E non si può dire che forse quest'idea del volo degli asini sia materialmente falsa provenendo dal nulla, da una fantasia, come del resto abbiamo constatato parlando dell'idea del caldo e del freddo, all'opposto infatti, essendo l'idea del volo dell''asino massimamente chiara e distinta e contenendo maggior realtà oggettiva di qualunque altra, non c'è nessuna di per sé più vera, né tale che in essa si trovi minor sospetto di falsità. (parafrasando Pascal)
Marzo 2019: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.

Marzo 2019
la religione pagana su Facebook

Claudio Simeoni

La Religione Pagana e Facebook

 

01 marzo 2019

Oggi è il primo marzo.

Per costruire la filosofia della Religione Pagana nell'ambito del progetto della "Teoria della Filosofia Aperta" ho iniziato l'analisi della filosofia "ufficiale" (quella che si spaccia nelle scuole) con la "Partita mondiale di calcio della Filosofia" nel marzo del 2018.

Il risultato di questo lavoro sono 120 e oltre capitoli pubblicati sul sito:

La Partita Mondiale di Calcio della Filosofia

Per questo lavoro, dopo il gioco di calcio, rappresentato da uno scontro di citazioni fra filosofi, si è reso necessario stilare una biografia di ogni singolo filosofo che partecipava alla partita.

Una biografia diversa dalle biografie ufficiali le quali tendono a nascondere le debolezze e le meschinità dei filosofi per esaltare, di tutti i loro scritti, solo alcuni concetti funzionali al progetto filosofico di chi, magari, scrive una "storia della filosofia".

Questo lavoro sulle biografie ha una sua compiutezza in sé stesso. Mentre per gli scontri di calcio attraverso le citazioni intendo, se potrò, procedere anche ad un commento che ampli e che precisi le citazioni inserendole nel contesto ideologico della citazione stessa, le biografie non necessitano di commento e possono essere pubblicate in cartaceo sia pur in più volumi.

Per questo motivo, superata la quarantesima biografia che sarà quella dedicata a Cartesio, penso di iniziare a preparare il primo e forse il secondo volume delle biografie che, nella pubblicazione cartacea, diventeranno il primo e il secondo volume della "Partita mondiale di calcio della filosofia".

RELIGIONEPAGANA.IT

La Partita Mondiale di Calcio della Filosofia

 

 

02 marzo 2019

Oggi ho dato il via alla pubblicazione del libro che comprende sia "Il sentiero d'Oro" che "Ciò che porta a diventare eterni nella Religione di Roma Antica" più un altro paio di scritti. Il tutto rivisto e corretto prima da me e poi da Manuela.

Rispetto ai tempi che mi sono dato, sono in ritardo di un paio di mesi, ma sistemare questo libro è stata un'impresa titanica.

Con tutto l'iter burocratico saranno necessari una quindicina di giorni prima che mi arrivi.

Si tratta di 337 pagine, formato A4 e carattere 12.

Il libro stabilisce un "punto di non ritorno" per tutti coloro che vorranno occuparsi di Religione Pagana.

Commenti

M. C.

in questi giorni devo andare a ordinarlo allora

M. S.

M. C. aspetta che venga pubblicato!!

 

02 marzo 2019

Parlare di Proclo significa parlare dell'ultima illusione filosofica con cui i neoplatonici intendevano contrapporsi al cristianesimo. L'ultima Accademia, fondata da Plutarco dopo che l'Accademia di Atene fu chiusa 450 anni prima, tentò di contrastare filosoficamente il cristianesimo ribadendo i principi platonici. Principi che erano già stati fatti propri dal cristianesimo da oltre 400 anni.

L'illusione uccide la filosofia e la vita di Proclo ce lo racconta.

La biografia di Proclo Licio Diadoco

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di Proclo Licio Diadoco

 

02 marzo 2019

Quando noi pensiamo ai riti della Religione Pagana, pensiamo ai riti di vita dell'uomo. Alle sue trasformazioni che sottolineiamo non solo per ricordarle, ma per esercitare in esse, per quanto possiamo, la nostra volontà. Questo modo di pensare è opposto al cristianesimo, all'ebraismo, all'islamismo e al buddismo che nei loro riti non ricordano l'uomo, ma "Dio". Ricordano la volontà esercitata da "Dio" sull'uomo. Nel cristianesimo è "Dio" che nasce e lo chiamano "natale", è "Dio" che muore e la chiamano "pasqua". Per i cristiani l'uomo è tenuto a com-partecipare emotivamente, passivo, obbediente e sottomesso, alle azioni di "Dio". Nella Religione Pagana sono gli infiniti Dèi, del mondo in cui viviamo, che com-partecipano alla vita degli Esseri della Natura e noi, come Esseri della Natura, esercitiamo la nostra volontà, nella nostra vita, progettando un futuro possibile.

Per quei progetti, che modificano comunque il mondo, chiamiamo gli Dèi a com-partecipare.

In questo modo la religione cessa di essere "oppio dei popoli" o "strumento di dominio" per diventare un mezzo dei popoli con cui costruire il futuro.

Dobbiamo comprendere che la religione, come nome che definisce il sentimento di com-partecipazione che l'uomo usa per com-partecipare al mondo in cui vive, viene riempita di modelli esistenziali che ognuno di noi sceglie. Questi modelli possono portare l'uomo a costruire la vita o a distruggerla: è ogni singolo uomo che deve imparare a scegliere. E sceglie anche quando non sceglie perché le condizioni della vita scelgono per lui.

Commenti

D. A. L.

Ieri sera sono andato a vedere Carlo Sini e parlava anche lui di quello che hai scritto qui e dell'importanza del RITO DI DIONISO o di partecipare a FORME DIONISIACHE

D. A. L.

Verissimo che "esprimono concetti simili". Carlo Sini è molto APERTO e non è di certo limitatissimo come Galimberti. E' tutta un'altra pasta ed è tra i pochi che mi piacciono. Ieri sera andavo di fretta ma quando dico loro se conoscono la Religione Pagana "ci devono pensare" come se "capiscono il termine" ma non "l'ambiente".

 

 

03 marzo 2019

Un'altra pagina tradotta da Dante per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Questa pagina è un capitolo del libro che sto per pubblicare in Italiano.

Sorano, o Ser Lobo dentro de nós na Religião Romana

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Sorano, o Ser Lobo dentro de nós na Religião Romana

 

03 marzo 2019

Il prossimo filosofo di cui farò la biografia sarà Cartesio. E con Cartesio arrivo a 40 biografie. E spero di fare le altre 20 biografie entro il 2019.

Spesso noi ricordiamo i filosofi per piccole frasi, ma quelle frasi emergono da un insieme del pensiero che qualifica quelle stesse frasi che, estratte da loro contesto, spesso assumono un diverso significato.

La domanda a cui tento di rispondere con queste biografie è: chi è il filosofo? Chi è nell'insieme del vissuto e che cosa, in quel vissuto, coglie del mondo? Infine: cosa della sua visione ha lasciato agli uomini?

 

 

04 marzo 2019

Questa notte ho fatto un lavoro quantitativo sulle biografie dei filosofi che ho scritto per la partita mondiale di calcio della filosofia e, comprendendo la biografia di Sigmund Freud, ho materiale pronto per un libro. Le biografie, a fine lavoro, occuperebbero due volumi. La sistemazione di questo libro, e di altri materiali, la farò questa estate quando sarò in montagna. Per ora mi accontento di pubblicare "La religione di Roma antica nella Religione Pagana moderna".

 

04 marzo 2019

Si accusano le persone per le cose non fatte, ma non si può dire loro che cosa fare.

Chi accusa, cosa avrebbe fatto? Cosa riteneva di fare e in funzione di cosa?

E' proprio della tecnica della religione cristiana accusare senza dare alternative in modo che gli ascoltatori proiettino, sulle accuse, le loro aspettative mancate.

Si tratta di un vero e proprio sistema ideologico per il controllo delle persone. Quando Gesù dice: "Come potete parlare bene voi malvagi come siete..." ha paura di affrontare confronti e aggredisce le persone per non doversi confrontare sulle cose. In caso contrario, avrebbe dovuto convenire, dal momento che parlano bene, e, in quel caso, non li avrebbe più potuto chiamare "malvagi".

 

 

05 marzo 2019

E' un po' ridicola la filosofia di Cartesio. Da un lato vuole uscire dall'oscurantismo della fede mediante la ragione, ma in pratica, mediante la ragione riafferma l'oscurantismo della fede.

L'uomo che afferma di esistere perché pensa ritiene che il "Dio" cristiano esista perché viene pensato.

