La carità e l'organizzazione militare del cristianesimo

Paolo di Tarso, santo cristiano

Seconda Parte

di Claudio Simeoni

Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù

Cod. ISBN 9788893322034 (i testi non compresi nel 1 vol. entreranno nel vol. 2)

 

Alcune idee di Paolo di Tarso sulla morale e la società

 

La carità come un mezzo per distruggere gli uomini e i sistemi sociali.

Scrive Paolo di Tarso nella lettera ai Romani:

"... se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo così ammasserai carboni accesi sul suo capo." Romani 12, 20

Il fine non è il dare da mangiare, ma l'ammassare carboni accesi addosso attraverso il "dare da mangiare e da bere!"

Ed è una tecnica che i cristiani hanno sempre messo in atto.

Hanno costretto le persone a aver fame (a soccombere al bisogno) per porsi nelle condizioni di poterli distruggere.

Così sia per i singoli Esseri Umani che per i Sistemi Sociali nel loro insieme.

Ciò che i cristiani non considerano è: e se fossero loro ad avere "fame" o "sete"? La risposta è semplice: altri cristiani ammasserebbero su di loro "carboni accesi" trasformandoli in oggetti di possesso.

Infatti, dice Paolo di Tarso subito dopo:

"Ognuno sia soggetto alle autorità superiori; poiché non c'è autorità che non venga da Dio, e quelle che esistono [non importa come; nota Claudio Simeoni] sono costituite da Dio." Romani 13, 1

Se questo principio viene contrastato, quando e per quanto possibile, nella società civile, diventa un principio dottrinale e giuridico sul quale si articola la rete sociale gerarchica all'interno della chiesa cattolica e del Vaticano inteso come Stato.

Leggiamo:

"Alcuni greci chiesero a Filippo e a Tommaso una raccomandazione per essere presentati a Gesù; da ciò i curiali deducono l'origine divina della raccomandazione, affidandosi al più prestigioso prelato sulla cresta dell'onda per ottenere particolari segnalazioni nell'avanzamento. Non ci sono valutazioni sulla preparazione o meno del candidato, concorsi neanche a parlarne: solo interscambi di favori tra loro, i potenti, per i propri favoriti. Ogni officiale di curia romana, prima via della Chiesa, pur essendo uomo storico e concreto come altri, per inveterata consuetudine resta alla mercé del suo superiore. E' nella facoltà del superiore anteporre, posporre, discriminare chiunque nella contea del suo ufficio. Egli non è tenuto a dare spiegazioni di sorta a chichessia. La sua volontà è legge: "Stat pro lege voluntas", la volontà fa la legge. Così l'intraprendente impiegato di curia finisce col convincersi di fare la volontà divina quando riesce a convergere, o meglio a contorcere, questa sulla propria, ritenendola una conferma dall'alto, come "chi vuol ridurre Dio in suo potere"."

Tratto da "Via col vento in Vaticano" scritto da I Millenari ed. Caos

Questo si chiama: AMMASSARE CARBONI ACCESI!

Guardatevi dai cristiani. Il loro scopo è trasformare le persone in bestiame da sottomettere e distruggere.

Ogni loro azione, apparentemente la più ingenua, è un atto di guerra il cui scopo è sottomettere e distruggere Esseri Umani e Sistemi Sociali.

Questa tecnica di aggressione e di devastazione delle società civili è nata quando il cristianesimo non era "religione dello stato" né quando "lo stato era espressione del cristianesimo", ma è nata quando Paolo di Tarso aveva l'esigenza di aggredire un Sistema Sociale che esprimeva istanze diverse da quelle cristiane.

Si tratta di concludere la "parabola del buon Samaritano" alla quale Paolo di Tarso dà il fine ultimo per cui il Samaritano agisce: imporre un debito di riconoscenza all'individuo ferito o bisognoso.

La tecnica, enunciata da Paolo di Tarso, fu abbandonata dal cristianesimo quando divenne religione di Stato prima e devastatore del sentimento religioso diverso, poi. I poveri erano il prodotto della sua autorità e, pertanto, non ritenne utile utilizzarli contro sé stesso che manifestava la classe dominante.

