Genio (femminile, Juno)
l'Essere Umano si trasforma in un Dio

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Che cos'è il Genio?

E' Corpo Luminoso che cresce all'interno dell'Essere nella Natura.

Il Genio è la finalità soggettiva per la quale un Essere nella Natura nasce-cresce-muore.

Il suo fine personale è lo sviluppo del suo Genio.

Oggi noi conosciamo, dalle favole, il "genio della lampada". Ogni Essere della Natura vive per costruire il proprio "Genio". Ogni insieme di Esseri della Natura, nel momento stesso in cui si relazionano, costruiscono il loro "Genio". Ogni cellula di ogni corpo della Natura, costruisce il proprio Genio.

Ogni Essere della Natura ha come fine la costruzione di sé stesso per divenire eterno. Almeno ci prova. L'Essere Universo che si costruisce alla fine dei mutamenti, direbbe: "Ha il dovere almeno di provarci!".

Il Genio altro non è che il corpo di energia emotiva che il corpo fisico plasma in ogni azione e in ogni scelta della sua esistenza.

In ogni trasformazione dell'Essere Umano il Corpo di Energia è presente. Fin dalla nascita, l'Essere Umano, lavora per arricchire il corpo di energia, il dio, che vuole crescere dentro di lui.

Il corpo di energia cresce e si plasma ad ogni rinnovamento dell'Essere Umano. Prima il feto si trasforma in bambino, e il Corpo Luminoso assume la sua "forma di base" con cui iniziare a percepire il nuovo mondo; poi il bambino si trasforma in un uomo e in una donna.

In questa fase la struttura del Corpo di Energia, cresciuto e plasmato dall'attività quotidiana dell'Essere della Natura, interviene per affiancarsi al corpo fisico nella percezione del mondo ed agisce a sua volta per spingere il corpo fisico a mettere in atto tutte quelle scelte e quelle azioni capaci di arricchire la propria Coscienza e la propria Consapevolezza. Quando il processo di crescita del corpo luminoso, il Genio, non incontra ostacoli nelle scelte dell'individuo, all'atto della morte del Corpo Fisico, il Corpo Luminoso assume su di sé l'intera Coscienza di Sé dell'Essere Umano e costui inizia in un corpo dalla diversa struttura materia-energia il proprio cammino per diventare eterno.

Il Genio è l'Essere Luminoso che cresce dentro ogni Essere della Natura. Se il ciclo di sviluppo dell'Essere Umano non ha terminato lo sviluppo dell'Essere Luminoso questo viene abortito oppure, se è un po' più forte, può riuscire a trasformare la morte del corpo fisico in un nuovo cammino, anche se molto debole, per proseguire lo sviluppo della propria Consapevolezza appiattendosi, arricchendo, sull'Essere Terra, sull'Essere Natura o sull'Essere Sole.

Il Genio è il metodo mediante il quale gli Esseri della Natura si trasformano in Dèi.

Il Genio è costruito dalla vita nella Natura. Il Genio è ciò che la vita costruisce plasmando l'energia emotiva giorno dopo giorno.

L'interpretazione secondo la quale il Genio ci accoglierebbe e proteggerebbe dopo la nascita è dettata dal bisogno del Comando Sociale di rendere debole l'Essere Umano davanti all'oggettività e quindi sottomesso a una qualche entità benevola.

Qualcuno ha avuto bisogno di costruire una gerarchia fra i Geni. Molto, molto squallido!

Non è concepibile considerare il Genio come la definizione del potere genetico (questo viene fatto soltanto da chi accumula Potere di Avere giustificandolo con l'esaltazione della propria discendenza, magari con origini "divine"). Il Genio inizia il suo percorso nel momento in cui l'Essere della Natura acquista Coscienza di sé stesso. Non esiste "eredità del Genio". Ogni Essere della Natura costruisce il proprio Genio.

Il Mani può essere avvicinato ad una tale concezione, anche se il Mani è il divenuto e il divenire della progenie attraverso le trasformazioni indotte dagli adattamenti del singolo individuo.

Noi dobbiamo sempre distinguere fra ciò che viene osservato nello sviluppo della vita e quello che viene raccontato da chi vuole controllare gli uomini per usarli a proprio uso e consumo.

