato a risarcire anche i danni morali e patrimoniali. Arriva un'altra sentenza della Cassazione a stabilire le regole della vita di coppia. Secondo i giudici dell'Alta Corte, il marito che omette informazioni importanti sulla propria sfera sessuale non può più pensare di cavarsela col solo addebito della "colpa". La sua omissione dolosa gli costerà oltre all'eventuale assegno di mantenimento per la ex, anche un ricco risarcimento per tutti i danni morali e patrimoniali che ha prodotto alla sua compagna, frustandone le legittime aspettative ad avere una vita di coppia piena."

Da La Repubblica del 05.05.2005

"Roma, sentenza della Cassazione dopo ricorso

"E' reato umiliare i figli per cercare di educarli"

ROMA - E' reato umiliare i figli per educarli. La Corte di Cassazione manda in soffitta i "mezzi di correzione" che non possono più intendersi "come comportamento dannoso per un bambino soltanto sul piano fisico, ma anche sul piano psicologico". Va dunque punito il genitore che denigra pensando di educare. La sesta sezione penale invita i magistrati ad una più moderna interpretazione degli articoli del codice penale, sull'abuso dei mezzi di disciplina e i maltrattamenti sui minori. I supremi giudici sanciscono: "Costituisce abuso anche il comportamento doloso attivo o omissivo, mantenuto per un tempo apprezzabile che umilia, svaluta, denigra e sottopone a sevizie psicologiche un bambino"."

Da Il Gazzettino del 23.09.2005

"CASSAZIONE
Si può sbeffeggiare il capo

Si possono scimmiottare le manie del capo senza rischiare di perdere il posto. Parola di Corte di Cassazione che ha annullato il licenziamento di tre dipendenti della Italcementi per aver sbeffeggiato attraverso un volantino le "ossessioni" di uno dei manager della società. Nel volantino, c'era una serie di valutazioni in chiave satirica. I dipendenti erano stati licenziati in tronco a causa degli scritti "gravemente lesivi dell'immagine della società" e del manager."

Da La Repubblica del 03.10.2005

"Dio fa parte della vita pubblica"

Dal Papa monito ai politici: senza fede l'uomo è preda dell'arbitrio

"Tolleranza e ipocrisia

"La tolleranza che ammette Dio come opinione privata, ma gli rifiuta il dominio pubblico, la realtà del mondo e la nostra vita, non è tolleranza ma ipocrisia"

Città del Vaticano - Brandisce la spada dell'Apocalisse Benedetto XVI, inaugurando il Sinodo mondiale dei vescovi. Evoca un occidente dimentico di Dio e minaccia il giudizio divino sull'Europa e le società occidentali: "Vogliamo possedere il mondo e la nostra vita in modo illimitato" ha scandito domenica papa Ratzinger in S. Pietro "Dio ci è d'intralcio. O si fa di lui una semplice frase devota o egli viene negato del tutto, bandito dalla vita pubblica così da perdere ogni significato.""

Da Il Gazzettino del 05.06.2005

"Nel messaggio ai pellegrini veronesi, il Pontefice ha richiamato l'unità "indissolubile" del matrimonio e il ruolo della famiglia cristiana

Benedetto XVI: salviamo la famiglia dai divorzi

"L'alleanza matrimoniale fra l'uomo e la donna è ordinata al bene dei coniugi e alla educazione della prole, in accordo con il disegno di Dio"

Città del Vaticano - "La famiglia è chiamata ad essere "intima comunità" di vita e d'amore perché fondata sul matrimonio indissolubile..." Benedetto XVI, ieri, nel discorso rivolto ad oltre seimila persone del pellegrinaggio di Verona, e nella lettera inviata al cardinale Lopez Trujillo, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia in vista dell' "incontro mondiale delle famiglie" che si terrà a Valencia in Spagna, nel prossimo luglio, ha richiamato con forza la dottrina del "matrimonio indissolubile" tra uomo e donna "che non ammette alternative".

C'è da aggiungere che il Papa, lunedì prossimo, nel tardo pomeriggio, terrà la "relazione fondamentale" sul tema "Famiglia e comunità cristiana: formazione della persona e trasmissione della fede"."

"Trasmissione della fede" è la finalità della chiesa cattolica: riaffermazione del proprio dominio sugli Esseri Umani e la loro vita. Dove il cardinale Lopez Trujillo sta procedendo al massacro sistematico di donne indifese per i suoi pruriti di massacratore nazista impedendo loro di esercitare il loro libero arbitrio!

"Ai coniugati ordino, non io, ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, ma qualora si separasse, non passi ad altre nozze, o si riconcili col marito; e il marito non ripudi la moglie" 1 Corinti 7, 10

Ai "coniugati" non Paolo di Tarso, ma il suo padrone in persona, il suo DIO, ordina loro!

