L'arte della Follia Controllata:
la pratica e il fine

Le tre arti sublimi della Stregoneria

Capitolo tre

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice delle tre arti sublimi della Stregoneria

 

L'arte della Follia Controllata

L'Arte della Follia Controllata: la seconda arte sublime della Stregoneria

Il secondo elemento sublime dell'Arte della Stregoneria è la pratica della Follia Controllata.

Nel Crogiolo dello Stregone la Follia Controllata chiudeva i cinque elementi del Crogiolo praticati dallo Stregone nella vita sociale umana.

La Follia Controllata, nella società, serve allo Stregone quando decide di agire senza esporsi. Lo Stregone, come ogni individuo, dovrebbe essere il padrone della propria pratica di vita e deve poter esporla o occultarla a seconda delle proprie necessità.

Questo vale per ogni persona, ma soprattutto vale per le persone che potrebbero mettere in pericolo il proprio futuro qualora si esponessero. Essere in pericolo per quello che si pensa o per quello che si fa, non deve costituire impedimento a pensare o ad agire, ma è necessario costruire una strategia adeguata attraverso la quale poter pensare e poter agire senza che questo alimenti ritorsioni.

Va da sé che non esporsi è l'arte di ogni "criminale", di colui che vuole "infrangere le regole", le "leggi", le "norme" senza dover pagarne le conseguenze. Non tutti quelli che il potere sociale considera crimini sono crimini sociali, noi pensiamo a quelle azioni che spingono per dilatare e sviluppare la società e che l'oscurantismo del potere sociale interpreta come pericolosi definendoli crimini. Quella che oggi chiamiamo "libertà di pensiero" qualche anno fa era perseguita come un crimine e tutt'oggi, troppo spesso avviene.

La Follia Controllata appare come un modo di ingannare. Un trucco di colui che si pensa più furbo degli altri e che, ingannando, assicura dei profitti alla sua attività.

La questione si pone solo se noi pensiamo al sistema sociale come ad un sistema che osserva le leggi e non ad un sistema sociale che attraverso l'inganno, la truffa e la calunnia, messa in atto dalle istituzioni o da congregazioni più o meno istituzionalizzate, trasformano i cittadini in prede costrette a rinunciare al loro essere cittadini perché, tali Istituzioni, si vogliono appropriare dei cittadini trasformandoli in schiavi, servi, non–persone.

Un sistema sociale che pratica la truffa, l'inganno e la calunnia nei confronti dei cittadini deve necessariamente imporre ai bambini una morale fatta di sensi di colpa, di moralismi deferenti, di malattie mentali come difese dall'ansia per metterli nelle condizioni di subire il suo inganno.

Non è importante se si è d'accordo o non si è d'accordo con queste affermazioni. Nella società in cui viviamo non è ammessa nessuna categoria diversa da "dio o mammona". Gli uomini devono "servire" o "dio o mammona". Gli unici ideali ammessi nella società sono: dio, mammona e le persone che, non rivestono il ruolo di dio o di mammona, devono rivestire il ruolo di servi dell'uno o dell'altro.

Queste categorie si esprimono in modo diverso a seconda dei regimi sociali. C'è un modo di esprimersi nel feudalesimo, nelle dittature, nella monarchia assoluta o nella monarchia costituzionale, nella repubblica presidenziale o nella repubblica democratica.

Qualunque sia il regime sociale in cui le persone vivono, le categorie rimangono solo tre: dio, mammona e servi dell'uno o dell'altro. Vengono veicolate in maniera diversa, ma sono solo tre.

Non esiste la categoria dei "cittadini che vivono la loro esistenza" nel rispetto di leggi che vengono applicate oggettivamente.

La predisposizione delle persone a farsi ingannare, la semina della credulità, l'inganno, ecc. passano attraverso varie forme di manipolazione emotiva il cui unico fine è la distruzione sociale dell'individuo. Quelli che sono i timori dell'individuo cresciuto per milioni di anni nella Natura, vengono trasformati dalla manipolazione mentale sociale, attraverso la famiglia, in paure irrazionali per "l'autorità" che, per confermare sé stessa, fin nei bambini, incute paura e timore rendendo incerto e insicuro il futuro possibile.