Commenti

Paolo Fiorindo

Forse aveva una madre bigotta, e per avere l'eredità, ed evitare che lasciasse tutto al clero e lui rimanesse con un pugno di mosche, ha dovuto convincerla di credere in dio. Lo scriveva anche De Amicis: "in fondo ai più magnanimi ardimenti c'é sempre un po' la macchia della pappa" (Sopra il quadernetto di un bimbo).

 

[inserito nella pagina, non condiviso in Facebook]

René Descartes (Cartesio) e la sua giustificazione dell'idea secondo cui "gli asini volano"

Come tutti i filosofi metafisici legati al potere anche Cartesio ha lo scopo di giustificare l'idea di Dio spacciandola come un'idea naturale da imporre sull'uomo.

Il testo che permette di comprendere la relazione fra Cartesio e l'idea, educazionalmente imposta, di Dio che Cartesio vuole far passare come "idea naturale" è "Meditazioni metafisiche". E' in questo testo che si esprime tutta la capacità di Cartesio di assoggettare sé stesso all'idea di Dio assoluto.

Il passo che cito è abbastanza ampio e contiene un ragionamento cartesiano sull'esistenza di Dio e su come l'esistenza di Dio agisce su Cartesio alimentando il convincimento dell'esistenza di Dio quale giustificazione della manipolazione mentale subita che lo costringe a mettere la superstizione di un'esistenza immaginata al di sopra della realtà vissuta finendo per piegare la realtà vissuta agli obblighi che egli attribuisce provenire dalla propria superstizione.

Scrive Descartes:

Resta dunque la sola idea di Dio, nella quale bisogna considerare se vi sia qualcosa che non sia potuta provenire da me. Con il termine "Dio" intendo una certa sostanza infinita, indipendente, sommamente intelligente, sommamente potente, e dalla quale tanto io stesso, quanto tutto il resto che esiste - se dell'altro esiste - è stato creato. Tutte queste cose sono certamente tali che, quanto più attentamente le osservo, tanto meno mi sembra che possano essere procedute da me solo. Pertanto, da quanto detto in precedenza, bisogna concludere che Dio esiste necessariamente.

Infatti sebbene l'idea di sostanza sia in me invero per ciò stesso che io sono una sostanza, non per questo tuttavia sarebbe "in me" l'idea di sostanza infinita, essendo io finito, se non procedesse da qualche sostanza che fosse effettivamente infinita.

Né debbo pensare di non cogliere l'infinito mediante una vera idea, ma soltanto mediante la negazione del finito, così come colgo la quiete e le tenebre mediante la negazione del movimento e della luce; all'opposto, comprendo invece in modo manifesto che c'è maggior realtà in una sostanza infinita che non in una finita, e che quindi in me la percezione dell'infinito è in qualche modo antecedente a quella del finito, cioè quella di Dio a quella di me stesso. In quale maniera infatti sarei consapevole di dubitare, di desiderare, cioè di esser mancante di qualcosa, e di non essere del tutto perfetto, se in me non ci fosse l'idea di un ente più perfetto, confrontandomi col quale riconoscessi le mie mancanze?

Né si può dire che forse questa idea di Dio è materialmente falsa, e che pertanto può venire dal nulla, come poco fa ho constatato a proposito delle idee di calore e di freddo, e simili; all'opposto infatti, essendo essa massimamente chiara e distinta, e contenendo maggior realtà oggettiva di qualunque altra, non ce n'è nessuna di per sé più vera, né tale che in essa si trovi minor sospetto di falsità. Questa idea dell' ente sommamente perfetto e infinito è, affermo, massimamente vera; per quanto infatti sia possibile forse figurarsi che un tale ente non esiste, non è però possibile figurarsi che l'idea di esso non mi rappresenti nulla di reale, come ho detto in precedenza dell'idea di freddo. Essa è anche chiara e distinta al massimo; infatti tutto ciò che colgo chiara- mente e distintamente, che sia reale e vero, e che comporti una qualche perfezione, è contenuto totalmente in essa. Né a ciò è di ostacolo il fatto che io non comprenda l'infinito, o che in Dio vi siano innumerevoli altre cose, che non posso in nessun modo né comprendere, e neppure forse raggiungere col pensiero; è infatti proprio, dello statuto di infinito di non essere compreso da me, che sono finito; ed è sufficiente che io intenda, e giudichi, che tutte quelle cose che concepisco chiaramente, e che so che contengono qualche perfezione - e forse anche innumerevoli altre che ignoro - si trovano in Dio o formalmente o eminentemente, perché l'idea che ho di lui sia in senso assoluto la più vera, la più chiara e distinta di tutte quelle che si trovano in me. Ma forse sono qualcosa di più di quanto io stesso intenda, e tutte quelle perfezioni che attribuisco a Dio, si trovano in me in qualche modo in potenza, anche se ancora non compaiono, e neppure sono tradotte in atto. Ho già sperimentato infatti che la mia conoscenza aumenta poco a poco; e non vedo che ostacolo ci sia a che aumenti sempre di più all'infinito, e neppure perché, una volta che la conoscenza sia così aumentata, io non possa grazie ad essa conseguire tutte le restanti perfezioni di Dio; né infine per quale motivo l'avere tali perfezioni in potenza, se ce le ho, non è sufficiente a produrre l'idea.

Però nulla di tutto ciò è possibile. Infatti in primo luogo, per quanto sia vero che la mia conoscenza aumenta per gradi, e che in me vi sono in potenza molte cose che non sono ancora in atto, niente di tutto ciò si applica all'idea di Dio, nella quale non c'è proprio assolutamente nulla di potenziale; infatti questo stesso aumentare gradatamente è motivo certissimo di imperfezione. Inoltre, sebbene la mia conoscenza aumenti sempre di più, ciò nonostante intendo che essa non sarà mai con ciò infinita in atto, perché non diventerà mai tale, da non essere suscettibile di un incremento ulteriore; giudico invece che Dio sia infinito in atto in modo tale che nulla può essere aggiunto alla sua perfezione. E infine percepisco che l'essere oggettivo di un'idea non può provenire da un essere che esista solo in potenza, e che parlando propriamente non è nulla, ma solamente da un essere attuale o formale.

Cartesio, Meditazioni metafisiche, Bompiani, 2017, p. 203 - 207

Tutto l'esercizio di Descartes è quello di affermare non solo l'esistenza di Dio, ma il possesso dell'uomo da parte di Dio in quanto Dio non è una mera idea, ma un soggetto attivo, formale, che agisce attivamente nei confronti di Descartes.

Dal momento che questo è il modo di fare filosofia, tanto varrebbe che discutessimo sulla realtà degli asini che volano e delle prodezze compiute dagli asini nel loro volo dal momento che io, avendo l'dea che gli asini possono volare, necessariamente quest'idea non mi può provenire da qualche cosa in potenza, ma da qualche cosa in atto, cioè dal volo degli asini.

E a questo non è di ostacolo che io non comprenda le leggi che regolano il volo degli asini perché è proprio dello statuto degli asini che io non possa comprendere il volo degli asini.

Certamente la capacità del volo degli asini, che io non comprendo, certamente si trovano in me che essendo finito non posso comprendere la grandezza del volo degli asini.

E non si può dire che forse quest'idea del volo degli asini sia materialmente falsa provenendo dal nulla, da una fantasia, come del resto abbiamo constatato parlando dell'idea del caldo e del freddo, all'opposto infatti, essendo l'idea del volo dell''asino massimamente chiara e distinta e contenendo maggior realtà oggettiva di qualunque altra, non c'è nessuna di per sé più vera, né tale che in essa si trovi minor sospetto di falsità. L'idea degli asini che volano è, affermo, massimamente vera; per quanto infatti sia possibile forse figurarsi che gli asini non volino non è possibile figurarsi che l'idea del volo degli asini non esiste come ho detto in precedenza dell'idea del freddo.

Dopo di che si piglia Descartes e lo si ricovera in un manicomio. E' possibile che questi filosofi pensano che l'idea di un assoluto al di fuori della vita sia innocuo per la vita stessa? Con quanta leggerezza usano raggiri retorici per dimostrare non solo l'indimostrabile affermato, Dio, ma giustificare tutta la violenza che da Dio procede per violentare la società civile affinché sia sottomessa all'idea di Dio.

 

 

06 marzo 2019

La celebrazione dell'Equinozio di Primavera al Bosco Sacro in Jesolo.

 

06 marzo 2019

www. repubblica. it/... /la _consulta _salva _la _legge .../

Tanto perché sia chiaro:

ROMA - La Corte costituzionale ha ritenuto che non è in contrasto con la Costituzione la scelta di politica criminale operata con la legge Merlin, quella cioè di configurare la prostituzione come un'attività in sé lecita ma al tempo stesso di punire tutte le condotte di terzi che la agevolino o la sfruttino.