L'assassino, di cui Paolo di Tarso si fa garante, ordina alle persone che cosa le persone devono o non devono fare!

Quando parliamo di un criminale come Trujillo che in disprezzo delle nostre norme civili deve costringere le donne a non abortire per poter distruggere la loro vita o di un criminale come Paolo di Tarso dobbiamo tener conto di un principio importante su cui si fonda la prassi cristiana.

"Atanasio non fu né un pensatore, né un buon stilista, bensì il prototipo del gerarca intollerante e avido di potere; lo stesso Sant'Epifanio di lui dice: "Quando gli si opponeva resistenza, allora usava violenza" (cit. da Daniel-Rops, Die Kirche, 626); se poi egli stesso veniva costretto dalla forza, allora predicava pateticamente la tolleranza, una prassi usata dalla chiesa fino ai giorni nostri." Da "Il gallo cantò ancora" di Karlheinz Deschner.

Distruggere il matrimonio come relazione fra le persone per trasformarlo in una relazione da stalla (che tanto piace ai cristiani) il cui fine è fare figli per trasmettergli l'orrore della fede cristiana.

E' il delitto contro il matrimonio di Paolo di Tarso. Negare le persone per mettere in evidenza i loro sessi. Paolo di Tarso era impotente, ma era ossessionato dal pene e dalla vagina. Ed è attraverso quest'ossessione che Palo di Tarso tenta di distruggere gli Esseri Umani.

L'orrore che Paolo di Tarso ha imposto a persone indifese viene individuato dalle società moderne che iniziano a comprender come le persone non siano bestiame come sotto la monarchia assoluta imposta dal dio padrone dei cattolici, ma sono persone. Soggetti di diritto. E sono soggetti di diritto al di là di quanto hanno in mezzo alle gambe o in che direzione spingano le loro pulsioni sessuali.

L'articolo 29 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma:

"La repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare."

Si parla SEMPRE di persone e non si discrimina su ciò che i coniugi hanno in mezzo alle gambe!

Se ciò fosse sarebbe razzismo. E il razzismo, la discriminazione per la natura sessuale, sarebbe perseguitata a norma di legge. Sarebbe in contrasto con la Costituzione Italiana e con la Costituzione Europea che l'Italia ha recentemente approvato.

Nella società civile uscita dall'orrore imposto da Paolo di Tarso la sessualità fra le persone può essere praticata senza necessariamente obbligarla all'interno del campo di concentramento come i cattolici chiamano e definiscono il loro concetto di matrimonio.

Il matrimonio è un contratto civile di mutua assistenza fra persone al di là di quanto le persone hanno in mezzo alle gambe o ai rapporti di parentela diretta o indiretta cui cono legati.

Il delitto d'onore, la lapidazione per adulterio, la carcerazione per "abbandono del letto coniugale", solo per citare le situazioni più recenti o ancora oggetto di cronaca, appartengono all'orrore che i Ratzinger hanno imposto mediante la violenza a uomini e donne indifesi.

Oggi come oggi una percentuale consistente di ragazzi nascono fuori dal matrimonio; non necessariamente fare figli avviene all'interno del matrimonio e quasi il 50% delle coppie bisessuali che hanno contratto matrimonio trovano un numero e una qualità di motivazioni insopportabili per continuare la convivenza.

I ragazzi nati fuori dal matrimonio erano i figli della colpa! Condannate la madri, molto meno i padri e i ragazzi condannati al disprezzo. Una condizione che la nostra Costituzione ha dovuto prendere in considerazione in contrapposizione alla chiesa cattolica sessanta anni or sono:

L'articolo 30 della Costituzione della Repubblica, comma 1, recita:

"E' dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio."

Istruire, non obbligare all'obbedienza o all'accettazione della "fede" mediante la manipolazione mentale!

Non solo, ma il comma 1 dell'articolo 30 della Costituzione della repubblica riconosce che nel matrimonio non necessariamente possono nascere dei figli esattamente come dei figli possono nascere fuori del matrimonio.

Le affermazioni di Ratzinger suonano come un atto di eversione nei confronti dell'istituto matrimoniale Italiano esattamente come le parole di Paolo di Tarso hanno posto le basi per duemila anni di orrori cattolici trasformando i rapporti fra le persone in rapporti di sottomissione voluti dal suo dio padrone. La logica che governava le relazioni fu la logica sociale a fondamento dei campi di concentramento e di sterminio.

Uno delle tesi di Wycliffe per le quali Jan Hus venne bruciato vivo dai cattolici fu la dichiarazione secondo cui persone anziane potevano sposarsi anche solo per reciproco soccorso e non necessariamente in funzione dei figli: di quel delitto Ratzinger ne porta la responsabilità come riaffermazione del suo principio dottrinale di morte e di orrore.