Questa tecnica di devastazione sociale fu ripresa dai cristiani come tecnica complementare e funzionale alla penetrazione colonialistica nei vari paesi sui quali le "potenze occidentali" volevano mettere le mani. Poi, dopo Napoleone e l'avvento delle democrazie moderne, divenne il metodo attraverso il quale il cristianesimo tentò di distruggere la democrazia stessa.

Per il cristianesimo l'importante era garantirsi la ricchezza determinata da quella società. Ricchezza o in proprietà immobiliari, o in denaro, o in titoli azionari. La ricchezza era ciò che permetteva al cristiano di agire sui poveri ed usarli come massa di manovra all'interno delle società civili al fine di destabilizzarne il sistema giuridico e volgerlo a proprio favore.

In un sistema retto a democrazia popolare è importante, per la gerarchia cristiana, garantirsi un numero sufficiente di "pecore" da usare all'interno delle cabine elettorali. Questa "massa di manovra" viene ottenuta dal cristianesimo NON mediante la positività della propria dottrina, ma da un lato attraverso il controllo e l'uso dei poveri e dall'altro attraverso le relazioni di tipo "mafiose" con i "politici" pronti al voto di scambio pur di essere eletti ed accedere allo stipendio che la carica garantisce loro.

Si legge dal quotidiano La Repubblica del 26 novembre 2005 : ""Cerca il parroco e troverai i voti" è il vademecum del candidato azzurro" ( Forza Italia)

In pratica, un partito politico ha favorito l'attività di terrorismo dei cattolici e chiede ai cattolici i voti per ciò che ha fatto? O per ciò che ancora deve fare nelle distruzione del Sistema Sociale?

La strategia cattolica è quella di creare miseria sociale ed usare la miseria sociale per continuare a seminare miseria sociale e garantire a sé stessi il dominio degli Esseri Umani: accumulare su di loro carboni accesi! Da un lato i cattolici dicono al comando sociale: "Noi, come cattolici, ti garantiamo il dominio del Sistema Sociale, tu, in cambio, attenta al dettato Costituzionale della società! Tu in cambio impedisci (mi sembra che Storace lo stia facendo molto bene) che i diritti civili non siano usufruibili dagli Esseri Umani; costruisci difficoltà, impedimenti, ostacoli affinché le persone siano scoraggiate dal manifestare il loro essere persone civili e siano provocate affinché commettano delle azioni che NOI POSSIAMO IMPUTARE COME REATI! Così le possiamo criminalizzare perché protestano!"

Così, chi vuole abortire, anziché usufruire delle strutture sociali, cercherà strutture clandestine che creano meno problemi e noi lo possiamo criminalizzare! Dai, dicono i cattolici, comando sociale, metti i terroristi che vogliono costringere le donne (queste vacche che hanno voluto godersi la vita) a non abortire nei consultori, così possiamo fargliela pagare a questi delinquenti che pretendono che il dettato Costituzionale sia rispettato. Costringeremo quelle donne a non abortire oppure, le ricacceremo nella clandestinità in cui carabinieri e poliziotti che disprezzano la legge civile potranno perseguitarle, torturarle e imprigionarle. Se è già avvenuto, dicono i cristiani, può avvenire ancora.

I cristiani sfruttano anche i disastri ambientali, come lo tsunami nell'oceano indiano. I missionari cristiani, specie quelli americani, sono stati finanziati abbondantemente affinché agiscano nelle terre devastate e attraverso i finanziamenti siano in grado di comprare le conversioni o comunque collaborazione alla loro attività di distruzione sociale attraverso l'imposizione del loro crocifisso. Come la Macellaia dell'India, la Madre Teresa di Calcutta, che non si fece scrupolo di incamerare finanziamenti derivati da furti e sottrazioni a fondi di pensione Americani pur di ricattare i genitori di bambini indiani ammalati affinché si facessero battezzare.

Questa è la direttiva di Paolo di Tarso: distruggere i Sistemi Sociali.

Chiunque dà dei soldi ai missionari cristiani lo fa al solo fine di distruggere i Sistemi Sociali umani e col fine di costruire la miseria sociale.