La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha deciso le questioni sulla legge Merlin sollevate dalla Corte d'appello di Bari nell'ambito del processo sulle escort presentate, tra il 2008 e il 2009 ,dall'allora imprenditore Gianpaolo Tarantini all'allora premier Silvio Berlusconi. Un fatto per il quale l'imprenditore è stato condannato in primo grado: ma appunto il processo d'appello era sospeso in attesa della pronuncia della Consulta.

Le questioni di legittimità costituzionale sono state discusse nell'udienza pubblica del 5 marzo 2019. In attesa del deposito della sentenza che avverrà nelle prossime settimane, l'Ufficio stampa della Corte fa sapere che le questioni di legittimità costituzionale riguardanti il reclutamento e il favoreggiamento della prostituzione, puniti dalla legge Merlin, sono state dichiarate non fondate.

Le questioni erano state sollevate con specifico riferimento all'attività di prostituzione liberamente e consapevolmente esercitata dalle cosiddette escort. I giudici baresi sostenevano, in particolare, che la prostituzione è un'espressione della libertà sessuale tutelata dalla Costituzione e che, pertanto, punire chi svolge un'attività di intermediazione tra prostituta e cliente o di favoreggiamento della prostituzione equivarebbe a compromettere l'esercizio tanto della libertà sessuale quanto della libertà di iniziativa economica della prostituta, colpendo condotte di terzi non lesive di alcun bene giuridico.

REPUBBLICA.IT

Processo escort, la Consulta salva la legge Merlin

 

06 marzo 2019

La biografia di René Descartes detto Cartesio

Questa è la biografia di Cartesio. L'uomo che voleva uscire dall'oscurantismo fideistico della fede mediante la ragione e riaffermò l'oscurantismo fideistico nascondendolo dietro ad una parvenza di ragione.

Questa è la quarantesima biografia relativa alla partita mondiale di calcio dei filosofi.

Tutte queste biografie sono particolari perché hanno lo scopo di inquadrare i filosofi all'interno della costruzione della filosofia della Religione Pagana.

Senza un'analisi storico-critica della filosofia non è possibile trovare i motivi di legittimità della filosofia della Religione Pagana.

Questa partita di calcio della filosofia che si svolge nel mondo del tempo in cui i fenomeni si esprimono, privi di mutamento e privi di una sequenza storica, ha lo scopo di chiarire i principi filosofici che stanno alla base della religione Pagana.

Il primo volume delle biografie è stato completato e ho iniziato a preparare il secondo volume.

Dopo Cartesio, della squadra di calcio dei rinascimentali, sarà il turno di un filosofo che milita nella squadra dei "dialettici": Democrito.

La biografia di René Descartes detto Cartesio

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di René Descartes detto Cartesio

 

 

07 marzo 2019

Il prossimo filosofo di cui devo scrivere la biografia è Democrito.

Non sarà una biografia lunga. Di Democrito è rimasto molto poco. Nessun scritto diretto, ma solo citazioni spesso fatte fai suoi nemici.

Di Democrito si ricorda quasi esclusivamente che tutto l'esistente è riconducibile ad una materia infinitamente piccola che venne chiamata "atomi", ma poco si sa del significato che questa idea del mondo ha.

Un'idea per la quale Platone voleva bruciare i libri di Democrito perché quest'idea contraddiceva l'idea demiurgica e reincarnazionista di Platone.

Bruciare i libri di Democrito era l'unica possibilità che aveva Platone per confutare le tesi di Democrito.

 

07 marzo 2019

Nel settembre del 2017 io commentai un dialogo di Platone dal titolo "Amanti" che trovate all'indirizzo:

Gli Amanti di Platone e la funzione della filosofia

Questo dialogo, che secondo alcuni potrebbe non essere di Platone, secondo Trasillo uno dei due amanti che discutono con Socrate sarebbe il "mai nominato" Democrito.

Nel commento al dialogo ho messo in luce come Socrate sostiene che la filosofia serve per dominare gli uomini, mentre "l'amante" afferma che la filosofia serve per ampliare la conoscenza dell'uomo.

Socrate, in sostanza, dice. "Che te ne fai della filosofia se non ti serve per legittimare il potere dell'uomo sull'uomo?"

E' la differenza che c'è fra Platone che vuole il potere della dittatura e Democrito che è interessato soltanto allo sviluppo della conoscenza dell'uomo.

Questo commento, che trovate al link indicato, è un capitolo del VI volume della Teoria della Filosofia Aperta.

Gli Amanti di Platone e la funzione della filosofia

STREGONERIAPAGANA.IT

Gli Amanti di Platone e la funzione della filosofia

Platone, nel dialogo Gli Amanti, spiega a che cosa serve la filosofia e il filosofeggiare in opposizione a chi usa la filosofia per alimentare la conoscenza del mondo.

 

 

08 marzo 2019

Non pensavo che con Democrito la questione fosse così ricca di spunti. Fra Democrito e Platone c'è uno scontro ideologico importante. In filosofia si dice che Democrito fosse un "materialista" mentre Platone una sorta di "idealista" e nell'immaginario filosofico, Democrito legato alla materia mentre Platone legato allo spirito e all'anima.

Niente di più falso!

L'oggetto del contendere non è fra materialismo e spiritualismo. L'oggetto del contendere è "la proprietà dello spirito" o, se preferite, di tutti quei contenuti che vengono attribuiti da Platone all'anima. O l'uomo e la donna appartendono a Sé stessi o appartengono ad altri (un Dio padrone o un potere politico). O l'uomo e la donna agiscono in funzione dei propri desideri; o l'uomo e la donna devono agire in funzione dei desideri di altri (del Dio padrone o del potere politico, del potere economico).

Mentre per Democrito quei contenuti sono una proprietà dei corpi materiali che li veicolano nel mondo secondo la loro natura; per Platone la proprietà di quei contenuti (che riassume col termine "anima") sono di proprietà del demiurgo, del "Dio" o del "filosofo a capo della società" che la usano per controllare i corpi. In particolare i corpi degli uomini.

Da qui parte lo sviluppo di due diverse ideologie filosofiche. Per Democrito la filosofia è un mezzo per costruire la conoscenza; per Platone la filosofia è un mezzo per dominare l'uomo.

 

08 marzo 2019

D. A. R.

Per l'8 marzo voglio ricordare Clara Zetkin, che visse battendosi per l'emancipazione femminile e teorizzò la liberazione delle donne dalla sudditanza maschile come parte fondamentale dell'emancipazione del proletariato. Nell'agosto del 1932, come presidente del Reichstag per anzianità, incitò la sua gente a combattere il Nazismo.

 

08 marzo 2019

Scriveva Aristotele nel De Anima di Leucippo (460 a.c. circa - 370 a.c.):

"Democrito 56 dice che essa [l'anima] è una sorta di fuoco e di calore: poiché, essendo infinite le forme e gli atomi [egli denomina fuoco ed anima gli atomi di forma sferica, immaginandoli nella stessa guisa del pulviscolo sospeso nell'aria, che appare nei raggi di sole penetranti dalle finestre,] dice che la loro panspermia è quella che costituisce gli elementi di tutta la natura (e similmente si esprime anche Leucippo): quelli, degli atomi, che sono sferici, costituiscono l'anima per la grandissima facilità che hanno tali configurazioni ad insinuarsi dappertutto e a muovere gli altri atomi mentre si muovono essi stessi, poiché si suppone da costoro che l'anima sia ciò che dà agli esseri viventi il movimento."

Tratto da: Diels-Kranz, I Preocratici, Laterza, vol. II, 1990, p. 638.

Questa idea di Leucippo e Democrito cozza con l'idea dell'uomo creato dal demiurgo in Platone.

A Platone non rimaneva altro che bruciare i libri di Democrito. Infatti, questa è l'idea filosofica che fonda la Democrazia: se l'anima è il fuoco che alimenta la necessità del movimento di ogni corpo, nessuno è padrone dell'anima e ogni soggetto dell'universo è portatore del medesimo fuoco perché è portatore di materia.

Commenti

M. C.

se Platone si fosse dato a comporre tragedie forse ci saremmo risparmiato un bel pò di problemi

 

08 marzo 2019

Sarà molto dura legittimare la Religione Pagana emancipandola dal liquame esoterico del platonismo e del neoplatonismo. C'è un angolo di percezione della realtà dal quale gli esoteristi, i platonici, i neoplatonici, i cristiani, gli ebrei, i musulmani e i buddisti non osano guardare. Questo perché, se guardano la realtà da quell'angolazione scoprono che infiniti sguardi della realtà li stanno osservando.

