Ascoltare il mondo attorno a noi

Il Crogiolo dello Stregone nei quattro Canti del Mondo

(testo originale 1998)

Capitolo diciannove

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice del crogiolo dello Stregone dell'uomo nel mondo

 

Ho letto, qualche giorno fa, una dichiarazione su una decalcomania attaccata ad un'automobile. Questa diceva: "Anche i cani hanno un cuore!". Li per lì non ci ho dato peso fintanto che non ho fuso il Crogiolo con quello di un Essere Cane.

Perché devo ridurre un Essere Cane al livello di un Essere Umano? Io considero l'Essere Cane uguale a me nell'esercizio della sua volontà, delle sue determinazioni, nelle tensioni lungo le quali sviluppare la sua conoscenza e la sua consapevolezza, ma non lo posso ridurre a come io voglio che sia. Non posso estendere la morale coercitiva con cui si controllano gli Esseri Umani a specie diverse da quella umana.

La Specie degli Esseri Cani ha le sue specificità, le sue prerogative, i suoi adattamenti e con quegli adattamenti io costruisco delle relazioni e, mentre camminiamo insieme, li ritengo uguali.

L'uguaglianza sta nella volontà con la quale si segue il proprio sentiero, non sul sentiero da seguire.

Le mie mani manipolano velocemente la materia. O meglio, io credo che le mie mani manipolino velocemente la materia e di questa manipolazione molte specie animali e vegetali ne pagano delle conseguenze che io vedo svilupparsi sotto i miei occhi. Anche se io danneggio il loro divenire non significa che io sia creato ad immagine e somiglianza di un dio assassino. Io rispondo a delle esigenze, più o meno imposte, più o meno funzionali alla costruzione del mio divenire e nel rispondere a quelle esigenze danneggio il divenire di altre specie.

Cosa dovrebbe dire l'Essere Rondine nei confronti dell'Essere Zanzara?

Il problema non sta nella mia attività attraverso la quale rendo difficile la vita di molte specie animali o vegetali, questo semmai è una questione della mia attività di distruttore nei confronti del mondo, ma sta nel come io mi pongo nel momento stesso in cui costruisco quelle condizioni difficili.

L'Essere Rondine non si pone dei problemi morali per il danneggiamento degli Esseri Zanzara; farlo è nelle sue prerogative, è il suo ruolo nell'Essere Natura. Il ruolo che l'Essere Rondine si è ritagliata attraverso un processo di adattamento continuo. Questo vale anche per l'Essere Umano.

La questione è che l'Essere Rondine non si ritiene padrona dagli Esseri Zanzara e nemmeno pretende che questi gli vadano in bocca quando ritiene che il volere del suo dio imporrebbe loro. L'Essere Rondine non si sente investita da una missione divina nella relazione con gli Esseri Zanzara ma risponde ai suoi bisogni, al suo intento.

L'Essere Umano pensa di essere l'unico Essere a trasformare il mondo in funzione dei suoi bisogni. Questa cecità appanna l'obiettività con cui egli considera il suo ruolo all'interno dell'Essere Natura.

Se l'Essere Umano sapesse quanta trasformazione dei suoi boschi sia dovuta all'attività dell'Essere Scoiattolo o quanta modificazione dei prati è dovuta all'Essere Formica, non dimostrerebbe tanta egocentricità nelle relazioni col mondo. Questo è dovuto alla deformazione psico-emotiva imposta dal Potere di Avere mediante la manipolazione mentale subita dall'uomo nell'educazione sociale. A tal proposito, esiste un trattato di Darwin sul ruolo dell'Essere Lombrico nella trasformazione del mondo.

Il problema dell'Essere Umano è quello della Pulsione di Morte.

Questa pretende che l'Essere Umano sia padrone del mondo; padrone degli animali e delle piante dalle quali trae vantaggi. Nella cultura umana esiste un modo di dire relativo ai figli: "Allevare i figli", che sta più o meno come allevare bestiame. Il disprezzo che gli Esseri Umani sviluppano nei confronti degli Esseri Animali lo proiettano sui figli per trasformarli a propria volta in animali da allevamento e rapportarsi con loro come si rapportano con gli animali da allevamento. Quando l'Essere Umano si relaziona come distruttore del mondo, la distruzione che sviluppa nei confronti del mondo gli si ritorce contro alimentando la distruzione della sua capacità di costruire il futuro nella propria specie.

Ascoltare il Mondo Attorno a Noi è il primo passo attraverso il quale io posso fondere il mio Crogiolo con le Coscienze di Sé che mi circondano. Nell'antico Paganesimo Romano questo fare era chiamato PIETAS.

Ascoltare il Mondo Attorno a Noi ci permette di integrarci col mondo circostante diventandone parte. Questo non significa che io non uccido l'animale per mangiarlo, significa che uccido l'animale solo in riferimento ad un mio bisogno, non per desiderio di saccheggio o per un ipotetico accumulo di controllo di Esseri (anche se questo avviene mediante gli allevamenti). In pratica, faccio quanto devo fare senza per questo trasformarmi in distruttore. Ma la distruzione non è per il fatto che io uccido tanti animali ma per come uccido gli animali. Come io mi pongo nell'uccisione.

