Le otto liberazioni nel pensiero buddista

Dal Mahasatipatthanasuttanta
(Grande dialogo delle cause)

il buddismo e la Religione Pagana

di Claudio Simeoni

Argomenti sul buddismo

 

Il cammino della conoscenza

Una religione descrive sempre una "sua" via al conoscere di una realtà affermata ma che trascende il quotidiano del vissuto.

La via di una religione é quel percorso che fa il fedele per transitare dal mondo quotidiano al mondo che quella religione immagina.

La descrizione della realtà vissuta e il mondo immaginato nel quale si giungerebbe, determinano la qualità del cammino di quella religione.

Come abbiamo visto, la realtà del vissuto, per il buddismo, é un dolore. Il dolore, per il buddista, qualifica la realtà nella quale viviamo. Il mondo immaginato dal buddista é il vuoto assoluto, un annullamento della percezione e della sensazione che annulli il dolore.

Da qui le otto liberazioni che portano il fedele buddista ad annullare sé stesso, ritrarsi dalle sfide dell'esistenza, annullare la propria struttura desiderante capace di produrre la fine del desiderio in un'estasi che contempla una bellezza immaginaria.

Solo che, annullando il desiderio, si annulla la bellezza perché solo il desiderio soggettivo determina la bellezza degli oggetti nel mondo. E' il desiderante che dice: questo é bello, non l'oggetto contemplato che si limita, eventualmente, ad essere.

Le otto liberazioni buddiste sono così descritte:

1) Formale, vede le forme; questa é la prima liberazione!
2) Internamente una coscienza non formale, vede esteriormente le forme!
3) E' intento alla bellezza; questa é la terza liberazione!
4) Col superamento totale delle coscienze formali, col tramontare delle coscienze dovute a reazioni sensorie, distolta la mente dalle coscienze non semplici, "infinito é lo spazio", il dominio dello spazio infinito raggiunto, dimora. Questa é la quarta liberazione.
5) Col superamento totale dello spazio infinito, "infinito é vinnana", il dominio nell'infinito vinnana raggiunto, dimora. Questa é la quinta liberazione.
6) Col totale superamento del dominio dell'infinito vinnana, "non vi é alcunché", il dominio del "non vi é alcunché" raggiunto, dimora. Questa é la sesta liberazione.
7) Col superamento del dominio del "non vi é alcunché" il dominio della non coscienza né incoscienza raggiunto, dimora. Questa é la settima liberazione.
8) Col totale superamento del dominio della non coscienza né incoscienza, la distruzione di coscienza ed esperienza raggiunta, dimora. Questa é l'ottava liberazione.
Queste o Ananda sono le otto liberazioni.

Le otto liberazioni sono quelle che mi hanno convinto a scrivere il commento che fino ad ora avete letto. Quando ho letto le otto liberazioni, ho compreso il fine a cui le pratiche Buddiste tendono. A mio avviso le pratiche definite, sia nelle cause che nell'ottuplice sentiero, mancano della capacità di portare alle otto liberazioni perché sono pratiche che appartengono ad un tempo diverso da quello che stiamo vivendo. Quelle pratiche avevano un significato nella cultura in cui sono state elaborate e per i soggetti che le hanno elaborate. Quanto scritto, molto probabilmente, era una sintesi scritta di un patrimonio verbale infinitamente più ampio. Molto probabilmente gli estensori, sia del sistema delle cause che dell'ottuplice sentiero, pensavano al loro Sistema Sociale e alla loro cultura comune come immutabile. Come un sistema ovvio che, stando a monte delle loro affermazioni, rendeva il sistema delle cause e l'ottuplice sentiero del tutto logico per garantire il raggiungimento delle otto liberazioni.

Mentre il sistema delle cause e l'ottuplice sentiero sono discutibili in quanto sono delle strategie soggettive per il raggiungimento di uno scopo, lo scopo, in questo caso le otto liberazioni, diventa l'oggetto. L'oggetto a cui sia il sistema delle cause che l'ottuplice sentiero tendono.

Le otto liberazioni sono i mondi cui il soggetto tende attraverso le sue trasformazioni. I mondi che raggiunge sono le liberazioni. Dove la liberazione é la rimozione degli ostacoli alla sua percezione che gli consente di percepire quel mondo che altrimenti non percepirebbe. Mondi ai quali accedere mentre costruiamo noi stessi e ci attrezziamo per raggiungerli.

