I wicca, la Dea Madre e la Religione Pagana

di Claudio Simeoni

la Dea Madre e i wicca

 

I Wicca parlano della Dea. Una Dea che mettono al cenro della creazione del presente.

Una Dea che mettono al centro del loro credo partendo dal presupposto che il femminile e il maschile siano il fondamento dell’esistente.

Essi stessi evitano di dire da che cosa, da quale cultura o da quale ideologia, prende avvio il loro concetto di Dea.

Se da un lato la sessualità repressa di Crowley e di Gardner sono il fondamento del loro desiderio di femminile, nella dominazione del femminile si identificarono le fallite dei movimenti femministi che, nate dalle manifestazioni dei materialisti, si ritirarono nel privato.

Appare quantomeno strano che le donne identificassero nella Wicca il culto femminile dal momento che:

"Nel culto di Gardner erano previste iniziazioni con riti sado-masochisti (sembra che lo stesso Gardner avesse di queste tendenze) e unioni sessuali di coppia pubbliche. Non tutti, è ovvio, gradivano certi interessi masochistici e voyeuristici della congrega per cui iniziò un graduale processo di evoluzione che portò a scissioni e a nuove congreghe più rispettabili."

Tratto da Jean de Blanchefort "I segreti della Stregoneria"

Queste pratiche attraggono molto le persone con problemi sessuali, omosessuali e simili, che giustificano le proprie tensioni attraverso delle pratiche religiose. E il concetto di Madre (vedi la madonna dei cristiani) giustifica queste perversioni.

Gardner ha copiato un po’ da tutti e alla fine Doreen Valiente ha dovuto fare un lavoro di ripulitura. Copiare, prendere da altri, è legittimo quando negli altri si scoprono cose affini alle proprie o con le quali si sottolinea il proprio sentire e il proprio intuire. Diventa grave quando si copia dal Liber Legis di Crowley, ma lo si nasconde perché ci si vergogna di Crowley. Oppure, quando si prelevano i concetti antropologici della Murray facendoli passare per delle verità religiose, anziché usarli per dimostrare le proprie intuizioni religiose.

Oggi la ricerca etnologica mi dice che: "gli animali pensano". Poca fatica, oggi nel 2007, ma se io sostengo che l’Essere Umano è una delle tante specie della Natura, mi appare ovvio che dal momento che l’Essere Umano "pensa", così debbono necessariamente pensare tutte le alte specie della Natura al di là di come la loro struttura neuronale articola il loro pensiero. Partendo da questo presupposto, anche le "favole morali" di Esopo, pur continuando a rimanere delle "favole morali", devo ritenere che nascono all’interno di un contesto culturale in cui gli uomini attribuivano capacità di progetto e di intento agli Esseri Animali.

La tradizione della Dea come madre è una tradizione Greco-Romana che venne travasata nell’elaborazione gardneriana attraverso i classici latini.

Proviamo a leggere Ovidio nei "I Fasti" (edizione BUR):

Poi, quando Roma divenuta potente vide cinque secoli
e levò il capo sul mondo conquistato, il sacerdote
consultò le fatali parole del carme eubolico; si dice
che questa ne sia la prescrizione decifrata:
"La Madre è assente; impongo che tu la cerchi la Madre, o Romano.
Quando ella verrà, deve essere accolta da mano casta".
I padri si smarriscono all’ambiguità dell’oscuro oracolo:
quale sia la Madre assente, dove la si debba cercare.
Si consulta Pean, che risponde: "Chiamate la Madre
degli Dèi. Dovete cercarla sui gioghi dell’Ida".
Si mandano dei notabili. Allora aveva lo scettro
della Frigia Attalo, che si oppone alla richiesta dei nobili Ausoni.
Dirò mirabile cosa: la terrà tremò con un lungo boato
e così la Dea parlò all’interno del sacrario:
"Io stessa volli essere richiesta, senza indugio lasciami andare,
Io voglio: Roma è meta degna per ogni dio".
Scosso dal terrore di quelle parole, Attalo disse: "Parti;
sarai ugualmente nostra: Roma discende da avi frigi".

La madre degli Dèi è Rea; la coscienza di sé dell’Essere Terra che fu madre degli Déi Olimpi.

La Cibele dei Romani.

Solo che gli Antichi non separavano Rea dall’insieme degli Déi di cui è Rea è parte.

