Fede - il vero nome delle cose

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Fede è la sorella minore di Fato.

Fede è la madre di Fato.

Fato è l'irremovibile materializzazione nell'azione della parola del dio; Fede è la relazione esistente fra la parola e l'azione.

Fede è figlia delle pulsioni emotive e media fra realtà vissuta e realtà desiderata indicando ad ogni Essere della Natura come il dire implica il Fare e l'azione deve essere detta perché l'azione deve essere giustificata da un intento più o meno definito. O l'Essere della Natura agisce avendo Fede nei risultati del proprio agire o l'Essere della Natura subisce l'Inganno di chi, agendo in Fede modificano il suo presente.

Inganno, figlio di Estetica, viene imposto agli Esseri Umani da chi ruba il lavoro dalle loro mani. Quando una persona si fa Inganno pensando di ingannare una volta o solo una persona in un'occasione, Inganno si appropria di tutto l'individuo. Come un cancro entra in ogni anfratto della persona e costringe la persona a pensarsi più furba del mondo che la circonda. La persona agisce manifestando Inganno e riesce ad accumulare un certo numero di successi finché non inganna colui che non poteva essere ingannato e in un solo colpo paga per tutti gli Inganni. Era così facile ingannare che è diventato arrogante e l'arroganza è l'unico "peccato" che gli Dèi non perdonano.

L'Essere Umano che manifesta Inganno nel mondo della ragione, giustifica la propria azione con imperativi morali del tipo "il fine giustifica i mezzi". Questo individuo è talmente preso ad imbrogliare che non si accorge che Inganno si sta appropriando di lui. Le sue azioni anziché proiettare sé stesso nel mondo circostante, finiscono per appiattirsi sull'Essere Umano che le ha prodotte. Quest'Essere Umano, quando guarda il mondo circostante, finirà per non essere più in grado di percepirne il reale se non attraverso i fenomeni manipolati dalla sua necessità di inganno.

Non solo non sarà in grado di percepire gli oggetti superando la fenomenologia con cui gli oggetti si presentano, ma questa diventerà, giorno dopo giorno, sempre più povera e deformata alla sua Coscienza per soddisfare la necessità di Inganno.

Solo Fede combatte la necessità di Inganno.

Per Fede ogni cosa è uguale a sé stessa. Per onorare Fede è necessario porsi davanti al quotidiano della ragione chiedendosi il perché delle cose. Così facendo l'Essere Umano spinge sé stesso al superamento dei limiti imposti dalla ragione cercando l'essenza delle cose: il loro vero nome. In questo modo l'Essere Umano finalizza le proprie tensioni e la propria Energia Vitale su oggetti riconosciuti, definiti in Fede.

Quest'Essere Umano dovrà scontrarsi con chi necessita di Inganno per coltivare la propria sopravvivenza.

Fede è sorella di Giustizia, ma mentre quest'ultima fu messa in fuga dagli Esseri Umani quando diventarono schiavi e succubi del Potere di Avere, Fede è rimasta per combattere la sua battaglia.

Se Giustizia può risorgere come un'araba fenice, Fede può solo trionfare con la stessa magnificenza di un Essere che affronta battaglie impossibili per riaffermare il diritto alla propria esistenza.

A nulla vale ai cristiani l'aver tentato di cancellare il ricordo trasformando Fede in "fiducia acritica della presunta parola del suo presunto dio".

Il Dio dei cristiani non ha Fede. Non riconosce né la realtà della Natura, né la realtà dell'uomo.

Il Dio dei cristiani non abita il mondo, non ha Fede nel mondo perché lui è estraneo al mondo, ma pretende di dominarlo. Quale mostruoso inganno!

Contro quest'inganno Fede agisce; contro quest'inganno Fede distribuisce la propria Energia Vitale; contro quest'inganno combattono i cacciatori di Conoscenza.

E quando il Guardiano e il Sognatore ingannano?

I cacciatori di Conoscenza non possono praticare l'inganno salvo per costruire la loro sconfitta. Quando costoro praticano l'inganno non è l'Inganno. Usano un'arma con la quale stanare il nemico, non convincono sé stessi che quella è la verità e comunque permettono in ogni istante, all'antagonista, la scoperta del loro "inganno". L'inganno del cacciatore di Conoscenza e Consapevolezza non è mai rivolto per danneggiare il Sistema Sociale, né gli altri Esseri Umani, ma è usato per impedire al Potere di Avere di praticare il traffico di schiavi cercando (provando, facendo il possibile ecc.) di limitarne il peso sul Sistema Sociale.

Il cacciatore di Conoscenza mente al Dio padrone cristiano. Mente al Comando Sociale. Il cacciatore di Conoscenza è un Prometeo che riconosce il diritto degli uomini contro coloro che pretendono di elevarsi a padroni.

Fede è impegno nell'esistente, non assoggettamento acritico nei confronti di chi cerca di appropriarsi dell'esistente rubando il lavoro dalle mani di chi non si può difendere!

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera gennaio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Fé o verdadeiro nome das coisas na Religião Romana

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.