La filosofia dichiara guerra alla metafisica

Claudio Simeoni

Metafisica

 

Molte riflessioni sono necessarie per comprendere la lotta che ci fu fra la metafisica e la filosofia.

Noi conosciamo le citazioni di singoli filosofi. Citazioni su che cosa loro dicono. Non abbiamo le citazioni di che cosa dicevano coloro che subivano le affermazioni dei filosofi.

Non conosciamo nemmeno com'era l'ambiente della metafisica in cui il filosofo si muoveva.

Sappiamo che Pisistrato, VI secolo a.c., dette mandato ad Onomacrito di sistemare i testi orfici di Museo. Onomacrito ne manomise alcuni introducendovi alcune sue idee estranee all'orfismo e agli scritti di Museo. Scoperto, fu cacciato dalla città dal figlio di Pisistrato.

La prima testimonianza della presenza dei culti Orfici in Grecia e nella Magna Grecia, ci è trasmessa da Ibico un poeta di Reggio Calabria che fu alla corte del tiranno Policrate nell'isola di Samo.

Sia Policrate che Pisistrato, furono tiranni nel VI secolo a.c.. Questo significa che il culto di Omero e il culto di Dioniso erano comuni almeno 200 anni prima di quella data. Se noi pensiamo che Esiodo scrive la Teogonia nel 700 a.c. e Omero formalizza l'Iliade fra l'800 e il 700 a.c. (indicativamente nel 750 a.c.), quando ancora i primi filosofi greci non avevano ancora iniziato a "pensare".

Nella sua serie dei presocratici il Diels Kranz, dopo Orfeo e Museo colloca, Epimenide. Fu un filosofo metafisico che mise in atto una sistemazione delle credenze teologiche, istituì riti per la città di Atene e la purificò da un sacrilegio della famiglia degli Alcmeonidi (hanno ammazzato delle persone che si erano rifugiate presso gli altari sacri). Epimenide andò ad Atene il 630 per purificare la città. Si racconta che vivesse nella stessa epoca dei sette sapienti.

Il Diels Kranz continua con Esiodo e poi l'astronomo Cleostrato per arrivare a Ferecide di Siro, maestro di Pitagora e inventore, molto probabilmente, dell'anima indipendente dal corpo. Sembra che sia stato il primo a fare discorsi sulla metempsicosi (non ho trovato citazioni in merito). Con Ferecide di Siro, magari con le intenzioni di migliorare le conoscenze metafisiche, inizia la demolizione della metafisica in funzione della filosofia. Interessato all'Orfismo, provvide a porre le basi sia per la demolizione dell'Orfismo che delle teogonie di Esiodo e di Omero.

L’interesse di Ferecide di Siro per l’orfismo lo portò a modificare il pensiero orfico. Probabilmente molti aspetti dell'orfismo gli apparivano irrazionali, come la nascita di Fanes dall'uovo luminoso deposto da Nera Notte, e decise di scrivere proprie teogonie.

Sembrerebbe che Colli abbia scritto (riporto da Wikipedia):

Da un frammento risulta invece come egli affermi l'esistenza originaria di tre divinità primordiali ed eterne: Zas (incerto se coincida con Zeus), Chronos (Tempo, divinità di origine orfica) e Chthonie dalle cui vicende sarebbero nati gli elementi naturali e "la grande stirpe degli dei".

Il Diels Kranz scrive:

"Esistevano eternamente Zeus, Chronos, e Ctonia; Ctonia in particolare, ebbe il nome di Terra, poiché Zeus le diede la terra come dono onorifico - In Ferecide si trovano le forme del nome Zeus Dis, Zén, Dèn e Zas secondo una declinazione propria [nota: ricordo che Zeus in greco, significa Dio].

Diels Kranz, I presocratici, Editore Bompiani, 2008, pag. 105

I problemi teologici che Ferecide introduce, sono vari. Intanto l'etenità di Zeus in contrapposizione all'idea della nascita di Zeus. Come la trasformazione di Zeus in Eros dove non viene compresa la differenza fra Eros, che emerge dall'uovo deposto da Nera Notte, ed Eros che segue Afrodite.