Nell'attività di commento delle otto liberazioni riesco a descrivere lo stato di raggiungimento fino alla quarta liberazione, la quinta la posso immaginare quale estensione della quarta liberazione, ma per le altre tre l'immaginazione non é utilizzabile. In realtà, l'estensore delle otto liberazioni, per le ultime tre applica un sistema assolutamente arbitrario e soggettivo e vi inserisce delle categorie talmente ipotetiche davanti alle quali chiunque si arrende. La Stregoneria, a quel livello, non applica delle categorie, ma si limita a parlare di inconoscibile saltando direttamente alla Coscienza Universale come fine del movimento dell'intero universo senza affermare o definire la qualità della Coscienza Universale stessa.

Un'altra cosa da dire é che in Stregoneria uno dei risultati da raggiungere si chiama soggettivazione dell'oggettività. All'inizio é un vibrare, un sentire e un intuire comune che il soggetto e il mondo in cui vive armonizzano e organizzano per camminare assieme, in un secondo tempo il soggetto impara a guardare il mondo con gli occhi, il sentire e l'intuire dell'oggetto o degli oggetti del mondo che ha soggettivato. Per riuscire a fare questo é necessario che il mondo che si soggettiva sia della stessa qualità del soggetto che lo vive. Non può essere eccessivamente estraneo al soggetto in quanto il soggetto, a quel punto, o non ha gli strumenti sufficienti per penetrare quel mondo o quanto penetra di quel mondo é solo una forma illusoria quale proiezione della propria immaginazione.

Come Esseri Umani abbiamo un limite nella proiezione della nostra capacità di percepire il mondo in cui viviamo e i mondi seguenti. Ammesso che un soggetto proietti la propria percezione (anziché essere ricettore e interprete dei fenomeni) diremmo che tanto più la sua percezione si allontana dal mondo in cui vive e tanto più diluisce la quantità e la qualità di fenomeni che percepisce sovrapponendo a questi la propria immaginazione. Tanto più diluita é la capacità soggettiva di percepire i fenomeni e tanto maggiore sarà la sua necessità soggettiva di usare l'immaginazione per ovviare al non percepito e impedire alla ragione di rimanere sconvolta davanti all'inconoscibile.

Formale, vede le forme; questa é la prima liberazione!

Il primo mondo lo conosciamo benissimo, o meglio non lo conosciamo per nulla, ma non ci interessa conoscerlo in quanto noi, come Esseri della Natura, siamo il prodotto di quel mondo. La prima liberazione é l'uscita dalla vagina di nostra madre. Prima di uscire dalla vagina di nostra madre noi non vedevamo le forme. Il mondo nella pancia di nostra madre era un mondo da cui ricevevamo sensazioni. Non c'era la forma sia perché non avevamo occhi per percepirla: non eravamo attrezzati per percepire la forma. Una volta usciti dalla vagina di nostra madre ci siamo liberati da una costrizione. Siamo entrati nel mondo della forma.

Questa prima liberazione possiamo definirla proprio in questo modo: giungere nel mondo della forma. Noi, ora, ci giriamo indietro e diciamo: "Il mondo della forma esisteva prima che chi esce dalla vagina della propria madre lo percepisca!" Perché il nuovo nato giunge nel mondo della forma? Perché si é costruito. Ha trasformato sé stesso giorno dopo giorno ed é sbocciato dalla vagina della propria madre. Le strategie che ha elaborato nella pancia della propria madre erano elaborazioni che non appartengono alla ragione, la ragione non esisteva, appartengono a quello spazio dell'intuire e della vita nel quale la ragione ritaglia il proprio spazio, ma del quale lei é ignara. Questa é la prima liberazione. Dal momento che noi, da questa liberazione, possiamo girarci indietro e guardare la nostra trasformazione, possiamo porre le basi per guardare in avanti, nel futuro delle nostre trasformazioni. Il metodo, con cui guardiamo avanti altro non é che il metodo col quale siamo divenuti!

Internamente una coscienza non formale, vede esteriormente le forme!