 

08 marzo 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

Un discorso sulla libertà nella religione Pagana Politeista

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Un discorso sulla libertà nella religione Pagana Politeista

La libertà nel monoteismo, e libertà nel Paganesimo Politeista. Hegel "Enciclopedia delle scienze filosofiche" sul venir in essere della coscienza. Il concetto di libertà in Esiodo.

 

 

09 marzo 2019

Pedophilia and pederasty are the social manifestation of Christian religious ideology

Jesus was arrested while practicing pederasty on a child. This according to the sacred books of Christians.

Catholic priests who rape children do it by imitating Jesus.

All Christians violate the psychic structure of children to impose faith in Jesus. Many Christians rape children also physically.

Mark writes in his gospel:

And a young man followed him, with nothing but a linen cloth about his body. And they seized him, but he left the linen cloth and ran away naked.

Mark 14, 51 – 52

What was Jesus doing with the child?

Christian bishops and cardinals like Pell tell us this with their actions.

We believe that the World Parliament of Religions wanted by Hans Küng has the sole purpose of guaranteeing the right of Christians to rape children.

For this reason, those who participate in the World Parliament of Religions are morally and ideologically complicit of violence against children.

 

 

09 marzo 2019

Costruiscono la Via della Seta. Ma che te ne fai se non hai merci da far viaggiare per barattare e guadagnare?

Commenti

F. C.

Tuttavia resta una iniziativa che sta preoccupando i detentori del sistema di potere attuale.

 

 

10 marzo 2019

Ancora pagine tradotte da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Questa pagina riguarda le immagini dell'Antica Roma. Spero che il mio editore faccia presto a stampare il mio libro a cui questa pagina si riferisce.

Strigas, as predadoras do mundo em que vivemos como presas na Religião Romana

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Strigas, as predadoras do mundo em que vivemos como presas na Religião Romana

 

10 marzo 2019

Ho terminato la biografia di Democrito.

Scrive il Diels-Kranz:

"Atena Tritogenia è ritenuta, secondo
Democrito, corrispondente alla sapienza. Perché l'esser saggio
produce questi tre frutti: il ben deliberare, il parlare senza errori
e il fare quel che si deve."

Diels-Kranz, I Presocratici, Laterza, 1990, p. 740

Si tratta della XLI biografia. I dati sulla vita di Democrito sono pochi, tuttavia il suo pensiero, pur distrutto dai platonici, è così importante da lasciare una traccia indelebile nella storia. Un pensiero che si è voluto tacciare di materialismo meccanicista per non far capire che il pensiero di Democrito era l'ideologia della democrazia di Pericle che si contrapponeva all'assolutismo dittatoriale dei Trenta tiranni rappresentato dall'ideologia di Platone.

Ora mi serviranno un paio di giorni per sistemare la pagina e poi pubblicarlo nei siti della Religione Pagana.

Commenti

M. C.

Grazie per aver riabilitato Democrito. Credendo alle diffamazioni di Platone lo ritenevo un ateo

Claudio Simeoni

Nella pagina ho trattato anche questo aspetto specifico oltre che l'idea con cui Aristotele definisce il paradiso dei cristiani in contrapposizione al vuoto e all'infinito di Democrito.

 

 

11 marzo 2019

La biografia di Democrito di Abdera

Questa è la quarantunesima biografia della partita di calcio mondiale della filosofia.

Il filosofo è Democrito di Abdera, il filosofo democratico che si opponeva all'assolutista Platone.

Per capire il ruolo di Democrito nella guerre del Peloporneso che videro opporsi i democratici agli aristocratici (i tiranni) vi posto una citazione relativa alla via Lattea come concepita da Democrito.

91. ARISTOT. meteor. A 8. 345 a 25 [spiegazione della Via Lattea] = cfr. 59 A 80. ALEX. meteor. 37,23. Anassagora e Democrito affermano che la Via Lattea risulta dalla luce proveniente da alcune stelle. Dicono infatti che il sole, di notte, gira al di sotto della terra: ora, quelle stelle che stanno al di sopra della terra e che esso illumina, non possono mostrare la loro luce propria, impedita dai raggi del sole; quelle invece che restano nel buio perché l'ombra della terra fa loro riparo, di guisa che esse non sono illuminate dalla luce solare, lasciano vedere la loro luce propria e questa costituisce la Via Lattea. AET'. III 1,6 [Dox. 365; sulla Via Lattea]. Democrito dice che è un unico fascio luminoso composto da molte piccole stelle contigue che s'illuminano reciprocamente per il loro raggruppamento compatto. ACHILL. isag. 124 p. 55,24 [sulla Via Lattea]. Altri poi dicono che è costituita di stelle molto piccole e fittamente raggruppate (che a noi sembrano formare un tutto unico a causa della grande dis tanza dal cielo alla terra), come se qualcosa fosse cosparso di sale finissimo e abbondantissimo.

Tratto da Diels e Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 701 - 702

La biografia di Democrito di Abdera

RELIGIONEPAGANA.IT

La biografia di Democrito di Abdera

 

 

11 marzo 2019

Un'altra pagina relativa alla partita di calcio mondiale della filosofia tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Jogadores renascentistas: Galileu Galilei, Baruch Spinoza, John Locke

RELIGIONEPAGANA.IT

Jogadores renascentistas: Galileu Galilei, Baruch Spinoza, John Locke

 

 

12 marzo 2019

Le biografie dei filosofi per comprendere la relazione che c'&egrava; fra la loro vita e le idee filosofiche che hanno espresso.

Le biografie dei filosofi che partecipano alla Partita Mondiale di Calcio della Filosofia

Per il momento queste sono le biografie dei filosofi che ho caricato sul sito:

Le biografie dei giocatori in campo

Capitolo 84 La biografia di Socrate figlio di Sofronisco - prima biografia
Capitolo 85 La biografia di Platone figlio di Aristone - seconda biografia
Capitolo 86 La biografia di Aristocle di Messene detto Aristotele - terza biografia
Capitolo 87 La biografia di Tommaso Campanella - quarta biografia
Capitolo 88 La biografia di Marsilio Ficino - quinta biografia
Capitolo 89 La biografia di Maximilian De Robespierre - sesta biografia
Capitolo 90 La biografia di Karl Marx - settima biografia
Capitolo 91 La biografia di Soren Aabye Kierkegaard - ottava biografia
Capitolo 92 La biografia di Friedrich Nietzsche - nona biografia
Capitolo 93 La biografia di Plotino - decima biografia
Capitolo 94 La biografia di Francis Bacon (Italianizzato: Francesco Bacone) - undicesima biografia
Capitolo 95 La biografia di Friedrich Engels - dodicesima biografia
Capitolo 96 La biografia di Martin Heidegger - tredicesima biografia
Capitolo 97 La biografia di Giamblico di Calcide - quattordicesima biografia
Capitolo 98 La biografia di Galileo Galilei - quindicesima biografia
Capitolo 99 La biografia di Michail Bakunin - sedicesima biografia
Capitolo 100 La biografia di Hans-Georg Gadamer - diciasettesima biografia
Capitolo 101 La biografia di Charles Robert Darwin - diciottesima biografia
Capitolo 102 La biografia di Filone d'Alessandria - diciannovesima biografia
Capitolo 103 La biografia di Giordano Bruno - ventesima biografia
Capitolo 104 La biografia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel - ventunesima biografia
Capitolo 105 La biografia di Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling - ventiduesima biografia
Capitolo 106 La biografia di Gesù detto figlio di Yahweh - ventitreesima biografia
Capitolo 107 La biografia di Thomas Hobbes - ventiquattresima biografia
Capitolo 108 La biografia di Vladimir Ilyich Ulyanov detto Lenin - venticinquesima biografia
Capitolo 109 La biografia di Karl Theodor Jaspers - ventiseiesima biografia
Capitolo 110 La biografia di Agostino d'Ippona - ventisettesima biografia
Tradução para o português: Capítulo 110 A biografia de Agostinho de Hipona - vigésima sétima biografia
Capitolo 111 La biografia di Baruch Spinoza - ventottesima biografia
Capitolo 112 La biografia di Ludwig Andreas Feuerbach - ventinovesima biografia
Capitolo 113 La biografia di Marco Ezechia Lombroso detto Cesare - Trentesima biografia
Capitolo 114 La biografia di Tommaso d'Aquino - Trentunesima biografia
Capitolo 115 La biografia di Pietro Pomponazzi - Trentaduesima biografia
Tradução para o português: Capítulo 110 A biografia de Pietro Pomponazzi - vigésima sétima biografia
Capitolo 116 La biografia di Mao Zedong (Mao Tse Tung) - Trentatreesima biografia
Capitolo 117 La biografia di Arthur Schopenhauer - Trentaquattresima biografia
Capitolo 118 La biografia di Muhammad detto Maometto - Trentacinquesima biografia
Capitolo 119 La biografia di John Locke - Trentaseiesima biografia
Capitolo 120 La biografia di Sigmund Freud - Trentasettesima biografia
Capitolo 121 La biografia di Bertrand Russell - Trentottesima biografia
Capitolo 122 La biografia di Proclo Licio Diadoco - Trentanovesima biografia
Capitolo 123 La biografia di René Descartes detto Cartesio - Quarantesima biografia
Capitolo 124 La biografia di Democrito di Abdera - Quarantunesima biografia

La prima biografia l'ho caricata il 7 settembre. Ci sono buone possibilità che quest'anno io possa riuscire a scrivere tutte e 60 biografie.

