Salmo n. 46 (45), Dio è con noi

Il significato dei Salmi della Bibbia

Simeoni Claudio

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034 (i testi non compresi nel 1 vol. entreranno nel vol. 2)

 

Effetti dell'ideologia di Gesù sull'uomo e nell'attuale società

 

Per capire il Salmo 46 (45 di altre scritture) è necessario porsi su tre piani diversi. Lo schiavo deferente ed obbediente al Dio padrone che esegue la sua volontà. Uccide e distrugge per conto del suo Dio padrone e trova conforto fra le braccia del Dio padrone che lo consola dagli affanni e dalle sconfitte. Nel salmo il Dio padrone afferma il proprio dominio attraverso la distruzione degli Esseri Umani e della loro libertà e conforta lo schiavo rassicurandolo della giustezza nella sua attività stragista.

Poi c'è l'uomo che cerca la libertà e che riflette sull'odio del Dio padrone e della sua necessità di trasformare gli Esseri Umani in schiavi.

Il Dio padrone si ciba della vita dei suoi schiavi. Genera in loro disperazione e angoscia ed offre, come lenitivo temporaneo, il suo conforto, la sua pacca sulla spalla, mentre si ciba della loro vita. Il Dio padrone pasteggia con la vita dei suoi schiavi che non potranno mai superare la morte del corpo fisico: non potranno mai cogliere dall'albero della vita e vivere in eterno.

Il Salmo 46 è il Salmo che giustifica il genocidio e le stragi. Al centro dei Salmi c'è sempre l'assolutismo del dio padrone; gli schiavi che trovano conforto nel ridurre l'umanità in schiavi; i malvagi, intesi come gli Esseri Umani che cercano la libertà dalla schiavitù e che, nel farlo, diventano essi stessi Dèi trasformando la morte del corpo fisico in nascita dei loro corpi luminosi, diventano i concorrenti del Dio padrone. I suoi nemici. I malvagi, per il dio padrone dei Salmi e gli schiavi che in lui cercano conforto, sono coloro che "colgono dall'albero della vita, per mangiarne e vivere in eterno". Sono coloro che combattono il dio padrone e la paura che impone agli Esseri Umani millantando la sua onnipotenza immaginaria.

Dice il dio padrone:

"Ecco, l'uomo può diventare un DIO come noi, avendo la conoscenza del bene e del male; che non stenda ora la sua mano e non colga dall'albero della vita per mangiarne e vivere in eterno" Genesi 3, 22.

Non importa che a macellare siano americani degli Stati Uniti, tedeschi di Hitler, fascisti di Mussolini, franchisti spagnoli: importante è che ci sia una montagna di cadaveri sui quali celebrare la gloria di dominio del dio padrone. E' sui cadaveri, sulla miseria, sulla povertà sia fisica che culturale, che il Dio padrone costruisce il suo potere di dominare l'uomo cibandosi della sua vita. Una vita che gli uomini sacrificano in onore del Dio padrone coltivando una speranza che viene pagata con la loro rinuncia a trasformarsi in Dèi.

Il Salmo 46 (45 in altre scritture) viene titolato come "Dio è con noi!" e va a costruire il modello ideale secondo cui: "noi abbiamo il diritto di sterminare tutti in nome di Dio perché Dio combatte al nostro fianco". In altre parole, il salmo 46 (45) è il salmo che giustifica lo sterminio dei più deboli perché Dio sta dalla parte del macellaio.

Gott mit uns, iscrizione di origine imperiale teutonica posta sulla cintura dei nazisti dal 1936, significa Dio è con noi. Prima dei nazisti, il motto era quello dei cavalieri teutonici, gli assassini dei "pagani" del Baltico. La fede in un Dio che stia dalla parte dei tagliagole e dei massacratori di religioni diverse, etnie diverse, culture diverse, eserciti diversi, nazioni diverse è necessario a tutti i macellai per giustificare la loro attività.

Il significato reale del Salmo n. 46 (45)
La versione esoterica

Il Dio padrone è con me e macella i miei nemici.
Lo schiavo, inconsapevole e vile, giustifica la sua crudeltà con la crudeltà del Dio padrone,
l'angoscia che prova, nel distruggere la vita,
trova conforto nel Dio padrone
che di quella distruzione si compiace.

Lo schiavo non teme, se per incuria, crolla la sua casa,
il suo Dio padrone la ruberà al suo vicino per lui.
Lo schiavo non teme se per la sua incuria franano i monti,
il suo Dio padrone toglierà le terre ad altre persone
per darle al suo schiavo affinché continui nella distruzione.

I fiumi di sangue delle vite spezzate e i ruscelli dell'oDio,
rallegrano la città del Dio padrone e la sua dimora.
Il Dio padrone si nutre di odio, non può rinunciare a questo
nettare inebriante, per questo soccorrerà i suoi schiavi sterminatori.
Gli uomini che anelano alla libertà fremono di timore;
i territori liberi furono scossi dall'odio degli schiavi del Dio padrone.
Il Dio padrone li ha macellati sgretolando la terra.

Il Dio padrone di eserciti di schiavi è con noi,
il nostro rifugio è nella schiavitù del Dio padrone di Giacobbe
Venite a vedere la schiavitù imposta dal Dio padrone
guardate il suo portento:
ha macellato gli uomini affinché siano schiavi del Dio padrone.

Il Dio padrone farà cessare le guerre di chi anela alla libertà
rendendo tutti gli uomini suoi schiavi.
Distruggerà ogni respiro di libertà
spezzando archi, lance.
Brucerà gli uomini affinché siano distrutti i loro scudi
e la loro sicurezza nel futuro.

Voi che cercate la libertà, fermatevi.
Dovete essere i miei schiavi perché io sono il Dio padrone
forte di bombe e di eserciti sterminatori,
eccelso padrone sulla terra.

"Sterminiamo gli uomini che cercano la libertà!"
dicono gli schiavi del Dio padrone: "Il Dio padrone
di eserciti di schiavi e di disperati è con noi;
il rifugio degli schiavi e dei falliti è il Dio padrone di Giacobbe".

 

Il Salmo n. 46 (45) dei cristiani
Versione essoterica

Dio per noi è rifugio e possanza,
soccorso sicuro in ogni affanno.
Perciò non temiamo se trema la terra,
se sprofondano i monti in grembo al mare.
Si agitino e spumano pure le sue onde,
sussultino i monti all'impeto suo.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
Dio sta in essa: non potrà vacillare;
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero;
egli tuonò, si sgretolò la terra.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto portenti sulla terra.

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà con il fuoco gli scudi.
Fermatevi e sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.

Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Dio incontra l'uomo e lo rende schiavo

 

Sito di Claudio Simeoni

Pagina aperta il 18 settembre 2011

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 22 settembre 2021

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