Nella religione di libertà l'uomo percorre un cammino che lo conduce nell'infinito dei mutamenti (delle trasformazioni del mondo) mentre, nelle religioni di verità l'uomo è come Isacco sulla pira che attende che il "padre" gli tagli la gola per far piacere al suo "Dio padrone".
Luglio 2017: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

Luglio 2017
la religione pagana su Facebook

Claudio Simeoni

La Religione Pagana e Facebook

 

01 luglio 2017

Terrorismo fra sociologia e politica.

Le condizioni della società in cui viviamo sono quelle che sono. E in quelle condizioni noi ci adattiamo. Solo adattandoci possiamo modificare il presente.

Terrorismo fra sociologia e politica.

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Il concetto di terrorismo nella società e lo Stato mafia come ideologia.

 

01 luglio 2017

Claudio Simeoni e gli insegnamenti della Stregoneria: il Crogiolo dello Stregone.

Quando si parla di Stregoneria, si parla di un processo di trasformazione soggettiva che non è "calato dal cielo", ma è il frutto delle scelte soggettive in un mondo che pone delle condizioni al singolo individuo.

Una volta che le tecniche nelle quali scegliere sono state definite nelle condizioni in cui tali tecniche si sono espresse, il lavoro dello Stregone è finito. Lo Stregone ha come scopo quello di raggiungere una situazione soggettiva di benessere psico-fisico nella società e nelle condizioni in cui vive. A quel benessere cerca di far partecipe ogni persona, ma sta ad ogni singola persona la sequenza di scelte soggettive nella quotidianità in cui applicare le tecniche che lo Stregone ha identificato.

Lo Stregone è consapevole che chi cerca, spesso, è una persona che sta male. E' una persona che vorrebbe risolvere immediatamente i suoi problemi, ma non può farci nulla perché per star bene oggi è necessario aver lavorato in passato allo scopo di star bene e lavorare oggi, per star bene domani, significa, spesso, modificare radicalmente l'idea che noi abbiamo del mondo e della vita.

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Claudio Simeoni e gli insegnamenti della Stregoneria: il Crogiolo dello Stregone.

Il Crogiolo dello Stregone rappresenta la via della stregoneria nell'epoca moderna. Come ogni via alla Stregoneria, questa non e' formata da verita', ma da mattoni dorati che formano un sentiero di liberta'.

 

01 luglio 2017

Perché ogni teoria sociologica è fallimentare

Come ho già detto, parlando di sociologia nella "Teoria della Filosofia Aperta", ogni teoria sociologica è un fallimento nel momento stesso in cui viene annunciata.

Questo perché l'errore sta nel trattare gli individui come masse e non come singoli soggetti pensanti e agenti in un mondo di condizioni.

Ogni sociologo va trattato come un "delinquente" nel momento stesso in cui separa singoli individui agenti (leader) da una massa che pensa come passiva.

C'è un solo dato unitario fra gli individui che tende a costringere l'uomo a pensarli come un insieme culturale unico. Questo dato unitario è la qualità della violenza che il cristianesimo, l'islam, l'ebraismo e il buddismo mettono in atto sull'infanzia costringendo l'infanzia ad uniformarsi a quei modelli. Ne segue che la diversificazione individuale non procede dall'uomo, ma procede da quel tipo di omologazione imposto con la violenza alla struttura emotiva infantile. Da quell'omologazione, nella crescita, nascono le scelte del singolo che, comunque, non potranno MAI prescindere da quella condizione. Più la condizione della violenza sull'infanzia si attenua e maggiori sono le diversificazioni ideali che i singoli mettono in atto a mano a mano che crescono costruendo una dialettica sociale che la sociologia non può pensare perché la sociologia non pensa ad una società fatta di individui, ma ad individui che sono massa in una società oggettivamente determinata da un'ente esterno riconducibile sempre all'idea del Dio creatore.

 

 

02 luglio 2017

Domani torno a Marghera e il collegamento ad internet è più facile.

 

02 luglio 2017

Riflettendo su Platone

Sto leggendo, veramente sto ricopiando a mano, dalla Repubblica di Platone, tutto un brano che va dalla necessità del controllo sui modelli fantastici proposti ai bambini fino alla fine del Libro Secondo.

Ci sono direttive criminali dettate da Platone per costringere gli uomini a considerarsi dei criminali, colpevoli ad ogni costo. Direttive criminali per la manipolazione della struttura emotiva dei ragazzi. Offese ed ingiurie dia ad Omero che a Esiodo ed Eschilo e le direttive per le persecuzioni religiose messe in atto dai cristiani contro chi non si può difendere.

Quando qualcun ha scritto che ambienti neoplatonici hanno costruito il cristianesimo, nella Repubblica di Platone trovate le direttive attraverso le quali è stato fatto (veramente anche in altre parte dei dialoghi di Platone).

Io lavorerò su queste pagine. Come ho definito Gesù "l'infamia umana" per i suoi crimini, così Platone andrebbe definito come "merda umana" per la sua bassezza morale. Va da sé che lavorerò molto per fare questa pagina.

 

 

03 luglio 2017

Platone nella Teoria della Filosofia Aperta

Capire, spiegare, comprendere il significato della filosofia e delle teorie filosofiche nella storia e nella società

Scrive Platone nella Repubblica:

“E poi non sai che in ogni cosa, e specialmente quando si abbia a che fare con esseri ancora giovani e immaturi, ciò che più conta è l’inizio, perché proprio questo è il momento ideale per plasmarli e per forgiarli secondo l’impronta che a ciascuno di essi si vuol dare?”
“Esattamene”
“Allora concederemo, così, a cuor leggero che i giovani ascoltino dal primo venuto favole inventate, non importa come, e che accolgano nell’anima principi addirittura opposti rispetto a quelli che, a nostro giudizio, dovrebbero condividere una volta adulti?”
“Non lo permetteremo assolutamente!”
“Dunque, a quanto pare, la prima cosa da fare è tener d’occhio gli ideatori delle favole: quando ne inventassero una bella la approveremmo, in caso contrario la scarteremmo. E poi ci toccherà far opera di convinzione presso le madri e le nutrici, perché raccontino ai loro piccoli le favole ammesse, in modo da plasmare con esse le loro anime, molto più che, con le mani, i loro corpi. Invece delle favole che oggi si raccontano, parecchie sarebbero da buttare”.

---fine citazione di Platone---

La manipolazione mentale dell'infanzia in funzione dello Stato voluto da Platone era già presente in Platone. Il dittatore, colui che combatte ogni forma di Democrazia, ha sempre bisogno di manipolare l'infanzia per costringerla ad aderire al modello etico-morale che quello Stato o quella religione, impongano.

Non solo Platone manipola l'infanzia, ma combatte ferocemente la natura degli Dèi che da Esiodo, nella Teogonia, ad Omero nell'Iliade e nell'Odissea, hanno forgiato la cultura greca.

Noi Pagani non mettiamo al centro della questione sociale l'infanzia strumentalmente, ma perché da Platone ai cristiani hanno fatto della manipolazione dell'infanzia l'arte per il controllo sociale.

Basta pensare cosa sta avvenendo in questo momento per Paolo Villaggio in cui la sua attività denigratoria degli impiegati viene fatta passare per "attività di denuncia". Come dice Platone: "Mai permetteremo che qualcuno pensi che dal dio procedi il male!".

STREGONERIAPAGANA.IT

Capire, spiegare, comprendere il significato della filosofia e delle teorie filosofiche nella storia e nella società

La teoria della filosofia aperta, scritta nel 1995 e presentata in internet ha la funzione di liberare l'uomo dalla schiavitù dell'idea del dio creatore, qualunque ne sia il nome...

 

03 luglio 2017

La morte di Fantozzi

Io non mi unisco alle celebrazioni per la morte di Fantozzi!

E' crepato? Problemi suoi. Non sono mai stato in grado di deridere le persone deboli, fragili, che tentano di sopravvivere in situazioni opprimenti.

Paolo Villaggio ha fatto la cosa più squallida che un uomo può fare: deridere le persone deboli!

Per me rimane un miserabile che ha tentato di legittimare la violenza del più forte sul più debole ridicolizzando i tentativi dei più deboli di sopravvivere. Paolo Villaggio era un cristiano, un creazionista, che derideva i più deboli perché dio li aveva creati perché fossero oggetti di scherno.

Domani un altro uomo timbrerà il cartellino per tentare di portare a casa lo stipendio e Paolo Villaggio ha contribuito a distruggere l'orario di lavoro, precarizzando il lavoro, solo per poter avere un posto, come attore, nell'acquario del padrone.

Commenti

Marina Capenti

E' sarcasmo....si vede che a te il sarcasmo non piace! Lui denuncia la condizione dell'impiegato......ridicolizza rendendo cosciente chi vive certe situazioni in normalità....sai quanti erano orgogliosi e saccenti x essere ragionieri o impiegati.

Claudio Simeoni

E poi non ci fu più la sicurezza del lavoro. E' così che funziona: si ridicolizza e poi si annienta. Se non si sa leggere il mondo e le sue trasformazioni dai piccoli soffi di vento, perché ci si lamenta quando la tempesta spazza via la nostra vita? Io porto le cicatrici, ma sono sopravvissuto; altri ... Ci si dimentica che gli attori sono gli agenti di una propaganda che serve a nascondere la devastazione sociale... il resto è "il presente"....

Marina Capenti

Che centra Fantozzi con la sicurezza del lavoro? In questo caso l'attore mette in evidenza la devastazione sociale e la stupidità di molti che si sentono garantiti!

Claudio Simeoni

Marina Capenti E' una tua opinione. La mia opinione è che una struttura che aggredisce la società civile è composta da "politici", "amministratori", "istituzioni" e da tutto l'apparato di propaganda volto a creare il consenso messo in atto dagli attori: Paolo Villaggio è stato arruolato a questo scopo.

Io l'ho vissuto: tu credi a quello che vuoi!

(e comunque io non parlo della "sicurezza del lavoro", ma dell'organizzazione del lavoro in ambito sociale e delle operazioni criminali del 1975)

Marina Capenti

Per me Villaggio non era un venduto! Era un grande!

 

03 luglio 2017

Fantozzi

Bisognava cacciare dal lavoro tutti i Fantozzi, dei veri e propri parassiti aziendali, stupidi, ridicoli. Personaggi che facevano ridere. E più Paolo Villaggio faceva ridere e più veniva facilitato il lavoro per allontanare questi "parassiti ridicoli" caricature fantozziane. E più si rideva e più si organizzava la società per privare della sicurezza del lavoro questi ridicoli Fantozzi.

Fu un lungo processo di trasformazione. Iniziò negli anni '70 nelle grandi fabbriche in cui si sviluppava il conflitto sociale. Le fabbriche organizzarono le "Imprese". In sostanza il lavoro di manutenzione venne tolto ai dipendenti e affidato a imprese esterne spesso formate da dipendenti licenziati o costretti alle dimissioni. Poi si passò agli impiegati, si passò alla precarizzazione del rapporto si lavoro. Si passò alla delocalizzazione ecc. Quanto si rideva di Fantozzi.... E mentre Paolo Villaggio faceva ridere un'intera società si trasformava. Fatta da individui Fantozzi questa società attendeva soltanto gli immigrati che colmassero il vuoto dei Fantozzi...

E chi tentava di resistere veniva ridicolizzato come un Fantozzi...

A volte mi scopro a pensare, erano tutti Fantozi gli investitori truffati dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca? Si, certamente erano dei Fantozzi.

Commenti: 12

D. A. R.

Per quello che è la mia esperienza raramente chi lavora per le agenzie di cinema e tv, ci mette "del suo" per essere pagato con il proprio prodotto. Spesso (senza eccezione) per verndere quel prodotto viene selezionato "l'attore giusto".

Claudio Simeoni

Il quale ci mette la faccia per la propaganda dell'azione sociale giusta e ottenere i giusti risultati... Per che cosa quell'attore è pagato?

D. A. R.

E' pagato per sopravvivere nel suo lavoro...

Claudio Simeoni

Se non si capisce questo, che avvenne nel 1975, e io c'ero, non si capisce nemmeno l'uso che di Benigni ne ha fatto Renzi contro la Costituzione: le responsabilità sono reciproche ed uguali.

D. A. R.

Quando andammo in televisione, agli inizi del 2000, per presentare il primo eality show sulla seduzione, non ti dico cosa è successo quando il nostro prodotto faceva "sbarellare" tutte le loro "linee guida pubblicitarie"....

Claudio Simeoni

D. A. R. Non lo metto in discussione: allo stesso modo di chi fa funzionare le camere a gas, allo stesso modo di chi tortura, allo stesso modo di chi rapina banche o arresta rapinatori. Forse per questo devo essere più comprensivo con Paolo Vi… Altro...

Claudio Simeoni

D. A. R. ne sono convinto.

D. A. R.

E' così come dici.

Claudio Simeoni

D. A. R. Tutto ciò che sfugge al controllo immediato, l'informazione deve fagocitarlo, farlo proprio, vedere come usarlo e come modificarlo affinché si adatti alle sue esigenze.

D. A. R.

Quando ti trovi a confronto con quelle agenzie, non ti trovi mai davanti a gente sprovveduta, se non collima con il loro prodotto.

 

03 luglio 2017

Desagregação como ideia

L'ultima pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Desagregação como ideia

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Lograr pensar acerca da vida como um processo ininterrupto de desagregação e de reintegração .