Della Follia Controllata iniziai a parlarne nel 1997 nel primo Crogiolo dello Stregone [vedi capitolo 6 del Crogiolo dello Stregone]:

L'esigenza che dovevo affrontare era quella di rendere la pratica della Follia Controllata un elemento utile alle persone, ma soprattutto dovevo far comprendere alle persone come l'uso dell'inganno era fatto nei loro confronti dalla società. Difendersi è il primo gesto per il quale una persona ritiene utile la pratica della Follia Controllata.

La pratica della Follia Controllata richiede una volontà inflessibile del controllo fra ciò che siamo e ciò che vogliamo apparire in funzione di un risultato sociale per raggiungere il quale non si "possiede" nessuna forza "politica", "economica" o di altro "potere di controllo della società".

La Follia Controllata è l'arte attraverso la quale l'individuo, da solo e per sé, affronta le condizioni avverse della società per vivere in essa.

Gli insegnamenti di Nera Notte

"Giocate, giocate e crescete figli di Hera e Zeus!"

Sono le parole di Nera Notte, madre della vita, quando addestra gli Stregoni.

Giocate e crescete!

L'Apprendista Stregone maschera la sua azione mediante la Follia Controllata.

E' inganno?

L'Apprendista Stregone non inganna mai.

La maschera che mette ai suoi intenti ha lo scopo di proteggere i suoi intenti nella relazione dialettica fra il Potere di Essere, espresso dagli individui, e il Potere di Avere che racchiude i fini sociali, economici e politici: la vita e le sue trasformazioni che si aprono la strada negli intenti di possesso propri della società in cui viviamo.

Giocate, giocate e crescete, dice Nera Notte.

Qualunque azione farai nel mondo in cui vivi, quest'azione ti modifica. Le azioni ristrutturano l'apparato psico-fisico delle persone.

Dal momento che non può esistere una pratica di Follia Controllata senza la manifestazione soggettiva dell'Intento, l'intento espresso nella Follia Controllata modifica il soggetto che pratica la Follia Controllata in funzione di quell'intento.

Sapete perché allenarsi a correre rende più agili le gambe delle persone e le favorisce rendendo il loro correre più facile e veloce?

Perché l'allenarsi per correre è un atto di Follia Controllata rispetto al camminare, al riposarsi a cui tenderemmo per favorire l'espressione naturale della libido.

Non pensate che sia una Follia Controllata?

Provate ad osservare degli allenamenti di corsa su una pista d'atletica. Voi vedete solo dei "pazzi" che corrono lungo l'anello della pista senza uno scopo o una meta. Voi sapete che lo scopo è il loro allenamento per diventare più veloci, ma voi non lo potete desumere da quello che vedete. Voi vedete solo che loro corrono lungo la pista. Il loro scopo voi lo immaginate. L'esperienza vi dice che ciò che voi pensate è corretto, tuttavia voi continuate a vedere soltanto dei pazzi che corrono lungo l'anello.

Colui che corre sta praticando un atto di Follia Controllata. Lui ha l'intento per cui pratica Follia Controllata. L'intento modifica la sua struttura psico-fisica e lui diventa più veloce: atto di follia dopo atto di follia.

Ciò su cui dovete riflettere è questo: se negli ultimi 100 anni si è imposto nella cultura (prima non c'era) il concetto secondo cui l'allenamento modifica la struttura delle gambe e della muscolatura, non vi sembra altrettanto logico pensare che una pratica psico-emotiva possa modifica la struttura neuronale, il reticolato sinapsico, la capacità di predisporre il corpo per raggiungere obbiettivi, la capacità di parlare col linguaggio del corpo esprimendo emozioni specifiche per obbiettivi specifici?

Oggi, la ricerca scientifica ci dice che una pratica psicofisica caricata di tensione emotiva e prolungata nel tempo modifica le connessioni neuronali del cervello, favorisce il rilascio di sostanze (serotonina, adrenalina, ecc.) che modifica l'impostazione del corpo, finalizza l'intuizione in base alle predisposizioni (l'Intento) dell'individuo che abita il mondo. La ricerca neuronale ci dice che si possono modificare le connessioni neuronali. In medicina, la modifica delle connessioni neuronali data dalla pratica, è molto usata in campo riabilitativo per lesioni cerebrali dopo degli incidenti.

Perché l'uomo dovrebbe aspettare di avere dei traumi cerebrali per modificare la struttura neuronale?

L'Apprendista Stregone modifica la sua struttura cerebrale in funzione dell'intento che persegue affinché sia adeguata per perseguire tale intento date le condizioni oggettive della società nella quale opera.

