MUORE UN CORPO FISICO,

NASCE UN CORPO LUMINOSO!

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Così dicendo la dea mutò la statura e l'aspetto

respingendo da sé la vecchiaia; la bellezza intorno a lei raggiava,

un dolce aroma dal suo peplo odoroso

si effondeva, e per largo tratto una luce dalle membra immortali

della dea rifulgeva; le bionde chiome le ricoprivano gli omeri,

e la solida casa si riempì di splendore come per un lampo.

Ella uscì, attraversando la sala; e alla donna subito si sciolsero le ginocchia:

per lungo tempo restò senza voce, e nemmeno si ricordava

del figlio prediletto, di raccoglierlo dal pavimento.

Ma le sorelle udirono il pianto implorante del bambino

e balzarono giù dai soffici letti; quindi una di loro

prendendolo tra le braccia se lo strinse al petto,

un'altra ravvivò il fuoco, un'altra corse con piede leggero

per accompagnare la madre via dalla sala odorosa.

Lavarono il bambino che si dimenava, standogli intorno

e circondandolo di ogni cura; ma il suo animo non si addolciva,

poiché meno brave, davvero, erano le nutrici che ora si occupavano di lui!


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La trasformazione di Demetra è la trasformazione della morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. Un altro dei misteri di Eleusi. Lei non è più la Demetra di prima che Ade rapisse Persefone. Ha tentato di “liberare” la figlia. Ha tentato di ritornare alla situazione di prima che avvenisse il rapimento. Ha vissuto l'infinita tristezza di non poter tornare a com'era prima del rapimento. Non c'è ritorno nell'utero materno, né nell'utero della vita fisica.

Grazie a Metanira è rinata Demetra, ora può dispiegare sé stessa nelle nuove strategie d'esistenza che Ade e Persefone stano preparando.

E' morta la Demetra che era, prima che Ade rapisse Persefone, ed è nata la nuova Demetra.

La vecchiaia scompare, Demetra muta di statura ed ora raggiante guarda il tempo che le viene incontro. Il dolore non è scomparso, la tristezza non è sparita, ma né il dolore, né la tristezza la tengono più prigioniera.

E' morto un corpo fisico, è nato un corpo luminoso!

Questo è il significato di : “Così dicendo la dea mutò la statura e l'aspetto respingendo da sé la vecchiaia; la bellezza intorno a lei raggiava, un dolce aroma dal suo peplo odoroso si effondeva, e per largo tratto una luce dalle membra immortali della dea rifulgeva; le bionde chiome le ricoprivano gli omeri, e la solida casa si riempì di splendore come per un lampo.” Sembra di leggere alcuni racconti di esperienza di premorte (NDE) ed è da quelle visioni che l'immagine viene presa indicando la nascita del corpo di luce dall'individuo fisico che, vecchi, sta morendo.

Quanto si svela agli occhi di Metanira è di una tale immensità che Metanira non ha più parole: ha esaurito la sua forza. Viene spinta fuori dalla sua ragione e naviga in sensazioni che mai avrebbe pensato di provare. Dimentica della relazione fra sé stessa e il mondo. Ma il mondo non la abbandona. Accorrono le sorelle che raccolgono il bambino a terra. Il mondo accorre e rimette in moto la ragione. Così sono le sorelle che giungono, soccorrono il bambino, riaccendono il fuoco e aiutano la madre a riprendersi dall'emozione.

E' morta la vecchia Demetra ed è nata la nuova Demetra.

C'è ora un nuovo mondo da ricostruire, un mondo di relazioni e di sentire magici che prima erano ignoti. Ora il mondo sta tremando di terrore. Siamo davanti ad un inizio. E' un momento di “fragili equilibri” sui quali si fonda il futuro.

Quali decisioni prenderà il presente?

Come agirà la nuova Demetra?

Come reagirà il mondo all'arrivo di questa nuova Demetra?

In quella pozza gorgheggiante un infimo e possente Celeo sta progettando il futuro di tutte le specie dell'Essere Natura. In quella pozza c'è il cuore di Rea e le attese di Hera!

I MISTERI ELEUSINI

COMMENTO ALL'INNO OMERICO A DEMETRA.

A cura di:

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 041933185

E-MAIL: claudiosimeoni@libero.it


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