 

03 luglio 2017

Sono tornato a Marghera. Il tempo di mangiare qualche cosa e poi inizio a trasferire i file di lavoro da un computer all'altro. Metterò ordine nelle traduzioni fatte da Dante Lioi Filho, e poi, nel continuare il discorso su Evola iniziamo ad affrontare uno dei testi più noti nella Storia della Filosofia qual è quel testo "chiamarlo criminale è solo volergli concedere dignità" che è la Repubblica di Platone. Il testo è lungo e complesso, in un anno, per come faccio io, non riesco ad analizzarlo nella sua totalità però posso prendere una decina di argomenti importanti per il pensiero umano e la libertà dell'uomo e trattarli.

 

 

04 luglio 2017

Platone e il mito

La guerra al mito mossa da Platone aveva il solo scopo di impedire la forma degli Dèi descritta da Omero ed Esiodo per imporre una forma di Dèi legata alla dimensione del dio padrone.

Così, nell’educare i giovani, le forme degli Dèi in Omero venivano proibite perché per Platone gli Dèi non dovevano aver passioni, desideri, essere parte delle emozioni esistenziali del mondo, ma dovevano essere solo degli “Dei padroni” che avrebbero preceduto l’idea del dio padrone che aveva nel tiranno il suo rappresentante.

Scrive Platone nella Repubblica 383 A-B-C:

"Di conseguenza, se pur molto di Omero vada apprezzato, di questo non potremmo lodarlo, e cioè del sogno mandato da Zeus ad Agamennone: e ad Eschilo dire a Teti [B) che, nella sua festa di nozze, Apollo così cantando:

“celebrava la sua bella figliolanza / indenne da malattie, e destinata a lunga vita. / E avendo fino in fondo svelata la mia sorte benedetta dagli dèi, / intonò un peana che mi rasserenò l'animo. / Che la divina bocca di Febo fosse sincera / lo sperai davvero, e pure che fosse colma d'arte divinatoria. / Così egli cantò il suo inno, mentre era presente al banchetto; / ciò disse, e fu lui stesso, di sua mano, a dar morte / a mio figlio”'

"Certo, non saremmo benevoli con uno che venisse a dirci tali cose sul conto degli dèi, né gli daremmo accesso nel coro. Tanto meno permetteremo che i maestri si servano di lui per educare i giovani, se davvero vogliamo che i nostri guardiani siano santi e divini quanto più è possibile ad un uomo".

"Concordo pienamente su queste direttive, e vorrei che si usasse di esse come avessero valore di legge".

---fine citazione Platone---

Gli Dèi che si divertono fanno paura a Platone: i “guardiani” potrebbero voler divertirsi imitando gli Dèi anziché vedere nel tiranno il loro dio padrone.

 

04 luglio 2017

Attori e complicità ideologica

Gli attori recitano una parte.

Gli spettatori tendono ad identificare l'attore con la parte recitata.

Tanto più gli spettatori si identificano con l'attore che recita quella parte e tanto maggiormente gli spettatori sono influenzabili dall'attore.

Il caso di Benigni è il caso più eclatante. Fu usato per aggredire Berlinguer quando Berlinguer era ai vertici del PCI e fu usato, allo stesso modo, per aggredire sessualmente Raffaella Carrà. E poi è stato usato per aggredire la nostra Costituzione.

Lo stesso va detto per Dario Fo che fu usato per imporre l'ideologia cattolica nell'ambito della sinistra: le sue commedie cambiavano a seconda dell'ambiente in cui le presentava.

L'ultima offesa ingiuriosa l'ho ricevuta da Marco Paolini con la commedia sul Rugby. Una commedia frutto di fantasia, tutto inventato per suscitare emozione, meno una cosa. E quella cosa era un insulto. L'unica cosa che all'interno della commedia aveva uno spessore reale che gli consente di comperarsi l'accesso alle TV nazionali.

A differenza di ciò che diceva Paolini, la Corte di Cassazione dice:

(ANSA) - ROMA, 20 GIU - La Cassazione ha confermato le condanne all'ergastolo per i neofascisti Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, accusati per la strage di piazza della Loggia avvenuta a Brescia il 28 maggio 1974. Il verdetto conferma la sentenza emessa in Corte d'assise d'appello di Milano il 22 luglio 2014, nel processo d'appello bis. Il pg della Suprema Corte aveva chiesto la conferma del carcere a vita ricordando i depistaggi delle indagini e dicendo che per il popolo italiano "è arrivata l'ora della verità" su questa vicenda "che ha inciso il tessuto democratico".

Io non dovevo aspettare la sentenza della Corte di Cassazione, perché io c'ero e sapevo prima che la Cassazione confermasse.

Per un attore che pratica l'estetica, la vita degli uomini è solo cacca, merce, da trattare in funzione di un effetto scenico come è un effetto estetico esaltare il fascista Rigoni-Stern che parte volontario a macellare i russi, comunisti e mangiatori di bambini, per poi piangere come un miserabile perché il regime fascista lo ha imbrogliato, lui che lo amava tanto e che per ripicca ha dipinto la bandiera nera di rosso facendo diventare "comuniste" le idee di merda da fascista macellaio di uomini in nome del crocifisso con cui è andato a macellare i russi.

Indubbiamente ognuno deve vivere, la differenza sta nel come lo fai

Per questo io nutro disprezzo per gli attori che pretendono di rappresentare aspirazioni ideologiche come individui, ad imitazione de dio padrone, separati dalla vita e dalle responsabilità sociali.

 

04 luglio 2017

La maggioranza delle persone che sono in internet ci arrivano col telefonino. Una buona percentuale col computer portatile e una minima parte usa il personal computer da tavolo.

Per navigare in internet serve il computer da tavolo. Presente nelle aziende, nelle università e nei centri di comunicazione che però si servono anche di server potenti.

Chi si muove solo col telefonino in internet fa solo casino. Non capisce ciò che legge, ha informazioni a metà e al massimo frequenta i social dimenticando che fuori dai social c'è un universo costruito dalla cultura.

 

04 luglio 2017

Riflessione sulla storia

La storia non è una serie di eventi, ma una serie di condizioni emotive che producono eventi. Ambienti emotivi rappresentati, da alcune condizioni razionali, che spingono a modificare il presente in una direzione desiderata.

Per chi non coglie gli aspetti emotivi dell'esistenza, questa affermazione è solo una cazzata.

 

04 luglio 2017

Persone massificate e cultura

Per capire i problemi sociali basta leggere nella pagina della Federazione Pagana quante visite ha avuto il post su Paolo Villaggio e quante visite ha avuto il post su Platone e la manipolazione dell'infanzia.

Questo ci permette di capire la qualità della capacità di leggere e interpretare la realtà in cui viviamo e la scala dei valori culturali dei frequentatori di facebook.

Dura, in questo contesto, la costruzione della Religione Pagana quando i frequentatori elevano un attore o uno scrittore di romanzi a "dio" o "punto di riferimento" della propria cultura.

 

 

05 luglio 2017

Forse domani o, al massimo, dopodomani, riesco a finire l'analisi della Repubblica di Platone sulla manipolazione dell'infanzia e lo stupro della natura degli Dèi per la costruzione del Dio padrone.

 

05 luglio 2017

Finalmente! Lo so, è poco e le torture della Polizia di Stato e Carabinieri continueranno, ma per quanto poco ci sono voluti 69 dalla Costituzione e decine di migliaia di torturati perché la parola tortura entrasse nel Codice Penale.

Tortura, ok della Camera: ora una legge esiste (anche se debole). Si astengono Mdp e Cinquestelle - Il Fatto Quotidiano

IL FATTO QUOTIDIANO. IT

Tortura, ok della Camera: ora una legge esiste (anche se debole). Si astengono Mdp e Cinquestelle - Il Fatto Quotidiano

Sì definitivo dell’Aula della Camera al disegno di legge che introduce nell’ordinamento italiano il reato di tortura. Il testo è stato approvato alla Camera con 198 voti a favore, 35 contrari e 104 astenuti. A favore del testo hanno votato Pd e Ap. Contro Fi, Cor, Fdi e Lega. Ad astenersi sono stati...

 

05 luglio 2017

www. ansa. it morto -indipendentista -sardo -meloni

Questione di punti di vista? Per me era solo un ladro che derubava gli italiani e per i cui reati è finito in galera. Altri possono dare valore all'indipendentismo ignorando che l'indipendentismo nasconde interessi di mafia e di devastazione sociale. Volete usare un ladro per fare politica perché è morto in galera in quanto ladro? Mica è stato arrestato per "gesti di violenza finalizzati all'indipendenza della Sardegna" è stato incarcerato perché ha rubato soldi agli italiani e ne ha rubati ben di più della ladruncola "rom" che spesso viene, da costoro, additata come criminale.

ANSA. IT

Morto indipendentista sardo Meloni - Ultima Ora

 

05 luglio 2017

L'educazione cristiana e la manipolazione mentale

Se oggi io commento l’attività di aggressione all’infanzia, che Platone mette in atto per formare le sue “guardie armate” con cui controllare la società, mi è possibile solo perché analizzando la società in cui viviamo è da quindici anni ho riscontrato, nell’attività del cristianesimo, l’applicazione dei medesimi principi proposti da Platone.

Appare chiaro un nesso di contiguità ideologica fra la proposta di Platone di manipolazione dell’infanzia e l’applicazione pratica che negli ultimi duemila anni ne ha fatto il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam per forgiare le loro armate di “fedeli” con cui devastare la vita degli uomini.

Scrive Platone nella Repubblica:

“In primo luogo – incominciai a dire –, l’inganno più grave, perché rivolto a temi della massima gravità lo fece chi – fra l’altro mentendo malamente – ascrisse ad Urano quel comportamento che Esiodo gli aveva attribuito, e a Crono la responsabilità di averlo punito. Ma, posto pure che quel che fece Crono e quello che ebbe a subire dal figlio fosse vero, non direi proprio che sia materia da doversi raccontare a giovani ancora immaturi. Penserei, anzi, che andrebbe, in linea di massima, tenuto segreto, e se proprio non si potesse fare a meno di dirlo, che andrebbe riferito sotto il vincolo del silenzio a pochissimi ascoltatori, dopo aver immolato, non dico un maiale, ma un qualche animale possente e raro, così da restringere ancor più il numero di possibili uditori”.

“Effettivamente - riconobbe – questi sono discorsi scabrosi”.

---fine citazione da Repubblica di Platone---

Noi dobbiamo sempre partire dall’analisi del presente in cui viviamo per risalire ai principi dottrinali e ideologici che stanno alla base del suo divenuto.

Combattere il mito per Platone non è un esercizio di “filosofia” ma è un esercizio che incidendo sulla struttura psichica dei ragazzi costruisce degli adulti immaturi, paurosi e sottomessi.

Gli individui sottomessi vanno bene per un dittatore che ha bisogno di una massa, ma non vanno bene per una società che si apre al futuro e che deve affrontare altre società che si aprono al futuro.

Il fatto di aver consentito alla chiesa cattolica di manipolare con tanta violenza la struttura psichica dei ragazzi sottomettendoli al suo dio padrone in Italia ha reso i ragazzi italiani psicologicamente ed emotivamente più fragili rispetto ai ragazzi extracomunitari che arrivano ad integrarsi nella società italiana e che dimostrano una maggiore volontà e una maggiore consapevolezza esistenziale.

STREGONERIAPAGANA.IT

Sintesi della prassi educazionale cristiana e suoi fini. Effetti sui ragazzi e manifestazione della stessa nel tessuto sociale moderno. La manipolazione mentale come definita in un disegno di legge della Commissione di Giustizia del Senato della Repubblica.

 

 

06 luglio 2017

Penso che ripartirò per la montagna, troppo caldo, magari domani stesso.

 

06 luglio 2017

Però rimango collegato.

 

06 luglio 2017

Incontro a Padova

GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2017 DALLE ORE 20:45 ALLE 23:00

Pagus Veneto: luglio 2017

Pub McGregor in Via Tiziano Aspetti all’angolo con Via Zanchi - Padova

 

06 luglio 2017

Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone.

Poche persone hanno riflettuto sul significato dell'odio di Platone per il Mito. L'odio di Platone per i poeti che raccontano vicende che coinvolgono le emozioni degli uomini. Eppure, l'odio di Platone ha uno scopo: costruire gli uomini burattino al servizio del tiranno rubando loro la volontà e la capacità di costruire il loro futuro.

Penso che, un po' alla volta, analizzerò un po' di pagine de La Repubblica di Platone. Questa è la prima.

STREGONERIAPAGANA.IT

Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

06 luglio 2017

La legge che punisce la tortura

E' stato approvato il "reato di tortura". Ora, una volta che la legge entra in vigore inizierà tutto quel processo che porta all'interpretazione della legge in particolar modo nella definizione dei confini per la sua applicazione.

Per esempio, nel caso della violenza all'infanzia fatta negli asili e nei "centri in cui è confinata" quando si passa dal reato di "maltrattamento" al reato di "tortura"?

E l'altro aspetto: come si trasforma una società se davvero i magistrati cessassero di essere complici o compiacenti delle torture e dei pestaggi?

Avremo sicuramente una Polizia di Stato qualitativamente migliore, ma dovrà essere ripulita di molti, e dico molti, individui malati di onnipotenza... Però i tempi sociali sono come i tempi della giustizia italiana, lenti ed esasperanti.

 

 

07 luglio 2017

Oggi metto tutti i lavori in salvataggio su altri dischi esterni.

