Relazione fra Intento e Necessità, una riflessione

Il Crogiolo dello Stregone nei quattro Canti del Mondo

(testo originale 1998)

Capitolo dodici

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice del crogiolo dello Stregone dell'uomo nel mondo

 

Intento è Necessità; Necessità è Intento.

I sostantivi determinano lo stesso oggetto. Diversa è la percezione del soggetto e la sua proiezione sull'oggetto nel momento in cui ne diventa parte. Intento è il soggetto che agisce in tutto l'universo, Necessità è la percezione dell'Intento da parte di un qualunque soggetto dell'universo.

Se nella ragione affermo che è necessario fare questo, significa che ho proiettato su questo l'intenzione della mia azione.

L'azione esiste in potenza nella misura in cui ne avverto la necessità.

In questo modo di esporre c'è un errore trasferisco elementi del Potere di Essere all'interno del Potere di Avere.

Io avverto la necessità di fare questo, proprio e solo in quanto ho percepito l'Intento di doverlo fare.

L'Essere Umano non è pensiero a cui segue l'azione. L'Essere Umano è azione che descrive mediante il pensiero.

Il pensiero è descrizione, ed appartiene al Potere di Avere. L'azione è manifestazione del Potere di Essere, dove, la somma delle azioni degli Esseri Umani, ha costruito quella serie di mutamenti che, attraverso gli adattamenti dal brodo primordiale ad oggi, ha costruito l'Essere Umano com'è ora.

L'intenzione di mettere in essere quell'azione precede sempre la descrizione della necessità di fare quell'azione.

L'Intento non si può controllare né si può determinare mediante la descrizione della ragione. Nel Potere di Essere con cui l'individuo si presenta nella vita, la ragione è ridotta a mero strumento dell'individuo e non determina l'azione, ma la subisce descrivendola. Le giustificazioni addotte dalla ragione per tentare di padroneggiare l'azione sono giustificazioni a posteriori.

Necessità è l'Intento relativo al Potere di Essere dell'individuo. Un potere impersonale che spinge l'individuo ad adattarsi rispondendo alle sollecitazioni ambientali.

Necessità è logica all'interno del Potere di Avere, ma diventa illogica nel Potere di Essere.

Anche la descrizione della ragione avverte la necessità della sua crescita per attuare il suo progetto di dominio sull'Essere Umano. Il concetto di Necessità è chiaro alla ragione.

Nel Potere di Essere Necessità è illogica in quanto, quanto si presenta come necessario, riceve immediatamente risposta attraverso gli adattamenti del Potere di Essere. Quando questo è libero di agire, mette in atto degli adattamenti prima ancora che la necessità si presenti. Nel momento in cui il Potere di Essere esprime l'intera sua potenzialità non necessita di nulla perché è in grado di precedere, adattandosi attraverso l'azione, per ottenere quanto gli sarà necessario prima che si presenti.

Questo avviene in quanto la forza che attraversa l'oggettività in cui avvengono gli adattamenti e la soggettività è uguale; la stessa, pur esprimendosi in modo diverso a seconda dell'uso che ne fa il soggetto.

Il concetto secondo cui è il pensiero l'elemento determinante per l'azione (o l'intelligenza) è un concetto apparso molto di recente nella storia dell'umanità. E' accaduto per la rottura che si è determinata fra l'Essere Umano che agisce nel suo presente e i processi di mutamento che lo hanno prodotto.

Il concetto di creato inventato da Platone ed entrato così prepotentemente nel pensiero filosofico ha trovato un terreno fertile nella rottura della percezione dell'Essere Umano fra ciò che egli pensa nel suo presente razionale, ciò che è l'Essere Umano come insieme psico-emotivo e la sequenza dei mutamenti che lo ha portato ad essere ciò che è e che vengono ignorati pensandosi presente: creato.

Pensarsi creato ha significato bloccare la possibilità di aggiungere nuovi mutamenti alla propria specie. Per fare questo la filosofia ha dovuto elaborare un sistema di pensiero nel quale solo lui, in quanto pensante, è il beneficiario del grande pensatore che lui chiama dio creatore. Questa condizione di esaltazione psicologica ha portato la filosofia ad inventarsi l'ontologia. L'ontologia afferma che le allucinazioni e le illusioni dell'Essere Umano sono rappresentazioni di un oggetto reale perché se quell'oggetto reale non esistesse l'Essere Umano non avrebbe allucinazioni o illusioni. L'ontologia costruisce un'illusione di realtà fra il soggetto e la sua immaginazione rendendo reale l'oggetto immaginato che, in questo modo, imprigiona, distruggendola, la capacità critica dell'Essere Umano.

Pertanto, la filosofia chiude tutta l'azione dell'Essere Umano nella descrizione razionale trasformando, di fatto, l'illusione, l'allucinazione, le allucinosi, in percezione di oggetti reali che concorrono alla formazione della descrizione razionale della realtà. In questo modo il pensiero umano si trasforma in delirio che negando la relazione fra Intento e Necessità nega il divenuto e il divenire dell'uomo. Tutta l'azione dell'Essere Umano è stata chiusa all'interno della descrizione razionale affermando che quando l'azione non era il risultato del pensiero, che deriva dal dio padrone, era pazzia o possesso demoniaco. Come se mio nonno, quando uscì dal brodo primordiale, fosse stato un pazzo!

Per rimediare alla follia creativista si è sviluppato il concetto di Necessità affinché una parte di Intento potesse essere compresa nella ragione e giustificarne i comportamenti soggettivi con cui l'uomo, spinto dal suo desiderio, tende ad agire e modificare il proprio presente.

Settembre 1998

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo nei Quattro canti del Mondo

Noi viviamo in un mondo che non è fatto di soggetti ed oggetti, ma viviamo in un mondo fatto di soggetti che agiscono e che modificano continuamente la realtà che abitano. Dèi e intelligenze che si adattano alle condizioni che incontrano e agiscono per modificare quelle condizioni. Agiscono modificando sé stessi e le stesse condizioni che hanno trovato nascendo.