Solo i monoteisti fanno questa operazione. Lo stesso "dio" degli ebrei fu separato dall’insieme, dopo di che gli ebrei annientarono l’insieme per esaltare il loro "dio" e distruggere l’umanità. Ma quando gli ebrei separarono il loro "dio" dall’insieme che lo ha generato, non era più il dio che avevano conosciuto, ma una diversa figura nata dalle loro illusioni e dalle loro farneticazioni attraverso le quale costruirono odio e distruzione per l’umanità.

La stessa cosa la fanno i Wicca con la loro superstizione fatta di tarocchi e di astrologia da bettola. Separano le Coscienza di Sé, gli Dèi, dall’insieme della generazione proprio per impedire agli Esseri Umani di trasformarsi in Dèi imponendo loro una credenza di sottomissione e di annientamento.

La Dèa è separata dalla "genealogia" degli Dèi per apparire come unico generatore dell’umanità.

Cosa diversa è Rea, la Madre degli Dèi!

Il suo ruolo è quello di far nascere una Natura sulla Terra e generare i suoi figli.

Mentre il Tempo impedisce ai suoi figli di esprimere il loro divino Ella nasconde Zeus al Tempo. Nasconde l’Atmosfera che manifestando il proprio divino, Zeus, permette a Rea di far vivere i suoi figli. Così Posidone genera la vita; come la vita viene generata da Ade. Tutti esprimono Demetra e Estia. Mentre il loro capolavoro siamo noi stessi, figli di Hera: l’Essere Natura!

Per questo motivo, Bruto, fingendo di scivolare bacia la Madre!

Non separate mai un divino dall’insieme dei divini che lo, manifesta: perderete il divino dentro di voi e diverrete preda delle illusioni.

Questo stanno facendo i Wicca.

I Romani cercarono ed accolsero Rea, non per questo cessarono di onorare gli Dèi. Anche se celebrarono la morte e la resurrezione di Attis, mai cessarono di onorare Giove, il Sole, Venere e Giunone.

Rea è la Dèa Madre! Ma anche Hera è la Dèa Madre. Anche Afrodite è la Dèa Madre. Anche Demetra è la Dèa Madre. ecc. E non si tratta di aspetti diversi della stessa Dèa Madre perché, come ben sapevano gli Antichi, Rèa è la Terra e Demetra è la Libertà. Rea permette a Demetra di esprimersi sulla Terra, ma la Terra è finita in sé stessa mentre Demetra si esprime in ogni Terra dell’immenso Urano Stellato. Afrodite è l’Intento dell’immenso Urano Stellato che si esprime attraverso ogni Essere mentre Estia è il divino che ogni Essere raggiunge nelle sue trasformazioni. Non aspetti diversi dello stesso oggetto, ma soggetti diversi che agiscono nello stesso insieme: l’UNIVERSO!

Cessare di pensare all’insieme da cui siamo generati significa costruire l’orrore della distruzione in quanto già stiamo impedendo a quell’insieme di continuare a generare.

Non è un caso che le idee sulla "Dea Madre" dei wicca siano state alimentate da un romanzo: "Le nebbie di Avalon".

Il libro scritto da Marion Zimmer Bradley, una cattolica pederasta che ha continuamente molestato sessualmente la figlia con la complicità del marito.

Tutti questi squallori, pedofili e pederastici, si nascondono sempre dietro l'immagine della madre, la dea madre, la madonna cristiana, così possono delinquere senza essere perseguiti a norma di legge.

Marion Zimmer Bradley era una fanatica cattolica che i wicca adottarono perché conciliava la loro dea con la madonna cristiana. La madonna cristiana, la criminale che nel vangelo di Luca recita il magnificat esaltando la sottomissione e la schiavitù della donna, viene dai wicca elevata a modello del loro dio padrone e senza rivolgere una qualsiasi critica.

Lo stesso simbolo, adottato dai "wicca" del "Circolo dei Trivi", altro non è che il nome della Maria cristiana ripreso da una chiesa cattolica. Nessun Pagano accetterebbe mai le parole d'odio della madonna cristiana contro l'umanità, ma i wicca, troppo spesso, si identificano con gli aguzzini.

Il fatto che i gristiani abbiano costruito l'immagine della loro madonna, appropriandosi dell'immagine di Iside con Horus, non giustifica il sincretismo cristiano, giustifica gli insulti della madonna dei cristiani ad Iside. Insulti che continuanoo ad essere bestemme e insulti a Iside, ma anche a Demetra, Astarte, Rea, Cibele, Isthar, ecc.

Marghera, 08 gennaio 2007

 

Revisione con l'aggiunta degli ultimi paragrafi:

15 settembre 2016

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Wicca e Religione Pagana

 

Il termine Paganesimo

Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.