Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844 – 1900)

La sofferenza imposta dai cristiani e il controllo dell'umanità

di Claudio Simeoni

 

Cod. ISBN 9788891185785

Teoria della Filosofia Aperta - Volume due

 

Nel libro "Ecce homo" Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844 – 1900) scrive:

La questione sull'origine dei valori morali è dunque per me una questione di primo piano, poiché essa condiziona il futuro dell'umanità. La pretesa di dover credere che in fondo tutto sia nelle mani migliori, che un libro, la Bibbia, offra una rassicurazione definitiva sulla guida e sulla saggezza divina nel destino dell'umanità, queste pretese, se ritradotte nella realtà, appare come volontà di non lasciar emergere la verità sulla miserevole antitesi di tutto questo, e cioè sul fatto che fino ad oggi l'umanità è stata nelle mani peggiori, è stata retta dai malriusciti, dai maligni vendicativi, dai cosiddetti «santi», questi calunniatori del mondo e denigratori dell'uomo. Il segno decisivo, dal quale risulta che il prete ( compresi i preti mascherati, i filosofi) ha trionfato non solo all'interno di una determinata comunità religiosa, ma in generale che la morale della décadence, della volontà di fine, ha il peso di 'una morale in sé, è dato dal valore assoluto accordato ovunque a quanto è non egoistico e dall'ostilità nei confronti dell'egoista. Considero contaminato chi non è d'accordo con me su questo punto ...

Il filo spinato condiziona il comportamento dei prigionieri della morale e dell'etica imposta.

L'umanità, fino ad oggi, è stata nelle mani peggiori. E' stata retta da coloro che si identificavano nel dio della bibbia. In coloro che come il dio dei cristiani si vendicava di coloro che cercavano la libertà e li volevano relegare in schiavitù . Un libro, la bibbia, che fa del genocidio e della schiavitù una condizione sociale per la volontà del dio padrone e in cui, ogni schiavista, si identifica imitandone le atrocità al fine di legittimare il possesso di Esseri Umani trasformati in bestiame.

I "mal riusciti" di Nietzsche sono coloro che, incapaci di scambiare prodotti con prodotti, merci con merci, sopravvivono rubando il lavoro da altre mani. Rubando la libertà dell'uomo in cambio di un nulla che chiamano provvidenza. Aver costretto l'uomo a confidare in questo nulla, di cui si servono per dominarlo, fa di questi pastori di schiavi dei "santi" che calunniano il mondo e l'uomo per impedirgli il suo cammino nell'eternità.

I filosofi avevano un compito: spezzare il dominio sull'uomo. E, invece, hanno imitato l'odio di Platone per un'umanità che non si prostrava abbastanza davanti alla sua santità. Hanno argomentato rendendo legittima la schiavitù, la sottomissione, il diritto all'odio del dio creatore che hanno anteposto all'uomo e al suo divenire nell'immenso. Ognuno di loro andava farneticando "In verità, in verità vi dico...." anziché spezzare le catene e gli ostacoli posti davanti allo sviluppo dell'umanità.

Questi individui, sprezzanti dell'uomo e della natura, non si sono limitati a distruggere le loro comunità religiose, ma hanno preteso di estendere la sottomissione e la schiavitù a tutte le società veicolandola in ogni modo possibile per schiacciare ogni anelito di libertà dell'uomo. L'infinito delle trasformazioni e dei mutamenti, veniva negato all'uomo. Costretto a riconoscere la realtà della "in verità, in verità vi dico..." l'uomo era costretto ad ignorare le forze della vita che lo spingevano a trasformarsi, a vivere con coraggio, ad assumersi la responsabilità delle proprie scelte. Filosofi e preti cristiani erano sempre pronti a colpevolizzare, condannare, giudicare, gli uomini che affrontavano lo sconosciuto che li circondava imponendo loro dei sensi di colpa qualora avessero anelato a forme di libertà descrivendo il mondo in maniera diversa da come imponeva loro la bibbia. Le loro passioni venivano fatte prigioniere dal dio padrone. Il mondo doveva essere circoscritto nel filo spinato del campo di sterminio della bibbia e ogni volta che un uomo pretendeva di adorare un dio diverso dal dio padrone, filosofi e preti cristiani provvedevano a metterlo a morte. Il superuomo Gesù non tollera che qualcuno esca dal suo gregge. Quando qualcuno lo fa, chiude nelle celle segrete tutto il gregge e mobilita i cani da guardia affinché rincorrano la pecora sfuggitagli e la addentino.

Esoteristi, occultisti e teosofi sono pronti ad addentare la pecora che sfugge dal gregge. "Come?" dice la Blavatsky "il Gesù dei vangeli vi fa schifo tanto è rozza la sua dottrina e il comportamento? Ma esiste un Gesù segreto che la chiesa cattolica e i cristiani vi tengono nascosto!" Confidate nel segreto, dice Blavatsky: "In verità, in verità vi dico....". Come, dice la Golden Dawn, la cabala è una porcheria che legittima il dio cristiano? ma voi non dovete dar ascolto ai preti cristiani, esiste una "vera interpretazione della Cabala". Così i cabalisti recitano: "In verità, in verità i dico....".

Sono altrettanti Gesù nei quali Nietzsche vede il marcio dell'umanità. La perversione che distrugge la libertà dell'uomo in un coacervo di intrecci di filo spinato morale in cui viene rinchiuso l'anelito di libertà dell'uomo.

 

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Marghera, 08 giugno 2012

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Occultismo, esoterismo e stregoneria

L'elemento centrale nell'esoterismo e nell'occultismo, che vedremo nella Teosofia della Blavatsky e nella "Magia della cabala" della Golden Dawn, è la sottomissione. Dove l'illusione patologica crea la descrizione di una realtà desiderata ed immaginata tale da soddisfare la sofferenza provocata dalla sottomissione. Lo sconosciuto immenso che ci circonda esiste ed è l'oggetto trattato dalla Stregoneria. In Stregoneria lo sconosciuto è un oggetto che va affrontato e vissuto, non subito e descritto mediante illusione.