Per trasferire tutti i programmi mi sarà necessaria tutta la notte. Da quando nel 2008 ho rischiato di perdere tutti i lavori, ora salvo in vari dischi esterni d varie marche e di vari modelli.

 

07 luglio 2017

Parto ancora, il caldo africano mi sta abbattendo ed è dura senza aria condizionata.

Commenti

F. C.

Sono contento per voi.

 

07 luglio 2017

L'uomo che aderisce ad una verità è diverso dall'uomo che costruisce sé stesso in un mondo che si costruisce.

La verità si rivela e ha cessato di trasformarsi; l'uomo che si costruisce passa da una verità ad un'altra verità in una continua modificazione di sé stesso scoprendo un mondo che si modifica.

 

 

08 luglio 2017

Non troppi alla volta. C'è intasamento e non capisco perché.

Commenti

F. C.

Organizzazione....!

 

08 luglio 2017

Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone.

Se da un punto di vista filologico è stato dimostrato che l’episodio dei vangeli relativo a “chi non ha peccato scagli la prima pietra” è un’aggiunta medioevale, dal punto di vista ideologico, non c’erano dubbi. I vangeli ufficiali sono costruiti sul modello dell’Apologia a Socrate e come Socrate non avrebbe mai ammesso di essere un povero idiota, così Gesù non avrebbe mai rinunciato ad accusare qualcuno di peccato per poterlo controllare e sottomettere.

Dal momento che le persone vengono costrette all’idea di Platone (Repubblica) secondo cui dal momento che il dio è buono, solo cose buone derivano da lui, dimenticando a chi quel buono si riferisce (se all’uomo o a dio) sono pronte a pensare che Gesù abbia detto ciò che un criminale, che ordina di sgozzare chi non si mette in ginocchio davanti a lui, potrebbe aver detto se loro fossero Gesù.

STREGONERIAPAGANA.IT

Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

 

09 luglio 2017

Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone.

Dalla pagina:

Platone e la manipolazione mentale per il controllo dell'infanzia attraverso la distruzione del Mito

Prima parte

Il primo problema che Platone si pone nella "costruzione" dello Stato nella Repubblica è la manipolazione mentale dell'infanzia affinché i bambini, una volta adulti, siano obbedienti al despota.

Secondo le idee sull'istruzione all'infanzia di Platone, che saranno perfezionate dai cristiani per manipolare la struttura emotiva dell'infanzia, le storie che si raccontano ai bambini influenzano le loro idee e le loro scelte con cui affrontare le condizioni della loro vita. Per Platone le storie raccontate ai bambini devono essere controllate e devono esprimere quei principi che sono utili al tiranno, alla monarchia assoluta, al dio padrone e, oggi, alla chiesa cattolica e al Vaticano.

Ciò che Platone, attraverso Socrate, negava nel Protagora, cioè che la virtù non si insegna, nella Repubblica afferma la necessità della violenza sull'infanzia per imporre la sottomissione allo schema coercitivo sociale che Platone descrive. In sostanza, per Platone, non si può insegnare all'infanzia il comportamento virtuoso, ma si può insegnare all'infanzia il comportamento sottomesso al tiranno.

Platone introduce la categoria di "maturo" e di "immaturo" dove gli individui maturi sono coloro che corrispondono al modello morale ed etico imposto dal tiranno e gli individui immaturi sono coloro che si allontanano da quel modello.

Scrive Platone nella Repubblica:

"E poi non sai che in ogni cosa, e specialmente quando si abbia a che fare con esseri ancora giovani e immaturi, ciò che più conta è l'inizio, perché proprio questo è il momento ideale per plasmarli e per forgiarli secondo l'impronta che a ciascuno di essi si vuol dare?"
"Esattamente"
"Allora concederemo, così, a cuor leggero che i giovani ascoltino dal primo venuto favole inventate, non importa come, e che accolgano nell'anima principi addirittura opposti rispetto a quelli che, a nostro giudizio, dovrebbero condividere una volta adulti?"
"Non lo permetteremo assolutamente!"
"Dunque, a quanto pare, la prima cosa da fare è tener d'occhio gli ideatori delle favole: quando ne inventassero una bella la approveremmo, in caso contrario la scarteremmo. E poi ci toccherà far opera di convinzione presso le madri e le nutrici, perché raccontino ai loro piccoli le favole ammesse, in modo da plasmare con esse le loro anime, molto più che, con le mani, i loro corpi. Invece delle favole che oggi si raccontano, parecchie sarebbero da buttare".

---fine citazione Platone----

Oggi vediamo con orrore l'epurazione della cultura, come vediamo con orrore l'attività con cui la chiesa cattolica bruciò i libri che metteva all'indice.

Nel definire La Repubblica, Platone si erge a "padrone che concede", si erge a tiranno e despota pur senza avere una cultura sufficiente per gestire il dispotismo che presenta con tanta violenza.

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Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

09 luglio 2017

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

La distruzione del mito fu operata da Platone.

Il mito cessò di descrivere le forze della vita come Dèi perché Platone trasformò gli Dèi in superuomini che rappresentano il tiranno.

Da quest trasformazione alla costruzione del dio come persona che domina l'uomo il passo non solo è breve, ma fu fatto da Platone per legittimare il suo potere.

Per questo motivo è necessario riprendere il discorso sulla Natura egli Dèi anche in relaione alla Repubblica di Platone

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Come Platone intende gli Dèi e la loro realtà in funzione della legittimazione del tiranno.

 

09 luglio 2017

Evoluzione e gerarchia

L’idea di perfezione, che Platone trasferisce al Dio considerandolo la forma più perfetta e pertanto immutabile, viene trasferita nei processi di evoluzionismo positivista in cui i positivisti pensavano che il divenuto delle specie andasse dal “più basso” fino a scalare una sorta di scala e giungere alle forme “perfette” di cui l’uomo è il modello e Platone il modello immutabile del dio. Oggi sappiamo che la costante è la formazione della coscienza, la trasformazione di ogni possibile essere in un dio eterno al di là della forma e della specie in cui la coscienza diviene.

 

09 luglio 2017

Quando il truffatore sta truffando, non chiederti chi sta truffando, sta truffando TE!

 

09 luglio 2017

Riflessione sulla Natura degli Dèi

Sulla Natura degli Dèi nella Repubblica di Platone:

Se Platone vuole affermare che “quella forma è Apollo o Zeus”, perché non lo dimostra affinché la sua affermazione si distacchi dalle parole e rientri nella mia possibilità di percepire il mondo?

Se io dico: “L’Atmosfera è Zeus”. Non indico una forma, indico una realtà che esiste in sé e per sé al di là di come io rappresento quella forma alla mia ragione. La realtà è l’oggetto che affermo e che rientra sotto i miei sensi, la rappresentazione è ciò che io faccio alla mia ragione. Nella ragione semplifico una realtà complessa che proprio per il fatto di essere complessa richiede una mia pratica d’esistenza che va al di là della descrizione.

In effetti, Platone, a differenza delle persone religiose, non dice: “Questo è un dio!”. Non dice che “questa azione è riconducibile a questo o quel dio”, ma afferma un ente che viene definito solo mediante parole e aggettivi che alimento la sua fantasia.

 

09 luglio 2017

Finalmente il temporale. A mezzanotte, circa. E la tempesta ha spazzato via i problemi.

 

 

10 luglio 2017

Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone.

Platone e la manipolazione mentale per il controllo dell'infanzia attraverso la distruzione del Mito

Seconda parte

La necessità di chiudere l'infanzia entro muri culturali che ne limitano l'apprendimento è un'esigenza primaria nella costituzione della Repubblica di Platone. Questa esigenza, realizzata in tutta la sua violenza dal cristianesimo è, di fatto, la necessità che spinge una società civile che vuole uscire dall'assolutismo cristiano ed aprirsi al mondo e alla vita con qualsiasi mezzo che riesce a mettere in atto. E' tanto grande la violenza di Platone che giustifica ogni violenza contro la tirannia. E' la tirannia che mette in atto la violenza criminale, non quella dei cittadini che vogliono sottrarsi alla tirannia.

Il campo di concentramento emotivo pensato da Platone ha lo scopo di privare le persone di modelli, di fenomeni, di informazioni nelle quali veicolare i loro bisogni e le loro necessità. Le persone, per Platone, devono diventare macchine in funzione della necessità dello Stato che, nella sua visione razionale, può funzionare solo se le persone, fin dall'infanzia, sono private delle loro emozioni e del loro piacere esistenziale.

Scrive Platone nella Repubblica:

"Di quali parli?", chiese?
"Nelle grandi favole – dissi – noi potremo vedere incluse anche le piccole, perché, per forza di cose, sia le une che le altre vengono dalla stessa matrice e causano i medesimi effetti. O non sei di questo avviso?".
"Sarà – ammise lui –, però non capisco che cosa intendi per favole maggiori".
"Quelle – risposi – che Esiodo, Omero e gli altri poeti ci hanno raccontato. Sono loro gli inventori di questi miti fantasiosi, e ancora loro li hanno propagati e tutt'ora li propagano alle genti".
"E quali miti in particolare hai di mira e per quali motivi?".
Ed io risposi. "Questa accusa va a loro addebitata, ed essa è la più grave e la più pesante, tanto più se uno non sa inventare come dovrebbe".
"Di che si tratta?".
"Quando uno nel descrivere la natura degli eroi e degli Dèi, la raffigura in maniera errata, come se un pittore dipingesse immagini per niente simili al modello che ha in mente".
"E' giusto – ammise – il rimprovero che muovi a tali azioni. Ma quali miti dovremmo raccontare, e in che modo?".
"In primo luogo – incominciai a dire –, l'inganno più grave, perché rivolto a temi della massima gravità lo fece chi – fra l'altro mentendo malamente – ascrisse ad Urano quel comportamento che Esiodo gli aveva attribuito, e a Crono la responsabilità di averlo punito. Ma, posto pure che quel che fece Crono e quello che ebbe a subire dal figlio fosse vero, non direi proprio che sia materia da doversi raccontare a giovani ancora immaturi. Penserei, anzi, che andrebbe, in linea di massima, tenuto segreto, e se proprio non si potesse fare a meno di dirlo, che andrebbe riferito sotto il vincolo del silenzio a pochissimi ascoltatori, dopo aver immolato, non dico un maiale, ma un qualche animale possente e raro, così da restringere ancor più il numero di possibili uditori".
"Effettivamente - riconobbe – questi sono discorsi scabrosi".

----fine citazione Repubblica Platone----

La rivoluzione di Platone consiste nella distruzione degli Dèi come compartecipi alla vita dell'uomo. Per Platone gli Dèi vengono trasformati in "dio padrone" ai quagli gli uomini si devono prostrare e si devono sottomettere fin dall'infanzia. In questo modo sono pronti per prostrarsi e sottomettersi al tiranno, al padrone, a Platone, a Hitler.

Non ci sono "opere esecrabili" in Urano Stellato. Urano Stellato è l'emozione che pervadendo il cosmo e porta in essere la vita. Urano è la vita, la coscienza che si separa dalla non coscienza. Cronos è il tempo, il mutamento, della vita stessa che si trasforma e Cronos mette in moto la trasformazione là dove la vita, Urano, è venuto in essere. Mettere in moto la vita avviene per condizione e contraddizione e il linguaggio figurato, usato da Omero ed Esiodo per definire gli atti di volontà che permettono alla vita di trasformarsi, vengono ignorati da Platone che ferma l'atto nella forma e nella rappresentazione facendo della forma e della rappresentazione la realtà dell'atto che viene, nella sua ideologia, privato della sua volontà e del senso di realtà.

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Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone.

Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

10 luglio 2017

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

La forma come natura degli Dèi in Platone

Platone e l'idea del dio persona

Prima parte

Per Platone la natura degli Dèi sta nella loro forma.

E' la forma, secondo Platone, che determina la natura degli Dèi e gli Dèi, per Platone, possono essere definiti soltanto in base alla loro forma.

Per questo motivo in Platone gli Dèi sono dei "super uomini" che mantengono la forma dell'uomo idealizzato, nella condotta e nella morale, che più piace a Platone per fissare il proprio dominio.

Forma degli Dèi e natura degli Dèi; in Platone sono la stessa cosa.

Prima di Platone, in Omero e in Esiodo, gli Dèi erano azione. Gli Dèi agivano e non veniva sottolineata la forma se non in funzione dell'agire degli Dèi. Provate a pensare ai figli di Echidna e di Tifone. Hera "dalle bianche braccia" è chiamata così non per la forma delle braccia di Hera, ma come Hera si presentava. Le "belle caviglie" o le belle forme erano più legate alle sensazioni che gli Dèi suscitavano nello spettatore, non la forma con cui si presentavano. Il cristianesimo e l'ebraismo, con Platone, assumono la forma degli Dèi nella forma dell'uomo. Il dio non è ciò che si rappresenta per come noi lo percepiamo, ma è l'uomo che, elevato all'assoluto diventa il modello del dio di Platone. Con Platone il dio è immagine e somiglianza dell'uomo, un super uomo che domina l'uomo e al quale l'uomo deve essere sottomesso. Gli Dèi in Platone non sono soggetti che agiscono, ma sono soggetti che dominano l'uomo e lo stesso atto sessuale del dio non è un rapporto con l'altro, come nel mito, ma è un atto di possess o dal quale il dio fa discendere una figliolanza destinata a dominare altri uomini.

