Eros nella Teogonia di Esiodo

Claudio Simeoni
capitolo 06

Significato di Teogonia:
L'insieme dei miti che illustrano l'origine e la discendenza degli Dèi in chiave simbolicamente antropomorfica.

La Religione Pagana, i poeti e la filosofia

Eros nella Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana e la Teogonia di Esiodo - Indice Generale

Gaia è la sede, la materia, l'essenza, l'arché senza il quale la vita non è possibile, la Coscienza non è possibile, gli Dèi non sono possibili, i mortali dell'Essere Natura non sono possibili né è possibile la loro trasformazione in Dèi eterni.

Gaia è materia-energia di tutto ciò che esiste; essenza di ogni esistente.

Eros è la qualità della materia-energia. La materia-energia Gaia è portatrice di una qualità, di una forza che si esprime in essa e attraverso essa ma che non è mai separata dalla materia-energia che la esprime: la sua necessità e il suo intento.

Gaia, come materia-energia è corpo, necessità in quanto assolutamente necessario fondamento di ogni coscienza di Sé e intento, Eros, è la qualità intrinseca della materia-energia che permette il passaggio da inconsapevole a consapevole con la manifestazione della volontà d'esistenza come manifestazione soggettiva di una propria necessità. Materia energia e Intento. Eros, sono i fondamenti, i "padri e madri" di ogni Coscienza di Sé. Senza la materia-energia, Gaia, che riempie lo spazio e senza Eros, la qualità della materia che la spinge a trasformarsi da inconsapevole a consapevole, le Coscienze di Sé non hanno sostanza, corpo, né esistenza, né volontà d'esistenza in cui esprimere la loro necessità di persistere e di espandersi nel mondo.

Eros è la forza presente in ogni frammento di materia-energia. Quando la materia-energia la definiamo "energia vitale" è per indicare le sue qualità che la spingono a passare dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza che noi, come Esseri della Natura, chiamiamo "vita". Eros è il fondamento di ogni volontà d'esistenza che si esprime in sé stesso nella materia con una tensione di continua espansione.

Sia la materia-energia, Gaia, pura Necessità che persiste nel suo stato di inconsapevolezza, sia che una parte di materia-energia sia definita come corpo da una Coscienza di Sé che esprime Eros attraverso la sua VOLONTA' d'esistenza, la capacità della Coscienza di Sé di farsi dio, dilatando sé stessa nell'infinito dei mutamenti, è una veicolazione soggettiva nel proprio mondo di Eros.

Eros, l'Intento, si esprime nella materia-energia come una forza di espansione.

Eros è forza della dilatazione soggettiva! Eros è manifestazione di ogni soggettività mentre si manifesta! Eros è dilatazione, espansione, penetrazione di quanto fu la Coscienza Gaia in e di ogni esistente prima che Gaia risolvesse il suo divenire nel nulla. Eros è la forza che attraverso i soggetti diventati consapevoli trasforma il non-Essere in Essere, Gaia inconsapevole in Gaia consapevole di sé stessa. Eros è memoria della Coscienza di Sé Gaia quando Gaia ha risolto sé stessa in nulla.

Gaia ha distrutto la propria Coscienza di Sé: chi riconduce al riformarsi di quella Coscienza di Sé?

Eros, manifestazione di ogni esistente!

Eros, direzione di ogni trasformazione!

Eros, atto attraverso il quale la Coscienza di Sé si appropria e compenetra Necessità che la manifestò attraverso VOLONTA'. VOLONTA': atto d'amore con cui la Coscienza di Sé si appropria di Necessità, Gaia, di ogni singola Coscienza di Sé frammento di Gaia!

"Eros, il più bello fra gli immortali!"

Esiodo, Teogonia 120

Eros si manifesta nella specie umana attraverso le relazioni sessuali. Senza le relazioni sessuali non c'è dilatazione della specie umana: solo la sua morte!

Le limitazioni, le costrizioni, i limiti alle relazioni sessuali uccidono lentamente gli Esseri Umani sia come individui che come specie. La limitazione di Eros nelle specie e nelle Coscienze di Sé uccide il loro divenire magico nell'eternità dei mutamenti.

Per sottomettere gli Esseri Umani è necessario uccidere o limitare Eros dentro il loro cuore; si mantiene il controllo e la sottomissione degli Esseri Umani quando si sono messe le feroci briglie morali e comportamentali alla veicolazione di Eros.

Come negli Esseri Umani così Necessità si esprime attraverso Eros in ogni Essere, in ogni Coscienza di Sé, in ogni cammino di sviluppo dell'esistente attraverso la loro volontà d'esistenza e persistenza.

Eros, il più bello fra gli immortali è la spinta verso la trasformazione eterna che in ogni Essere e in ogni Coscienza di Sé impone il bisogno della relazione finalizzata alla trasformazione nell'infinito dilatando la Coscienza di Sé nell'oggettività in cui si è formata.

