Il tempo che viene incontro; il futuro che emerge
Il cammino iniziatico di Eleusi

di Claudio Simeoni

Commento all'Inno Omerico a Demetra
Quinto capitolo

Il tempo che viene incontro

 

Si legge nell’Inno Omerico a Demetra: 38-46

Risuonarono le vette dei monti, e gli abissi del mare,

alla sua voce immortale, e l'udì la madre veneranda.

Un acuto dolore la colse nell'animo: le bende, che le chiome

immortali cingevano, lacerava con le sue mani,

si gettava sulle spalle un cupo velo,

e si slanciò sopra la terra e il mare, come un uccello,

alla ricerca. Ma nessuno degli dei

e degli uomini mortali voleva dirle la verità,

e nessuno degli uccelli venne a lei come verace messaggero.

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Da questo momento inizia la ricerca di Demetra. La ricerca di sé stessa e del proprio futuro.

L’Iniziato è stato aggredito. Le volontà del mondo in cui vive hanno messo in atto delle azioni in base ai loro intenti. Queste azioni hanno perturbato il mondo in cui viveva. Una contraddizione si è presentata a Demetra ed ora deve risolverla cercando di avere il meno danno possibile. Cercando, là dove è possibile, di trarre dei vantaggi nella costruzione del proprio futuro.

La piccola Demetra si cala nel Tartaro. Il grido attraversa il mondo ed ogni dispiegarsi di una contraddizione procura dolore. Il dolore della trasformazione. Il dolore del cambiamento. Il dolore che chiama alla sfida. Il dolore che impone di misurarsi con una realtà che si voleva ignorare.

Oggi come oggi gli Esseri Umani vengono addestrati a farsi giudici e testimoni. Vengono addestrati ad ascoltare le storie che altri raccontano. In quell'assistere continuo a storie fatte da altri, ad imprese di altri, dimenticano di partecipare alla loro storia, alle contraddizioni della loro esistenza. Troppo spesso preferiscono ascoltare le storie della vita di altri anziché vivere a loro volta.

Questo dimenticare di agire per sé stessi nel mondo in cui si è nati, porta a dimenticare la dimensione della crescita come elemento centrale del nostro modo di pensare alla vita e alle contraddizioni dell’esistenza. Poi, magari, succede un qualche avvenimento che costringe le persone ad agire. Non lo volevi, ma è successo. Uno spettatore di una storia segue un racconto che si svolge nello spazio di anni in poche ore. Il protagonista dell'azione condivide le sue sensazioni attimo per attimo. Una storia che dura un anno o dei millenni viene convissuta dallo spettatore per un numero molto basso di sensazioni emotive e in un lasso di tempo estremamente ridotto. Tutto si appiattisce. Lo spettatore riduce la storia umana alla sua dimensione.

In una sola frase troviamo la trasformazione emotiva di un soggetto da quando viene investito dalla contraddizione che gli procura un dolore emozionale, “Che cosa ho fato per meritare questo?”, alla decisione di combattere per risolvere la contraddizione che gli è piovuta addosso.

L'immagine è molto potente ed efficace. Demetra, che viene investita dal grido di Persefone e soffre della sua stessa sofferenza strappandosi le bende che tengono i capelli, si trasforma in un attimo prendendo la veste scura e lanciandosi come un uccello alla ricerca del luogo dove dovrà combattere.

Per cosa combatterà Demetra?

Per sé stessa.

Combatterà per far si che gli eventi prendano una direzione diversa dal dolore e dalla disperazione che in quel momento la sta attraversando.

Ade vuole distruggere Persefone? Ade vuole far del male a Persefone? Cosa ne sarà di Persefone?

Demetra lotterà per dispiegare gli eventi. Lotterà per portare in equilibrio ciò che la contraddizione risolta da Ade ha squilibrato. Nulla è più come prima: da questo momento è un altro cammino. E' necessario comprendere che cosa è successo. E' necessario comprendere come la contraddizione si risolve, qual è il punto d'equilibrio che le relazioni all'interno del mondo raggiungono dopo che Ade ha agito. E' necessario comprendere il mondo che sgorga dalla contraddizione per come Ade l'ha risolta e, soprattutto, è necessario sapere se c'è una soluzione della contraddizione e quali sono gli agenti che hanno partecipato alla contraddizione. Demetra deve combattere per sapere quale sarà il cammino di conoscenza che si potrà costruire (se si potrà costruire), dopo quest'evento.

Impara a conoscere il mondo in cui vivi nel suo continuo mutare; solo in questo modo puoi inserire nel mondo in cui vivi quelle variabili che ti consentono di raggiungere gli obiettivi che ti proponi. Questo insegna Demetra all’Iniziato.

Nessuno viene in soccorso a Demetra.

Nessuno viene in soccorso all’Iniziato che spesso solo a lui è chiara la contraddizione.

Il mondo blocca il suo respiro in gola e tace. La contraddizione non si è ancora risolta. Demetra, per ora non deve sapere. Non deve agire nei confronti di Ade; il mondo aspetta che Ade risolva la contraddizione, solo dopo il futuro si dispiegherà.

Marghera, 17 NOVEMBRE 2011

Scritto revisionato in onore di James Hillman

Il testo dell'Inno Omerico a Demetra è tratto da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa edizione Fondazione Lorenzo Valla

Le antiche religioni

 

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Claudio Simeoni

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I Misteri Eleusini

Nell'Inno Omerico a Demetra sono racchiusi tutti i misteri di Eleusi. Costruire il dio che cresce dentro ad ogni uomo e, nello stesso tempo, costruire le condizioni affinché le persone possano costruire più facilmente il dio che cresce dentro di loro.