Mentre nelle altre "dottrine", come l'Orfismo, gli Dèi continuano ad essere azione che si presenta nell'esistenza e che rivelano sé stessi nei riti, nelle azioni, in Platone gli Dèi assumono la forma umana. In Platone gli Dèi diventano i tiranni che legittimano la tirannia sociale in funzione della sottomissione al tiranno.

Come il tiranno deve poter dominare in assoluta mancanza di cambiamenti e nella semplicità, criminale e cattiva, delle azioni con cui ottiene sottomissione, così gli Dèi devono essere privati della loro natura che si rivela nel rito per diventare forme che dominano l'uomo e che lo sottomettono nel rito della sua quotidianità.

A dispetto di ciò che piace al tiranno, la mia percezione della realtà si modifica; io cresco e modifico la mia intelligenza, la mia conoscenza, le mie idee sul mondo e sulla vita. Inoltre, ogni soggetto nel mondo modifica sé stesso, la sua struttura emotiva, il suo essere nel mondo, la sua forma sia fisica che psichica.

Ciò che a me appare in una forma è ciò che io interpreto della realtà nella quale vivo. Non è la realtà, ne mai saprò qual è la realtà. Ma è la mia interpretazione della realtà che per me assume i connotati di realtà in sé nella quale metto in atto le mie strategie d'esistenza. Mettendo in atto le mie strategie d'esistenza affermo che per me quella è la realtà in sé. Che lo sia o non lo sia, a me non importa perché con quel tipo di percezione che percepisce quella realtà io costruisco le mie strategie esistenziali.

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Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

Come Platone intende gli Dèi e la loro realtà in funzione della legittimazione del tiranno.

 

 

11 luglio 2017

Fotografata oggi. Farfalla colibrì sui fiori di lavanda.

 

11 luglio 2017

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

La Repubblica di Platone, forma e realtà degli Dèi

Platone e l'idea del Dio persona

Seconda parte

Ciò che a me appare in una forma è ciò che io interpreto della realtà nella quale vivo. Non è la realtà, ne mai saprò qual è la realtà. Ma è la mia interpretazione della realtà che per me assume i connotati di realtà in sé nella quale metto in atto le mie strategie d'esistenza. Mettendo in atto le mie strategie d'esistenza affermo che per me quella è la realtà in sé. Che lo sia o non lo sia, a me non importa perché con quel tipo di percezione che percepisce quella realtà io costruisco le mie strategie esistenziali.

Dalle strategie esistenziali messe in atto da un individuo io sono in grado di capire, o avere un'idea, di come lui interpreta la realtà che vive.

Da come Platone descrive la natura degli Dèi rinchiudendola nella forma di una rappresentazione, io capisco che Platone non è in grado di cogliere nessuna realtà che non sia racchiusa in una forma e che, pertanto, deve essere semplice ed elementare come i confini di una forma che rientra nella sua visione.

Scrive Platone nella Repubblica:

"Che dire, allora, di quest' altra legge? Credi forse che Dio sia una specie di mago, capace, per il gusto di ingannarci, di comparirei dinanzi una volta in una forma, una volta nell'altra, o effettivamente modificando il suo aspetto in molti modi, oppure, al fine di trarci in inganno, suscitando l'impressione che egli sia così? O ritieni piuttosto che egli sia semplice di natura, e che si discosti dalla propria immagine meno di qualsiasi altro essere?".
"Così, sui due piedi, non saprei darti risposta", ammise.
"Allora senti questo. Non è forse necessario che se qualcosa si discosta dalla propria forma, attui tale mutamento o per causa propria o per causa d'altro?". [E]
"è necessario".
"Ma non diresti che quanto più un essere è perfetto, tanto meno tende a trasformarsi o a modificarsi per effetto di altro? E ancora non ti pare che un vivente quanto più è di sana e forte costituzione, tanto meno è suscettibile di alterazione, come ad esempio un corpo per effetto degli alimenti, delle bevande e dello sforzo, o, in genere, le piante per effetto dei raggi del sole, dei venti e di condizioni atmosferiche in pari misura avverse?". [381 A]
"Come no?".
"E allora, non è forse vero che un'anima che sia particolarmente coraggiosa e assennata è nel contempo minimamente esposta al rischio di farsi turbare e alterare da fattori esterni?".
"Sì, è vero".
"E così, se dobbiamo attenerci allo stesso criterio, anche tutti quei congegni messi insieme dall'uomo, le suppellettili, e gli abiti, se sono di buona fattura e ben rifiniti, sono assai scarsamente intaccati dal tempo e da altri agenti aggressivi".
"E così".
"Insomma, tutto ciò che sia ben fatto, o per arte o per natura, o per l'una e l'altra cosa insieme, non subisce da un altro essere che minime alterazioni" .
"Sembra di sì".
"Ma dio e la sfera del divino sono, sotto ogni profilo, le realtà più perfette".
"Altro che!".

---fine citazione Repubblica Platone

Se c'è una cosa che offende in tutto quanto Platone ha detto, è la volontà di elevare Platone a modello di una realtà i cui aspetti sfuggono a Platone perché non rientrano nella forma.

"Credi che dio sia un mago?" chiede Platone. La domanda è "credi che io non veda ciò che è?"

"Se il dio non ci inganna; noi ci inganniamo quando percepiamo una realtà del dio o stiamo ingannando gli uomini quando affermiamo una realtà del dio che essi non percepiscono?"

Se Platone vuole affermare che "quella forma è Apollo o Zeus", perché non lo dimostra affinché la sua affermazione si distacchi dalle parole e rientri nella mia possibilità di percepire il mondo?

CONTINUA

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

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Come Platone intende gli Dèi e la loro realtà in funzione della legittimazione del tiranno.

 

11 luglio 2017

[dal blog Federazione Pagana]

Il mito e la tirannia sociale

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Per capire da dove nasce la tirannia in contrapposizione alla democrazia è necessario ricorrere agli autori antichi che, usati dai cristiani, sono stati presi pretesto per distruggere la vita degli uomini.

Quando dei racconti dei poeti Isocrate scrive:

E (i poeti) hanno detto sugli stessi Dèi cose tali quali nessuno oserebbe dire sul conto dei nemici; infatti non solo imputano a loro furti, adulteri e di aver lavorato al servizio di uomini, ma inventano sul loro conto anche divoramenti di figli, evirazioni di padri, incatenamento di madri e numerosi altri misfatti. Non pagarono la giusta pena per questo, ma non la scamparono in verità impuniti, bensì alcuni di essi andarono raminghi e privi di sostentamento quotidiano, altri divennero ciechi, un altro trascorse tutta la vita in fuga dalla patria e in lotta contro i propri familiari; Orfeo, invece, che si eera più di ogni altro dedicato a questo tipo di racconti, terminò i propri giorni sbranato.

Tratto da: Orfici, testimonianze e frammenti, nell'edizione Otto Kern, Edizione Bompiani a cura di Giovanni Reale edizione 2011.

Quando i poeti vengono ridotti alla narrativa e le immagini ridotte a dati di realtà fattiva, del Mito non rimane nulla.

Se non si comprende che Crono, il Tempo, nasconde dentro di sé i figli finché il mutamento consente il passaggio dalla potenza alla manifestazione, è solo uno che si mangia i suoi figli.
Se non si comprende che il passaggio dalla potenza alla manifestazione è un atto di volontà e che un atto di volontà può essere rappresentato simbolicamente solo con un gesto violento di liberazione o di contenimento, significa che della vita non solo non hai capito nulla, ma stai facendo un gioco sporco che ha nel tiranno, che vuole "mettere ordine in questa violenza", l'intento della negazione della vita.

Quando all'immagine di Zeus che libera dal Tempo, sia il Mare Fecondo, la vita della Natura, la sua rappresentazione, la libertà e l'intelligenza progettuale (nell'ordine: Poseidone, Hera, Estia, Demetra e Ade) mettendoli a fondamento della vita razionale, si sostituisce il padrone che dice "sia la luce" e si pretende che questa aberrazione, il padrone della luce, sia il fondamento del presente, altro non si fa che legittimare la tirannia e la distruzione delle società civili.

L'interpretazione del mito rivela le intenzioni dell'uomo e le intenzioni criminali messe in atto nella società vengono precedute da giustificazioni i cui contenuti sono insulti agli uomini, alla loro vita e ai loro principi esistenziali, sia sotto forma di satira che di pura diffamazione o calunnia.


Se non si reagisce alla calunnia, alla diffamazione specialmente quando questa è travestita da satira, poi arrivano le stragi e i delitti contro i calunniati e i diffamati: questa è la pratica dei cristiani che ha in Platone e i Gesù i mandanti delle stragi degli ultimi 2000 anni.

 

 

12 luglio 2017

Quando chiamiamo una società "nazista"

Si dice nazista ogni filosofia, ogni struttura di pensiero che attribuisce all'uomo dei doveri riservando a sé stessa il diritto di non ottemperare a quei doveri.

Si definisce "attività nazista" ogni pensiero, ogni idea, ogni studio che tenda a definire l'uomo entro modelli nei quali massificare gli individui.

E' nazismo ogni volta che si pensa all'uomo come un oggetto senza divenuto e senza divenire, soggetto ad una verità imposta, obbligato all'obbedienza perché privato della volontà di poter scegliere fuori di schemi definiti.

Commenti

Paolo Fìo Miante

Una visione monoteistica?

Claudio Simeoni

Qui i parametri di giudizio sono riferiti all'uomo, in quanto singolo individuo, al di là dell'insieme religioso. Quando si dice politeista o monoteista, non ci si riferisce all'uomo, ma all'insieme religioso e alle ideologie delle religioni.

 

 

13 luglio 2017

OK. Ho finito di segare gli scarti di legna che in venti anni avevo accumulato in legnaia. Ora sono pronti da bruciare il prossimo inverno quando verrò a rifugiarmi nel silenzio. Mentre segavo la legna, il mio vicino, Marco Paolini, mi ha offerto la sua motosega per evitarmi la fatica di segare a mano. Segare con la motosega e segare a mano, dal momento che non è necessaria una produzione industriale, costruisce una diversa plasticità cerebrale e, dunque, un diverso modo di pensare e guardare il mondo. La fatica del lavoro, quando è eccessiva, fa male, ma fuggire da ogni fatica non fa meno male perché priva il corpo di un adeguato numero di sollecitazioni.

 

13 luglio 2017

Le idee

Dice Platone: le idee sono cose diverse dall'uomo.

Dicono i cristiani: le idee sono il metodo con cui Dio agisce attraverso l'uomo.

Qualcuno ha detto: le idee nascono dall'attività dell'uomo.

Dal momento che la ricerca scientifica ha stabilito che l'attività dell'uomo plasma il suo cervello che essendo plastico si adatta alle attività svolte dall'uomo, dal momento che le idee si manifestano nel cervello dell'uomo, la domanda è: chi ha mentito e perché?

 

 

14 luglio 2017

Padre Pio, storia di truffe inganni e genocidio!

La pagina tradotta da Dante è una pagina presente in rete dal 2000 e che è diventata un punto di riferimento per chi vuole riflettere non solo su Padre Pio, ma sui motivi per i quali la chiesa cattolica eleva agli altari la peggior feccia sociale che è vissuta facendo del male alle persone. Ci si dimentica che la chiesa cattolica è una monarchia assoluta che eleva agli altari chi favorisce il re anche macellano i cittadini. Chi favorisce il re, dio, è fatto santo al di là dei crimini che ha commesso per favorire dio.

Padre Pio, storia di truffe inganni e genocidio!

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La storia di Padre Pio. Una storia di distruzione di un individuo che viene trasferita nel sistema sociale al fine di costruire miseria e sottomissione.

 

14 luglio 2017

Forse riesco a preparare la pagina su padre pio tradotta da Dante Lioi Filho

 

14 luglio 2017

Padre Pio, um impostor, charlatão

Ultima traduzione di Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Padre Pio, um impostor, charlatão

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Padre Pio, um impostor, charlatão

Dentro do plano de destruição da sociedade civil se insere a figura de Francesco Forgione, chamado de padre Pio

 

 

15 luglio 2017

Sto pensando che lunedì torno a Marghera dalla montagna. Poi, se farà troppo caldo, ritorno in montagna: privilegio dei pensionati.

 

15 luglio 2017

Fra poco parto per Castelnuovo di Isola Vicentina per vedere un po' di Venetikens.

 

15 luglio 2017

Sono tornato da Castelnuovo Isola Vicentina. Ho filmato tutta la rappresentazione dei Venetikens perché Francesco Scanagatta non ha potuto andarci. Sono 16 giga di filmati che passerò in qulche modo a Francesco Scanagatta.

 

15 luglio 2017

Ho caricato sul blog la traduzione di Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Pagãos, Paganismo e trapaça religiosa

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Nós vivemos em uma sociedade de imbecis, vivemos em uma sociedade de trapaceiros.

Não me interessam as divisões entre "mundo da cultura" e "mundo popular". O que significa isto: a cultura sabe que o tal Jesus nunca existiu, mas que, por outro lado, deve calar-se porque com Jesus os comportamentos dos indivíduos são controlados, embora com Jesus as vidas dos indivíduos são roubadas de modo a tornar dificultosa a existência de cada pessoa?

Significa que a isto chamamos de trapaça.

Nessa trapaça, a vítima é destituída da possibilidade de organizar a sua existência de uma maneira diferente, porque é obrigada a permanecer na dimensão da fé, que é legalizada pelas pistolas da Polícia apontadas para as cabeças dos cidadãos e cidadãs, em nome do crucifixo.

Isto vale também aos Pagãos.

