L'UMILTA' DELL'INIZIATO!

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A lei rispose a sua volta Demetra dalla bella corona:

"Anche a te salute, di tutto cuore, o donna; e gli dei ti concedono felicità.

Di tuo figlio volentieri mi prenderò cura, come tu mi chiedi;

lo alleverò, e in verità non credo che, per negligenza della nutrice,

mai lo abbatteranno il maleficio, o le erbe velenose:

conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive;

conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro".

Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso,

tra le braccia immortali; si rallegrava nel cuore la madre.

Così ella lo splendido figlio del saggio Celeo,

Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato,

allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino,

senza prendere cibo, senza poppare.

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L'Iniziato si rapporta col mondo con rispetto, con passione e con partecipazione.

Compassione nell'eccezione di: vivere delle stesse passioni, delle stesse aspettative, degli stessi progetti!

E' un atteggiamento diverso della Pietas. Nella Pietas c'è attenzione per il mondo nel quale l'Iniziato vive. Attenzione e considerazione che portano l'Iniziato ad afferrare i fenomeni dal mondo. Nella Compassione l'Iniziato partecipa attivamente alle questioni del mondo e alle strategie d'esistenza degli Esseri che in quel mondo agiscono.

Demetra si rapporta con Metanira con lo stesso atteggiamento con cui si rapporterebbe (a parte la sua attuale rabbia) con Zeus. Lo stesso fece con le figlie di Metanira. Che forse la sua rabbia non è grande nei confronti di chi gli fece dei torti? Perché dunque non deve vivere con passione le strategie e i desideri di chi arranca sulla strada dell'esistenza? Lei è DEMETRA! La crescita che si esprime in ogni Essere dell'Universo!

Demetra riconosce immediatamente sé stessa negli atteggiamenti di Metanira. Suo figlio deve crescere! Metanira vuole che suo figlio abbia il meglio che esiste. Metanira si piega alle strategie degli DEI e sa che la sua strategia si inserisce in un insieme nel quale i rapporti di forza non le sono favorevoli, ma ha colto l'occasione dell'arrivo di Demetra per chiederle, con tutto sé stessa, di accudire a suo figlio. E' questo che fa' di Metanira una DEA davanti alla quale Demetra non esita a manifestare sé stessa. Non la sé stessa dell'apparenza, ma la sé stessa degli Intenti! La sé stessa delle sue azioni.

E' questo il tipo di umiltà dell'Iniziato. Le sue azioni non ingannano. Magari le parole non hanno lo stesso suono delle parole di chi vorrebbe ergersi a giudice, ma le sue azioni non ingannano mai. Le azioni dell'Iniziato rivelano la sua “anima”, i suoi Intenti, la direzione nella quale procede.

Le parole di Demetra inducono all'inganno. Dice: “... mai lo abbattranno il maleficio, o le erbe velenose: conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive; conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro...” e cosa avrebbe potuto dire la DEA a Metanira? “Nessun'erba velenosa lo può danneggiare perché conoco le qualità della crescita di tutte le erbe dell'universo in quanto tutte le erbe dell'universo manifestano quanto io sono: la CRESCITA?” o avrebbe dovuto dirle: “Chi manifesta la CRESCITA, cioè ME, non può essere toccato da nessun maleficio in quanto il maleficio colpisce soltanto chi vive in assoggettamento?” Povera Metanira! Lei che combatte con le unghie e con i denti (e quanto la Natura le ha fornito) per costruire il suo essere divino fra la specie umana trovarsi difronte ad uno dei maggiori Potere di Essere dell'universo che si comporta in maniera diversa da come fa' Demetra. Come avrebbe reagito?

Questa è l'umiltà dell'Iniziato!

Solo che Metanira è un individuo divino (anche se con tutti i limiti della specie cui appartiene) e osserva di Demetra le azioni. Non sono le parole di Demetra che la convincono, ma le azioni!

“Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso, fra le braccia immortali;...” Questa è l'azione, l'espressione comunicativa che Metanira recepisce! Ed è quello che rende felice Metanira!

Ho spesso parlato dell'umiltà dell'Iniziato, dello Psichista, dell'Apprendista Stregone, di colui, cioè, che vivendo sfida dopo sfida alimenta il suo Potere di Essere e che, se non è attento ad alimentarlo ulteriormente rischia la sconfitta fagocitato da Potere di Avere.

In questo esempio di relazione fra Demetra e Metanira troviamo proprio l'esempio che ci permette di comprendere come Demetra non usa il suo Potere di Essere per prevaricare Metanira e ad ogni lettore apparirebbe assurdo che Demetra lo facesse. Cosa diversa nei comportamenti del macellaio di Sodoma e Gomorra che millantando il suo Potere quale creatore dell'universo serve soltanto a tenere ferme le persone mentre Davide le uccide colpendole alle spalle!

L'Iniziato non si “umilia” davanti al più forte e sorregge il più “debole” sulla sua strada per diventare Iniziato a sua volta. Questo, comunque è un latro discorso che può continuare: “Così ello lo splendido figlio del saggio Celeo, Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato, allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino, senza prendere cibo e senza poppare......” Così l'Iniziato alimenta altri Esseri Umani che possono , a loro volta, diventare Iniziati!

I MISTERI ELEUSINI

COMMENTO ALL'INNO OMERICO A DEMETRA.

A cura di:

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 041933185

E-MAIL: claudiosimeoni@libero.it


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