All'orrore imposto da Ratzinger: "La famiglia è chiamata ad essere "intima comunità" di vita e d'amore perché fondata sul matrimonio indissolubile..." e da Paolo di Tarso: "Ai coniugati ordino, non io, ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, ma qualora si separasse, non passi ad altre nozze, o si riconcili col marito; e il marito non ripudi la moglie" 1 Corinti 7, 10

La società civile inizia a rispondere riconoscendo unioni diverse. E l'ira, la ferocia e il livore di Ratzinger, di Ruini e la Cei si riversano nella società quale manifestazione della loro paura di perdere il controllo delle persone: del loro bestiame!

Per la chiesa cattolica la famiglia è una galera le cui sbarre sono costruite e alimentate dal suo odio sociale e sono rappresentate da:

1) La famiglia non è composta da persone, ma da un pene e una vagina. Nella famiglia cattolica gli individui vengono depersonalizzati e identificati con ciò che hanno in mezzo alle gambe;

2) La santificazione della condizione gerarchica per cui il sesso femminile deve sottomissione ed obbedienza al sesso maschile;

3) La funzione della famiglia è partorire bestiame in funzione del dio padrone;

4) Scopo della famiglia è costringere i propri figli con la violenza ad accettare la fede nel dio padrone;

1) La famiglia non è composta da persone, ma da un pene e una vagina. Nella famiglia cattolica gli individui vengono depersonalizzati e identificati con ciò che hanno in mezzo alle gambe;

In data 09 dicembre 2005 il sig. Carlo Caffara, detto vescovo cattolico di Bologna, accusando il femminismo di togliere dignità alla donna afferma: "La diversità è negata - spiega - quando in cerca di lavoro la donna si sente chiedere "Signora pensa di aver presto dei figli?", se non ne ha. Oppure se è già madre: "Ne avrà degli altri?". Domande analoghe non vengono mai rivolte agli uomini in cerca di impiego". Questo, secondo Caffara dimostra che il femminismo toglie la dignità alla donna, non che le imprese hanno le loro esigenze di sfruttamento del lavoro!

"Voglio tuttavia che sappiate questo: Cristo è il capo di ogni uomo, l'uomo è capo della donna e Dio è capo di Cristo." 1 Corinti 11,3

Quando gli Esseri Umani, anziché essere definiti per ciò che hanno in mezzo alle gambe, come pretendono i cattolici, si manifestano come persone, è sicuro che la società cattolica pone loro dei problemi (come le domande del possibile datore di lavoro) specie quando le farneticazioni sono il prodotto di chi manifesta come modello sociale la così detta madonna immacolata e la sua vagina vergine: quanto dolore l'imposizione di questa oscenità ha prodotto alle donne. L'intento di Caffaro è quello di impedire alle donne di esercitare la podestà sul loro corpo e manifestare la loro sessualità senza dover diventare "vacche da riproduzione" come insiste Ratzinger: "Dio pone sull'embrione il suo sguardo benevolo e amoroso e, come lo scultore, plasma e forma la sua creazione artistica, l'uomo!" (La Repubblica 29.12.2005) Che non è altro che ribadire lo stesso concetto di Paolo di Tarso:

"Il Vaso d'argilla dirà forse a chi lo formò: "Perché mi hai fatto così?". Il vasaio non ha forse piena disponibilità sull'argilla, così da fare della stessa massa un vaso per suo utile e un altro per suo vile?" Romani 9, 20

Non si tratta solo di un'affermazione oscena, ma di vero e proprio incitamento all'odio civile e al disprezzo per la persona. Questo tentativo di distruggere la società civile privando la donna della propria autodeterminazione e sottomettendola ad una non persona. Una non persona (l'embrione, il feto) che viene costruita dal suo padrone come sua proprietà a cui si impone alla donna deferenza e sottomissione.

Non si tratta di un'esternazione religiosa, ma di incitamento all'eversione dell'ordine democratico per la riaffermazione della dottrina nazista della negazione dell'Essere Umano! A queste affermazioni criminali risponde il mondo scientifico che ben sapendo come l'Essere Umano non sia altro che parte integrante delle specie della natura.

Da una Costituzione che definisce la famiglia un accordo fra persone; Ratzinger vuole trasformarla in una costrizione fra bestie (nel suo significato più triviale).

"L'embrione non è un oggetto" proclama Ratzinger da La Repubblica del 20.12.2005.

Il significato di quanto afferma è: "La donna è un oggetto e deve essere sottomessa all'embrione!"