O termo "pagão", usado no campo religioso, era o insulto que os cristãos usavam para definirem os habitantes das regiões que ainda não haviam se submetido à conversão do cristianismo. Não era um termo que os cristãos usavam para definir os Estoicos, os Neoplatônicos e os Céticos. Estes eram considerados como tais, enquanto os habitantes das regiões praticavam o culto aos Deuses num relacionamento com o mundo em que viviam. Aqueles habitantes encontravam os Deuses ao redor deles e não em um espaço psíquico, que afluía na patologia de um delírio por um deus criador.

Com a tradução por parte de Ficino, dos textos filosóficos gregos, difundiu-se a voz de que esses textos eram Pagãos. A estes não havia importância saberem que Fílon de Alexandria (e quem junto com ele) confeccionou o cristianismo usando a Apologia a Socrates, o Timeu e a República de Platão.

Esses pedintes encontram em Platão, desse modo, uma consonância com o catecismo católico que haviam estudado durante a infância, e então se propagam como Pagãos e adotam Platão, pelo Timeu e pela A República, ignorando, portanto, que Platão era somente um déspota criminoso equiparando-se a Jesus, em sua criminalidade. Esses mendigos elevam Platão à categoria de papa dos filósofos.

Para serem Pagãos é necessário voltarem às origens do culto de Roma, antes, evidentemente, da chegada dos Platônicos ao círculo dos Cipiões. Para serem Pagãos é necessário retomarem Hesíodo em sua Teogonia. Para serem Pagãos necessário se faz elaborar o pensamento específico da Religião Pagã, e assumir a responsabilidade por essa elaboração.

De outro modo são apenas palhaços, como aqueles do Parlamento Mundial das Religiões que tem o escopo de ajudar católicos, protestantes, ortodoxos, islâmicos, hebreus e budistas a estuprarem (com uma lavagem cerebral) crianças em nome do deus assassino deles.

Nós, como Pagãos, não somos Platônicos: por quê devemos aceitar um sistema religioso que torna o homem um escravo de um deus que se apresenta como proprietário de tudo, bem como da hierarquia que o representa?

Somente os covardes que se intitulam Pagãos e que se referem às ideologias da onipotência e do domínio, como os cristãos, são os que podem apoiar a ideia de um deus-patrão, e da sua respectiva hierarquia, que dominam o homem. Os outros é que são os Pagãos que assumem a responsabilidade de construir a Religião Pagã, estes sabem que a religião é um instrumento com o qual o homem enfrenta as contrariedades da vida e, portanto, elaboram o seu pensamento religioso em atenção à construção do futuro do Homem.

Por este motivo não existe uma conciliação entre as ideologias. As ideologias, de ambos os lados, não podem se congraçar. Não existe harmonização entre uma ideologia, que tende a transformar o homem em um escravo, e uma ideologia que tende a remover os grilhões que estão impedindo a evolução do Homem.

Não existe conciliação entre um rato de laboratório que suporta o bisturi, daquele que atua na vivissecção, com esse seu executor cruel. Não há conciliação entre as pessoas torturadas e os torturadores da santa inquisição. Não pode haver reconciliação entre meninos violentados e os padres que os violentou.

Não existe aliança entre a monarquia absoluta do Vaticano, a tirania de Platão de um lado, e a República Democrática específica da ideologia dos Pagãos.

Claudio Simeoni

Traduzido por Dante Lioi Filho

-* FEDERAÇÃO PAGÃ *

A Religião Pagã. As ideias, modos de ver os Deuses e a vida, a percepção do divino e a atividade religiosa da Federação Pagã. Os Seres Humanos não estão rodeados por "objetos", mas esses "objetos" são Deuses que, da mesma maneira como os Seres Humanos, fazem planos e se preparam para o futuro a caminho da eternidade.


SÁBADO, 15 DE JULHO DE 2017

 

15 luglio 2017

Pagani, paganesimo e truffa religiosa

FEDERAZIONEPAGANA.BLOGSPOT.IT


Noi non viviamo in una società di imbecilli, viviamo in una società di truffatori.

[Credere, obbedire e combattere, appartiene
all'ideologia cristiana, non a quella
Pagana.]

A me non interessano le divisioni fra "mondo della cultura" e "mondo popolare". Che significa che: la cultura sa che il Gesù non è mai esistito, ma deve tacerlo perché con Gesù si controllano i comportamenti degli individui rubando loro la vita e rendendo difficoltosa l'esistenza?

Si chiama truffa.

Dove il truffato viene privato della possibilità di organizzare in maniera diversa la sua esistenza costringendola in una dimensione fideistica che viene legittimata dalle pistole che la Polizia di Stato punta alla testa dei cittadini in nome del crocifisso.

Questo vale anche per i Pagani.

Il termine "pagano", usato in campo religioso, era l'insulto che i cristiani usavano per definire gli abitanti dei paesi che ancora non si erano convertiti al cristianesimo. Non era un termine che i cristiani usavano per definire gli Stoici, i Neoplatonici o gli Scettici. Questi erano Neoplatonici, Stoici, Scettici mentre, gli abitanti dei paesi praticavano il culto degli Dèi in relazione al mondo in cui vivevano. Incontravano gli Dèi attorno a loro e non in uno spazio psichico che sfociava nella patologia delirante del dio creatore.

Con la traduzione da parte di Ficino dei testi filosofici greci si è diffusa la voce che quei testi fossero Pagani. Non frega nulla a costoro sapere che Filone d'Alessandria (e chi con esso) ha confezionato il cristianesimo usando l'Apologia a Socrate, il Timeo e La Repubblica di Platone.

Questi pezzenti trovano Platone così assonante al catechismo cattolico, che hanno studiato nell'infanzia, da spacciarsi come Pagani che usano Platone, dal Timeo a La Repubblica, ignorando che Platone era solo un despota criminale al pari di Gesù di cui Platone è uno dei papà filosofici.

Se si vuole essere dei Pagani, è necessario tornare alle origini del culto di Roma prima dell'arrivo dei Platonici al circolo degli Scipioni. Se si vuole essere dei Pagani è necessario riprendere Esiodo della Teogonia. Se si vuole essere Pagani è necessario elaborare il pensiero proprio della Religione Pagana e assumersi la responsabilità di questa elaborazione.

Altrimenti si è solo dei pagliacci, come quelli del Parlamento Mondiale delle Religioni il cui scopo è quello di aiutare cattolici, protestanti, ortodossi, islamici, ebrei e buddisti a stuprare bambini in nome del loro dio assassino.

Noi come Pagani non siamo Platonici: perché dovremmo accettare un sistema religioso che renda l'uomo schiavo di un dio padrone e della gerarchia che lo rappresenta?

Solo i codardi che chiamano sé stessi Pagani e che si riferiscono a ideologie di onnipotenza e di dominio come i cristiani possono appoggiare l'idea di un dio padrone e di una gerarchia che domina l'uomo. Gli altri, i Pagani che si assumono la responsabilità di costruire la Religione Pagana, sanno che la religione è uno strumento con cui l'uomo affronta la vita e, pertanto, elaborano il loro pensiero religioso in funzione della costruzione del futuro dell'uomo.

Per questo motivo non esiste mediazione fra ideologie. Le ideologie non possono mediare. Non c'è mediazione fra un'ideologia che tende a trasformare l'uomo in schiavo e un'ideologia che tende a rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo dell'uomo.

Non c'è mediazione fra un topo di laboratorio che subisce il bisturi da parte del vivisezionatore col suo aguzzino. Non c'è mediazione fra le persone torturate e i torturatori dell'inquisizione. Non c'è mediazione fra i bambini stuprati e i preti stupratori.
Non c'è mediazione fra la monarchia assoluta del Vaticano, la tirannia di Platone da un lato e la Repubblica Democratica propria dell'ideologia dei Pagani.

 

15 luglio 2017

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone.

La Repubblica di Platone, forma e realtà degli Dèi

Platone e l'idea del Dio persona

Quarta parte

Insomma, dice Platone, tutto ciò che è fatto bene non si modifica e dal momento che il dio deve essere necessariamente perfetto, un Platone perfetto, non può più modificarsi. Solo che gli Dèi nascono e dal momento che nascono sono sottoposti al mutamento. Può Platone negare che gli Dèi siano nati? E in base a quale prova empirica? Egli desidera l'eternità e l'immutabilità. Ma il desiderio di immutabilità e di eternità appartiene solo alla sfera del suo desiderio.

Scrive Platone nella Repubblica:

"Per tal motivo dio è l'essere che meno di ogni altro potrebbe assumere molte forme".
[…]
"E allora si pone la seguente alternativa: egli, rispetto a se stesso, cambierà in qualcosa di meglio e di più bello o in qualcosa di peggio e di più brutto?". [C]
"Per forza di cose, se cambiasse, egli dovrebbe mutarsi in qualcosa di peggiore. Non potremmo, infatti, sostenere che dio manchi di bellezza e di virtù".
Al che risposi: "è verissimo quel che dici. Ma se le cose stanno in questi termini, ti sembra possibile, Adimanto, che qualcuno, non importa se uomo o dio, in coscienza potrebbe in qualche modo desiderare di diventar peggiore?".
"Non può essere", ammise.
"E, di conseguenza, è pure impossibile per un dio mutar la propria natura, ma, come è evidente, ciascuno degli dèi mantiene sempre e unicamente la sua propria forma, per il semplice fatto che è in sommo grado bello ed eccellente".
"Questo - riconobbe - mi sembra del tutto necessario".

---fine citazione da la Repubblica di Platone---

Il dio è Platone e Platone non tollera di mutare la propria natura e la propria forma.

Quando io dico che l'atmosfera è Zeus, Zeus muta continuamente forma e natura mentre, ciò che è costante è l'intento che porta Zeus a persistere nella sua realtà. Che poi io percepisca la coscienza dell'Atmosfera e decida di descrivere tale coscienza con i modelli con cui rappresento l'uomo, si tratta una mia scelta con cui descrivo una realtà, la circoscrivo nel mio pensato per farla rientrare nella mia descrizione annullando tutto quanto di Zeus è ridondante rispetto alla mia vita. Zeus comprende me e io limito la realtà d Zeus per farlo entrare nella mia descrizione.

Zeus muta. Muta nella sua natura, nella sua coscienza, nella sua consapevolezza, nella sua forma e il suo mutare appartiene al divenire della vita, delle sue trasformazioni indotte dalla presenza di ogni vivente. Le sue trasformazioni sono anche le mie trasformazioni e la mia sensazione di bello è quanto io concepisco funzionale alla mia esistenza.

Platone concepisce gli Dèi come tiranni, come dei padroni della vita, ma gli Dèi sono la vita stessa che si presenta quando la forma non era e quando, ad ogni trasformazione, le specie della Natura si diversificavano.

CONTINUA

STREGONERIAPAGANA.IT

Come Platone intende gli Dèi e la loro realtà in funzione della legittimazione del tiranno.

 

15 luglio 2017

Severino e la tecnica

Ho letto un'intervista a Severino su l'Espresso a proposito della tecnica e della filosofia. Mi stupisco sempre quando le persone, come Severino, confondono i fini con i mezzi. La politica, l'esercito, l'economia, come la tecnologia, sono mezzi per il controllo degli uomini. Come tutti i mezzi si presentano sulla scena della storia con grandi prospettive di rivoluzione sociale per poi sgonfiarsi e ridursi ad una dimensione quasi miserabile. Pensate al potere della politica nei discorsi di Robespierre, il grande cambiamento storico rispetto alla miseria morale di un Giorgio Napolitano, di un Silvio Berlusconi o di un Matteo Renzi. Pensate al capitale della Compagnia delle Indie o dei grandi banchieri e misuratelo con la fragilità del sistema bancario odierno. Pensate agli eserciti coloniali e pensate all'esercito di oggi, come quello USA, che non riesce a far fronte all'invasione della Corea, del Vietnam, dell'Afganistan o dell''Iraq: bravi a distruggere con i bombardieri, ma incapaci di conquistare.

La stessa cosa vale per la tecnologia. I limiti della tecnologia sono i limiti dell'uomo e dell'attività umana.

In fondo, che cos'è la politica, l'economia (compresa la finanza), l'esercito o la tecnologia se non dei mezzi con cui controllare l'attività umana? E senza l'uomo che ha delle necessità, che ne è dell'economia, della politica, della finanza o della tecnologia?

L'uomo è il fine del nostro pensiero. L'uomo come inizio e come fine. Il resto, i discorsi economici, politici, tecnologici o finanziari servono solo per allontanare l'attenzione dell'uomo rispetto alle sue reali condizioni di vita.

 

 

16 luglio 2017

Sto leggendo un libro sui fondamenti psicologici che si frappongono fra evoluzionismo e creazionismo. Non c'è nulla da fare: gli evoluzionisti continuano a pensare l'evoluzione in termini creazionisti. Non c'è nessuno più creazionista di un evoluzionista. Non è un ossimoro, è una constatazione.

Commenti

D. A. R.

Charles Darwin affermava che “Luce si farà sull'origine dell’Uomo e la sua storia” mentre altri ricercatori affermano che "Nell'eterna lotta per la sopravvivenza, non vince solo il più forte, colui che possiede il patrimonio genetico migliore, ma colui che sa anche meglio sfruttare il proprio potenziale emotivo. Cambiare gli schemi del proprio pensiero per sfruttarne l'immenso potenziale utile a destreggiarsi nella giungla quotidiana è l'unica vera possibilità di sopravvivenza, l'unica vera evoluzione possibile" ovvero una luce sull'evoluzione, ma non quella della specie umana, bensì del suo Pensiero...