Eros è espressione di ogni esistente che noi chiamiamo vita, la sua rappresentazione, il fine delle sue azioni!

Non esiste offesa alla vita che non sia un'offesa ad Eros!

Eros è la potenza di Gaia, la sua ricostruzione che la porta dal non-essere all'Essere!

La prima ricostruzione di Gaia che appare agli occhi del veggente umano è il CIELO STELLATO!

La prima Coscienza di Sé che il veggente Umano incontra oppure, se preferite, l'ultima, prima dell'immenso silenzio, è il CIELO STELLATO!

Urano Stellato è la veicolazione di Eros in Gaia.

Il cielo stellato appare al veggente come Coscienza di Sé unica, con una forma e un nome, con apparizioni e caratteristiche proprie dell'Intento che egli percepisce: il suo essere Eros.

"Eros, il più bello fra gli immortali,

che rompe le membra, e di tutti gli dèi e di tutti gli uomini

doma nel petto il cuore e il saggio consiglio!"

Esiodo, Teogonia 120 123

L'attività di Eros viene tradotta come colui che rompe le membra. Oppure, in un'altra forma, come colui che scioglie i legamenti. Questo perché Eros, esprimendosi in ogni coscienza non solo manifesta la Coscienza di Sé, ma spinge quella Coscienza di Sé a modificare continuamente la sua forma e le sue relazioni, i suoi legami, per espandersi nel mondo. Per non essere limitata da quella forma o rinchiusa in quei legami.

Eros rompe la forma della rappresentazione della Coscienza di Sé. Eros proietta ogni Coscienza di Sé oltre la forma nella quale si costruisce. La proietta oltre i mutamenti domando la veemenza del sentire che spinge il cuore a fare della forma in cui si esiste l'unica forma in cui concepire l'esistenza.

Eros rompe le membra della ragione, la sua fissità per spingere l'Essere a spostare lo sguardo nello sconosciuto che lo circonda. Il saggio consiglio che spezza la gabbia di ogni presente che vorrebbe racchiudere in sé il divenuto di ogni Coscienza di Sé. Ogni gabbia che vuole bloccare lo sviluppo del Potere di Essere di ogni Coscienza di Sé nell'universo. Il saggio consiglio di Eros che negli Esseri diventa tensione e Necessità espressa attraverso volontà nei fini delle loro azioni per la costruzione del loro futuro.

Eros, il seme dell'universo dalla cui forza Gaia rigenera sé stessa!

Il cielo stellato appare al veggente come un corpo che davanti a lui esprime la sua Coscienza di Sé umana per presentargli i suoi bisogni in relazione all'esistenza dell'Essere Umano!

Il cielo stellato appare, attraverso la sua VOLONTA' e l'esercizio delle sue DETERMINAZIONI in relazione alla percezione del veggente umano, all'esercizio della sua VOLONTA' e del suo Eros.

Appunto trasmissione radiofonica del 2000 inizio revisione 18 settembre 2014

Nota: la traduzione della Teogonia è tratta da Esiodo "Teogonia" trad. Graziano Arrighetti edizione BUR

Marghera 22 settembre 2014

 

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Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

L'analisi della Teogonia di Esiodo

La Religione Pagana ha forgiato una propria visione del mondo, della vita e del venir in essere delle coscienze fin dalle origini del tempo. Tali idee collimano nel tempo presente con le idee delle religioni e dei culti prima dell'avvento della filosofia e furono osteggiate militarmente dall'odio cristiano contro la vita. Analizzare Esiodo ci permette di chiarire il punto di vista della Religione Pagana.

Oggi possiamo dire che le religioni del Mito erano religioni evoluzionistiche in cui gli Dè erano parte della materia e dell'energia in perenne modificazione e in trasformazione e la religione non stabiliva le "verità del Mito", ma stabiliva le condizioni opportune affinché uomini e donne potessero trasformarsi in Dè come parte di un mondo in trasformazione.

La bellezza non รจ un oggetto in sé, ma dipende dagli occhi "belli" di chi guarda l'oggetto e scorge in esso la "bellezza che lui è". In questo senso solo chi è aperto al mondo scorge la bellezza nel mondo. Solo chi è aperto agli Dèi scorge l'intelligenza negli oggetti del mondo e le relazioni fra questi e la sua stessa intelligenza.

In altre parole, le Antiche Religioni, prima della filosofia, erano "evoluzioniste" e non "creazioniste"; dal punto di vista sociale diremmo che erano religioni "democratiche" e non "assolutiste" o "dittatoriali". La divinità era la materia e l'energia e non un soggetto esterno alla materia e all'energia.

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Ultima modifica marzo 2024

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