In pratica, il disegno eversivo di Ratzinger consiste nel negare agli individui la loro posizione di "soggetti di diritto" per trasformarli in oggetti di possesso. Non importa attraverso cosa vengono stuprati per essere sottomessi. Sottomettere le donne all'embrione per privarle del loro essere dei SOGGETTI DI DIRITTO COSTITUZIONALE è l'ultima trovata dei cattolici.

"Come in tutte le chiese dei Santi, le donne nelle riunioni tacciano, perché non è stata affidata a loro la missione di parlare, ma stiano sottomesse, come dice anche la legge." 1 Corinti 14, 34

Ed essendo la donna un oggetto che DEVE tacere, non può parlare né sul feto né sull'embrione deve solo coprirsi in capo e sottomettersi alle farneticazioni di Paolo di Tarzo e di Ratzinger.

Nella depersonalizzazione degli individui all'interno della famiglia si inseriscono anche le farneticazioni di Ratzinger contro i cosiddetti Pacs o le "unioni di fato" che individuando nelle relazioni fra le persone la centralità del matrimonio escono da quella logica criminale ed oscurantista imposta dalla chiesa cattolica: "nessun'altra forma di organizzazione relazionale può essere comparata all'istituzione coniugale e familiare" Ratzinger, da La Repubblica 20.12.2005.

2) La santificazione della condizione gerarchica per cui il sesso femminile deve sottomissione ed obbedienza al sesso maschile;

"Se vogliono essere istruite in qualche cosa, interroghino i loro mariti a casa, perché è indecoroso che una donna parli in un'assemblea." 1 Corinti 14, 35

"Voi, donne, siate soggette ai vostri mariti, com'è conveniente, nel Signore." Paolo di Tarso lettera ai Colossesi 3, 18

"Le donne siano soggette ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa, del cui corpo egli è il Salvatore. Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le donne stiano soggette in tutto ai loro mariti." Paolo di Tarso lettera agli Efesini 5, 22

"Le donne d'età abbiano un santo decoro nel loro comportamento, non siano maldicenti, non dedite al vino; siano invece maestre nel bene, sicché sappiano insegnare alle giovani ad amare i loro mariti e i propri figli; ad essere prudenti, caste, affezionate alla casa, buone, soggette ai loro mariti, affinché non si dica male della parola di Dio." Paolo di Tarso lettera a Tito 2, 3

La NON-persona della donna è ribadita in tutta la storia del cristianesimo che si può riassumere con uno degli scritti antichi di Tertulliano "La toletta delle donne" (lo riporto dall'articolo di Monique Alexandre "Immagini di donne ai primi tempi della cristianità" su Storia delle Donne in Occidente a cura di Duby e Perrot):

"Tu generi nel dolore e nell'angoscia, donna; tu subisci l'attrattiva di tuo marito ed egli è il tuo padrone. E ignori che Eva sei tu? Perdura ancora in questo mondo la sentenza di Dio contro il tuo sesso. Dunque vivi, necessariamente, da accusata. Tu sei la porta del diavolo. Tu hai rotto il sigillo dell'Albero; tu per prima hai rinnegato la legge divina; tu hai circuito colui che il diavolo non ha potuto colpire; tu, così agevolmente, hai superato l'uomo, immagine di Dio. Il tuo prezzo, la morte, è costato la morte anche al figlio di Dio. E hai l'idea di coprire le tue tuniche di pelle con ornamenti?"

Ratzinger sta tentando di riaffermare l'orrore che questo ha prodotto nella storia imponendo col terrore alle donne di non abortire, imponendo col terrore alle donne la sottomissione, imponendo la sottomissione e il genocidio dei bambini.

L'attività di terrorismo di Ratzinger è tesa a riaffermare il proprio dominio su individui privati del loro status di diritto costituzionale. Ratzinger vuole imporre alla donna la sottomissione all'embrione per annientare gli Esseri Umani.

Dal giornale La Repubblica del 31 luglio 1998

"Fino al 1967 oltre 150.000 bambini furono spediti, anche contro il volere delle famiglie, a "rinsanguare" l'impero coloniale
I BABY DEPORTATI DI SUA MAESTA'

Londra chiede scusa per le violenze ai piccoli emigranti

"Orfani, figli di ragazze madri, o di poveri, venivano imbarcati per l'Australia, il Canada, la Nuova Zelanda"

"Il racconto dei sequestrati: botte, stupri e per cibo pezzi di pane gettati per terra dalle suore aguzzine"