Io sono solo un Essere della Natura. Come tale le mie atrocità le posso articolare soltanto con altri Esseri della Natura di cui io mi posso sentire padrone in quanto demandato dal dio padrone mio padrone. Pietas sta a significare lo sviluppo della mia attenzione nei confronti degli Esseri della Natura e del Sistema Sociale in cui vivo.

Ho conosciuto una contadina cattolica che nel suo campo uccideva gli Esseri Mantidi Religiose perché le facevano schifo. Lei non sapeva che gli Esseri Mantidi Religiose sono dei grandi cacciatori di altri insetti specialmente quelli che i contadini chiamano nocivi. Non solo lei non sapeva questo, avendo rinunciato a coltivare la sua conoscenza e la sua consapevolezza in quanto cattolica, ma il non rispetto del mondo che la circondava la portava a danneggiare quanto le poteva essere utile. Sarebbe bastato che lei si fosse limitata a guardare questi animali con dolcezza, anziché massacrarli, per averne dei benefici, invece il disprezzo che il cattolicesimo le aveva instillato la portava a distruggere gli insetti. Uccideva gli insetti funzionali e utili alla sua stessa vita, quelli che si cibavano di insetti nascosti e per lei insidiosi. Questo è l'effetto dell'educazione cattolica. L'assoluta mancanza di Attenzione al Mondo che ci Circonda, il disprezzo nei suoi confronti in quanto ci si ritiene sapienti e padr oni di esso ad immagine e somiglianza del dio padrone.

Il Crogiolo dello Stregone si può fondere nei Quattro Canti del Mondo soltanto se col mondo ci si relaziona con assoluto rispetto. "Devi mangiare il coniglio che hai ucciso" dice Don Juan a Castaneda "Non puoi far credere al mondo che hai ucciso il coniglio solo in segno di sfregio o di disprezzo!" Devi far precedere e seguire la tua azione dal potere dell'Intento. L'Intento qualifica la tua azione davanti agli Esseri del circostante. E' l'Intento che distingue un'azione tendente a soddisfare i bisogni da un'azione malvagia, inutile, determinata da una psiche che teme il mondo, cioè come espressione della pulsione di morte.

Nel Crogiolo del Male, l'ascoltare il mondo che ci circonda, da Pietas diventa pietismo. Diventa commiserazione per chi ha forme diverse e intenti incomprensibili per chi ha chiuso il proprio divenire in una ragione sempre più ristretta. La commiserazione diventa il disprezzo attraverso il quale gli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra si relazionano con gli Esseri Umani (fino a metterli nelle camere a gas dei campi di sterminio con assoluta indifferenza).

Ascoltare il mondo che ci circonda è il modo attraverso il quale fondiamo i Crogioli. Questi si fondono attraverso l'ascolto in quanto l'ascolto presuppone che noi prestiamo attenzione a quanto succede. Presuppone che noi facciamo tacere la nostra rappresentazione per assistere allo spettacolo di una diversa rappresentazione, quella del soggetto che concentra la sua Attenzione su di noi.

Quando noi eseguiamo la nostra danza nell'esistenza, le Coscienze di Sé che ci circondano ascoltano ed assistono al nostro fare e questo è il presupposto affinché noi fondiamo i Crogioli. Ascoltare significa rendere importante alla nostra attenzione l'oggetto che ascoltiamo. Significa che quanto ascoltiamo è importante per variare noi stessi. Ascoltando noi diciamo alla nostra ragione: "Aspetta, fermati, sta arrivando qualche cosa di nuovo!". Il nuovo che sta arrivando è quanto il soggetto che ci sta davanti sta rappresentando.

Noi in quel momento esercitiamo la nostra Pietas. Prestiamo attenzione a quanto succede. Non emettiamo giudizi, non ci riteniamo al centro del mondo, ascoltiamo il mondo che ci circonda e facendoci inondare da questo costruiamo un cammino nell'eternità dei mutamenti.

Quante azioni e quante scelte costruiscono gli Esseri Umani portandoli nell'eternità dei mutamenti. Ognuno importante come un altro. Ma la fusione dei Crogioli nei Quattro Canti del Mondo presuppone che noi assistiamo alle danze della vita degli Esseri della Natura che ci circondano. Presuppongono che noi assistiamo alle danze della vita degli Esseri Umani del Sistema Sociale in cui viviamo.

Il potere di scalare il cielo della Conoscenza e della Consapevolezza nell'Essere Filo d'Erba che cresce o nell'Essere Umano che a fatica si apre un cammino nel Sistema Sociale in cui vive chiedendo di riverire, attraverso l'oggettività delle norme giuridiche, Giustizia, è uguale.