Secondo alcuni, sembra che Ferecide sia stato il primo a parlare di metempsicosi, probabilmente come idea sorta dai mondi inferi degli Orfici. Sta di fatto che quest'idea, espressa dai pitagorici, aveva lo scopo di separare "ciò che anima" dal "corpo animato" facendolo diventare un oggetto in sé con una vita propria e un proprio destino.

Platone scrive ne La Repubblica:

"La scelta dipendeva per lo più dalle vicende della vita precedente, sicché Er riferì di aver visto l'anima che un tempo fu di Orfeo scegliere la vita di un cigno, onde evitare di venire alla luce generato da una donna - in effetti egli odiava il genere femminile che era responsabile della sua morte..."

Platone, La Repubblica, in Platone, Tutti gli scritti, Bompiani, 2014, p. 1327 (X 620 A)

Le affermazioni che si trovano in giro, che attribuiscono l'idea della metempsicosi agli Orfici, sembrano false. Spesso si confonde il pensiero Orfico col pensiero Pitagorico, ma Pitagora non è un orfico, è un filosofo che sta facendo guerra al mito e ai poeti. Nei testi delle Laminette Orfiche dedicate ai defunti dagli orfici non si parla mai né di reincarnazione né di metempsicosi. Si parla solo del cammino del defunto nelle terre di Persefone e Mnemosine.

Dai "sette sapienti" inizia la guerra al mito. La loro necessità di controllare le città, di dettare leggi e norme sociali ai cittadini, li costringe ad aggredire la metafisica del Mito che racconta della libertà degli Dèi come modello per la libertà dell'uomo.

Cosa significa stuprare la metafisica? Significa distruggere la metafisica ponendo al di sopra della realtà vissuta un padrone creatore della realtà. Un Artefice, un Uno, un Tutto eterno che, ingenerato, crea la realtà dove l'oggetto creato altro non è che reinterpretazione, in chiave assolutista, della metafisica. La metafisica cessa di essere l'oggetto attraverso il quale l'uomo interpreta la realtà altra, rispetto alla sua esistenza, per diventare l'oggetto che esprime il delirio di onnipotenza e la volontà di dominio dell'uomo sull'uomo.

Nelle pagine si riflette su alcuni aspetti della contrapposizione fra la metafisica espressa dal Mito e la metafisica espressa dal delirio di onnipotenza di cui i "sette sapienti" si fanno promotori.

 

 

Riflessioni varie sulla filosofia metafisica antica

 

L'idea di Caos è idea antitetica all'idea dell'"Uno" o del "Tutto" - Prima riflessione

L'idea di Caos è idea antitetica all'idea dell'"Uno" o del "Tutto" - Seconda riflessione

Il motore immoto

Riflessione su Giano Bifronte

Genius loci

Riflessione su Democrito

Le due vie di Parmenide

La sfida della filosofia metafisica

Riflessione sulla filosofia pitagorica

La filosofia pitagorica

Porfirio e Pitagora

Pitagora in Porfirio

Chi è Diogene Laerzio?

Filosofi e vagheggiatori

Si sono scontrati orfici e pitagorici nell'Italia meridionale?

Ambiente del pitagorismo

Discorsi sacri in 24 rapsodie

La storia delle religioni: riflessione

Ippaso pitagorico

I cristiani e l'orfismo

Religione Pagana e neoplatonismo

Invenzione del Dio creatore

Filolao

Controllare i corpi degli uomini

La teogonia orfica di Ieronimo e Ellanico raccontata da Damascio

Orfeo, Museo e la filosofia

Il Mito e il tardo neoplatonismo

Olimpiodoro e le idee orfiche del V secolo d.c.

L'atmosfera è Zeus

Filosofia metafisica della materia

Anassagora 127

Eraclito 127

Senofane di Colofone

Il Dio unico

Ferecide di Samo

Teagene di Reggio

Giovanni Tzetze

Le interpretazioni dell'orfismo: Da Siriano al cristiano Atenagora

Interpretazione del Mito fra paganesimo e neoplatonismo

Melisso di Samo

Scuole filosofiche greche

Il mito di Dioniso

Riflessione su Caos

Quante volte è nato Dioniso?

Dioniso: cosa esser tu?