"A Theresa come a tanti altri bambini era stato raccontato che partiva per una vacanza. E invece l'accoglienza nell'orfanotrofio di Neerkol, nel nord Queensland, in Australia, fu quella di un campo di concentramento: botte, sevizie, lavoro senza sosta. Theresa ricorda bene le sisters of Mercy, le "sorelle della misericordia" a cui era stata affidata. Per loro la carità cristiana erano pezzi di pane duro buttati per terra a scatenare le zuffe fra i ragazzi affamati. .... Ancora più sfortunato era chi cadeva in mano ai Christian Brothers, monaci cristiani che dell'amore fraterno avevano dimenticato anche le basi. Alcuni dei ragazzi finiti nelle loro grinfie raccontano di sfide all'ultimo stupro, di gare a chi superava le cento violenze..... Il meccanismo della deportazione era semplice: sin dal 1850 verso le colonie di Sua Maestà fu organizzato un traffico di bambini, trasfusione di sangue bianco in zone ancora non del tutto "civilizzate". In genere erano orfani, figli di ragazze madri, o "ceduti" da genitori incapaci di mantenerli, ma anche bimbi "rapiti" senza il consenso delle famiglie. Almeno 150.000, in gran parte fra i sette e i dieci anni, ma anche bimbi di tre anni.... e questa tratta di innocenti durò fino al 1967.""

Terrorizzato da non aver più bestiame umano da trafficare eccolo Camillo Ruini in un disperato appello, affinché si possa consentire alla chiesa cattolica il diritto di continuare ad avere individui trasformati in oggetti da possedere, manifestare tutta la sua disperazione perché gli individui vogliono essere persone soggette di diritto:

Dal quotidiano Il Mattino di Padova del 27.11.2005

"c'è una diffusa tendenza a depotenziare l'istituto del matrimonio assimilandolo ad altri tipi di unioni e convivenze, col risultato che il matrimonio non è più percepito come espressione e garanzia della natura stessa dell'amore umano, ma come frutto di convenzioni sociali facilmente modificabili."

Le farneticazioni al limite dell'incitamento all'odio sociale di Ruini vogliono distogliere l'attenzione sul fatto che il "matrimonio", come imposto dalla chiesa cattolica, è solo una convenzione che nei secoli è stata imposta contro le naturali tendenze degli Esseri Umani e sono queste tendenze che si ribellano all'odio cattolico.

Dal quotidiano La Repubblica del 13 novembre 2005

"Firenze, convegno di geriatria. Ricerca di libertà dopo unioni consumate. Ma 6 volte su 10 decidono le donne
IL DIVORZIO CON I CAPELLI GRIGI

Record di separazioni per gli over 65. "Aiutati da longevità e Viagra"

Firenze - Hanno chiuso con il lavoro. Hanno tirato su i figli. Ora possono pensare a sé stessi e costruirsi una vita migliore. Magari ponendo fine ad un matrimonio deteriorato da anni di convivenza rancorosa. Fra le coppie anziane è boom di separazioni. Nel 2001 i divorzi coinvolgevano solo 1,2% dei cittadini al di sopra dei 65 anni. Nel 2005 si calcola che siano saliti all'1,5%. Nel 2011 si ritiene che saranno il 2,5%. Questo significa un raddoppio dei divorzi tardivi in soli 10 anni."

E spesso diventano tutte coppie di fatto senza nessuna protezione sociale per l'odio di Ruini e di Ratzinger per la società civile italiana.

Molte regioni Italiane stanno costituendo registri pubblici; la Spagna, l'Inghilterra, la Francia e altri paesi hanno messo in atto leggi che risolvono il problema sociale. Ma perché la chiesa cattolica si oppone? Perché venendo meno il suo modello di famiglia, come unico ed obbligato nella società, viene meno anche gran parte della sua attività di manipolazione mentale dei ragazzi!

3) La funzione della famiglia è partorire bestiame in funzione del dio padrone;

La miseria di una società si ha quando la relazione fra risorse distribuite e la crescita demografica viene sbilanciata. Quando la crescita demografica supera le possibilità di un sistema sociale di produrre e distribuire ricchezza si ha la costruzione della miseria. Quando si ha la costruzione della miseria all'interno di un Sistema Sociale l'oggetto, di cui si fa commercio, sono gli Esseri Umani in quanto diventano merce disponibile a basso costo.

Quando le persone vengono ridotte al rango di merce si crea la condizione ideale affinché la chiesa cattolica possa spacciare il proprio dio assassino: esattamente come una dose di eroina!

E' quanto sta succedendo in Africa dove la chiesa cattolica sta facendo una vera e propria guerra affinché le persone non usino il preservativo, ma procreino in continuità in una situazione di diffusione dell'AIDS!

Questo discorso lo amplierò ulteriormente quando sistemerò il testo relativo alla carità cristiana.

E' importante che si riesca a capire come la necessità del cristianesimo consista nell'obbligare le persone a fare delle cose mediante le quali distruggere la loro vita. L'obbligo morale imposto dal cristianesimo è un obbligo, ottemperando il quale, si costruisce la distruzione dell'Essere Umano.

