Libitina - ricordare che si deve morire

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Libitina è un imperativo morale: ricordati che sei mortale. Nello stesso tempo L'attività dei libitinari è un momento di aggregazione di chi è preposto a ricordare agli Esseri Umani che la vita fisica è destinata a finire.

Libitina è la cessazione della vita fisica, non come momento di esplosione di Energia, ma come monito agli Esseri viventi affinché non sprechino l'occasione ricevuta.

"Qui giace colui che guidò eserciti ed umiliò popoli, commerciò in schiavi, privò Esseri Umani della Libertà: ora è un mucchio di ossa e di polvere e la sua Coscienza si è dissolta. Ricorda!"

La vita degli Esseri viventi della Natura ha come fine la costruzione dell'Essere Luminoso, non quella di finire disperdendo la propria Energia Vitale al vento riducendosi ad un mucchio di polvere.

Chi può onorare un imperativo morale di tal fatta?

Chi vive costruendo il proprio corpo luminoso, solo lui consegnerà ai libitinari le proprie spoglie mortali proiettando la propria Coscienza di Sé nell'infinito per continuare a trasformarsi.

Chi può essere grato a Libitina? Solo chi grazie alle necessità di tale imperativo trae di che vivere: gli operatori delle pompe funebri. Ricordiamo come di tali culti il cristianesimo ne abbia fatto un'arte per assoggettare gli Esseri Umani al loro dio.

Il terrore della morte veniva indicato dai preti come minaccia per ottenere le conversioni. Loro si autoproclamavano padroni del loro dio (unico dio) e, in quanto tali, padroni della morte e in diritto di decidere la sorte dei mortali oltre la morte del corpo fisico. Sono loro che elevano agli altari i loro servi anche quando macellano Esseri Umani per la gloria del loro dio padrone.

D'altro canto, il loro Gesù era risorto dalla morte, in carne ed ossa, non era diventato un Essere eterno trasformandosi in Essere Luminoso.

Il terrore istillato attraverso la cupa esposizione di Libitina era ed è un'arma nella mani dei preti cristiani: l'unica arma.

La morte del corpo fisico non è tenebre né costituisce paura; un Essere Umano, attraverso l'esercizio della propria Libertà, la trasforma nascita di un Essere Luminoso.

Libitina non è un imperativo morale per ricondurre gli Esseri Umani ribelli a prostrarsi davanti al dio dei cristiani; Libitina è un monito agli Esseri Umani perché esercitino la propria Libertà per sviluppare il proprio Potere di Essere diventando eterni.

Mettano, se lo desiderano i libitinari, lastre di marmo, ma che siano poste sul cadavere di un corpo fisico nel quale il corpo luminoso è giunto a maturazione, non sul fallimento di sogni e speranze tanto caro ai cristiani per esaltare il proprio dio.

Volgendo il pensiero a Libitina ricordiamo quanti giorni, quante ore e quanti secondi abbiamo ancora per esercitare la nostra Libertà e costruire il nostro Potere di Essere.

Dopo, è troppo tardi!

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera marzo 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese.

Tradução para o português Libitina, recordar que se deve morrer na Religião Romana

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.