La partita di calcio mondiale fra i filosofi nel mondo del tempo

RELIGIONEPAGANA.IT

Le biografie dei filosofi che partecipano alla Partita Mondiale di Calcio della Filosofia

I filosofi si giocano a calcio i loro principi filosofici.

 

 

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Democrito e il divenire della vita: caso o provvidenza?

E' complesso parlare di Democrito di Abdera dal momento che i seguaci dell'assolutismo, da Platone ai neoplatonici e ai cristiani, hanno avuto l'accortezza di distruggere tutte le sue opere.

Cosa ci è rimasto di Democrito?

Ci sono rimasti frammenti, idee che vengono desunte da autori che criticano Democrito e dai quali si desume una visione della realtà altra rispetto agli assolutisti anche se spesso, le citazioni e il loro uso, appare contraddittorio se non strumentale.

Di Democrito possiamo dire che è un uomo che ha pensato il mondo in cui è vissuto con una relazione coerente fra il mondo degli uomini e il mondo degli Dèi. Un uomo che non ha mai usato il complottismo divino per spiegare una realtà che osservava, ma della quale non afferrava i meccanismi (vorrei sapere chi lo faceva nel suo tempo).

Archimede ha scoperto il principio di galleggiamento e Newton ha scoperto la gravità.

L'uno e l'altro scoprono dei meccanismi della realtà in cui vivono, ma tali scoperte vanno messe in relazione all'attività di Democrito in una perenne ricerca delle connessioni del reale, non certo in relazione all'attività di Platone.

La realtà è formata da atomi variamente organizzati.

E' una realtà anche oggi acquisita, nonostante la ricerca abbia messo in luce l'esistenza di altre particelle subatomiche che rendono la realtà fisica infinitamente più complessa che non protoni e neutroni, ecc.

La filosofia che noi incontriamo in Democrito è la filosofia dell'abitare il mondo spiegata spesso con giudizi di necessità. Spiegazioni e giudizi costretti, forzati, in assenza di conoscenze capaci di dare spiegazioni che oggi riterremo sufficienti (ma c'è ancora tanto da scoprire che non è il caso di essere arroganti...).

A differenza di Platone, Democrito non ricorre mai al complottismo divino.

Scrive il Diels-Kranz:

Aristosseno nei Commentari storici narra che Platone voleva dar fuoco a tutte le opere di Democrito, quante aveva potuto procurarsene, ma ne fu distolto dai pitagorici Amicla e Clinia che gli fecero osservare che non c'era frutto, perché quei libri erano già nelle mani di moltissimi. E si capisce: infatti lo stesso Platone, che fa menzione di quasi tutti gli antichi filosofi, non ricorda mai il nome di Democrito, neppure là dove proprio dovrebbe polemizzare con lui, ben sapendo che si sarebbe cimentato col migliore dei filosofi; e basta ricordare l'elogio fatto ne da Timone, che suona così:
Come Democrito il gran saggio, signore della parola, io riconosco tra i migliori acutissimo nel conversare.

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 666

Lo scontro fra il "razionalista", Democrito, che abita il mondo e il "complottista", Platone, che alla realtà del mondo antepone una realtà ontologica è una contrapposizione che si è perpetrata nel corso della storia della filosofia e che ha danneggiato grandemente la vita degli uomini.

Proviamo a riflettere su questa citazione:

p. 1110 F. Che cosa dice infatti Democrito? Che sostanze infinite di numero, indivisibili e senza differenze, e inoltre prive di qualità sensibili e inalterabili, si muovono nel vuoto in cui sono disseminate; e quando si avvicinano tra loro o si incontrano o si intrecciano, si formano delle aggregazioni di cui l'una si presenta come acqua, l'altra come fuoco, l'altra come pianta, l'altra come uomo. E tutto costituiscono le " forme indivisibili ", com'egli le chiama, e non esiste null'altro che queste: perché non vi è generazione dal non essere ma neanche dagli esseri potrebbe nascere nulla poiché non possono, per la loro solidità, né subire alcunché né trasformarsi: onde né il colore può provenire da ciò che non ha colore, né la natura o l'anima da ciò che è privo di qualità e (inalterabile).

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 691

Le sostanze infinite di numero e senza differenze, prive di qualità sensibili e inalterabili, si muovono nel vuoto in cui sono disseminate. Si intrecciano, si scontrano, si aggregano, ecc.

E' solo un concetto di fisica oggi acquisito?

E' anche un concetto religioso che pone la materia al centro della vita e con la materia, l'energia che altro non è che materia organizzata in un diverso modo (si può dire anche il contrario e cioè che la materia è energia organizzata in altro modo).

Anche l'osservazione che fa Aristotele in merito all'attività filosofica di Democrito è curiosa:

65. ARISTOT. phys. e 1. 252 a 32. E' del tutto erroneo il supporre di dare un principio sufficiente col dire che è sempre o accade sempre così che è la concezione a cui Democrito riconduce le cause della natura, in base alla considerazione che i fenomeni del passato si sono prodotti nello stesso modo di ora; e la causa dell'eterno, poi, non ritiene di dover ricercare.

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 694

I meccanismi di trasformazione della materia sono avvenuti in passato e avvengono tutt'ora nello stesso modo e ha ragione Democrito nel ritenere di non dover cercare le cause dell'eternità in quanto ciò che ora è, e le sue trasformazioni, è ciò che noi stiamo vivendo. In realtà, chi ricerca la "causa dell'eterno" è il complottista che sta cercando le "cause" che spieghino un presente per giustificare il proprio porsi al di fuori del presente.

O si è nella materia e nella vita, o si è fuori dalla materia e dalla vita.

Cito:

Parmenide e Democrito affermano che tutto avviene per necessità: e che essa è fato e giustizia e provvidenza e produttrice del mondo.

E ancora:

67. SIMPLIC. phys. 327, 24. Ma anche Democrito, là dove dice "dal tutto si distaccò un vortice di forme d'ogni genere" [B 167] (ma non dice come né per qual causa), sembra significare che il vortice si produce spontaneamente e casualmente.

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 694

Il venir in essere del mondo e della materia vivente procede da un mondo vorticoso dove il movimento trasforma il presente, ma il movimento è oggetto intrinseco della materia che si trasforma a differenza dell'idea di Platone che alla materia sovrappone un'entità che domina e comanda la materia.

Platone è il padre dei complottisti che alla realtà esistente sovrappone un'altra diversa realtà che la domina e la controlla. La caratteristica dei complottisti non è solo quella di inventare e diffondere l'idea di una realtà immaginaria, ma è anche quella di mettere in atto complotti eversivi nella società

Pensare che il complottista sia solo quello che vede complotti in ogni azione è fuorviante, il complottista vede complotti in ogni azione che gli è avversa solo perché lui mette in atto complotti contro la società per assicurarsi vantaggi personali e ha ragione, la società e gli individui della società civile, di sentirsi minacciati dai complotti dei complottisti che, ventilando complotti immaginari, coprono e nascondono complotti reali.

Scrive Aristotele criticando Democrito:

69. ARISTOT. phys. B 4. 196 a 24. Vi sono poi di quelli che attribuiscono al caso la causa dell'esistenza di questo nostro cielo e di tutti i mondi: dal caso deriva il vortice e il movimento che separò gli elementi e ordinò nella sua forma presente l'universo ... E quel che fa veramente meraviglia è che, mentre dicono che gli animali e le piante né esistono né nascono fortuitamente, sibbene hanno una causa, sia poi questa la materia o la mente o qualcosa di simile (giacché da ogni singolo seme non viene fuori ciò che capita, ma da questo qui viene l'olivo, da quell'altro l'uomo ecc.), affermano per contro che il cielo e tutto quanto vi è di più divino tra i fenomeni derivano dal caso e che non vi è punto per essi una causa analoga a quella che c'è per gli animali e per le piante.

