Febbre - il potere della vita e della morte

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Chi è Febbre?

E' qualunque Essere invisibile che attaccando l'Essere Umano lo costringe ad alterare la temperatura corporea e, spesso, a porre fine alla vita sul piano fisico.

Febbre è la forza invisibile dell'Essere Natura capace, quando le condizioni sono favorevoli, di danneggiare, annientandolo, l'Essere Umano. L'obiettivo di Febbre è quello di limitare l'attività di saccheggio dell'Essere Umano all'interno della Natura.

L'Essere Umano non conosce cosa sta provocando con le sue azioni. Spesso pensa al presente e non alle conseguenze dei suoi gesti o dei processi di adattamento di un mondo vivente alle sue azioni.

Eppure è consapevole che la spossatezza che si è impadronita di lui, l'aumento di temperatura, i conati di vomito, il tremore alle gambe, il dolore al petto e alla testa sa che è opera di Febbre. Oggi noi sappiamo che la febbre è una reazione all'attacco di Esseri Virus ed Esseri Batteri. Sappiamo che il grande sviluppo di questi Esseri mette in grande pericolo la vita fisica dell'Essere Umano il quale, oggi, ha molti mezzi per potersi difendere. Eppure, dobbiamo ricordare, come Esseri Batteri ed Esseri Virus, sono il fondamento della vita.

La consapevolezza che le nostre scelte e le nostre azioni ci espongono ad un attacco di febbre che ci rende deboli ed invalidi, ci costringe a fare scelte acculate. Quando siamo attaccati da Febbre, significa che stiamo reagendo in una situazione dannosa. Significa che il nostro corpo sta combattendo Esseri Virus ed Esseri Batteri. Sta combattendo un'aggressione. In questa situazione, qualcuno cerca il soccorso. Il bisogno di essere soccorsi in una situazione di debolezza è la condizione che viene sfruttata dai missionari cristiani che spacciavano e spacciano, nei paesi "sottosviluppati", la ricerca scientifica come la superiorità del loro dio e della loro morale rispetto a quella esistente fra le popolazioni che loro (è il loro dio che ha donato loro quella potente medicina) hanno fatto ammalare per renderle bisognose (ricordate la semina del vaiolo fra i nativi USA) per sottomettere quelle popolazioni al loro dio e alla loro morale. Oggi che i cristiani tendono ad appropriarsi dei benefici della medicina moderna omettono di ricordare quale guerra feroce hanno combattuto contro la medicina oscurandone, proibendola per secoli. Lo sviluppo della medicina ebbe nei cristiani i suoi peggiori nemici. La logica cristiana doveva proibire la pratica medica per consentire al loro dio di dare salute o malattia senza che l'uomo interferisse.

La medicina è sviluppo della conoscenza (vedi il fattore di crescita del serpente di Esculapio) che i cristiani hanno scimmiottato nella forma e nella superstizione senza senso (vedi la massiccia pratica dei salassi, o la proibizione dell'uso del sapone dopo aver aperto cadaveri per operare sulle donne che partorivano), o la reazione all'imbecillità medica di Paracelso.

Mentre l'Essere Umano si difende dall'attacco di Febbre, nuove Coscienze di Sé crescono e si sviluppano dentro di lui sotto forma di Esseri Virus ed Esseri Batteri. Lui è diventato il loro mondo, la loro oggettività.

Egli deve combatterle, ma nello stesso tempo queste Coscienze contribuiscono allo sviluppo dell'Essere Natura

Un Essere Umano non può accettare di essere ucciso. Non può permettersi di essere debole o invalido in un mondo che vive per contraddizione.

Quelle Coscienze di Sé che si sviluppano e alle quali l'Essere Umano reagisce sono: Febbre.