Creazionismo

Demetra nel Papiro di Berlino

Orfici e astrologia

La guerra della filosofia al mito

Licurgo e Dioniso

Orgiasmo (celebrare le orge)

Neoplatonismo di Damascio e gli orfici

Le incertezze degli antichi nell'interpretare il Mito

Platone e Orfeo

Divenire del mondo [nella pagina, senza titolo]

Monade e noumeno

Il Mito e le interpretazioni del Mito

Riflessione su Orfeo e l'astrologia

Dodekaeteris dell'orfismo

Gli Dèi e i filosofi ionici

Anassagora

Anassagora in Diogene Laerzio

Anassagora e le grandezze

Orfeo e Euridice

Anassagora e l'etica

Anassagora e Aristotele: il concetto di trasformazione

Filosofia e religione

Evoluzionismo di Anassagora; creazionismo di Aristotele

Anassagora e Aristotele: il ruolo della donna

Riflessione su processo e morte di Anassagora

Anassagora e il mondo vegetale

La filosofia metafisica di Roma prima dell'arrivo della filosofia greca

Genius Loci

Aforismi e Sette Sapienti

Dall'Orfismo al creazionismo neoplatonico e cristiano

Neoplatonismo e gnosticismo

Proclo imputa l'idea di creazione agli orfici

Aristocrito Manicheo e Orfeo

Inno Omerico e Inno a Demetra del Papiro di Berlino

Riflessione sulle Astrologiche Orfiche

Come i cristiani diffamano i Pagani: Atenagora

Riflessione su Caos

Orfeo e Euridice

Epimenide di Creta

Chilone di Sparta

Catania e l'origine del pensiero sociale e filosofico

La guerra dei filosofi al Mito – prima parte

La guerra del filosofi al Mito - Seconda parte

Mito e gerarchia

I greci e la filosofia del dominio

I Sette Sapienti: Solone di Atene

I sette sapienti: Talete di Mileto

Novembre e Dioniso secondo Kereny

Selinunte una lezione di arroganza

Riflessione su Caos

I sette sapienti: Pittaco di Lesbo (640 a.c. – 570 a.c.)

Il destino nella Religione Pagana

Oppio, stoicismo, Dio unico in Marco Aurelio

Considerazioni sociali sull'uso degli oppiacei fra gli Antichi

Sette sapienti: Biante di Priene

Periandro Corinzio 213

I sette sapienti: Periandro Corinzio

Periandro di Corinto

La poesia sessuale di Roma

La poesia di Catullo e il femminicidio

Esempi di Pietas

I più grandi filosofi metafisici della storia

Riflessione su Talete

I concetti religiosi negli Inni Orfici

Proclo la teologia platonica e l'orfismo

Oggetto reale ed oggetto percepito

L'origine ideologica dell'odio religioso

Riflessione su Demetra

Piccola riflessione su Anassimene

La forma degli Dèi

La continuità storica della ciarlataneria

Riflessione su Afrodite

L'imprecisione che denigra

Sciogliere i legamenti o spezzare le membra

Pausania, l'Arcadia

Riflessione su Pausania e i miracoli

Pitagorismo e schiavismo

I neoplatonici alimentarono il cristianesimo

Pitagora e l'assolutismo

Il Mito religioso e il mito politico

La Pizia di Delfi e la filosofia metafisica

Atena e la civetta

Riflessione sull'idea cristiana dell'uomo primitivo

Asklepieion in Epidauro

L'E di Delfi e le sue implicazioni

Asclepio

La vita come infinito a Micene

Il serpente come simbolo, da Micene alla Grecia classica

Dalle Cicladi a Micene

Olimpia

Rito per dichiarare guerra: un tempo esisteva l'onore

L'infantilismo religioso in Epoca Ramesside

Un esempio di Pietas per i defunti

Dio prima della creazione - Prima riflessione 249

Dio prima della creazione - Seconda riflessione 251

Dio prima della creazione - terza riflessione - Tertulliano e l'invenzione della trinità

Dio, creazione, Adamo ed Eva - Quarta riflessione - Perchè il Dio cristiano ha creato l'uomo!

Agostino d'Ippona e la lotta contro gli Dèi di Roma

 

 

 

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