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 695

Appare ovvio che il termine fuorviante è il termine "caso" che, in questo caso, viene contrapposto ad una volontà determinatrice esterna all'esistente di cui stiamo parlando. E' "il caso che determina l'esistenza di questo nostro cielo e di tutti i mondi". Se anziché usare il termine "caso" usiamo il termine "adattamento soggettivo alle variabili oggettive" che modifica il presente al presentarsi di variabili, di fenomeni o di modificazioni, il discorso di Democrito è coerente rispetto ad ogni altro discorso che, pretendendo di togliere il "caso" come produttore del presente, pretende di metterci una volontà ordinatrice e, pertanto, padrona del presente.

Certo che animali e piante non nascono fortuitamente, hanno cause, ma hanno cause a monte delle cause che ne alimentano le generazioni e cause a monte anche di queste cause. Tutte queste cause, e la catena di cause che le precedono, sono riconducibili alla materia (e all'energia che poi è materia organizzata in un diverso modo) e ai suoi processi di adattamento. Processi di adattamento che non possono essere visti come processi di adattamento passivo, ma anche, e soprattutto, come processi di adattamento in cui i soggetti esercitano la loro volontà e la loro libertà di scelta fra più e diverse opzioni che l'oggettività, nel modificarsi, presenta loro.

La disputa è chiara:

LACT. inst. divo I-2 .... cominciare da quella questione che sembra essere per natura la prima, se vi sia una provvidenza che a tutte le cose provvede o se tutto nel mondo sia stato prodotto e si svolga per opera del caso, opinione questa che ebbe il suo primo assertore in Democrito ed ebbe un propugnatore in Epicuro.

Hermann Diels e Walter Kranz, I Presocratici – testimonianze e frammenti, Laterza, 1990, Pag. 695

La questione per Aristotele: o è Dio che provvede (chiamala provvidenza o qualsiasi altro nome attribuisci a Dio) o è il "caso" inteso come casualità di miscelamento di elementi presenti come materia.

Ora, la materia/energia si combina per la presenza di forze interne alla materia/energia. Il fatto che tali forze non rientrino sotto i nostri sensi non permette alle persone di non riconoscere che la materia/energia, di cui loro sono fatte, mette in atto processi adattativi e di trasformazione a seconda dei fenomeni che incontra nel mondo. Ovviamente, né Aristotele né Democrito conoscevano i fotoni, ma uno sviluppo logico si contrappone ad un altro quando uno riconosce nella luce una caratteristica della materia, anche a livello cosmologico, e l'altro come un prodotto della provvidenza divina (sia la luce e la luce fu).

Oggi, che abbiamo superato l'evoluzionismo cristiano (e positivista) per comprendere alcuni meccanismi dell'evoluzionismo biologico, noi sappiamo che, date le condizioni oggettive, un vivente si trasforma in un diverso vivente. Questo tipo di processo noi non lo attribuiamo né al caso né alla provvidenza, ma, in questo caso, alla necessità del vivente di sopravvivere a condizioni diverse che si sono manifestate nel mondo in cui vive.

Tanto per non andare molto lontano è il caso delle variabili e sottovariabili del covid-19 che da qualche anni imperversa sulla terra. L'uomo si difende e lui si adatta, si trasforma, fa nascere nuove specie e nuove sottospecie: esattamente come è avvenuto in natura nei processi di milioni di anni di diversificazione delle specie.

Più si scoprono cause e condizioni e più ci si allontana dall'uso del termine "caso", tuttavia non ci si avvicina mai al termine "provvidenza" o "volontà di Dio" se non nelle fantasie erotiche di coloro che ventilano complotti divini per coprire complotti reali nella società civile: come Platone!

 

 

14 marzo 2019

Un'altra pagina sulla Partita mondiale di calcio della filosofia tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Jogadores renascentistas: François-Marie Arouet chamado Voltaire, René Descartes chamado Cartesio, Thomas Hobbes

RELIGIONEPAGANA.IT

Jogadores renascentistas: François-Marie Arouet chamado Voltaire, René Descartes chamado Cartesio, Thomas Hobbes

 

14 marzo 2019

Ieri ho ricevuto le bozze del nuovo libro e ho dato l'ordine di stampa. Finita la burocrazia, ora attendo l'arrivo delle copie. Sarà necessario ancora una settimana perché possa essere in vendita nelle librerie.

 

16 marzo 2019

E' difficile pensare al futuro del paese quando 200.000 italiani fra i 25 e i 45 anni emigrano all'estero ogni anno e la natalità infantile decresce vertiginosamente in risposta all'insicurezza che è stata costruita in Italia.

Non è possibile pensare a dei miglioramenti dell'economia in una situazione di una feroce attività di discriminazione razziale dove ogni miglioramento delle condizioni di vita e di sicurezza dei cittadini significa un miglioramento delle condizioni di vita degli extracomunitari in Italia.

per cui, non miglioreranno le condizioni di vita degli Italiani per non favorire gli "stranieri" innestando quel circolo "virtuoso" di una società che, avvitandosi su sé stessa, va verso un inevitabile declino.

Ci sono le ricette per uscire da questa situazione, ma non le applicheranno perché applicarle significa "perdere voti" .

Commenti

D. A. L.

In talia è inutile fare le cose perché tanto è la popolazione "che vuole" che le cose stiano così, oppure no?

M. C.

La popolazione glorifica palesemente gli insulti alla libertà civile degli stranieri. Si sente al sicuro

Rispondi3 a

D. A. L.

La maggior parte della popolazione non vuole assumersi le proprie responsabilità

Claudio Simeoni

C'è una repressione talmente capillare che ogni sforzo per fare qualche cosa viene sistematicamente annullato. Si va verso un baratro e non si vedono soluzioni...

 

 

17 marzo 2019

Un'altra pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Telo, a terra como autoconsciência na Religião Romana

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Telo, a terra como autoconsciência na Religião Romana

 

 

18 marzo 2019

Un'altra pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Os Livros Sibilinos na Religião Romana

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Os Livros Sibilinos na Religião Romana

 

 

19 marzo 2019

Il filosofo a cui inizio a lavorare è Pascal e nella sua biografia punterò molto sui suoi pensieri e sulla sua ideologia religiosa. Quando si legge una biografia di Pascal la biografia mette in rilievo le doti matematiche e tecniche di Pascal. Un'intelligenza matematica molto attiva. E' lui che, fra l'altro, ha inventato la "pascalina" un primo prototipo di calcolatrice meccanica.

Questo aspetto mi ha colpito molto. Questo perché manifesta l'idea di "fare una macchina che faccia per noi i calcoli". Questa idea è in contrapposizione all'idea dell'abaco (o abbaco) scoperta in Cina 2000 anni a.c. e diventata comune sia in oriente e sia fra i greci e i romani. Perché è un'idea opposta? Perché l'abaco non fa i calcoli al posto dell'uomo, ma l'uomo fa i calcoli e l'abaco funziona come la penna con cui scrive. La conoscenza, con l'abaco, rimane nell'uomo mentre con la calcolatrice la conoscenza è separata dall'uomo. Un oggetto che, una volta rubato, priva l'uomo della capacità di calcolare.

Questa idea, di fatto, si riflette nella formazione filosofica di Pascal.

La biografia di Blaise Pascal

 

 

20 marzo 2019

Oggi inizia la primavera astronomica, col rito dell'Equinozio di Primavera inizierà la primavera della vita nel 2019.

 

 

21 marzo 2019

Riflessione su Blaise Pascal

E qui siamo davanti all'invenzione pascaliana che entrerà prepotentemente nella filosofia: il Dio cristiano è un Dio d'amore. Il Dio che si vanta di aver macellato l'umanità col diluvio universale, che si qualifica per il genocidio di Sodoma e Gomorra, per la malattia di Pascal diventa un "Dio d'amore". Se questo è "amore", per favore, cambiamo Dio.

Diventa il dio della consolazione. Un Dio che ha bisogno di ridurre gli uomini alla miseria e alla sofferenza per poterli consolare. Un Dio che possiede gli uomini come del bestiame e che ama il suo bestiame che costringe alla sofferenza. In questo c'è tutta la malattia di Pascal che parla."

Pascal impone alla filosofia di pensare a Dio come al "Dio buono", il "Dio" misericordioso costringendo gli uomini a dimenticare la sostanza criminale di quel "Dio". Questo concetto entra nella filosofia, accolto solo in parte da Descartes, ma fatto proprio da Rousseau e dagli illuministi E' la rivoluzione di Giansenio che fornirà strumenti ideologici più adeguati al cristianesimo.

In questo modo Pascal si fa promotore dei campi di sterminio e del genocidio degli uomini. Se io dimentico che una determinata struttura di pensiero genera il genocidio per affermare il proprio dominio sugli uomini in quanto qualcuno pretende che io chiami "buona" tale struttura di pensiero, e per conseguenza "buono" e "giusto" il genocidio degli uomini che da quella struttura di pensiero è scaturito, ne consegue che metto le premesse affinché tale struttura di pensiero possa continuare a mettere in atto genocidio di uomini per la sua gloria.

