Maia - l'unione di Terra e Natura

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Tellus è l'Essere Terra; Maia è l'Essere Terra legato all'Essere Natura.

L'Essere Terra è un Essere enorme sul quale gli Esseri della Natura poggiano i piedi. Una grande Coscienza che segue la propria via per lo sviluppo della propria Coscienza di Sé lungo la via del Se. L'Essere Natura è parte di questa via, non l'intera via.

L'Essere Natura non si relaziona con Tellus, ma con Maia parte di Tellus.

Per l'Essere Natura Maia è Tellus, ma per l'Essere Terra egli è Tellus e non è Maia.

Maia è la madre della Natura, la sua alleata, il suo referente. A mano a mano che l'Essere Natura si sviluppa, si evolve, si modifica, imporrà sempre di più la sua impronta nell'Essere Terra diventandone parte, ma non sarà mai la totalità dell'Essere Terra.

Così è per l'Essere Umano. L'Essere Umano si relaziona con l'Essere Terra, non si relazionerà con la Coscienza di Sé Tellus, ma con quella parte della Coscienza di Sé di Tellus che si è fusa con la Natura in espansione e che noi chiamiamo Maia.

Veramente, si relazionerà con una piccola frazione della Coscienza Maia, ma è lo stesso perché in quella frazione sono comunque contenute tutte le tensioni d'esistenza di Maia.

Per gli Esseri della Natura Maia è la vita, ma lei non potrebbe esistere senza gli Esseri della Natura.

Ricordiamo sempre che oggi noi pensiamo alla Natura come ad una Coscienza che progetta e pianifica anche i suoi equilibri interni, la pensiamo un po' come madre della vita, in realtà la Natura è figlia degli Esseri della Natura perché ella non era quando i primi esseri si muovevano nel brodo primordiale. Loro erano la Natura.

Ogni Essere della Natura versa energia vitale e assorbe energia vitale. Versa le sue emozioni nel mondo e assorbe le emozioni dei soggetti che compongono il mondo in cui vive. Ogni Essere della Natura la arricchisce di Energia Vitale, di Coscienza di Sé percorrendola emotivamente con Linee di Tensione nuove ed originali.

Maia non può far a meno degli Esseri Viventi della Natura come questi non possono far a meno di lei.

L'identificazione come moglie di Vulcano appare logico: Maia è l'oggettività nella quale il fuoco distruttivo si trasforma generando la vita.

La Furia domata e trasformata da Maia per la costruzione dell'Essere Natura.

Maia è una grande madre. La relazione degli Esseri con Lei avviene percorrendo Maia: vivendo.

Non esiste nessun altro modo per relazionarsi con Maia se non attraverso le emozioni. Che osa sono quei flussi emotivi che ci attraversano quando vediamo un grande albero, il verde dell'erba, il colore dei fiori, un animale veloce e scattante? E' il sentimento che esprime una forte emozione con la quale noi ci stiamo legando al mondo.

E non è poco se si considera che vivere significa compenetrare tutte le contraddizioni dell'esistente mentre, non vivere, significa abbandonarsi all'oggettività rinunciando all'esercizio della propria volontà e delle proprie determinazioni.

Maia è' considerata moglie di Fauno. Tale considerazione è riduttiva anche se pertinente. Maia è l'oggettività all'interno della quale la Natura si sviluppa, l'Essere Fauno è l'Essere Animale all'interno della Natura. Maia è dunque la Natura che si fonde con la Terra e non prerogativa di un genere, anche se vasto, di specie al suo interno. E' come se un singolo Essere affermasse la specificità della sua personale relazione con Maia. Maia è oggettività dell'esistente della Natura, non del singolo Essere. Semmai il singolo Essere può relazionarsi in modo particolare con Maia attraverso l'uso della propria Attenzione e della propria volontà. Averne l'esclusiva è un altro paio di maniche.

Gli Esseri Umani possono relazionarsi con Maia in maniera specifica attraverso le azioni delle proprie mani. Se l'Essere Tellus dalle mani degli Esseri Umani desidera la purificazione dall'intasamento dell'Energia Vitale stagnata, Maia desidera lo sviluppo della propria Coscienza di Sé attraverso lo sviluppo dell'Essere Natura.

Le due necessità sono in contrasto soltanto se si pensa alla Terra come un soggetto che ha un unico obbiettivo nella sua esistenza. Il divenire dell'Essere Terra è un divenire estremamente dinamico nel quale vengono coinvolte milioni di contraddizioni contemporaneamente, a volte legate in maniera armonica, a volte in aperto contrasto. L'Essere Terra ha messo in atto tutta una serie di strategie esistenziali e aver favorito la nascita della Natura, è una di queste.

Le necessità di Maia frenano Tellus, Mediare significa armonizzare le esigenze di ogni Essere. Maia contribuisce al divenire e alle trasformazioni dell'Essere Terra. Il pianeta si trasforma in continuazione e ciò che è oggi non è più ciò che era ieri.

Gli Esseri Umani, qualunque siano le azioni con cui si presentano nel mondo, soddisfaranno le esigenze di Tellus. Nello stesso tempo Maia tenta di impedire agli Esseri Umani di trasformare troppo violentemente il mondo in cui vivono perché questo distruggerebbe gli Esseri Umani.

Maia è dunque un Grande Essere i cui scopi e determinazioni sono quelli della Natura che abita questo pianeta.

Le azioni degli Esseri della Natura determinano la relazione; l'Attenzione e l'intento determinano la direzione in cui procedono le trasformazioni soggettive; la volontà determina la quantità di Energia Vitale, di tensione emotiva, che il singolo soggetto impegna nella sua azione.

La festa di Maia è il 1° Maggio soltanto perché in quella data, nelle nostre latitudini, sull'Essere Terra, sboccia il rigoglio della Natura. Il mese di maggio prende il nome da Maia. Il giorno di Maia è ogni giorno in cui ogni Essere nella Natura intraprende il proprio cammino di trasformazioni soggettive per diventare un Essere Luminoso.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera maggio 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Maia, a união de Terra e Natureza na Religião Romana

 

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.