Il fallimento del giubileo
e della vendita delle indulgenze

Pratiche sociali criminali

Simeoni Claudio

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Il fallimento del giubileo e della vendita delle indulgenze

Ormai appare chiaro il fallimento del giubileo indetto da Bergoglio al solo scopo di aggredire Marino come sindaco di Roma e favorire le storiche relazioni mafiose che intercorrono fra il Vaticano e più o meno note organizzazioni illegali di Roma.

Il signor Fisichella, che ricordiamo nella trasmissione di Santoro quando aggrediva i cittadini italiani per legittimare la pederastia cattolica e impedire che la responsabilità fosse attribuita, attraverso l'Imitatio Christi, al pederasta in croce davanti al quale fa violenza ai bambini per costringerli a pregare; si comporta come il regime fascista che nelle parate per la gloria del regime faceva girare in tondo gli aerei in modo che apparissero più di quanti erano.

Infatti, a fronte delle cifre che testimoniano non solo il fallimento del Giubileo ma la creazione di quella frattura morale fra il regime della monarchia assoluta dell'adoratore del Macellaio di Sodoma e Gomorra, rappresentata dal sanguinario Bergoglio, e la torma di schiavi che Bergoglio vorrebbe far giubilare, memore delle favole con cui ha costruito la miseria sociale prospettando la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Fisichella moltiplica i giubilanti che acquistano le indulgenze.

Fisichella ha dichiarato che nel primo mese del giubileo sono arrivati 1.025.000 giubilanti che sono entrati nelle porte che vendono le indulgenze a Roma. Ma dal momento che le porte sono cinque e che i giubilanti fanno il giro delle chiese, la cifra va ridotta almeno della metà.

Questo è tanto più vero ricordando che nel mese di dicembre gli eventi che hanno visto protagonista Bergoglio in quel mese hanno registrato un crollo della partecipazione del 30% rispetto al dicembre 2014.

In sostanza, un fallimento totale dovuto all'odio sociale viene diffuso da Bergoglio e dai media per destabilizzare le Istituzioni italiane. I media, come i Giornalisti RAI, continuano a diffondere odio sociale esaltando il pederasta in croce e favorendo un'occupazione del suolo italiano da parte dei simboli della monarchia assoluta, ma i cittadini avvertono che i loro diritti sociali sono in grave pericolo e che i giornalisti RAI, con la loro attività di eversione dell'ordine democratico, hanno un solo obbiettivo: favorire e legittimare lo stupro dei bambini ad opera della chiesa cattolica esaltando i principi di morte e di distruzione dell'uomo manifestati attraverso il crocifisso.

Non è un caso che i "propagandisti" del Censis, in assoluto disprezzo di ogni segnale sociale, per favorire il terrorismo della chiesa cattolica, hanno prospettato l'arrivo a Roma di 33milioni di pellegrini in occasione del giubileo.

Non si tratta di un dato "sbagliato per eccesso", ma si tratta della diffusione di notizie false il cui scopo era di costruire un clima favorevole alla monarchia assoluta e alla sua attività di aggressione alla Costituzione della Repubblica Italiana.

Questa gente viene arruolata per far del male ai cittadini italiani. Per esaltare la monarchia contro la democrazia. Per costruire una situazione da guerra civile contro i principio Costituzionali. E' vergognoso che un giornalista non debba rispondere delle affermazioni fatte, dell'istigazione a delinquere che mette in atto contro la Democrazia.

I giornalisti dovrebbero pagare per ogni bambino che subisce violenza da parte dei cattolici, ma tutti i giornalisti si comportano da criminali usando la propaganda per la diffamazione e la calunnia dei cittadini Italiani favorendo le truffa e i crimini che in Italia vengono commessi dal sanguinario Bergoglio e dalla sua banda di criminali.

O si difende la Democrazia o si combatte la Democrazia in nome della monarchia assoluta: O LA STELLA A CINQUE PUNTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA o il crocifisso del pederasta in croce.

O Democrazia o pederastia: non c'è alternativa.