Genio e Juno è il dio che cresce plasmato dall'attività degli Esseri della Natura.

Plasmare il proprio Genio mediante l'esperienza divenne a Roma un imperativo comportamentale. Tutto il Mos Maiorum aveva il solo scopo di fornire i principi morali ed etici che consentivano lo sviluppo del Genio nelle persone.

Poi c'è la modificazione introdotto attraverso la filosofia greca per cui il Genio non è più ciò che l'uomo è e che rappresenta nella sua quotidianità, ma è una sorta di "daimon" che entra nell'uomo e nella donna al momento della nascita.

E' dal momento della nascita che l'uomo e la donna iniziano a rappresentare il loro essere nel mondo. Iniziano a rappresentare il loro Genio e la loro Juno. Genio e Juno sono ciò che uomini e donne sono. Per qualcuno divenne un imperativo rubare ciò che i cittadini sono per trasformarli in oggetti di possesso, sudditi e popolo, mediante la privazione del loro Genio e della loro Juno.

Qualcosa o qualcuno ha "creato" il Genio o la Juno che entra negli uomini e nelle donne al momento della nascita. Quel qualcuno possiede gli uomini perché gli uomini e le donne senza il Genio o la Juno non sarebbero. L'uomo e la donna cessano di essere padroni di sé stessi, soggetti che scelgono la loro morale e la loro etica, per diventare oggetti posseduti che si devono sottomettere ad una morale o ad un'etica imposta da qualcuno diverso da loro.

Come non scorgere in questo tipo di operazioni il desiderio di far scordare sostanza e fine del Genio nello sviluppo dell'Essere Umano per imporre la visione cristiana della dipendenza dell'Essere Umano dal volere del macellaio di Sodoma e Gomorra?

Da Orazio apprendiamo l'esistenza dell'idea del Genio buono e del Genio cattivo. Figure che alimenteranno l'idea cristiana dell'angelo custode per intimidire le persone e renderle timorose.

Soggetti che "proteggono" l'uomo impedendogli di prendere decisioni autonome e costringendolo all'obbedienza di una legge morale estranea e perversa. Entità che ricattano l'uomo. Minacciano l'uomo imponendogli sensi di colpa che lo rendono timoroso nell'affrontare la sua vita.

A che serve l'idea secondo cui il Genio avrebbe rappresentato il principio razionale dell'uomo quando il Genio altro non è che la struttura intima dell'uomo al di fuori della ragione e della sua comprensione? L'Essere Umano è un Essere della Natura e come tale è un Essere Emotivo che diventa un Essere razionale soltanto nelle relazioni all'interno del Sistema Sociale. Ma dal momento che il Genio è la qualità intima dell'uomo, questa qualità non è razionale, ma emotiva.

Imporre la razionalità al Genio serve per bloccare la ricerca di libertà dell'uomo, impedire lo sviluppo del Genio impedendo ai bisogni e ai desideri dell'uomo di esprimersi nella società in cui l'uomo vive. Il Genio con il suo divenire e la sua trasformazione altro non fa che registrare la crescita dell'uomo, l'accumulo di esperienza che l'uomo fa nelle condizioni e nelle contraddizioni della sua esistenza. Un grande Genio e una grande Juno sono costruiti da uomini e donne appassionati. Uomini e donne che impegnano le loro emozioni mentre affrontano le contraddizioni della loro esistenza.

Negli Stregoni gli Esseri sono due: l'Essere Fisico e l'Essere Luminoso. Entrambi con le proprie specificità percepiscono il mondo, entrano nelle relazioni e formano strategie che comunicano alla coscienza sotto forma di necessità, bisogni e intuizioni. Tanto più il corpo fisico e la ragione dell'uomo e della donna si impegnano nella loro vita quotidiana e tanto più viene plasmata l'energia emotiva che costruisce un grande corpo luminoso dando vita a un grande Genio e ad una grande Juno.