Ogni Essere che si fa Cerere ci chiede di prenderlo per mano. Magari noi ce lo mangiamo, magari lo calpestiamo in una passeggiata, ma chiede rispetto. Chiede che noi non saccheggiamo tanto per saccheggiare, non blocchiamo i cammini di sviluppo tanto per bloccarli, non lo stupriamo tanto per stuprarlo. Il Bosco è Sacro non per impedirci di tagliare gli alberi che ci occorrono, ma per sentirne il respiro delle sue trasformazioni, della forza con cui spinge per fondare il proprio divenire.

Ascoltare il Mondo Attorno a Noi è dunque la pratica che ci permette di rientrare nell'ambito dell'Essere Natura dopo che almeno duemila anni di Pulsione di Morte ci hanno reso estrani. Ritornare, ascoltando i canti della vita. Assistere ai canti della vita significa rinunciare al proprio Essere al Centro del Mondo: Toglierci dal Centro del Mondo. Significa riconoscere la necessità della fusione del Crogiolo con quanto ci circonda.

Il solo pensiero razionale di questa necessità permette alle Coscienze di Sé che ci circondano di aprirsi un varco fino a noi. E' sufficiente che il pensiero parlato riconosca le Coscienze divine che ci circondano, non tanto per averle incontrate, immaginando che queste possano esistere e costituisce un'azione sufficiente ad aprire in noi una breccia attraverso la quale la forza della comunicazione con esse si riversa dentro di noi.

Perché è sufficiente quel pensiero nella sua espressione pensata (la minima possibile nella ragione umana che è il modo minimo dell'Essere di relazionarsi col mondo) per aprire una breccia di comunicazione col mondo? Perché questa azione ci permette di esporre le nostre emozioni. Manifesta il sentimento come sentire il mondo con tutto il nostro corpo e il corpo individua altri corpi pensanti riconoscendo, ad esempio, in una formica il divino che cresce dentro di lei; la sua Coscienza; il suo essere un dio o parte di un dio; esattamente uguale a me. Posso avvelenare le formiche se vengono in casa mia, ma non posso avvelenarle tanto per avvelenarle perché sono come me. Nella consapevolezza emotiva è come se io avvelenassi un altro Essere Umano.

I Quattro Canti del Mondo risuonano dei canti di vita degli Esseri e delle loro rappresentazioni. Ascoltiamoli, in quanto l'ascolto ci permette di articolare al meglio il nostro canto di vita e assieme a loro fondare il nostro divenire nell'eternità dei mutamenti.

E mentre noi ascoltiamo il Mondo Attorno a Noi; il Mondo Attorno a Noi ascolta noi. Ascolta le nostre tensioni, i nostri desideri e le soluzioni che noi adottiamo. Il Mondo Attorno a Noi è attento a quanto gli succede attorno.

Quando il Mondo Attorno a Noi scopre che noi respiriamo le sue stesse tensioni e ai nostri bisogni rispondiamo sviluppando Libertà, cioè rimuovendo gli ostacoli che ci impediscono la crescita, il Mondo Attorno a Noi accorre per sorreggerci nel nostro Intento. Gli ostacoli che noi rimuoviamo per costruire Libertà sono ostacoli comuni al Mondo Attorno a Noi. Il Mondo attorno a noi ci riconosce parte di esso. Ci riconosce come Dèi che determinano il loro divenire nell'eternità dei mutamenti.

Il Mondo Attorno a Noi fonde il proprio Crogiolo col nostro. La fusione rafforza il nostro cammino che rafforza il cammino del Mondo Attorno a Noi. Il cammino nell'unica direzione possibile: quello di Libertà!

Il Mondo Attorno a Noi ascolta le nostre tensioni e quando il loro movimento è nel flusso delle tensioni del mondo in relazione armonica con queste, il Mondo Attorno a Noi accorre al di là della forma con cui noi descriviamo la percezione che ci sorregge.

Nei Quattro Canti del Mondo il Mondo Attorno a Noi non solo ci circonda, ma le sue Coscienze di Sé ci chiamano alla relazione. Ci supplicano di rinunciare alla follia dell'immedesimazione e identificazione con la fantasia del dio creatore per riprendere il nostro posto nell'Essere Natura. Le Coscienze di Sé del mondo che ci circonda chiama tutte le Coscienze alla relazione, ma l'Essere Umano in ginocchio non ne riconosce i canti e preferisce perdersi nella disperazione del dio padrone.

Eppure, il mondo che ci circonda chiama disperato l'Essere Umano alla relazione. Ciò che lo spinge non è la disperazione per sé stesso ma per l'Essere Umano che sta sprecando la propria occasione per fondere il proprio Crogiolo e costruire il suo divenire nell'eternità dei mutamenti.

Settembre 1998

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo nei Quattro canti del Mondo

Noi viviamo in un mondo che non è fatto di soggetti ed oggetti, ma viviamo in un mondo fatto di soggetti che agiscono e che modificano continuamente la realtà che abitano. Dèi e intelligenze che si adattano alle condizioni che incontrano e agiscono per modificare quelle condizioni. Agiscono modificando sé stessi e le stesse condizioni che hanno trovato nascendo.