Per i dati vedi:

Secondo i riscontri di Fisichella, comunque, è stato registrato a Roma "più di un milione di presenze agli eventi giubilari. Per l'esattezza 1.025.000".
La cifra, sottolinea a Repubblica il Pontificio consiglio, oltre agli appuntamenti solenni comprende in realtà anche il flusso dei pellegrini che ogni giorno hanno attraversato le Porte Sante, da San Pietro a Santa Maria Maggiore, da San Paolo fuori le Mura a San Giovanni in Laterano, fino a quella del santuario del Divino Amore aperta dal cardinale Vallini nel giorno dell'Epifania. Ed è per questo che i numeri si differenziano da quelli resi noti dalla Prefettura della casa pontificia, dai quali emerge che nel mese di dicembre, il primo dell'Anno Santo, agli eventi che hanno visto protagonista il Papa si è registrato un crollo del 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014.

repubblica.it/vaticano/2016/01/08/news/giubileo_fisichella_oltre_un_milione_sotto_le_porte...

Le previsioni del Censis

Giubileo: attesi a Roma 33 milioni di turisti e pellegrini, spenderanno 8 miliardi di euro Boom di arrivi nella capitale: +77,5% dal 2000 a oggi. Record di crescita per argentini (+182% negli ultimi sei anni), cinesi (+118%), turchi (+110%) e russi (+92%). Ora la nuova spinta dall'Anno Santo di Papa Francesco. Sull'onda lunga della crescente attrattività di Roma decolla l'ospitalità low cost in case per vacanza e bed & breakfast: +164% i posti letto in strutture extralberghiere rispetto al Giubileo di Wojtyla. E si moltiplicano gli affitti in nero Roma, 21 luglio 2015 - Attesi a Roma 33 milioni di turisti e pellegrini per il Giubileo. Il Censis stima in 33 milioni i turisti e pellegrini che arriveranno a Roma nel corso dell'Anno Santo (erano stati 25 milioni per il Grande Giubileo del 2000). La spesa complessiva prevista è di 8 miliardi di euro, per circa il 70% da parte di visitatori provenienti dall'estero. Si tratta di uno straordinario flusso turistico atteso, che si innesterà sull'onda lunga della crescente attrattività di Roma, che è fatta anche di una proliferazione di visitatori che restano un solo giorno senza pernottare. Boom di arrivi nella capitale: +77,5% dal 2000. I turisti a Roma sono aumentati dai 7,5 milioni di arrivi registrati nel 2000 ai 13,4 milioni del 2014, con uno straordinario incremento del 77,5%: un dato molto più alto dell'aumento medio misurato a livello nazionale nello stesso periodo (+33,3%). Le presenze turistiche nella capitale (il numero totale delle notti trascorse dai turisti in arrivo) sono aumentate del 46,5% negli anni 2000-2014 superando i 32,8 milioni, a fronte di un incremento medio nazionale nello stesso arco di tempo molto più debole: +11,6%. La forza di attrazione di Roma cresce costantemente e ora lo strepitoso boom del turismo, se tutti faranno la loro parte operando di conseguenza, può trovare una nuova spinta nel Giubileo indetto da Papa Francesco, soprattutto grazie ai flussi che si attiveranno dall'estero. Flussi sempre più differenziati e un'attrattività non solo religiosa. Sono quasi 8 milioni gli stranieri arrivati a Roma nell'ultimo anno e rappresentano il 63% delle presenze turistiche nella capitale. Gli arrivi dall'estero hanno registrato una crescita del 40,2% pure nei difficili anni 2008-2014, mentre a livello nazionale si registrava una variazione inferiore (+23,6%). Più di tutti amano Roma gli americani (1,6 milioni di turisti arrivati nel 2014), gli inglesi (643.000), i tedeschi (634.000), gli spagnoli (494.000), i francesi (485.000) e i giapponesi (477.000). Record di crescita degli arrivi negli ultimi sei anni per argentini (+181,7%), cinesi (+117,8%), turchi (+109,5%), russi (+91,5%) e polacchi (+83,7%).

Questi sono i risultati del 5 numero del diario "Roma verso il Giubileo" del Censis, che ha l'obiettivo di cogliere e descrivere i principali temi nell'agenda cittadina in vista dell'Anno Santo attraverso una serie di note di approfondimento diffuse nel corso del 2015. I numeri precedenti sono stati: "Roma: in forte aumento i reati predatori" (12 maggio 2015), "Roma bloccata nel traffico, tallone d'Achille della capitale" (26 maggio 2015), "Non solo corruzione e illegalità, Roma è oggi una grande città pluralista" (22 giugno 2015), "Il ritorno della devozionalità popolare" (7 luglio 2015).

Tratto da:

http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121026

Marghera, 22 gennaio 2016

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Ultima modifica 10 febbraio 2022

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