Siamo usciti dalla vagina di nostra madre e iniziamo a vedere esteriormente le forme. Costruiamo una coscienza non formale. Cosa significa? Costruiamo il pensiero astratto. Costruiamo la ragione. Costruiamo la numerazione e il ragionamento relativo ad esso. E' la nostra età della crescita. Succhiando il latte di nostra madre noi ci costruiamo! In questo caso é il mondo in cui si vive. Il mondo della ragione. Questo é il mondo del gioco, il mondo della crescita che ci porta a nascere in un altro mondo nel quale continuiamo a sviluppare una coscienza non formale, astratta, e continuiamo a vedere le forme, ma in noi le forme e l'astratto assumono connotazioni particolari, perché:

E' intento alla bellezza; questa é la terza liberazione!

E' la maturità sessuale dell'Essere Umano.

Gioventù si é impossessata dell'Essere Umano e lo ha trasformato. L'Essere Umano si é costruito giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. E' cresciuto, ha formato la sua ragione e il suo pensiero astratto, ha imparato a guardare il mondo finché non é arrivato il rivolgimento causato dalla sua Energia. Egli é diventato un Essere Umano che vive attraverso la sua sessualità. Continua a vedere le forme, continua ad avere una Coscienza astratta, ma l'effetto che hanno le forme e la sua coscienza astratta assumono una valenza diversa. L'arrivo alla maturità sessuale equivale ad un'uscita dalla vagina della madre. L'essere intento alla bellezza significa essere intento alla pratica sessuale. La terza liberazione.

In questo momento assistiamo a come l'Essere Umano abbia attraversato tre liberazioni. Tre mondi nei quali si é costruito. La pancia della madre, la sua fanciullezza e il suo essere Umano adulto. Ogni passaggio é una liberazione. Ad ogni passaggio si schiude un mondo in quanto l'Essere Umano é in grado di percepire quel nuovo mondo in maniera nuova e diversa.

I mondi esistevano, é l'Essere Umano che vi giunge modificandosi giorno dopo giorno fino a sbocciare nel nuovo mondo attraversando un'esplosione di energia e poi modificandosi e crescendo nel nuovo mondo fino a portare una nuova esplosione di energia che lo porta a sbocciare nel nuovo mondo.

Per comprendere oltre, dobbiamo tener presente come sono avvenute queste tre liberazioni. Nel procedere dell'esistenza l'individuo ha accumulato una quantità di trasformazioni che nello scoppiare hanno prodotto la qualità della liberazione soggettiva. Le liberazioni che noi osserviamo sono caratterizzate da uno sviluppo progressivo della specie cui noi apparteniamo. La specie, nel corso di milioni di anni, ha accumulato sufficiente potere da dare al nuovo nato affinché una serie di meccanismi incontrollabili da parte della ragione lo portino alla maturità garantendo alla specie la sopravvivenza e la riproduzione. Che il soggetto, nel praticare le tre liberazioni, abbia o non abbia usato la sua volontà, le costrizioni al suo sviluppo che le determinazioni specifiche della sua specie gli hanno imposto lo hanno comunque costretto a giungere alla maturità sessuale e far nascere nuovi figli. A questo punto, alla specie, il soggetto non interessa più. A questo punto il soggetto deve curare sé stesso. La scelta di entrare o non entrare negli altri mondi praticando le proprie liberazioni appartiene al soggetto specifico. Appartiene all'uso della propria volontà e alla direzione nella quale il soggetto fa le proprie scelte. Alla specie non interessa se il soggetto fa delle scelte che lo portano alla liberazione o fa delle scelte autodistruttive. Alla specie non interessa se le condizioni di vita dei soggetti sono tali da imporre scelte virtuose e liberatrici o scelte di distruzione. Il proseguo appartiene solo ed esclusivamente al singolo individuo che, comunque, é stato fornito di volontà attraverso la quale agire e modificarsi.

Esseri Animali ed Esseri Vegetali praticano il pensiero astratto, manipolano le Linee di Tensione e praticano le loro strategie d'agguato. Ognuno secondo le proprie Determinazioni! Ognuno secondo le strategie messe a punto per milioni di anni dalla propria specie e ognuno scegliendo di usare al meglio gli strumenti che ha a disposizione per affermare la propria strategia di vita. Ognuno sviluppa il proprio Potere di Essere, che noi lo comprendiamo o non lo comprendiamo é la cosa meno importante di tutte. Se ognuno NON sviluppasse il proprio Potere di Essere lasciando alla generazione successiva il patrimonio di Potere che ha accumulato la generazione di ogni presente, la singola cellula, che é uscita dal brodo primordiale milioni di anni fa', non avrebbe posto le basi per costruire la grande Quercia, il grande Pino Mugo, il grande Elefante, il grande Uomo, la grande Cavalletta o la grande Rana! Noi siamo ciò che siamo perché per centinaia di milioni di anni ogni generazione ha accumulato Potere di Essere da lasciare in eredità alla generazione successiva! Noi siamo ciò che siamo perché noi abbiamo scelto e discriminato cosa applicare nel nostro quotidiano del grande patrimonio che la nostra specie ci ha lasciato in eredità! Se noi neghiamo la capacità dei soggetti di accumulare Potere di Essere trasferendolo generazione dopo generazione, non riusciamo a comprendere come ogni generazione di Esseri della Natura lasci in eredità, alla generazione seguente, il Potere di Essere che lei ha accumulato permettendo alla generazione seguente di affrontare al meglio il proprio futuro: le proprie LIBERAZIONI!

