Bacco Liber Pater - L'esaltazione, il delirio

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Il padre della Libertà. La Libertà come fine dell'esistenza. La Libertà negata dalle costrizioni. La Libertà come movimento dello spirito al di là delle costrizioni dell'oggettività.

Una Libertà clandestina al Comando Sociale; una non interiorizzazioni delle costrizioni.

Tu vuoi reprimere i miei bisogni più intimi; vuoi vedermi struggere dal desiderio di non poterli soddisfare, ebbene io regalo a te la maschera dell'assoggettato, ma non appena distogli lo sguardo io soddisfo in modo sfrenato i miei bisogni.

Chiunque segue, o seguì, una via dello sviluppo della Coscienza di Sé lungo il sentiero del Se conosce due cose immediatamente: la crescita esasperata della libido e la percezione delle Linee di Tensione. Guarda caso, di queste le prime a giungere, appena viene rotta la barriera del GIH sono le Linee di Tensione sulle quali la Specie riversa le proprie angosce, tristezze e depressioni.

La percezione di quest'oggettività è un atto individuale come la liberazione da quanto si percepisce come sofferenza è un atto individuale: questo è Bacco; questo è Liber Pater.

Che la liberazione sia una sbronza colossale (con tutto quanto implica sul corpo di Energia dell'individuo) o un'orgia vietata dalla morale o dall'etica imposta dal Comando Sociale, è sempre Bacco che trionfa nelle azioni umane.

Diventa rilevante, invece, quanto l'individuo attinge da Bacco.

Se la sua "Libertà" (ubriacatura) in quel momento è un atto in cui sfogare la propria liberazione o se quell'atto è quello del guerriero mentre chiede un attimo di riposo. Il guerriero, il lavoratore si riposano in Bacco per riprendere il loro cammino mentre, gli altri in Bacco si perdono perché non hanno strade sulle quali camminare.

Bacco presenta libertà o assoggettamento. Bacco è ubriaco, Bacco è delirante per il successo raggiunto, Bacco è il rilassamento in cui la scarica della tensione modifica il soggetto che ha agito nella propria vita.

Bacco è ubriaco, non scemo; Bacco è eccitato ma non cerca un buco qualunque.

Bacco è disperato, ma non si suicida né con l'alcol né con l'eroina.

Qualunque cosa faccia Bacco, Bacco è rinnovamento e, quando gli Esseri danno e attingono da Bacco, diventano più forti; quando in Bacco si perdono, si annullano.

Non esiste una Libertà per l'individuo al di fuori del contesto sociale in cui vive. La libertà del singolo individuo deve essere anche la libertà per il contesto sociale in cui vive. Per tutti gli altri uomini. Possono esserci dei momenti di fuga dalla realtà vissuta, degli istanti, nulla più. Quando il desiderio di prolungare quegli istanti si impadronisce dell'individuo, l'individuo non ha più futuro. Aspetta soltanto che la morte avvolga il corpo fisico e che la propria Energia Vitale si disperdi nel vento.

I disperati cercano Bacco. Per essi egli è come un'iniezione di morfina fatta al moribondo terminale per alleviargli i dolori; ma la disperazione continua ad avvolgerli. Sono ossessionati; riproducono all'infinito quel momento ma, ogni volta, è peggio; ciò che usano per cercare la Libertà, come assenza di costrizioni, li ha resi dipendenti da sé. Essi, nella ricerca della Libertà dagli affanni del mondo, sono diventati schiavi di un oggetto o di un'abitudine.

Bacco vive nell'ubriacatura, il delirio della trasformazione degli individui, quanto succede nel mondo circostante non gl'interessa. Il vino ha soggiogato Bacco? Il Comando Sociale si chiede: "chi è Bacco?"; "Erano mani dalle quali attingere lavoro o era qualcuno che si ribellava al nostro "diritto" di appropriarci del suo lavoro?".

Nel primo caso, ecco il Comando Sociale stracciarsi le vesti invocando controlli più severi per impedire la diffusione di sostanze tanto nocive; nel secondo caso, ecco il Comando Sociale "comprendere" ragioni di "disperazione" e si manifesta ben disposto alla tolleranza nei confronti delle sostanze "comprendendo" i motivi di dipendenza di quei disperati.

Nel 186 avanti cristo il Comando Sociale scatenò una repressione nei confronti di Bacco (Senatus Consultus de Baccanalibus). Gli ubriachi di delirio diventavano massa di manovra con cui distruggere la società civile. Il Comando Sociale temeva di perdere il controllo e la gestione della città. I deliranti non coltivano, non difendono le frontiere, non costruiscono un futuro quando il delirio diventa il fine della loro esistenza. Un altro Comando Sociale fu prodigo nel distribuire eroina per distruggere il Black Panther Party e il movimento nero di liberazione negli USA; fu prodigo nel distribuire alcol per annientare la resistenza dei pellerossa americani; fu prodigo nell'organizzare (tre guerre) per diffondere oppio in Cina onde indebolirne la resistenza e trasformare quel paese in una colonia di schiavi a disposizione dei cristiani.

Bacco aleggia sulla vita dell'uomo, vigila sulle sue trasformazioni diventando Bacco ogni volta che una trasformazione, interiorizzata, attiva il delirio del successo. Bacco non ammette abbandoni in Bacco stesso. Bacco è allo stesso tempo sia l'esaltazione del trionfo sia il sigillo della sconfitta dell'uomo. Bacco afferra e coinvolge, sempre e comunque. Sta all'Essere Umano scegliere se farsi coinvolgere dal respiro della Libertà o perdersi nella sua illusione. Bacco propone sé stesso, gli Esseri Umani ne afferrano il lato che preferiscono mentre il Comando Sociale, come sempre, agisce per conservare ed affermare sé stesso.

Si vedrà nell'insieme degli Dèi di Roma Antica come Libertà non è identificabile con Bacco, ma è oggettività di Bacco. Mentre Bacco ignora l'oggettività in cui vive, Libertà è l'oggettività, il corpo, attraverso cui Bacco si esprime. Bacco è fuga dalle costrizioni; Libertà è l'atto del superamento, lungo la via del Se, delle costrizioni.

Bacco e Libertà marciano all'unisono. Il desiderio dell'individuo anela alla soddisfazione che rappresenta libertà materializzata nella sua psiche, Bacco è il delirio della libertà che si sedimenta nella struttura psico-emotiva dell'individuo. La relazione fra sé e la soggettività determinano nel soggetto scelte e modi con cui rapportarsi nel mondo per costruire condizioni che favoriscono il raggiungimento di nuove Libertà.

Bacco può tranquillamente essere definito il Padre della Libertà Perché distribuisce il gusto della Libertà e, nello stesso tempo, come un padre, è pronto a bloccare in sé stesso il cammino verso la Libertà di ogni individuo.

Sconfiggere il padre è una garanzia per il figlio di poter continuare la ricerca della Libertà. Il padre uccide lo sviluppo del figlio quando il figlio si perde nel padre.

Il figlio non può pensare sé stesso come un figlio; deve pensarsi come una Coscienza di Sé il cui scopo è sviluppare il proprio Potere di Essere e questo include la ricerca della Libertà contro ogni ostacolo.

"Quando assaggio la Libertà ne divento avido; prendo quell'avidità e la metto nel ricordo da cui attingere nei momenti di sconforto, poi serro i pugni e pianifico, per quanto mi è possibile, il cammino verso la Libertà".

Testo 1993

Sistemazione attuale: Marghera 27 luglio 2016

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese:

Tradução para o português Bacco, Liber Pater a exaltação, o delírio na Religião Romana

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.