L'idea della famiglia in funzione del "produrre bestiame per il dio padrone" è un'idea cristiana moderna.

Nasce nel XIX secolo quando iniziano le lotte per l'emancipazione femminile, le rivendicazioni al suffragio universale ecc. Prima delle richieste di emancipazione femminili la relazione sessuale era scontata come era scontato che a quasi ogni rapporto sessuale corrispondeva la nascita di un figlio. Con l'emancipazione femminile si la società iniziò a spostare l'attenzione dal sesso alla persona. La donna non era più solo un sesso, ma una persona che rivendicava il proprio diritto a vivere senza necessariamente essere schiavizzata da "partorirai con dolore". Con la nascita della contraccezione prima i figli e poi l'embrione hanno assunto, per la chiesa cattolica, hanno assunto per la chiesa cattolica la funzione di strumenti mediante i quali riaffermare il proprio potere all'interno della società civile. Prima che la chiesa cattolica usasse i bambini prima e l'embrione oggi come strumento coercitivo nei confronti delle rivendicazioni di libertà dell'Essere Umano femminile, dovremmo fare la storia dell'abbandono dei bambini e del traffico di carne umana che ne faceva la chiesa cattolica attraverso la gestione degli orfanotrofi. Non esiste un dato dei molti che entravano negli orfanotrofi e non esiste un dato dei pochi che ne uscivano.

Fare figli per distruggere la società civile. Costringere le persone a perdere la loro vita inseguendo impegni moralmente imposti fino a mettere in difficoltà la loro struttura psichica.

Quando si trova un bambino abbandonato nei cassonetti la responsabilità è da addossare a Ratzinger e ai suoi predecessori.

Le responsabilità sono da addebitare al ministro dell'Istruzione e ai suoi predecessori: non hanno reso le persone consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri, ma attraverso un'attività omissiva hanno nascosto leggi, regole e norme a cui le persone potevano appellarsi e non abbandonare il figlio nel cassonetto.

Responsabilità della struttura criminosa composta dai magistrati i quali giustificano sé stessi perché non possono sapere tutto e nello stesso tempo offendono la società civile pretendendo che la società civile sia a conoscenza di leggi e norme che ESSI STESSI nascondono onde trarne ingiusto profitto.

Da qui le farneticazioni criminali di Ratzinger che dice:

Tratto da Il Gazzettino del 01.09.2005

"Il mondo contemporaneo non escluda Dio dalle sue società, magari anche opulente, ma che si privano del loro futuro non facendo più nascere i figli. ... e parlando della nascita dei figli: "un dono apportatore di vita e di benessere per la società. Ne siamo consapevoli di fronte a nazioni che il calo demografico priva della freschezza, dell'energia, del futuro incarnato dai figli. Su tutto, però, si erge la presenza benedicente di Dio che però viene sempre più spesso escluso.""

Da qui al "meticciato" del presidente del Senato Pera: vero rigurgito da ventennio nazista!

Ma già Wojtyla nel 1999 aveva affermato:

Tratto da La Repubblica del 08.02.1999

"Che dire poi - ha proseguito Giovanni Paolo II - di quei genitori che, obbedendo ad una visione egoistica ed edonistica dell'esistenza, rinunciano volontariamente al dono e alla gioia di essere padri e madri?"

Questi personaggi, nella loro follia ossessiva, fingono di ignorare che essere padri e madri è un dovere, un lavoro da svolgere con impegno e abnegazione, ma soprattutto con responsabilità e impegno civile. I bambini non sono i bambolotti con cui i preti giocano nei seminari cattolici! Wojtyla e Ratzinger avrebbero dovuto porre più attenzioni alle condizioni di vita dei ragazzi anziché proteggere la pedofilia cattolica. Ratzinger avrebbe dovuto denunciare ai tribunali penali l'attività pedofila dei preti cattolici anziché supplicare il segretario di Stato USA affinché gli evitasse il processo per i suoi crimini.

Costringere le persone a fare figli per distruggere la società civile e dominarla meglio: in Africa le condizioni sono drammatiche. Ratzinger dovrebbe stare in galera quale responsabile di genocidio! Il governo Egiziano ha già dichiarato che la società civile non è in grado di garantire un futuro dignitoso alla società se non viene messo un freno alla crescita demografica del paese.