Il Potere, in Stregoneria e nel Paganesimo Politeista, é dato dalla capacità di un individuo di continuare sempre a crescere e ad espandersi nel mondo in cui é nato; il potere non consiste MAI nel dominare o appropriarsi di altre persone.

E' proprio questa azione che porta alla quarta liberazione:

Col superamento totale delle coscienze formali, col tramontare delle coscienze dovute a reazioni sensorie, distolta la mente dalle coscienze non semplici, "infinito é lo spazio", il dominio dello spazio infinito raggiunto, dimora. Questa é la quarta liberazione.

Il quarto mondo da raggiungere. Il successo e il trionfo della nascita del corpo fisico: la morte del corpo fisico! Mentre i Buddisti considerano questo il dolore quale conseguenza della nascita, per i Pagani Politeisti questo é il trionfo! Dice un Pagano Politeista: "Sono uscito con volontà dalla vagina di mia madre. Ero rosso e ardente e pure nero per gli sforzi e i gemiti di miei e di mia madre mentre il dolore la travolgeva. Da allora ho serrato i pugni e i denti. La stessa volontà della mia nascita l'ho manifestata ogni giorno in tutte le contraddizioni della mia vita. Ogni volta che dovevo affrontare un problema, una sfida di sopravvivenza, ogni volta che c'era una questione di giustizia, ogni volta che era in gioco la mia LIBERTA' o quella della mia specie. Ho camminato assieme a tutti coloro che avevano il mio stesso sentire ed ho costruito l'intelligenza per serrare i pugni, e ho respirato l'intento per cui serrarli. E ce l'ho fatta, ho raggiunto la mia meta: la morte del corpo fisico!" In Stregoneria si chiama dare l'assalto al cielo: ""infinito é lo spazio", il dominio dello spazio infinito raggiunto, dimora." La Coscienza di Sé dell'individuo ha attraversato, costruendosi, l'intera vita fisica, l'individuo ha plasmato la propria energia ed ora questa può supportare la sua Coscienza diventando essa stessa artefice di quella Coscienza. La ragione é morta col corpo fisico. Col corpo fisico sono morti gli occhi con cui guardavamo le forme, é morto il tatto con cui percepivamo le vibrazioni, sono morte le orecchie con cui percepivamo i suoni e così per il gusto e l'olfatto. E dunque: "Col superamento totale delle coscienze formali, col tramontare delle coscienze dovute a reazioni sensorie,". E' STATO PARTORITO IL CORPO LUMINOSO. QUESTA E' LA QUARTA LIBERAZIONE! Non si é più legati allo spazio ed é corretto affermare: "il dominio dello spazio infinito raggiunto, dimora." L'Essere Luminoso può dimorare nell'infinito! Non ha più i legami della forma, non é più legato ai sensi e può alzare ulteriormente lo sguardo.

A questo punto la Stregoneria smette di commentare!

Come Stregoni conosciamo il mondo del tempo, del divenire e della trasformazione che si realizza nell'azione e conosciamo il mondo emotivo che capitalizzando l'azione e il suo intento costruiscono ciò che siamo e ogni trasformazione di ciò che saremo.

Ma il dominio dell'infinito, inteso come spazio formale dell'esistenza ci é estraneo perché lo spazio lo riconosciamo solo nella misura in cui lo occupiamo. E ogni Essere, per quanto grande abita solo lo spazio che occupa.