La gabbia di Pavlov e Bergoglio

La Follia Controllata è un atteggiamento "naturale" con cui l'uomo abita il mondo in cui nasce.

Esporsi e sottrarsi alle condizioni e alle situazioni in cui il mondo ci coinvolge, è parte di tutte quelle strategie evolutive della vita messe in atto da ogni Essere della Natura fin da quando si muoveva nel brodo primordiale.

Ogni Essere della Natura, qualunque sia la specie in cui è nato, mette sempre in atto delle strategie possibili per crescere e svilupparsi. Ogni singolo soggetto della Natura, prova sempre a vivere, ad espandersi, a cercare il piacere della soddisfazione dei propri bisogni. Il tentativo di veicolare le proprie pulsioni è sempre un conflitto. In questo conflitto ogni singolo soggetto incontra condizioni che tendono ad annientarlo. A quelle condizioni, ogni soggetto, risponde con delle strategie di Follia Controllata.

Cosa significa?

Significa che davanti ai problemi esistenziali ogni soggetto modifica la qualità dell'esposizione e le modalità di veicolazione delle proprie emozioni al fine di trarre vantaggio o minor danno nel proprio coinvolgimento delle relazioni nella vita.

Dal momento che la società tende a costruire il bambino quale soggetto di obbedienza, deve necessariamente impedirgli di conoscere e di esercitare la Follia Controllata. Se il bambino dovesse, per una qualche ragione, esercitare forme minimali di Follia Controllata, la società interviene criminalizzandolo od imponendo sensi di colpa. Sensi di colpa che si trasformeranno in forme di malattia psichica. Troppi bambini vengono imbottiti di Prozac o tranquillanti.

Trattai l'argomento all'interno del Crogiolo del Male nel 1999 [vedi capitolo diciassette del Crogiolo del Male].

Avete presente le idee preconcette in voga fino a qualche anno fa (ma non tanto) del tipo "se ti masturbi diventi cieco"; "il sole fa male alla pelle delle donne"; "se bevi troppa acqua ti crescono le rane in pancia"; "grasso è indice di salute"; "se fai sesso prima del matrimonio nasce il figlio handicappato"; "le donne non devono fare sport"; "i negri non sono bravi a nuotare perché hanno le ossa pesanti" ecc. ecc. Non si tratta di semplici idee preconcette, ma di affermazioni preconcette che, imposte alle persone, impedivano loro di prendere delle decisioni in merito alla loro vita. L'individuo veniva rinchiuso in condizioni psichiche che lo rattrappivano in una situazione di sottomissione ad una realtà che percepiva come pericolosa, angosciante ed ossessiva.

Gli si imponevano, e gli si impongono, sensi di colpa che lo mettono nella condizione psichica di non poter agire per un futuro in quanto egli è "colpevole" di aver trasgredito delle norme morali. E' colpevole a prescindere.

Gli veniva impedito di praticare Follia Controllata perché qualcuno aveva deciso che lui doveva essere un soggetto di obbedienza e non un cittadino.

Chi pratica Follia Controllata manifesta un Intento soggettivo nella società in cui vive che lo ha portato a dire "Io sono", in contrapposizione al sottomesso sociale che dice "il dio padrone è".

Riuscire a comprendere che esiste un'attività sociale la cui funzione è quella di costruire menomazioni psichiche nell'infanzia che poi l'adulto si porta dietro tutta la vita, significa comprendere come la vita sia un conflitto fra forze che rendono le persone sottomesse e pulsioni soggettive che tendono a spezzare una gabbia costrittiva.

Le donne e gli uomini in questa società sono come i cani nella gabbia di Pavlov. Vengono educati a sbavare di aspettative e di speranza ogni volta che sentono i passi con cui il padrone si avvicina. Bergoglio, oggi, 19 marzo 2013, ha interpretato molto bene quei passi è riuscito a far salivare giornalisti, capi di Stato e masse osannanti. Non hanno capito il significato delle sue parole: non ha mai pronunciato la parola GIUSTIZIA né quella di DIRITTI SOCIALI! Ha parlato alle persone come bestiame, non a dei cittadini! Bergoglio ha fatto risuonare i suoi passi e le persone hanno salivato: i Gesuiti avevano una flotta di navi con cui trafficavano in schiavi dall'Africa alle Americhe e a quei schiavi dicevano che non dovevano aver paura della bontà e della tenerezza del loro padrone! Quanto hanno salivato...