 

 

17 luglio 2017

[Pagina sul blog di Informazione Veneta: blog chiuso e pagina cancellata!]

Io non credo che le persone portino doni gratuitamente. Io sono convinto che spesso, dietro ai doni, si nascondono scopi e intenti che io non capisco e che potrebbero danneggiare la vita degli uomini.

Questo mi rende sospettoso?

Forse, ma se le persone non imparano ad essere limpide e ad usare le parole per gli intenti che perseguono essere attenti a quanto ci succede deve essere la nostra priorità.

Ma, soprattutto, non giocate a giochi di cui non avete l'assoluto controllo delle regole del gioco.

Central Intelligence Agency, religione pagana e la destabilizzazione sociale

INFORMAZIONE VENETA. BLOG SPOT. IT

Central Intelligence Agency, religione pagana e la destabilizzazione sociale

Solo la discussione religiosa dei suoi contenuti ci preservano da progetti politici Entrare in quest’ottica di ragionamento significa salvaguardare sé stessi e la società da contrpposizioni che, anziché andare a beneficio della società in cui viviamo, vanno a beneficio dei suoi nemici.

 

 

18 luglio 2017

Sono stato a Jesolo mentre Franco dava acqua piantina per piantina.

Questo che vedete è un olmo ed è stato piantato alto poche decine di centimetri solo 100 giorni fa.

La nuova estensione del Bosco Sacro sta crescendo, ogni pianta col suo ritmo e con le sue caratteristiche.

Commenti

Franco Santin

Oggi con 10 hl d'acqua accontento per 5 gg tutte le piantine. Quando le avevo dal vivaio (trascorsi 100 gg), bastavano 2 innaffiatoi da 16 litri. Il prossimo anno, a metà luglio, se non saranno sopraggiunge disavventure meteo, 100 hl costituiranno una buona misura delle richieste idriche, non più affrontabili con il metodo utilizzato ora.

 

18 luglio 2017

http:// www. huffingtonpost. it 547 -bambini -vittime -di

Ora conosciamo perché c'era contiguità fra molti politici e il Vaticano, in particolare con Wojtyla e Ratzinger: erano complici in un medesimo disegno criminale.

Non è importante se i politici sapessero o non sapessero dell'attività di Ratzinger, di Bergoglio e della sua organizzazzione. Ne condividevano l'ideologia, l'ideologia del possesso delle persone, che … Altro...

HUFFINGTONPOST.IT

547 bambini vittime di violenza nel Coro di Ratisbona. Il rapporto shock dell'avvocato

 

18 luglio 2017

[Pagina sul blog di Informazione Veneta: blog chiuso e pagina cancellata!]

Sia chiaro che non mi è stato facile scrivere questa pagina, ma dopo oltre venti anni che espongo idee e principi religiosi e aggressioni su aggressioni subite da personaggi ambigui che si presentavano con intenti di egemonia fra i "pagani", mi sono stancato.

L'ambiguità davanti ad una persona dagli intenti chiari è un'offesa, un'ingiuria e rappresenta l'anticamera dell'aggressione personale.

Pensare che dietro all'attività di persone miserabili ci sia un "complotto internazionale" è da paranoici, ma se tu pensi che la miseria culturale che ti offende è solo il prodotto di un'ignoranza personale e tratti questi miserabili con sufficienza, domani avrai perso tutto ciò che hai costruito e per cui hai lavorato.

Non puoi pensare che "lui ama Gesù e allora è un "poverino" da compatire", ma devi dire "lui amando Gesù è un criminale che partecipa alla violenza dei bambini in un disegno criminale più ampio". Perché questo è l'effetto che produce nella società.

Non è che la Phyllis Curott, Francesca Ciancimino Howell, Andras Corban, siano solo dei personaggi ambigui, immorali e senza cultura, ma solo attribuendo loro intenti criminali, fintanto che non esporranno sé stessi nei dibattiti religiosi pubblici, si potrà salvare il dibattito religioso che vede la costruzione della Religione Pagana come democrazia religiosa in opposizione all'assolutismo delle dittature del cristianesimo, dell'islamismo, dell'ebraismo e del buddismo.

Noi Pagani siamo diversi dalle religioni assolutiste, noi curiamo il futuro dell'uomo, e questa diversità va ribadita contro il macellaio di Sodoma e Gomorra e il pederasta in croce. Con loro non c'è mediazione ideologica e le persone ambigue hanno lo scopo di aggredire i Pagani in funzione di un assolutismo religioso riconducibile all'ordine del macellaio di Sodoma e Gomorra di ammazzare tutti coloro che non si mettono in ginocchio davanti a lui.

Central Intelligence Agency, religione pagana e la destabilizzazione sociale

INFORMAZIONE VENETA. BLOGSPOT. IT

Central Intelligence Agency, religione pagana e la destabilizzazione sociale

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19 luglio 2017

Quando affermo che "la vita vince sempre", non mi riferisco ai coglioni che si pensano creati ad immagine e somiglianza di un dio pazzo, cretino e deficiente. Mi riferisco alla capacità della materia di passare dallo stato di inconsapevolezza allo stato di consapevolezza al di là delle condizioni oggettive in cui questo avviene.

Per questo non mi stupisco quando le osservazioni scientifiche tendono a confermare le mie osservazioni filosofiche (fatte oltre 30 anni or sono).

REPUBBLICA.IT

L'ultimo superstite sulla Terra? Il tardigrado

 

19 luglio 2017

La Religione Pagana è una religione di libertà che si contrappone alla religioni di verità.

Cosa significa?

Significa che nella Religione Pagana è importante il cammino per esplorare l'immenso sconosciuto in cui viviamo mentre, la verità di quanto scopriamo appartiene alla percezione e al vissuto soggettivo.

Al contrario, nelle religioni di verità (platonismo, cristianesimo, islamismo, buddismo ed ebraismo) è "dio" che rivela la verità del mondo e l'uomo può solo sottomettersi a quella verità.

Nella religione di libertà l'uomo percorre un cammino che lo conduce nell'infinito dei mutamenti (delle trasformazioni del mondo) mentre, nelle religioni di verità l'uomo è come Isacco sulla pira che attende che il "padre" gli tagli la gola per far piacere al suo "Dio padrone".

 

19 luglio 2017

Che fine hanno fatto le obiezioni sulle coppie di fatto? La legge creerà l'abitudine. L'abitudine creerà il costume e, come per il divorzio, non toccherà gli interessi di nessuno portando un po' di felicità.

Lo stesso vale per lo Ius Soli leggero e condizionato proposto dall'Italia.

Gli schiavisti fanno guerra ai poveri solo per sentirsi meno schiavi e meno "merde umane". Ma restano solo schiavi che desiderano essere schiavisti e le solite "merde umane".

Commenti

Claudio Simeoni

Non capisco: se non avessero fatto la legge sulle coppie di fatto, il mondo sarebbe stato sfamato?

Legittimare le unioni gay è parte dei diritti rivendicati dalla destra (quella politica, non quella cattolica) in quanto fa parte delle libertà individuale di uscita dall'orrore coercitivo cristiano.

 

19 luglio 2017

Passeggiando per la città di Marghera si incontrano molte cose belle.

Commenti

Manuela Simeoni

Lo notavo anch'io sabato scorso, questo albero!

 

 

20 luglio 2017

Non esistono cose gratis nella vita. Se ti è permesso di sopravvivere è solo perché sei utile alla loro ricchezza (o potere di dominio).

Commenti

Marina Capenti

Vero e triste

 

20 luglio 2017

Il cinema è finzione

I film si chiamano "finzione" e quando la finzione è ben rappresentata coinvolge le emozioni delle persone. C'è un attore che recitò facendo Gesù nella Passione di Cristo di Gibson tale James Caviezel. Alcune persone, incontrandolo di persona, gli hanno chiesto di fare qualche miracolo. Poi, James Caviezel ha recitato la parte di un killer professionista in una nota serie televisiva: chissà se qualcuno gli ha chiesto di ammazzargli qualche nemico.

Quello che voglio dire è che il cinema è finzione. La finzione serve per coinvolgere lo spettatore, ma nella finzione non c'è nulla di reale e di affidabile.

Commenti

D. A. R.

Oppure per avere incubi... o per avere incubi dipende dal vissuto che l'inconscio associa a dei film?

Marina Capenti

Sogni...incubi che differenza c'è.... Importante è che ti permettano di andare in un mondo virtuale, l'importante è esserne coscienti

D. A. R.

Infatti dipende anche da come uno o una è legata all'evento virtuale

 

20 luglio 2017

Gesù di Nazareth: l'infamia dell'umanità

Quando io ho iniziato il mio percorso di Stregoneria non l'ho iniziato partendo da una "cultura scolatica", e nel modo in cui scrivo si vede.

Ho iniziato abitando il mondo del pensiero umano.

Ho iniziato con la relazione che ha un'idea specifica nelle condizioni di vita delle persone.

Per questo motivo non sono partito dalla storicità delle idee sociali, ma dalla presenza delle idee sociali nel presente in cui vivevo.

La critica che ne nasceva era la critica degli effetti che quelle idee avevano sulla vita dell'uomo in quel presente.

Solo dopo molti anni ho iniziato a pensare ad una "storia" del divenire e della sedimentazione delle idee nella società.

Per questo motivo io racconto un cammino di trasformazione soggettiva e mai una verità da accettare.

Ho iniziato affrontando l'oscurantismo cristiano per poi ampliare progressivamente la ricerca a mano a mano che mi trasformavo.

So perfettamente che i miei libri non hanno la forma e la scrittura che il mondo culturale richiede.

Ma io non vendo scrittura o forma, io racconto punti di vista sul mondo, sulla vita, nella filosofia e nella teologia.

I libri li stampo per il mio personale piacere di avere il cartaceo. Il pacere di dire "Queste sono le mie idee, le ho costruite col mio lavoro!".

Infatti, è per questo che le idee, i capitoli dei libri, le potete leggere e scaricare gratuitamente dai miei siti in internet.

Esattamente come l'indice della pagina che vi presento.

Gesù di Nazareth: l'infamia dell'umanità

STREGONERIAPAGANA.IT

Dall'analisi dei testi sacri dei cristiani, i loro vangeli, risulta che Gesù di Nazareth, il loro uomo Dio, può essere definito con tutti i contenuti di malvagità propri della storia umana. Per questo è definito come: l'infamia umana.

 

20 luglio 2017

A cosa serve diventare uno Stregone

Se diventando uno Stregone non vinci la lebbra con un "abracadabra", a che ti serve diventare uno Stregone?

A fare scelte virtuose per non aver a che fare con la lebbra nonostante condizioni che potrebbero coinvolgerti.

Ma se io non ho la lebbra, perché mai dovrei diventare uno Stregone per fare scelte virtuose?

Dunque, io che non ho la lebbra non devo agire in modo tale da fare scelte virtuose. Fare scelte virtuose comportano attenzione nel coinvolgimento nelle relazioni nel mondo. Per questo, visto che non ho la lebbra, vengo indotto a confidare nella buona sorte: vuoi che proprio io, che sono creato ad immagine e somiglianza di dio, prendo la lebbra?

Chi è malato di lebbra vorrebbe diventare uno Stregone per guarire dalla lebbra. Ma quando hai la lebbra (o le infinite altre difficoltà psico-fisiche che puoi incontrare nella vita), te la devi cavare con i mezzi che hai in quel momento. Non puoi intraprendere un cammino di Stregoneria se vivi in condizioni di sofferenza psico-fisica. Da quella sofferenza devi prima uscire e poi cambiare il tuo modo di affrontare la vita.

Si verifica che quando il malato di lebbra guarisce, porta il "cero alla madonna" anziché ringraziare coloro che hanno costruito, mediante lo sviluppo dell'arte medica, le condizioni per la sua guarigione. Portando il "cero alla madonna", anziché iniziare un percorso di scelte virtuose, si predispone per l'acquisizione della nuova lebbra (o le infinite altre difficoltà psico-fisiche che può incontrare nella vita). In questo modo, di difficoltà in difficoltà arriva alla morte del corpo fisico avendo rinunciato al benessere che una vita, fatta di scelte virtuose, gli avrebbe, nonostante le difficoltà delle condizioni della sua vita, potuto garantire.

Entrambi i corpi fisici muoiono: la differenza sta nel come hanno vissuto.

Commenti

Marina Capenti

Bel post.....bel ragionamento!

 

20 luglio 2017

Non ci si trasforma in Stregoni perché si legge qualche cosa di Stregoneria. E quando ci si trasforma in Stregoni si acquisisce la capacità di percepire il mondo in maniera diversa, non si vince il super enalotto e nemmeno un posto di lavoro.

 

20 luglio 2017

Si è perso la visione sociale di destra e di sinistra. Quando un valore sociale è di destra e quando un valore sociale è di sinistra?

In linea di massima i valori sociali di destra tendono alla sfera individuale mentre i valori sociali di sinistra tendono alla sfera collettiva.

Dal momento che il collettivo, la società, è fatta di individui, una distinzione netta fra valori sociali di destra e valori sociali di sinistra, non è assoluta.

Per esempio, i diritti delle coppie gay, approvati recentemente, sono un valore di destra mentre il diritto di famiglia (indipendentemente dal sesso dei componenti la famiglia) è un valore di sinistra?

Il suffragio universale, esteso alle donne, è un valore di sinistra mentre, le quote rosa, sono un valore di destra?