I figli sono un patrimonio prezioso per il Sistema Sociale. Proprio perché sono un patrimonio prezioso è necessario che i genitori, e in special modo la madre, sia posta nelle condizioni di fornire ai propri figli gli strumenti per gestire consapevolmente la loro vita nella società in cui nascono. Partorire bestiame affinché Ratzinger possa praticare il sacrificio umano del battesimo per poi rendere questi ragazzi dipendenti da quella forma di eroina che è l'immagine del dio padrone e la sua provvidenza, significa agire per distruggere la società civile. Distruggerla sia gravandone i costi oggi, che ipotecandone il futuro attraverso l'accentuazione del disagio sociale delle persone.

Impedire che i giovani siano forniti di strumenti adeguati per affrontare il futuro è compito della chiesa cattolica:

"IL FLAGELLO DELL'ISTRUZIONE OBBLIGATORIA

Maestà non ho dato corso alla prima lettera qui unita, e che ho diretto a Vostra Maestà, perché il Sig. Ministro del Portogallo mi assicurò di aver scritto in proposito, ma non vedendo riscontro, invio a V.M. La stessa lettera. Vi unisco poi la presente per pregarLa a fare tutto quello che può affine di allontanare un altro flagello, e cioè una legge progettata, per quanto si dice relativa alla istruzione obbligatoria. Questa legge parmi ordinata ad abbattere totalmente le scuole cattoliche, soprattutto i Seminari. Oh quanto è fiera la guerra che si fa alla religione di Gesù Cristo! Spero dunque che la V.M. Farà si che, in questa parte almeno, la Chiesa sia risparmiata. Faccia quello che può, Maestà, e vedrà che Iddio avrà pietà di Lei . Lo abbraccio nel Signore" Pio IX lettera a Vittorio Emanuele II, 3 gennaio 1870 [tratto da Ernesto Rossi "Il sillabo e dopo" ed. Caos]

C'è molto poco da aggiungere se non che la distruzione della società civile è l'impegno primario della chiesa cattolica al fine di sancire il proprio dominio e i ragazzi sono i soggetti deboli che la chiesa cattolica vuole dominare e sottomettere.

4) Scopo della famiglia è costringere i propri figli con la violenza ad accettare la fede nel dio padrone;

Dal giornale La Repubblica del 29 marzo 1999

"Catania, la bimba trovata col cuore spaccato: "L'ho fatto per salvare il mondo"
LA ZIA ACCOLTELLA LA NIPOTINA "E' STATO UN ORDINE DI DIO..."

Dramma a Sigonella in una famiglia di militari americani

Catania- "Era un ordine giunto da Dio. Sentivo una voce che mi ordinava di punire alcuni miei desideri sbagliati, alcune voglie che avrebbero potuto portarmi sulla cattiva strada." Sta forse in questa frase la chiave per capire l'omicidio di una bambina americana di nove anni, uccisa dalla zia che l'accudiva in assenza della madre."

I ragazzi come oggetto di possesso, concepiti e trattati dagli adulti attraverso la manipolazione mentale che hanno subito dai cattolici.

Nonostante gli sforzi della Corte di Cassazione nel tentativo di riportare la situazione sociale al rispetto delle norme morali costituzionalmente determinate, la manipolazione mentale cattolica ha spesso, troppo spesso, il sopravvento nella gestione delle emozioni delle persone.

Dal giornale La Repubblica del 19.01.1999

"La famiglia pensava che la piccola fosse indemoniata. Il rito davanti alle sorelline
"E' UNA STREGA", UCCISA A BOTTE

Losanna a undici anni dalla madre e dalla zia

L'omicidio scoperto per caso dalla polizia

Losanna - E' stata uccisa a botte a 11 anni con l'assurdo sospetto di essere posseduta da uno spirito maligno. ... Ma è invece, purtroppo, la storia vera accaduta in uno dei sobborghi di una ricca, operosa e tranquilla città svizzera. Ed è stato durante le festività di Natale, probabilmente fra Santo Stefano e San Silvestro, che a Losanna è stata sacrificata la piccola protagonista di questa vicenda."

Dal giornale Il Gazzettino del 02.09.1999

"ADDIO ALLA FRUSTA NEI LICEI INGLESI

Nelle "public school", le severe e costose scuole private del Regno Unito, da ieri una legge Laburista ha messo al bando schiaffi, bacchettate, frustate e scudisciate. Ora però 40 scuole cristiane tradizionaliste faranno ricorso alla Corte europea dei diritti umani per difendere la "libertà di bacchettare" le natiche degli allievi."

L'esercizio del terrore nei confronti dei figli è finalizzato ad imporre l'indirizzo della manipolazione mentale voluta dai cattolici. Una manipolazione mentale finalizzata a sottomettere le emozioni dell'individuo alla fede in un dio padrone e terrifico. Un dio terrifico che si manifesta nelle azioni quotidiane. Azioni quotidiane che vanno dalla violenza, al terrore, allo stupro, alla discriminazione fra bambini e bambine.