Più andiamo oltre la qualità del nostro vissuto e più la percezione si fa incerta. Gli elementi che vengono percepiti sono flebili, coperti da soggettività della nostra immaginazione e alimentati dal desiderio soggettivo più o meno appagato. Ma c'é un'altra cosa per la quale la STREGONERIA si ferma. Abbiamo elencato quattro mondi e quattro nascite. Ogni nascita é il preludio alla crescita, ma é anche la possibilità della cessazione della crescita: la dispersione dell'energia e del corpo fisico; il fallimento del tentativo di costruirsi. Mentre i Buddisti affermano che l'uomo e la donna costruiscono il corpo fisico e chi entra nel corpo fisico é un entità di energia, un genio, un'anima, comunque formata e in ogni caso proveniente dall'esperienza di altre reincarnazioni, la Stregoneria afferma che ogni Coscienza di Sé altro non é che il venire in consapevolezza di una porzione di Energia Vitale inconsapevole. Il soggetto in sé stesso ha delle possibilità che può maturare o non può maturare. Può riuscire o può fallire e in Stregoneria riconosciamo come la quantità di fallimenti sia infinitamente superiore a chi riesce a trasformarsi e continuare nei mutamenti.

Sappiamo che il corpo di energia, una volta superata la forma, deve attraversare altri mutamenti e possiamo ipotizzare che, nell'attraversare quei mutamenti, possa non farcela come possa farcela senza problemi, ma questo é una questione che non ci riguarda. Quello che ci riguarda é: riusciremo a trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso? Sappiamo che esistono fra gli Esseri Umani centinaia di credenze diverse sul dopo la morte del corpo fisico, ma a noi interessa l'oggi. Come l'oggi viene affrontato. In Stregoneria affermiamo che é deleteria la credenza in un paradiso, in una vita scontata oltre la morte del corpo fisico, la credenza in reincarnazioni o quant'altro. Però sappiamo anche che gli Esseri Umani sanno aggirare spesso e a volte molto bene le loro credenze educazionalmente imposte. Perché, se essi credono in un dio padrone che garantisce loro una vita oltre la morte, nello stesso tempo, quanto la specie ha costruito in milioni di anni, li spinge a costruire migliori condizioni di vita, li spinge a cercare di difendersi, li sfinge ad affrontare, comunque, la loro esistenza. Pertanto, nonostante la credenza educazionalmente imposta, gli Esseri Umani sono costretti a seguire le tensioni che da dentro di loro li spingono ad agire e queste tensioni sono quelle che li spingono, comunque, a costruire il loro corpo luminoso. Quando la credenza ha il sopravvento sulle tensioni della vita e l'individuo nega e uccide quelle tensioni per sottomettersi alla credenza educazionalmente imposta, come purtroppo troppo spesso avviene, allora uccide la possibilità di costruire il corpo luminoso e fa coincidere la morte del corpo fisico con la cessazione della possibilità della propria esistenza. In Stregoneria sappiamo anche che ogni volta che Esseri Umani sono spinti a costruire nuove credenze in antagonismo alle credenze maggioritarie ed imposte nel loro sistema sociale, lo sforzo di elaborazione che fanno é, comunque, la costruzione di una libertà maggiore di quella che hanno trovato, e questo li porta (loro come soggetti, non necessariamente i loro seguaci) a costruire il proprio corpo luminoso. Questo perché costoro é come se lanciassero una sfida al Sistema Sociale nel quale sono nati.

Pertanto, in STREGONERIA, il quesito che poniamo é: riusciremoo a trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso? Per rispondere a questo quesito ci attrezziamo, azione dopo azione, per tutta la vita!

Nulla ci é donato se non la possibilità di cogliere la nostra occasione!

Oltre a questo i Buddisti mettono altre quattro liberazioni:

5) Col superamento totale dello spazio infinito, "infinito é vinnana", il dominio nell'infinito vinnana raggiunto, dimora. Questa é la quinta liberazione.

6) Col totale superamento del dominio dell'infinito vinnana, "non vi é alcunché", il dominio del "non vi é alcunché" raggiunto, dimora. Questa é la sesta liberazione.

7) Col superamento del dominio del "non vi é alcunché" il dominio della non coscienza né incoscienza raggiunto, dimora. Questa é la settima liberazione.

8) Col totale superamento del dominio della non coscienza né incoscienza, la distruzione di coscienza ed esperienza raggiunta, dimora. Questa é l'ottava liberazione.