Dall'imprinting dell'infanzia alle necessità sociali

Cosa fa chi pratica Follia Controllata? Espone al mondo segnali emotivi diversi da quelli provati.

Rompe la relazione educazionalmente imposta fra realtà emotiva vissuta e realtà emotiva manifestata.

Cosa costruisce quest'azione dentro all'individuo?

Abbiamo detto che la scienza oggi ci ha spiegato che date delle scelte soggettive, tutto l'apparato psico-fisico si adatta e si modifica per favorire tali scelte. La struttura neuronale dell'individuo si modifica. Si modifica la sua attenzione nei confronti dei fenomeni del mondo. Si modifica la qualità della sua percezione e sposta la sua attenzione dal fenomeno che si presenta all'insieme da cui il fenomeno è emerso.

Il modo di ragionare e di scegliere di chi pratica Follia Controllata si modifica a poco a poco per favorire la direzione in cui il suo intento lo spinge.

La Follia Controllata è la pratica con cui l'individuo adulto modifica l'imprinting emotivo impostogli nella primissima infanzia.

Come si identifica l'imprinting emotivo della prima infanzia?

Grosso modo con il carattere, la qualità e la direzione della veicolazione dei desideri e degli impulsi soggettivi, le adesioni emotive (chiamate spesso tifo o passioni), le idee sociali, le aspettative soggettive rispetto alle sollecitazioni del mondo, il modo con cui sollecitiamo le risposte dal mondo, le credenze con tutto il bagaglio di idee aprioristiche.

Il quadro dell'imprinting emotivo delinea una serie di comportamenti prevedibili dell'individuo quando qualcuno gli presenta dei fenomeni che sollecitano risposte. Le reazioni dell'individuo si collocano all'interno della struttura sollecitazione-risposta propria di quell'imprinting specifico. Avere la chiave psicologica, equivale a controllare l'individuo.

L'imprinting comprende la quantità di fenomeni che l'individuo può percepire dal mondo prima che alzi una barriera quantitativa per impedire l'arrivo alla propria coscienza di un numero troppo grande di fenomeni.

L'imprinting comprende la qualità dei fenomeni che dal mondo hanno accesso alla sua coscienza: solo i fenomeni che sono assonanti all'imprinting ricevuto possono arrivare alla coscienza dell'individuo, gli altri fenomeni vengono ignorati, cancellati o relegati nel rumore di fondo fenomenologico in cui l'individuo si muove.

L'imprinting comprende la capacità soggettiva di elaborare i fenomeni trasformandoli in "percezione della realtà". La percezione della realtà deve essere un'estensione dell'imprinting dell'infanzia; deve confermare gli elementi limitatori della percezione, altrimenti l'individuo è sottoposto ad un enorme sforzo e a grande dolore.

Le masse che corrono allo sventolio delle bandiere della fede, sono masse composte da individui che non praticano Follia Controllata. I tifosi della squadra di calcio che si scontrano con i poliziotti: sono individui che non praticano Follia Controllata. Il potere, ogni potere, può costringere le masse a reagire provocandole e, nello stesso tempo, può ottenere l'adesione a proposte distruttive sollecitando le loro aspettative. Questo perché gli individui che compongono quelle masse, non praticano la Follia Controllata.

La Follia Controllata modifica l'imprinting quando l'individuo, in funzione del proprio intento sociale, rompe la relazione, educazionalmente imposta, fra realtà emotiva vissuta e realtà emotiva manifestata.

La seconda arte sublime della Stregoneria, la Follia Controllata, applicata nelle esigenze quotidiane, modifica l'uomo che agisce nelle esigenze quotidiane.

Una volta rimosso l'imprinting emotivo infantile: quante sono le personalità che l'individuo può usare per vivere nel mondo?

Per personalità intendo molti insiemi caratteriali, le innumerevoli condizioni e modi in cui l'individuo può veicolare le sue pulsioni e i suoi desideri, le infinite risposte emotive alla medesima sollecitazione del mondo, le infinite idee sociali, la percezione di un numero infinito di fenomeni, la capacità di collocare i medesimi fenomeni in contesti diversi (intelligenza), le infinite credenze o non-credenze a fondamento delle idee sul mondo.