In filosofia non esiste "io non sapevo". In filosofia si è responsabili per quello che si afferma e si viene definiti per le conseguenze prodotte da quanto si è affermato. Alcune responsabilità nei confronti dell'umanità sono assolute come è assoluto il diritto dell'umanità di cui il filosofo dovrebbe essere parte.

 

21 marzo 2019

La vita è più complicata di come desideriamo e più semplice dei timori che abbiamo

Commenti

D. L. F.

E' vero!

 

21 marzo 2019

Oggi ho lavorato molto su Blaise Pascal. In fondo era un uomo molto malato. Forse con un tumore nello stomaco e uno nel cervello che gli procurava delle allucinazioni religiose. Con un tumore nel cervello, chi ha avuto una forte educazione cristiana, vede Dio, Gesù ed è attraversato da tutto il fervore devozionale indotto dalla malattia. Ciò che è squallido è usare gli ammalati per legittimare il controllo sociale.

Pascal può essere considerato il Nietzsche dell'ideologia cattolica. Malattia ed eroina provocano spesso deliri simili.

Commenti

Michele Cetta

Dal memoriale di Pascal. II foglio porta in alto una croce circondata di raggi. Sotto vi si legge quanto segue:

"L'ANNO DI GRAZIA 1654
Lunedì, 23 novembre, giorno di S. Clemente papa e martire, e d'altri del martirologio romano.
Vigilia di S. Crisogono martire, e d'altri.
Dalle dieci e mezza, circa, di sera, fino a mezzanotte e mezza circa.
FUOCO.
Dio d'Abramo, Dio d'Isacco, Dio di Giacobbe.
Non dei filosofi e dei dotti.
Certezza. Certezza. Sentimento. Gioia. Pace.
Dio di Gesù Cristo.
Deum meum et Deum vestrum.
"Il tuo Dio sarà il mio Dio".
Oblio del mondo e di tutto, tranne Dio.
Non lo si trova che per le vie insegnate dal Vangelo. Grandezza dell'anima umana.
"Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto".
Gioia, gioia, gioia, lacrime di gioia.
Io me ne sono separato;
Dereliquerunt me fontem aquae vivae.
Dio mio, mi abbandonerete?
Che io non ne sia separato in eterno.
"Questa è la vita eterna, ch'essi ti conoscano solo vero Dio, e Colui che tu hai mandato, Gesù Cristo".
Gesù Cristo.
Gesù Cristo.
Io me ne sono separato: l'ho fuggito, rinnegato, crocifisso. Ch'io non ne sia mai separato.
Non lo si conserva che per le vie insegnate dal Vangelo. Rinuncia totale e dolce.
Sottomissione totale a Gesù Cristo e al mio direttore. Eternamente in gioia per un giorno di prova sulla terra. Non obliviscar sermones tuos. Amen".

 

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Blaise Pascal e l'imposizione della miseria

C'è del tragico e del terribilmente malato nella concezione religiosa di Pascal che unisce le tecniche del sofismo con i deliri di malattia mentale: sanno che cosa vuole Dio.

Il Dio personale che attende all'attività umana e che si nutre dell'attività umana al punto tale da aver bisogno degli uomini per poter sopravvivere. Uomini che devono dedicarsi a Dio e odiare sé stessi per poter nutrire Dio con la distruzione della loro vita.

Questo sentire soggettivo è lo stesso sentire dello schizofrenico che delira sulle voci che attribuisce a Dio. Lui sa che cosa vuole Dio perché Dio gli ha parlato e, proprio perché le voci nella natura dello schizofrenico ordinano allo schizofrenico di volere una determinata cosa, lo schizofrenico vuole quella cosa con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima fino ad uccidere colui che le voci gli indicano di uccidere per la gloria di Dio.

Scrive Pascal:

148. Coloro che credono senza aver letto i testamenti è perché hanno una disposizione interiore interamente santa, e ciò che sentono dire dalla nostra religione le è conforme. Essi sentono che un Dio li ha fatti. Non vogliono amare che Dio, non vogliono odiare che sé stessi. Sentono che da soli non ne hanno la forza, che sono incapaci di andare a Dio, e che se Dio non viene a loro, sono incapaci di qualunque comunicazione con lui; e sentono dire nella nostra religione che non bisogna amare che Dio e non odiare che sé stessi, ma che essendo tutti corrotti e incapaci di Dio, Dio s'è fatto uomo per unirsi a noi. Non occorre di più per persuadere degli uomini che abbiano quella disposizione nel cuore e quella conoscenza del loro dovere e della loro incapacità.

Biagio Pascal, Antologia filosofica, editrice La Scuola, 1988, Pag. 266

Una volta che un individuo è ammalato di schizofrenia, non occorre di più per convincerlo a agire secondo la volontà indicata da quelle voci.

La malattia mentale genera la dipendenza dell'uomo dall'immagine di Dio che non è altro che l'oggettivazione della propria soggettività che pretende il riconoscimento sociale di oggettività collettiva.

In questo modo il malato mentale promuove la malattia mentale auspicandola in ogni uomo affinché ogni uomo si sottometta a Dio e, sottomettendosi a Dio, rassicuri il malato mentale del fatto che lui è davvero in contatto con Dio e non è un povero illuso che ha necessità di cure mediche.

Più è grande la miseria fisica ed economica dell'uomo e più facilmente lo si può ulteriormente immiserire rendendolo dipendente dall'idea di Dio; un Dio che li pensa e che dovrebbe provvedere a loro a patto che continuino a vivere nella miseria economica, sociale e culturale.

In questo modo, chi vive nella miseria economica e sociale, ama Dio perché lui è nei pensieri di Dio e questo se da un lato lo consola nella miseria, dall'altro lato lo costringe a pensare che la miseria è l'unica condizione nella quale egli può e deve vivere.

 

 

 

22 marzo 2019

Non c'è eternità per il corpo fisico. Chi nega il desiderio, impedisce l'eternità all'uomo oltre la vita fisica.

Siamo nati come corpi desideranti e ci siamo trasformati nel desiderio. Nel desiderio ci siamo emozionati ed emozionandoci abbiamo plasmato la nostra energia emotiva, che è l'energia della vita, costruendo il nostro corpo luminoso.

Coloro che negano la centralità del dessiderio nella vita, praticano il sacrificio umano dell'uomo. Voi, che negate i vostri desideri, avete acceso il fuoco che distruggerà la vostra possibilità di eternità.

 

 

23 marzo 2019

Ultimo acquisto per i miei studi di filosofia. Testi quasi introvabili del 1955 e del 1956.

 

23 marzo 2019

I buddisti e il loro amore per le stragi.

Si tratta di un articolo del settimanale "Il Venerdì" di Repubblica dell'8 marzo 2019.

Il buddismo, come tutte le religioni monoteiste, è una religione che manifesta l'ideologia del genocidio. Cristianesimo, ebraismo, islamismo e buddismo hanno tutti la loro radice nell'assolutismo. Può essere che il delirio stragista in alcuni momenti storici sia contenuto e limitato, ma persiste nella volontà espressa dalla loro religione e dal loro Dio e quando la società civile non frena queste religioni, lo stragismo viene veicolato nel mondo in tutta la sua crudeltà.

Commenti

M. C.

Basta guardare le rappresentazioni degli inferni buddisti per rendersi conto della loro crudeltà. In Giappone si usa dire ai bambini che se mentono Re Enma (il giudice dell'inferno) strapperà loro la lingua

 

23 marzo 2019

Due anni fa, oggi (giorno più giorno meno, questo era l'ampliamento del nuovo Bosco Sacro. Ora, dopo 2 anni, tutti quegli alberi hanno superato i 2 metri e molte hanno raggiunto i cinque metri.

 

 

24 marzo 2019

Stamattina devo sistemare e pubblicare la biografia di Blaise Pascal e poi sistemare le pagine tradotte in Portoghese da Dante sulla Partita mondiale di calcio della filosofia. Il prossimo filosofo che devo trattare è un giocatore della squadra dei fondamentalisti, Seneca. Non che Pascal non fosse un fondamentalista, ma nel suo tempo partecipò, sia pure fra gli ideologi fondamentalisti cristiani, alla battaglia dei giansenisti contro i gesuiti. Era il 1600, per questo è entrato, con tutto il suo fondamentalismo, nella squadra dei rinascimentali.