Dove il regno di Vinnana é il regno in cui dimorano quelli che devono reincarnarsi (così mi portano i testi, se dovessi sbagliare correggete, non vi preoccupare) e gli altri mondi sono descritti in modo estremamente nebuloso in quanto non é possibile nemmeno affermare la loro esistenza. Appartengono ad un inconoscibile che non siamo attrezzati a raggiungere. E non mi si dica che qualcuno può esserci andato. Quando cessa il mondo della forma e dei sensi, cessa anche la relazione della ragione, dei sentimenti e delle emozioni quali oggi esprimiamo in quanto tutto quello che noi facciamo é legato alla forma e in particolare alla nostra fisicità. Anche quando viaggiamo nei mondi della percezione, ci viaggiamo con la nostra forma e da quei mondi riportiamo soltanto quello che la nostra ragione, come descrizione di forma e numeri, riesce a descrivere e numerare. Quello che la ragione non riesce a descrivere e numerare non esiste. E' vero che il corpo luminoso che sta costruendosi nel soggetto é in grado di andare molto oltre il quarto mondo, ma quanto conosce appartiene a lui e solo a lui e fra quello che lui conosce e la descrizione della ragione esiste la separazione del DOVER DESCRIVERE E SPIEGARE. Ricordo che i mondi della realtà non sono fatti da forma e numero, ma sono fatti da azioni! I soggetti, quando agiscono nei mondi reali, sono le azioni che compiono e presentano sé stessi attraverso le loro azioni che impongono adattamento e risposta per ogni soggetto che con quelle azioni entra in relazione. Le azioni sono della qualità proprie dei soggetti che le mettono in essere. Le liberazioni cambiano la qualità dei soggetti e pertanto anche le loro azioni nell'oggettività. Così le azioni dell'Essere Feto sono diverse da quelle del fanciullo che sono diverse da quelle dell'Essere Umano adulto che sono diverse da quelle dell'Essere Umano trasformato in Essere Luminoso.

Solo dell'ultimo mondo possiamo dire qualche cosa. Possiamo dire che é un'entità unica. Una Coscienza Universale dove tutta l'energia dell'universo si é trasformata da inconsapevole a consapevole e si é trasformata fino a fondersi diventando, ogni singola parte consapevole del tutto e il tutto consapevole di ogni infima parte. Solo che le trasformazioni, le fusioni, il plasmarsi, il trasformarsi lo possiamo cogliere, ma diventa il frutto della nostra immaginazione. Un'immaginazione che possiamo riconoscere come una fantasia fine a sé stessa se non nel momento in cui superiamo quella trasformazione, quel sedimentarci, quel plasmarci che ci porta ad una nuova liberazione nel nostro processo di trasformazione. Solo quando la pratichiamo possiamo affermare che non era solo una fantasia, ma una percezione.

Proprio per questo alla Stregoneria interessa la strategia per giungere alla trasformazione anziché parlare della trasformazione, anche se fare questo a volte é necessario!

Ci sono altri mondi che ci circondano in questo momento. Non tanto perché siano altri posti, ma perché possiamo percepire il presente in forme, sostanze e relazioni diverse. Esiste un mondo dove lo spazio e la sostanza é rappresentata dal mutamento e dove ciò che non rappresenta volontà di mutamento non esiste! Però non si tratta di un mondo nel quale si giunge trasformando noi stessi, ma é un altro modo di vivere la realtà di questo presente.

E' importante costruire la consapevolezza, non inseguire fantasie che appagando l'illusione bloccano la nostra trasformazione!

(tutti i testi usati per il commento sono presi da Aforismi e discorsi del Buddha a cura di Mario Piantelli ed. TEA su licenza UTET)

Marghera, 08 aprile 2002 (data desunta dal primo file)

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

P.le Parmesan, 8

30175 – Marghera Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il termine paganesimo

Troppo spesso il termine Paganesimo viene usato nel significato che gli danno i cristiani. Tutti i non cristiani sono "pagani" e questo è fonte di molta confuzione. I Wicca sono costruiti da Gardner sulle superstizioni cristiane alle quali Gardner attribuisce un "potere magico". Da qui l'uso dei tarocchi, dell'astrologia, delle rune, che secondo i wicca predicono un futuro determinato dalla volontà del loro dio o della loro dea. Proclamano i principi di un "Rede" che ha l'origine in un "padre" della chiesa cattolica (Agostino d'Ippona) e manifestano principi morali cristiani. La Religione Pagana non è più disposta a tollerare questo tipo di fraintendimenti.