La famiglia come cinghia di trasmissione della fede che deve essere imposta ai bambini fin da piccolissimi, quando non si possono difendere, non possono discriminare e la madre DEVE (per la chiesa cattolica) pensare a loro come dei "pupattoli" da rendere sottomessi ed obbedienti.

Se il terrore fisico è più evidente, sottile, ma distruttivo è il ricatto emozionale e psichico a cui la madre sottopone i figli per costringerli ad accettare la sua stessa fede religiosa.

Solo una madre che rivendica la propria libertà culturale e psichica può trasmettere questa tensione ai propri figli ed impedire loro di essere sottomessi. E lo può trasmettere quando i suoi figli sono ancora nella sua pancia e quando, fin dal primo giorno di nascita, i suoi figli comunicano a lei attraverso i loro occhi i loro bisogni e, attraverso gli occhi da neonato, colgono i segnali che la madre invia loro attraverso le emozioni.

Solo la madre che si ribella alla sottomissione può trasferire a suo figlio la tensione di libertà. Una tensione che il proprio figlio alimenterà dando la connotazione culturale propria della società nella quale agirà!

"Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città" (Deuteronomio 6:6-9).

Devi costringere i tuoi figli alla sottomissione; devi privarli della loro capacità di affrontare la loro esistenza; tu sei il padrone del bestiame che è tuo figlio: dice la chiesa cattolica!

E per farlo cita Paolo di Tarso:

"Le donne d'età abbiano un santo decoro nel loro comportamento, non siano maldicenti, non dedite al vino; siano invece maestre nel bene, sicché sappiano insegnare alle giovani ad amare i loro mariti e i propri figli; ad essere prudenti, caste, affezionate alla casa, buone, soggette ai loro mariti, affinché non si dica male della parola di Dio." Paolo di Tarso lettera a Tito 2, 3

Ribadisce la chiesa Cattolica: "Lasciate che i bambini vengano a me!" ci penso io a farli stuprare dai preti cattolici (e anche dagli altri cristiani) affinché si convertano alla vera fede in Cristo.

L'odio per i non sottomessi all'orrore del dio creatore non solo giustifica la violenza psichica, ma anche la violenza fisica come hanno fatto nella storia tutti i cristiani da Tommaso d'Aquino.

"Per quanto riguarda gli eretici, essi si sono resi colpevoli di un peccato che giustifica che non solo siano espulsi dalla chiesa con l'interdetto, ma anche che vengano allontanati da questo mondo con la pena di morte. E' un delitto molto più grande falsificare la fede, che è la vita dell'anima, che falsificare il danaro, che serve alla vita mondana. Se dunque falsari e malfattori vengono subito portati dalla vita alla morte legalmente ad opera dei principi laici, con quanto maggior diritto gli eretici, immediatamente dopo la loro incriminazione per eresia , non soltanto possono essere cacciati dalla comunità ecclesiale, ma anche a buon diritto giustiziati!" (Summa th. II a e q.XI, a 3)[citazione di Tommaso d'Aquino tratta da "Il gallo cantò ancora" di Karlheinz Deschner Editore Massari]

E così Lutero:

"Con gli eretici - scrive Lutero - non è il caso di fare complimenti; li si può condannarli senza nemmeno sentirli. E mentre crepano sui roghi, il credente dovrebbe estirpare il male alle radici e immergere le proprie mani nel sangue del vescovo o del papa , che è il demonio travestito". [citazione di Lutero tratta da "Il gallo cantò ancora" di Karlheinz Deschner Editore Massari]

Da qui il ruolo della famiglia e il suo scopo di fare figli come invocato da Ratzinger e Wojtyla. Figli che sono bestiame da mettere in ginocchio davanti ad un crocifisso e non persone che affrontano con consapevolezza e responsabilità la loro esistenza. Donne che sono uteri da sottomettere all'embrione. Il matrimonio come metodo di gestione criminale della sessualità delle persone.

Questa è la diffamazione fatta del matrimonio da Paolo di Tarso e riaffermata da Ratzinger nel tentativo di distruggere la società Italiana e la liberà Costituzionale!

Marghera 16 gennaio 2006

Pagina tradotta in Portoghese

Tradução para o português Como se difama o matrimônio a teologia cristã de Paulo de Tarso a Ratzinger

Pagine sull'analisi della religione cristiana

Pagine di analisi degli ultimi due secoli di idee filosofiche della Religione Pagana

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Male Assoluto

Il male assoluto è quell'ideologia che distrugge il futuro delle persone costringendole a sottomettersi con tutto il loro cuore e "tutta la loro anima". Il male assoluto è descritto nella bibbia cristiana, nei vangeli cristiani, nei testi degli ebrei, nel Corano e nei canoni buddisti.