Fu Carneade che a Roma un giorno fece un discorso sulla grandezza e la saggezza della giustizia e il giorno dopo fece il discorso sulla giustizia fonte di ingiustizia e di dolore. Non erano due idee diverse, come furbescamente ha fatto credere al Bergoglio del suo tempo Richelieu per dimostrargli quanto arguto fosse come diplomatico. Carneade ha rappresentato due personalità diverse che incarnavano due vissuti diversi e manifestavano due modi di essere diversi davanti alla medesima condizione: la giustizia.

La "vera" personalità dello Stregone

Da quando siamo nella pancia di nostra madre, noi adattiamo i nostri impulsi emotivi in base alle risposte che riceviamo dal mondo ai nostri adattamenti alle sollecitazioni del mondo. E' in questo modo che fin dalla pancia della madre e nella prima infanzia si fissa il nostro imprinting emotivo: noi ci costruiamo.

Costruiamo la nostra personalità selezionando, scelta dopo scelta, fra milioni di personalità possibili. Personalità che avrebbero potuto essere se le condizioni che abbiamo vissuto nella pancia di nostra madre e nella situazione sociale della nostra infanzia, fossero state diverse. Le personalità non sono altro che la veicolazione delle pulsioni libidiche soggettive nell'oggettività in cui viviamo: il nostro modo di presentarci, di pensare, di amare, di costruire le relazioni, le nostre idee sociali, politiche, ecc.

Noi possiamo esprimere un numero infinito di personalità perché molti sono i modi di pensare, molti i modi di presentarci, di idealizzare, di amare, di costruire le relazioni, molte sono le idee sociali e politiche, ecc.

La pratica della Follia Controllata ci permette, nella rappresentazione di una finzione, di veicolare la nostra libido in personalità diverse: chi pratica Follia Controllata non è un attore che recita una parte, ma è quella parte. E' quella rappresentazione.

La psicologia conosce molto bene le "personalità multiple". La psicologia conosce molto bene gli aspetti psicologici "latenti" che vengono messi in luce o scatenati da fatti o situazioni specifiche. La psicologia conosce molto bene la presenza di "aspetti del carattere o delle pulsioni" non espresse dalla personalità che creano problemi non solo all'individuo, ma spesso alla società.

Ciò che la psicoanalisi conosce sono le reazioni passive dell'individuo alle sollecitazioni ambientali. La Stregoneria, usando la propria volontà in funzione della modificazione di sé stessi in relazione all'INTENTO perseguito, usa questa potenzialità come uno strumento d'azione nella società.

Per lo Stregone, la rappresentazione dell'individuo nel mondo non è il "sé stesso", ma è un mezzo per manifestare un "sé stesso".

La Follia Controllata modifica il "te stesso" dell'imprinting della prima infanzia, in Stregoneria non esiste più una "personalità" dell'individuo.

E allora, attraverso cosa si distingue la "verità" dell'individuo?

Nel suo INTENTO!

Osservate quali sono i fini per i quali uno Stregone agisce; osservate dove porta la sua rappresentazione e scoprirete la "vera" personalità di uno Stregone.

L'uomo non è creato da un dio pazzo, cretino e deficiente: è il prodotto dei propri adattamenti alle sollecitazioni del mondo e la Follia Controllata è un sistema per adattarsi alle sollecitazioni del mondo.

Com'è dunque l'individuo che pratica Follia Controllata?

L'individuo che pratica Follia Controllata è ciò che vuole essere partendo da ciò che è stato forgiato nell'imprinting della crescita e per come si è modificato, utilizzando la propria volontà, in funzione del proprio INTENTO.

29 marzo 2013

Altri libri di Stregoneria

Cod. ISBN 9788891170897

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Gli Stregoni vivono il mutamento. La loro attenzione è spostata. Non vivono la realtà quotidiana che si presenta, ma il futuro che da questa realtà si sta costruendo. Questo è il motivo per il quale gli uomini comuni non capiscono il punto di vista degli Stregoni.

Altri libri di Stregoneria

Cod. ISBN 9788891170903

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo dello Stregone

Praticare Stregoneria significa attrezzarsi per affrontare la vita. Significa costruire, giorno per giorno, la propria libertà. Fate vostra una vertà rivelata e vi troverete in ginocchio, pecora di un gregge che sacrifica la propria vita e quella dei propri figli per un padrone.