D'altro canto, nel sistema in cui viviamo, nemmeno la sinistra può contestare l'esigenza delle quote rosa visto il predominio maschile nella rappresentanza sociale.

Mentre il dibattito sociale è possibile fra destra e sinistra, non è possibile il dibattito quando chi si definisce di destra o chi si definisce di sinistra diventa, di fatto, clericalista cattolico di destra e clericalista cattolico di sinistra.

Dove il gioco è quello di una destra che perora le cause degli schiavisti e una sinistra che pratica il pietismo degli schiavi dimenticando che le persone sono cittadini portatori di diritti Costituzionali.

 

 

21 luglio 2017

mattino padova. gelocal. it quindicenne -accusa -il

Il punto non è se è colpevole o innocente, il punto è che i genitori mandano i figli in parrocchia pur sapendo che ideologicamente il prete cattolico per i suoi adepti è Gesù e come Gesù ha il diritto teologico di violentare i ragazzi. Diritto teologico, perché Gesù pretende di possedere le persone, in quanto figlio del dio padrone, e farne ciò che vuole. E' la società civile che condanna la violenza del prete sui ragazzi, non Gesù che nella violenza sessuale sui ragazzi viene imitato dai preti cristiani.

La società procederà nelle indagini e per la condanna è necessaria la certezza di aver commesso il reato, ma sta di fatto che teleologicamente il reato è stato commesso. Noi non possiamo farci il giudizio sulla verità processuale, ma sui dati sociali che emergono.

Tutti i preti cattolici fanno violenza ai ragazzi; non tutti i preti cattolici violentano sessualmente i ragazzi. Fintanto che la prima condizione permane, la seconda condizione è nella normalità delle cose.

Per questo motivo andrebbero condannati i genitori che mandano i figli in parrocchia: sono responsabili dei disastri emotivi che procurano ai loro figli.

Quindicenne accusa il parroco: "Violenza sessuale in canonica" - Cronaca - Il Mattino di Padova

MATTINO PADOVA. GELOCAL. IT

Quindicenne accusa il parroco: "Violenza sessuale in canonica" - Cronaca - Il Mattino di Padova

Monselice, il prete respinge le accuse ma è stato allontanato. Il suo legale si batte per l’inutilizzabilità di alcune intercettazioni.

 

 

22 luglio 2017

milano. repubblica. it /aggressioni _centrale

I comportamenti di merda stanno aumentando. Il mondo non è meno sicuro perché ci sono gli immigrati, ma perché i bulli (leggi criminali), usati spesso dalla Polizia di Stato per creare problemi sociali, agiscono sempre senza nessuna prevenzione.

MILANO. REPUBBLICA. IT

Aggressioni in serie in zona stazione Centrale: calci e pugni un clochard poi picchiano i passanti, arrestati

 

22 luglio 2017

Socialismo e nazional-socialismo.

Qual è la differenza fra le due ideologie?

Il socialismo applica sé stesso a tutti gli uomini, mentre il nazional-socialismo applica il socialismo ad un numero ristretto di uomini, definito per nazione, razza o religione, negando agli altri uomini la partecipazione a tale socialità. Per negare ad altri la partecipazione alla società è necessario che siano sottomessi come nazione o emarginati all'interno della nazione.

Uno è socialismo, come ideologia della solidarietà fra individui uguali e l'altro è nazismo come ideologia di separazione in un'ottica di supremazia per nazione, razza o religione.

Questo è il motivo per il quale Israele è uno stato nazista.

 

22 luglio 2017

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

[Pagina sul blog di Informazione Veneta: blog chiuso e pagina cancellata! il link porta alla pagina conclusiva del lavoro]

Quando in una società ci sono polemiche su che cosa si considera come "famiglia", è necessario sapere che le opinioni che si esprimono sono a favore o contro Platone.

Se noi conosciamo l'origine e i fondamenti ideologici in cui la questione è posta, possiamo aver chiaro anche gli intenti per i quali alcune persone hanno idee a favore o idee contrarie a quanto proposto.

E' indubbio che la recente legge sulle Unioni Civili, spesso fatta passare come "Unione gay", ha visto uno scontro fra opinioni che si sono collocate a destra o a sinistra. Dove i favorevoli erano a sinistra mentre i contrari erano a destra. Eppure, una volta approvata la legge, i gay alimenteranno le file della destra politica in una visione assolutista all'interno della società democratica. E' inevitabile. Come era inevitabile che una volta costruita la libertà religiosa in Italia gli ebrei andassero ad alimentare la destra assolutista. Questo perché il punto centrale dell'ebraismo non è la libertà dell'uomo, che veniva dichiarata come necessità contingente, ma l'assolutismo del macellaio di Sodoma e Gomorra nella cui immagine viene veicolata la pulsione emotiva del condizionamento educazionale imposto ai bambini ebrei e che il cristianesimo umiliava.

Esistono degli elementi di fondo, ideologici e emotivi, che stanno alla base di dichiarazioni formali che servono come propaganda per occultare l'intento.

Platone, il matrimonio nel nazismo e cristianesimo

INFORMAZIONE VENETA. BLOG SPOT. COM

La Teoria della Filosofia Aperta e la necessità della libertà dell'uomo contro l'oscurantismo.

 

22 luglio 2017

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

[Pagina sul blog di Informazione Veneta: blog chiuso e pagina cancellata! il link porta alla pagina conclusiva del lavoro]

Capire che l'assolutismo viene imposto mediante l'imposizione di idee aprioristiche è non solo necessario, ma doveroso per poter uscire dall'assolutismo e costruire una diversa organizzazione sociale.

Anche questo è un inciso del più vasto lavoro che sto facendo di analisi del divenuto delle idee sociali che hanno in Platone il sanguinario devastatore delle società civili.

Platone, il matrimonio nel nazismo e cristianesimo

INFORMAZIONE VENETA. BLOG SPOT. COM

La Teoria della Filosofia Aperta e la necessità della libertà dell'uomo contro l'oscurantismo.

 

22 luglio 2017

I lavori che faccio in relazione all'ideologia di Platone mi richiedono molto tempo per scrivere una pagina da pubblicare sui siti. Per questo motivo sto tentando l'esperimento di postarne singole parti, a mano a mano che il lavoro procede, sui blog. I blog sono più facili da usare che non i siti, sono più immediati.

 

 

23 luglio 2017

Ho terminato di individuare gli elementi per i quali Platone, ne La Repubblica indica la necessità della costituzione della società e dello Stato nazista.

E' curioso come in passato, in particolare fra i socialisti, molti di questi elementi de La Repubblica venivano indicati come "socialisti" e come, nell'Antiduring di Engels venivano bocciati e condannati.

Commentare La Repubblica di Platone significa entrare anche in una polemica storica che ha coinvolto la storia della filosofia dall'800 ad oggi. In sostanza si tratta di definire la società che noi vogliamo. Cosa è importante e che cosa non è importante.

Ora procederò ad un minimo di correzione e penso che domani pubblicherò la pagina.

 

23 luglio 2017

Alle spalle di Venezia, fra Venezia e Padova, si sta formando una cella di instabilità con un centro temporalesco che potrebbe preludere anche a grandine.

Commenti

Franco Santin

Ci ha salutato, ha detto che torna domani

Alberto Savio

Domani macchine in garage ! Questo è sicuro

Franco Santin

E le piantine (dell'ampliamento del Bosco Sacro), ormai alberi affrancati, dove le riparo??

 

 

24 luglio 2017

Continuerò il lavoro dalla montagna. Troppo caldo...

Commenti

Franco Santin

Controllato umidità, non è bassa. certo diminuirà ancora i prossimi 2 gg, in coerenza con possibilità domani e mercoledì di ulteriori piogge.

 

24 luglio 2017

Ora si tratta di sapere se sta piovendo sul Bosco Sacro.

Commenti

Franco Santin

per quanto vedo, non vorrei essere a Chioggia con 600 alberetti di 2 anni. (vedo molto localmente grandinigeno, spero da nessuna parte)

Claudio Simeoni

Non credo che abbia grandinato: almeno spero.

 

24 luglio 2017

In questo modo è finita oggi la grande siccità del Veneto. Ci saranno altri giorni caldi, ma questa era una condizione attesa da molto.

Commenti

E. M.

Anche dove abito io (in Emilia-Romagna) ci stiamo preparando alle piogge.

 

24 luglio 2017

Passerò l'estate a caricare pagine su Platone.

 

 

25 luglio 2017

Annuncio del rito della Devotio che si terrà sull'Altipiano di Asiago in Agosto

Commenti

Federazione Pagana

Ho fatto l'evento prima di partire per la montagna.

 

 

26 luglio 2017

Lavorerò su Platone, farò la pagina tradotta da Dante Lioi Filho sui Mani, ma, soprattutto respirerò il nulla.

 

26 luglio 2017

Sono al fresco, in montagna.

 

26 luglio 2017

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

La società ideale di Platone

Seconda parte

Per Platone la legge non determina i diritti dell'individuo sottoposto alla legge.

Per Platone la legge è uno strumento con cui legittimare la violenza del reggitore, del tiranno, del despota.

Questo modo di pensare la legge, che va a definire l'ideologia nazista quando viene applicata nella società, è di fatto l'ideologia di Platone. Chiunque si identifica col despota, il tiranno, il padrone, necessita di leggi che legittimino la sua soggettività nei confronti di tutti gli altri uomini e donne che devono stare sottomessi. Per ottenere sottomissione e distruggere la vita degli uomini è necessaria la costruzione di una gerarchia di privilegi in cui il sottomesso al tiranno trovi nel tiranno la fonte della propria tirannia che a sua volta mette in atto nei confronti di persone più deboli. Queste persone più deboli Platone le individua nei figli e nella donne che devono essere sottomessi alla tirannia di padri e di mariti.

Anche oggi, che contro Platone e Gesù la legge impone l'uguaglianza dei cittadini sotto la medesima legge, Platone e Gesù compresi, la violenza viene esercitata sull'infanzia affinché i bambini riconoscano che Platone Gesù non sono uguali a loro, ma loro devono sottomettersi a Platone e a Gesù che vengono sottratti alla legge. I bambini sono costretti a sottomettersi alla loro morale, per ottenere la loro benevolenza: la benevolenza del tiranno, del dittatore.

Per mantenere la sua dittatura, Platone necessita di un esercito compatto, fatto da automi ubbidienti, di picchiatori che agiscano all'unisono, per violentare i cittadini in nome del bene della dittatura.

Scrive Platone:

"Ora – continuai – tu che sei il loro legislatore, come hai scelto gli uomini, con gli stessi criteri dovrai scegliere le donne da assegnare a loro, badando che siano il più possibile affini per carattere. Tali persone, poi, condividendo case e mense, e in privato non avendo nulla di tutto questo, per il fatto di essere accomunati nei ginnasi e nelle altre occasioni della vita quotidiana, credo che fatalmente saranno portati ad accoppiarsi per una specie di istintiva attrazione. O non ti sembra che quanto affermo abbia carattere di necessità?".

Pag. 1192---fine citazione---

Platone considera gli uomini come fossero bestiame al mercato. Il bestiame al mercato viene considerato come Platone considera gli uomini. Bestiame e uomini sono, nella disponibilità giuridica di Platone, la stessa cosa. Cosa impedisce al legislatore Platone di mandare il bestiame al mattatoio e gli uomini nelle camere a gas? La sua soggettività. Egli, onnipotente, sceglie. Il nazismo non è la camera a Gas. Ma la presenza della possibilità ideologica di un giudizio soggettivo e insindacabile che, quando conviene al despota, renda la camera a gas un elemento importante per l'esercizio del potere.

Come Hitler, in nome di Gesù, giustifica la soluzione finale (la frusta di Gesù nel vangelo di Giovanni è usata da Hitler per giustificare la soluzione finale contro gli ebrei), così Platone, in nome del bene pubblico, può giustificare la soluzione finale di una parte della popolazione.

Continua

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

STREGONERIAPAGANA.IT

Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

26 luglio 2017

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

La Repubblica di Platone, il comunismo nell'ideologia nazista

La società ideale di Platone

Prima parte

Quand'è che diciamo che un'ideologia è nazista?

Quando quell'ideologia giustifica il dominio dell'uomo sull'uomo. Quando uno o più uomini e donne, all'interno di un contesto ideologico, viene considerato un "oggetto d'uso" e deve essere costretto, o indotto, a comportamenti predeterminati in funzione di interessi di altri uomini e donne, di una casta, di una classe o di una volontà esterna al singolo uomo quale può essere la volontà di un dio, di un gruppo elitario di altri uomini o di uno Stato.

L'imposizione di una morale, fatta all'infanzia, o l'imposizione dei campi di sterminio fatti ad una razza, con l'imposizione di comportamenti condivisi o obbligatori si può differenziare per grado di intensità dell'imposizione, ma il fondamento ideologico della violenza è il medesimo.

La prima azione di Platone che consideriamo è:

"Che tutte le donne siano comuni a tutti questi uomini e che nessuna conviva privatamente con un solo uomo. Anche i figli devono essere in comune in maniera tale che nessun genitore conosca quale sia il proprio figlio e nessun figlio quale sia il proprio genitore."

Pag. 1191---fine citazione---

La prima cosa che impone Platone è la sottrazione della vita alle persone, ai loro corpi e ai loro possibili desideri.