Genio è il dio che cresce all'interno dell'Essere della Natura. Ma gli Esseri della Natura non incubano passivamente l'Essere Luminoso che genereranno. L'incubazione dell'Essere Luminoso avviene mediante le azioni dell'Essere della Natura. Attraverso le relazioni fra l'Essere della Natura e quanto lo circonda. Queste relazioni mettono in moto Linee di Tensione; convogliano Energia Vitale, volere e volontà. Questo convogliare, concentrare, impegnarsi costringe le Linee di Tensione, Energia Vitale, volere e volontà di altri Esseri della Natura ad entrare in relazione, destrutturare il presente dei soggetti che entrano in relazione e costringere, i medesimi soggetti, a ristrutturare sé stessi comprendendo nella propria coscienza la nuova esperienza e, nello stesso tempo, rivoluzionando la propria struttura emotiva.

Non importa i nomi con i quali la ragione identifica le Linee di Tensione o la qualità delle relazioni, è importante soltanto la qualità della modifica soggettiva prodotta dalle Linee di Tensione che qualificano il tipo di contraddizione affrontata, la quantità di Energia Vitale che plasmata, gli Dèi che abbiamo coinvolto nell'azione e la qualità della modificazione che gli stessi Dèi hanno messo in atto per superare la relazione nella quale li abbiamo coinvolti.

Esistono centri di Energia Vitale (Dèi) con i quali si relazionano tutti gli Esseri viventi della Natura e centri di Energia Vitale con i quali si relazionano solo Esseri con quel tipo di bisogni. Esistono centri di Energia Vitale con i quali si relazionano soltanto Esseri che vivono all'interno di quelle, e solo di quelle, condizioni.

Esistono centri di Energia Vitale che cercano gli Esseri con i quali relazionarsi e centri muti in attesa di attivarsi quando si presenta una qualche relazione in armonia con sé stessi.

Tutti questi centri sono Genii. Tutti questi centri di Energia Vitale sono Dèi. Gli Dèi altro non sono che Geni di sé stessi tesi a modificare sé stessi per alimentare il Genio che sono.

La via alla Conoscenza e alla Consapevolezza di un centro di Energia Vitale è legata alle relazioni di cui il centro è l'espressione. Lo sviluppo della Coscienza di Sé si ferma quando cessano le relazioni fra il centro di Energia Vitale e gli Esseri, o le Tensioni, con cui si relaziona.

Se il centro di Energia Vitale ha potuto sviluppare una propria volontà e proprie determinazioni può mantenere compatta la propria Coscienza di Sé, la propria Energia Vitale e la propria volontà in attesa di costruire nuove relazioni. Questo centro diventerà uno scrigno pronto a dischiudersi qualora qualche Essere della Natura, attraverso la propria volontà, imponga un qualche tipo di relazione. E il centro si dischiuderà immediatamente perché quello è il nuovo momento per svilupparsi.

I "segreti" della Stregoneria non sono custoditi in scrigni sotterrati o in antri tenebrosi. Stanno attorno a noi e ci circondano. L'unico modo per afferrarli è quello di sviluppare volere e volontà.

Quirino è un Genio. Quirino è il punto di interrelazione delle Tensioni di tutti gli Esseri Umani che fondarono quella città ed è alimentato dagli Esseri Umani che quella città abitano e per il solo fatto che desiderino lo sviluppo e il benessere di quella città. Quando la città scompare, il centro di Energia Vitale diventa muto ma se ha visto il succedersi dei mutamenti della città, è stato attraversato da forti tensioni e grandi quantità di Energia Vitale che ne hanno sviluppato la sua volontà, hanno alimentato i suoi progetti e i suoi scopi. E' come se i bisogni, i desideri, le speranze, il volere e le rabbie di coloro che vissero quella città fossero conservate nel suo Quirino diventato immortale oltre l'esistenza della città stessa.

Costruite case, vadano Esseri Umani a vivere dove un tempo sorgeva Ebla e il Quirino di Ebla si sveglierà e li nutrirà, per quanto potrà, di Energia Vitale affinché Ebla cresca ed egli poter continuare ad espandere la propria Conoscenza e la propria Consapevolezza. Questo vale per un grandissimo numero di centri di Energia Vitale che un tempo si espandevano e ora, come scrigni di gemme preziose, attendono un nuovo tempo.

Il Genio è ognuna di queste cose. Genio è l'Essere della Natura che agendo si trasforma in un Dio.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera gennaio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Gênio (feminino, Juno), o Ser Humano se transforma em um Deus na Religião Romana

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.