Febbre è un potere equilibratore dell'Essere Natura e, come in tutte le azioni dell'Essere Natura, questa approfitta dell'occasione e delle necessità per sviluppare nuove Coscienze di Sé: nuovi Esseri in grado di percorrere nuove vie per lo sviluppo della propria Coscienza e Consapevolezza per arricchire sé stessa.

La Natura vive della diversità. La Natura vive di equilibri fra le specie. La Natura alimenta gli squilibri per costruire nuove armonie.

Oppure, se preferiamo, nell'esplorazione di nuovi sentieri, attraverso i quali arricchirsi, l'Essere Natura equilibra al suo interno le relazioni fra gli Esseri finalizzandolo al proprio sviluppo.

Gli Esseri formarono la Natura; la Natura agisce per favorire sé stessa e, attraverso questo, gli equilibri e gli squilibri fra le specie che in essa sono divenute.

Non è importante quanto la scienza riesca a descrivere e individuare i fenomeni che all'interno del pensato della ragione contribuiscono a sviluppare la febbre e i metodi attraverso i quali bloccarla. Usiamoli quei metodi, ma non dimentichiamo che l'Essere Natura, non appena le occasioni si presenteranno, metterà a punto nuove Coscienze e nuovi metodi attraverso i quali alimentare Febbre utilizzando gli Esseri Umani per i suoi scopi e i suoi obiettivi.

Febbre è dunque un Potere di Essere all'interno della Natura che si sviluppa all'interno degli Esseri della Natura, nel nostro caso Esseri Umani, per lo sviluppo della Natura stessa e per l'equilibrio degli Esseri all'interno della Natura.

Febbre è una relazione, è un Essere in Sé.

Un Essere che oggi, con i metodi della scienza, possiamo anche vederlo ed elencare le cause fisiche del suo sviluppo. Soltanto alterando la percezione, forzando i limiti fisici dei sensi, si può ammirare lo sviluppo di tale Coscienza e il suo declinare.

Quando Febbre agisce è facile per l'Essere Umano alterare la percezione, solo che davanti a quel percepito l'Essere Umano è debole. Le Coscienze che agiscono dentro di lui, Virus e Batteri, rende fragile la sua percezione. La percezione si trasforma in delirio

Il delirio produce angoscia, bisogno di protezione e di aiuto.

Onorare Febbre significa affrontare l'alterazione dello stato fisico con determinazione e rispetto. Usare la volontà nei confronti di Febbre significa sfruttare quel momento per rendere mobile le capacità di alterare la percezione per usarla anche quando Febbre se n'è andata. La mobilità nell'alterare la percezione tenderà a scomparire con la scomparsa di Febbre, ma se l'individuo ha continuato ad usare la volontà nel suo vivere quotidiano prima dell'arrivo di Febbre e continua ad usarla dopo la sua scomparsa, quella mobilità sarà da lui acquisita portando un grande contributo allo sviluppo all'uso della propria intuizione.

Si onora Febbre usando la volontà contro Febbre e, con essa, ogni altro mezzo per impedire a Febbre di annientare l'Essere Umano.

Si disprezza Febbre abbandonandosi ad Essa, ai deliri che produce.

Febbre era molto temuta dai Romani, la sua comparsa era spesso simbolo di morte. Febbri malariche, polmoniti ecc. I Romani sapevano come alcune oggettività, e non altre, favoriscono Febbre; una Conoscenza che i cristiani hanno tentato di cancellare.

I Romani conoscevano la magia emotiva delle fonti e il loro potere; come conoscevano le paludi, le acque ferme o solforose e il loro potere.

Gli altari di Febbre erano uno sul Palatino, due erano situati agli opposti; uno nel luogo dove i poveri venivano seppelliti, sull'Esquilino, e uno sulla sommità del Vicus Longus, all'inizio della valle del Quirinale, dove si trovavano sorgenti.

E' la relazione fra la vita e la morte perché Febbre è l'uno e l'altro.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera 03 marzo 2017

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Febre, o poder da vida e da morte na Religião Romana

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.