 

24 marzo 2019

Seneca

La biografia di Seneca presenta delle difficoltà particolari. Seneca è stato il beniamino del cristianesimo fino al VI secolo e poi le citazioni dei suoi scritti circolavano nel medio evo sotto forma di "pensierini sintetici". Fu talmente importante per il cristianesimo che i cristiani inventarono un falso carteggio fra Paolo di Tarso e Seneca. Seneca muore nel 69 d.c. e non parla mai dei cristiani pur vivendo spesso presso la corte imperiale. Però Seneca è visto come una sorta di "avversario degli imperatori" e questa figura fa comodo a Tacito che una quarantina d'anni dopo la sua morte ne tesse le lodi. C'è un particolare: con la corruzione imperiale fece molti soldi e quei soldi li prestava a strozzo. I detrattori di Seneca sono stati insultati nel corso della storia, ma sta di fatto che Seneca partecipava ai giochi di potere del palazzo e anche se Seneca esaltava la vita semplice come ideale stoico, la vita semplice, a Seneca, faceva un po' schifo. Questo è testimoniato dalle sue lettere. Sarà un po' difficile dividere il vero dal falso per giudicare gli episodi della sua vita, ma io farò parlare Seneca.

 

24 marzo 2019

Questa è la biografia di Blaise Pascal appena caricata in rete.

La biografia di Blaise Pascal

Scrivere le biografie dei 60 filosofi che partecipano alla Partita Mondiale di Calcio della Filosofia, è un'impresa non da poco.

Questa è la quarantaduesima biografia che analizza i filosofi dal punto di vista della Religione Pagana mettendo in rilievo le criticità dei filosofi nei confronti della vita.

Per ora siamo a 125 + altri capitoli della Partita Mondiale di Calcio della Filosofia che significa la rivisitazione dell'intero pensiero della filosofia come è stata presentata negli ultimi 2500 anni.

Il prossimo filosofo che tratterò è Seneca.

La biografia di Blaise Pascal

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La biografia di Blaise Pascal

 

24 marzo 2019

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Un'altra pagina della partita mondiale di calcio della filosofia tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

O time dos filósofos fundamentalistas

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O time dos filósofos fundamentalistas

 

 

25 marzo 2019

Questa settimana sono a Jesolo per preparare l'altare per il rito dell'Equinozio di Primavera. Col rito nella Religione Pagana, celebreremo la nascita, ogni nascita. Celebreremo Proserpina, Core, che è il potere di germinazione di ogni cellula, di ogni seme, di ogni uovo, di ogni utero. Il potere di germinazione che agisce dentro ognuno di noi e che ci spinge a rinnovarci giorno dopo giorno, scelta dopo scelta in un mondo che si rinnova giorno dopo giorno e scelta dopo scelta. Cosa significa fare un rito religioso per ricordare questo?

Significa ricordare a noi stessi che abbiamo solo quest'occasione di vita per costruire la nostra eternità. Non avremo un'altra occasione. O cogliamo questa occasione o sprechiamo la nostra vita. Dobbiamo vivere con passione, con impegno, con dedizione in risposta alle forze emotive che dentro di noi spingono in una perenne ricerca di adattamento soggettivo a tutti i fenomeni e le variabili che il mondo ci presenta.

In questo modo i nostri Antenati uscirono dal brodo primordiale; in questo modo i nostri Antenati misero in moto la diversificazione delle specie; in questo modo celebriamo la piccola Demetra che, rapita da Ade, agisce nei nostri cuori spingendo verso un continuo rinnovamento: Benvenuta Primavera della Vita!

 

 

26 marzo 2019

Da domani inizieremo a preparare l'Altare Pagano per il rito dell'Equinozio di Primavera. Nel frattempo non scriverò, se non sporadicamente in web, ma invierò foto del Bosco Sacro e della nostra attività sul mio profilo facebook. Poi, la sera, il materiale caricato sul profilo di facebook sarà condiviso nelle varie pagine. Domani porterò al Bosco Sacro anche il nuovo braciere.

 

26 marzo 2019

I primi giocatori filosofi nella squadra dei fondamentalisti. Una pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Jogadores fundamentalistas: Maomé chamado "profeta de Allahu Akbar", Jesus chamado "filho de Yahweh", Sócrates filho de Sofronisco

RELIGIONEPAGANA.IT

Jogadores fundamentalistas: Maomé chamado "profeta de Allahu Akbar", Jesus chamado "filho de Yahweh", Sócrates filho de Sofronisco

 

 

27 marzo 2019

Ora iniziamo a preparare per il rito. Il rito ricorda a noi stessi che cosa siamo nel mondo in cui viviamo.

 

27 marzo 2019

Siamo nel Bosco Sacro e stiamo raccogliendo la legna per il rito. Intanto abbiamo posizionato il nuovo braciere

 

27 marzo 2019

Il lavoro continua in una bella giornata.

 

27 marzo 2019

La magia non crea legami: crea prospettive! Le nostre prospettive!

 

27 marzo 2019

Una pagina tradotta da Dante Lioi Filho per tutti gli amici di lingua Portoghese.

Os homens que falaram da Religião da Antiga Roma

FEDERAZIONEPAGANA.IT

Os homens que falaram da Religião da Antiga Roma

 

27 marzo 2019

Questo è come abbiamo lasciato l'Altare questa sera. Domani continuiamo.

 

 

 

27 marzo 2019

Sono tornato da Jesolo. Più tardi mando ancora qualche foto. Domani continuiamo il lavoro.

 

27 marzo 2019

Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio

Significato del pregare, miracoli e auto-guarigione nelle malattie

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Significato del pregare, miracoli e auto-guarigione nelle malattie

Articolo su La Repubblica, inserto salute: Ma la fede aiuta nella guarigione? Inchiesta. Pregare non aiuta il malato. La vita come un processo di trasformazi...

 

 

28 marzo 2019

Essere Stregoni non ci consente di modificare il mondo. Modifichiamo la percezione delle cose importanti nel mondo.

 

28 marzo 2019

Il lavoro di preparazione dell'Altare per il rito dell'Equinozio di Primavera, continua.

 

28 marzo 2019

Era in diretta - presso Bosco Sacro di Jesolo.

· Jesolo, Veneto ·

Purificazione Altare Pagano. L'accensione del braciere e le emozioni di chi lo accende, al di là della rappresentazione, rende l'Altare pronto per il rito.

0:03 / 3:00

 

 

29 marzo 2019

Bisogna essere molto furtivi per riuscire a fotografare le tartarughe nei pressi del Bosco Sacro. Però ce ne sono molte.

 

29 marzo 2019

(spero di non aver fatto troppi errori)

The God of Christians and Jews is a murderer

People should know that the murderer must be condemned.

The Christians and Jews must condemn their Lord (God) for the crimes he committed.

If the Christians and Jews don't condemn their Lord (God), it means that their religion needs the same crimes.

The Pagan Religion doesn't allow a God (Lord) to damage the society.

The bible writes:

1 The LORD said to Moses, "Yet one plague more I will bring upon Pharaoh and upon Egypt. Afterward he will let you go from here. When he lets you go, he will drive you away completely. 2 Speak now in the hearing of the people, that they ask, every man of his neighbor and every woman of her neighbor, for silver and gold jewelry." 3 And the LORD gave the people favor in the sight of the Egyptians. Moreover, the man Moses was very great in the land of Egypt, in the sight of Pharaoh's servants and in the sight of the people. 4 So Moses said, "Thus says the LORD: About midnight I will go out in the midst of Egypt, 5 and every firstborn in the land of Egypt shall die, from the firstborn of Pharaoh who sits on his throne, even to the firstborn of the slave girl who is behind the handmill, and all the firstborn of the cattle. 6 There shall be a great cry throughout all the land of Egypt, such as there has never been, nor ever will be again. 7 But not a dog shall growl against any of the people of Israel, either man or beast, that you may know that the LORD makes a distinction between Egypt and Israel. 8 And all these your servants shall come down to me and bow down to me, saying, 'Get out, you and all the people who follow you.' And after that I will go out." And he went out from Pharaoh in hot anger. 9 Then the LORD said to Moses, "Pharaoh will not listen to you, that my wonders may be multiplied in the land of Egypt." 10 Moses and Aaron did all these wonders before Pharaoh, and the LORD hardened Pharaoh's heart, and he did not let the people of Israel go out of his land.

Exodus 11

 

Tartarughe al Bosco Sacro

 

 

31 marzo 2019

Il video del rito dell'Equinozio di Primavera svolto presso il Bosco Sacro di Jesolo il 30 marzo 2019.

Rito dell'Equinozio di Primavera 2019

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Rito dell'Equinozio di Primavera 2019

Il rito dell'Equinozio di Primavera che si è tenuto sull'Altare Pagano presso il Bosco Sacro a Jesolo il 30 marzo 2019 e officiato dalla Federazione Pagana.

 

Le infinite vie delle acque

 

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I temi trattati da Claudio Simeoni

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Nettuno - Firenze

 

 

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