Per Platone le persone devono cessare di avere un progetto esistenziale per diventare puri oggetti con cui lo Stato esercita il suo controllo. Come la donna diventa bene comune in quanto oggetto di possesso, così l'uomo diventa oggetto di possesso come bene comune dello Stato. Non è solo la donna che diventa oggetto comune, ma l'uomo stesso diventa oggetto d'uso dove la possibilità di generare figli gli è stata espropriata in funzione di un "uso comune" del fare figli.

Platone non vuole solo rendere le donne "oggetti d'uso comune", ma le donne diventano "oggetti d'uso comune" in funzione di uomini che sono diventati "oggetti d'uso" di proprietà dello Stato.

Dice Platone:

"Per quanto riguarda l'utilità – obbiettai – non mi pare si possa contestare il gran vantaggio che viene dal fatto di avere donne e figli in comune. Invece sulla realizzabilità o meno di un tal progetto, creo anch'io che ci sia molto da discutere".

Pag. 1191---fine citazione---

In sostanza, l'idea di Platone è riconducibile a quella dell'allevatore di bestiame che, come allevatore, non pensa a sé stesso come una bestia che viene allevata. Lui è il padrone. E' l'allevatore che possiede tutti gli uomini e tutte le donne e che, come padrone, determina i comportamenti che ritiene più consoni al suo allevamento di tutte le donne e di tutti gli uomini.

Platone ignora che se non si ha una società nella quale il singolo individuo non agisce per costruire il proprio futuro, buono o cattivo che sia, non può nemmeno esserci una società che costruisca il proprio futuro. Trasformare donne e bambini in un patrimonio comune privato di intento soggettivo e separato da uomini privati a loro volta del loro intento soggettivo, significa aver ridotto gli uomini al rango di bestiame al quale il padrone concede il diritto d'accoppiamento riservandosi di sottrarre il bestiame prodotto dall'accoppiamento.

Per ottenere la riduzione degli uomini in bestiame, Platone procede in questo modo:

"Io credo – dissi – che reggitori degni di tal nome, e così pure i loro aiutanti, vorranno, rispettivamente, dare ordini ed eseguirli, talvolta seguendo alla lettera le leggi, tal altra solo ispirandosi ad esse, quando sia loro permesso."

Pag. 1192---fine citazione---

I reggitori altro non sono che i despoti armati di polizia (i custodi) e di potere di scelta soggettiva nell'applicazione della legge. La legge non viene applicata in quanto legge, ma per come serve al reggitore. Il reggitore, il padrone, il tiranno, il despota, usa la legge per i suoi fini e per i suoi scopi, interpretandola a seconda dei suoi interessi. A volte in maniera letterale e a volte "ispirandosi ad essa".

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

STREGONERIAPAGANA.IT

Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

 

27 luglio 2017

Emozione come vita

L'uomo, come ogni altro essere della natura nasce da un'emozione che agisce con un corpo che si trasforma solo per emozionarsi.

Tutto è emozione. Il mondo per svelarsi alla nostra coscienza deve emozionarci.

Se ci dimentichiamo di vivere le emozioni nelle azioni e nelle relazioni col mondo, i meccanismi che concorrono all'insorgenza dell'emozione e all'adattamento neuro-vegetativo si chiudono su sé stessi producendo un dolore che si attenua soltanto nel delirio della malattia psicologica e psichiatrica.

La vita è un'emozione in un corpo che si trasforma emozione dopo emozione.

Ogni sistema filosofico può essere reale solo se considera l'emozione il fondamento della vita.

 

27 luglio 2017

Filosofia e creazionismo

Il problema di tutta la storia della filosofia consiste nell'idea creazionista.

L'uomo appare. L'uomo è. Da questa condizione si inizia a discutere. Come se non ci fosse un precedente, come se non ci fosse un futuro, ma solo una condizione in essere.

Questa idea è lo stupro e la violenza che la filosofia fa all'uomo.

Uccide il divenuto dell'uomo per negare il suo futuro in mome di un'esistenza che non gli appartiene.

La filosofia non è in grado di pensare l'uomo quando era nel brodo primordiale, la formazione della sua percezione la sedimentazione della sua cosciena.

Tutto è creato, tutto è apparso all'improvviso come uomo con due braccia, due mani e un modo di guardare il mondo.

Tutta la storia della filosofia inizia con fantasie e illazioni irreali di un mondo fantastico che inizia e finisce nella forma voluta da "dio".

Questo è il fallimento della filosofia.

La filosofia non è in grado di pensare l'uomo che abita e vive il mondo.

Non è in grado di pensare l'uomo quando non aveva la forma di uomo, quando si muoveva in un ipotetitco brodo primordiale o in forme ancora più antiche in cui la vita si muoveva e si agitava dentro di lui.

Eppure da lì parte la vita e da lì inizia la formazione della conoscenza.

Se non siamo in grado di arrivare a considerare l'inizio della necessità della formazione della percezione del mondo, non possiamo comprendere l'uomo e il essere nel mondo.

Per questo motivo la Teoria della Filosofia Aperta si discosta dal sentiero tracciato da Platone.

 

27 luglio 2017

Religione e società

Non si può pensare ad una religione senza pensare alla società in cui quella religione viene costruita.

Pensate come il Platonismo nasce calunniando gli ateniesi e il cristianesimo calunniando i Farisei e l'ebraismo calunniando Baal e le popolazioni mediorientali. La calunnia è il metodo del fondamento ideologico del monoteismo che costruisce regimi assolutistici ad immagine del suo dio padrone che viene costruito sulla calunnia dell'uomo. Non sono forse i cristiani che calunniano gli uomini dicendo che "tutti gli uomini sono peccatori"?

Una religione deve nascere per la libertà dell'uomo.

 

 

28 luglio 2017

Una volta cancellavo gli amici perché postavano e condividevano cose che mi erano ostili, oggi posso bloccare le cose ostili che i miei amici condividono. Le fusarate e le bitonciate, proprio non le sopporto più. Abbiate pazienza, ma come potete chiedermi l'amicizia se poi condividete cose di chi fa propaganda elettorale col crocifisso?

 

28 luglio 2017

Il ridicolo dei razionalisti

Le persone razionali, in filosofia, mi creano molti problemi. Iniziano col dire: "dal momento che Dio ha creato il mondo..." e parlano di ragione. Si pensano logiche e razionali. Da quella razionalità fanno discendere il loro ragionamento sul mondo e sulla vita. Anziché osservare la vita e i suoi bisogni per risalire ai processi del suo divenuto, giocano di immaginazione. Queste persone non stanno parlando di "dio", ma di loro stesse elevate a "dio". "dio" lo puoi solo uccidere, non puoi discutere con "dio" perché se l'assoluto, il delirio di onnipotenza, non muore dentro la persona, il delirio di onnipotenza uccide ogni divenire della persona.

 

 

29 luglio 2017

Mani, o vir a ser das espécies

https://www.federazionepagana.it/mani-portoghese.html

L'ultima pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese

Mani, o vir a ser das espécies

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Mani, o vir a ser das espécies, os Deuses na Religião Romana.

 

29 luglio 2017

Platone e i poeti. Perché Platone odia Omero?

E' la risposta che darò con la prossima pagina di analisi de La Repubblica di Platone. Stasera inizio a prepararla.

 

29 luglio 2017

Due bambini, da 0 a 7 anni. Uno che vive partecipando alle attività di una società e l'altro che vive in una cella sia pur con la madre. Entrambi metteranno in atto gli adattamenti soggettivi alle sollecitazioni del loro mondo. Impareranno a vivere in quel mondo. Saranno abili ad usare le condizioni e le opportunità dei rispettivi mondi. Prendete la condizione dell'uno e sostituitela con la condizione dell'altro e troverete dei disadattati. Uno tenderà ad alzar steccati mentre l'altro tenderà ad evadere. Il meccanismo della vita è uguale, adattamento soggettivo, gli effetti di un corpo che si adatta sono diversi. Diverso è il corpo, il cervello e la percezione dei fenomeni nel mondo. Eppure, pur presentandosi ai soggetti in modo diverso, il mondo è sempre lo stesso.

 

 

30 luglio 2017

Fu Walter Otto il primo Pagano a comprendere che gli Dèi del Mito non avevano nulla a che fare con gli Dèi descritti dai filosofi greci. I filosofi, come Platone, hanno fatto una guerra agli Dèi del mito per allontanarli e separarli dalla vita degli uomini. Affrontare Platone significa anche riprenderci il concetto della Natura degli Dèi dimostrando come la filosofia abbia fatto guerra agli Dèi di Omero ed Esiodo separando gli uomini dagli Dèi e trasformando gli Dèi in quella forma di "dio padrone" che sarà fatta propria dal cristianesimo.

 

30 luglio 2017

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

La Repubblica di Platone, il comunismo nell'ideologia nazista

La società ideale di Platone

Sesta parte

Uno dei problemi di questa scemenza platonica consiste nell'arroganza di Platone. Non è la relazione che un organismo mantiene con le sue parti, ma come Platone immagina che un organismo trattenga con le sue parti. Platone, privo di conoscenza, immagina. Il suo immaginare iene trasformato nella sua filosofia in verità. Di quanto Platone immagina rimane solo la violenza con cui imporre la sua immaginazione.

Platone non sa come funziona un organismo. Platone immagina sé stesso nelle vesti della coscienza dell'organismo e immagina che le sue parti non abbiano consapevolezza, intelligenza, volontà o scopo. Dopo aver manipolato l'infanzia e aver ridotto gli individui alla stessa stregua delle pecore di un gregge, pensa che le pecore del gregge partecipino a formare l'organismo di cui egli si erge a padrone.

Solo che le pecore di quel gregge hanno una loro volontà, una loro capacità di progettare, loro scopi. Non solo, ma pensano, amano, desiderano ed agiscono in funzioni di pulsioni che emergono dalla loro struttura emotiva mettendo in atto azioni che sono il frutto di decisioni e scelte nonostante che il dittatore, Platone, abbia tentato di privare quelle "pecore" della loro volontà, dei loro bisogni e dei loro desideri.

Come diceva Epicuro, un atomo cade dall'alto in basso seguendo una traiettoria determinata da forze esterne a lui. Tuttavia, in alcune situazioni, l'atomo può scegliere di deviare dalla sua rotta e quella scelta è l'inizio di una diversa sequenza di mutamenti e di trasformazioni. Epicuro attribuiva all'atomo una sua volontà, Platone vuole strappare al volontà all'uomo.

Quando Platone dice "Con buone ragioni ci siamo accordati!", è lecito domandarsi con quali persone si è accordato. Si è accordato con coloro a cui vuole assegnare la parte degli schiavi o la parte del "popolo" o si è accordato con i reggitori e i custodi. Oppure, si è accordato solo con sé stesso accordandosi per il ruolo di dominatore?

Il sacrificio per lo Stato

Per Platone il "sacrificio per lo Stato" deve essere ripagato con la disponibilità sessuale di tutti i cittadini nei confronti di chi è "coraggioso". La disponibilità sessuale dei cittadini deve essere imposta con la legge in modo che nessuno possa sottrarre la propria persona all'uso che ne vuole fare il coraggioso.

Il coraggioso, colui che combatte per lo Stato, secondo Platone, deve disporre della disponibilità sessuale di tutta la popolazione. Alla popolazione deve essere imposto per legge di essere sessualmente disponibile con chi è "coraggioso".

Platone paga l'obbedienza allo Stato di Polizia, Carabinieri, funzionari pubblici con la disponibilità sessuale dei sottomessi. I sottomessi dimostrano di essere obbedienti allo Stato nella misura in cui offrono la loro sessualità alla disponibilità di Poliziotti, Carabinieri e funzionari pubblici.

Questa costrizione conduce ad un solo effetto.

Il "coraggio" è una condizione soggettiva in relazione a condizioni oggettivamente favorevoli e quando qualcuno esalta il coraggio, altro non fa che appuntarsi sul petto la medaglia del "leone codardo" del mago di Oz. Una volta all'anno, spolvera la medaglia e va in parata per far vedere quanto è coraggioso in modo da poter disporre dell'offerta sessuale imposta per legge da Platone.

CONTINUA

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Come Platone intende educare l'infanzia nella sua Repubblica ideale e il ruolo del Mito nell'educazione religiosa nello Stato.

 

30 luglio 2017

L'odio di Platone per i poeti nella Repubblica

L'odio di Platone per i poeti è l'odio di Platone per l'uomo che vive con passione e con-partecipazione nelle condizioni e nelle contraddizioni della sua esistenza.

Per Platone l'uomo deve essere una macchina obbediente. Senza passioni né sentimenti.

Per Platone l'uomo non deve esprimere i suoi sentimenti. I sentimenti sono cose da "donnette".

L'uomo di Platone è colui che fa funzionare le camere a gas, che obbedisce agli ordini di genocidio, colui che tortura li uomini nelle segrete di polizia.

L'uomo nella Repubblica di Platone è il gerarca nazista, padrone di uomini e sterminatore di popoli pensti nella forma di "scarafaggi".

La poesia costringe l'uomo ad esprimere i suoi sentimenti e a risconoscere sentimenti e passioni nel mondo e questo impedisce all'uomo-macchina di Platone di eseguire gli ordini come un padrone che stermina gli abitanti di Sodoma e Gomorra.

L'odio di Platone per i poeti nella Repubblica

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L'odio di Platone per i poeti, come Omero ed Esiodo, è dovuto al fatto che i poeti suscitano sentimenti e le persone che hanno sentimenti non possono essere usate come aguzzini al servizio dello Stato.

 

Le infinite vie delle acque

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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