Dice Gesù di Nazareth:

"Lasciatela fare; perché le date noia? Ella ha compiuto una bella azione verso di me. I poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, mentre non avrete me per sempre." Marco 14, 6-7

Avere i poveri!

I poveri come oggetto di possesso! I poveri come realtà sociale da alimentare!

I carboni accesi che Paolo di Tarso, il S. Paolo dei cristiani, accumula sulla società civile.

La tecnica, indicata da Paolo di Tarso, è ancora in corso. Si costruisce la miseria sociale; si costruisce il bisogno; davanti al bisogno si lasciano le persone disperate, senza uscita. Come? Magari non istruendole sulle regole che guidano la società civile! Magari non rispondendo alle loro domande. Magari offendendole attraverso un'affermazione arrogante e soggettivamente arbitraria della gerarchia davanti alla quale si chiede loro di sottomettersi.

Si crea il bisogno e davanti ad esso si costringono le persone alla disperazione.

Poi arrivano i criminali come Paolo di Tarso o l'organizzazione criminale di Ratzinger che in cambio di sottomissione e di riconoscimento del loro potere nel sistema sociale distribuisce una qualche soluzione: come i criminali Don Ciotti o Don Mazza!

Così si privano le persone dei diritti costituzionali; si trasformano in soggetti di carità; si usano come massa di manovra elettorale. Bestiame da usare dai cattolici per contrattare il loro potere sociale e mascherare le nefandezze del loro dio e del criminale che impongono attraverso il crocifisso a bambini indifesi!

Grandi sono le colpe di una classe politica che manifesta il suo disprezzo per il dettato Costituzionale.

Grandi saranno le pene da scontare per pagare quel delitto che è il delitto di DEVASTAZIONE SOCIALE!

I delitti contro l'umanità non cadono mai in prescrizione. E Paolo di Tarso, per il delitto di devastazione sociale, dovrà essere processato con tutti i suoi imitatori!

Una fattura per la fornitura di 8.000 macete fu pagata dalla Caritas per il Ruanda e quella fornitura portò 800.000 morti Ruandesi: e i segnali per comprendere cosa stesse avvenendo erano chiari:

"Ad esempio nel Bugesera, dove, secondo il racconto di Elie Mizinge: "Un anno era tranquillo, un altro era movimentato. Poi si ricominciava: due stagioni tranquille, una stagione movimentata. Dipendeva dagli attacchi degli inkotanyi, ma poteva anche dipendere da noi. Di norma ci attenevamo a liste di priorità: i proprietari di terreni molto fertili e gli insegnanti erano in cima alla lista... Dopo, potevamo uccidere qua e là dei gruppetti di tutsi secondo come si presentava l'occasione. Un anno, per esempio, abbiamo gettato centinaia di tutsi ancora vivi nella palude dell'Urwabaynanga; un altro abbiamo organizzato spedizioni omicide nelle scuole. Potevamo tranquillamente lasciare dei morti ai bordi delle strade senza un vero motivo, se non quello di mettere bene in mostra i cadaveri insieme alle nostre segrete intenzioni. Il 1992 è stato molto pesante per via del pericolo incombente degli inkotanyi. Non erano carneficine calcolate, erano mal organizzate, però non venivano mai punite. In un certo senso erano dei preparativi per il futuro." In Germania e in Ruanda, un efficace rodaggio precedette la decisione formale dello sterminio."

Tratto da "A colpi di Machete-parola agli esecutori del genocidio in Ruanda" di Jean Hatzfeld ed. Bompiani

Questo è ciò che Paolo di Tarso, il san Paolo ei cristiani, chiama: AMMASSARE CARBONI ACCESI!

I massacri non sono fatti per la "carne", ma per lo "spirito", a maggior gloria del dio padrone.

Marghera, 25 dicembre 2005

Pagine sull'analisi della religione cristiana

Pagine di analisi degli ultimi due secoli di idee filosofiche della Religione Pagana

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Male Assoluto

Il male assoluto è quell'ideologia che distrugge il futuro delle persone costringendole a sottomettersi con tutto il loro cuore e "tutta la loro anima". Il male assoluto è descritto nella bibbia cristiana, nei vangeli cristiani, nei testi degli ebrei, nel Corano e nei canoni buddisti.