Le idee e il pensiero di Platone

Claudio Simeoni

Metafisica

Per leggere Platone è necessario sapere "Chi sono io nel mondo". La stessa condizione che serve per chi legge la bibbia cristiana: "Chi sono io nel mondo". Sono l’uomo che abita il mondo o sono l’uomo che attende la speranza divina servendo la volontà di Dio?

La difficoltà sta nell'educazione (nella manipolazione mentale) subita nell'infanzia secondo cui il bambino si identifica col padre e con la madre ed espande quest'identificazione considerando ogni autorità sociale un padre benevolo nei suoi confronti. In questa condizione psicologica, il Dio dei cristiani, il Macellaio di Sodoma e Gomorra, diventa il "Dio buono" perché lui non tende ad identificarsi con gli abitanti di Sodoma e Gomorra, ma con Dio che massacra coloro che indica come malvagi senza dimostrare la loro malvagità. Considerando l'autorità come un padre, l'individuo tende a considerare ogni autorità "culturale" come un padre a cui obbedire perché egli parla solo per i suoi interessi. In questo modo Platone e Socrate vengono visti come dei pensatori benevoli e non come dei criminali che hanno elevato a farneticazione filosofica il loro desiderio di dominare e stuprare l'uomo.

Si è portati a leggere Platone per imparare, soggettivandolo, il desiderio di dominio sull'uomo rinchiudendosi in una visione virtuale, ontologica, dove la realtà desiderata, immaginata, diventa l'unico modo con cui interpretare la vita quotidiana. Dal momento che questa interpretazione fallisce, a meno che una persona non faccia del filosofare il proprio mestiere, si finisce per disprezzare la filosofia in generale come attività superflua ed inutile.

Platone si legge come si leggerebbe qualsiasi autore di un romanzo di fantascienza. Avulso dalla realtà, Platone naviga in mondi strani abitati da personaggi fantastici allo stesso livello di Cappuccetto Rosso, Pinocchio o Babbo Natale.

L'odio per gli uomini in Platone si concretizza ad ogni pagina. Socrate, in Platone, cessa di essere un individuo per diventare il profeta predicatore dietro al quale Platone si nasconde in maniera un po' vigliacca: "Lo ha detto Socrate".

Non si può distinguere in Platone quale principio filosofico sia attribuibile a Socrate e quale attribuibile a Platone.

E poi, Platone fu effettivamente allievo di Socrate? Si sa che non era presente alla sua morte che con tanta dovizia descrive.

Si può anche pensare che Platone abbia usato Socrate come una sorta di filosofo-martire, ucciso dai democratici, in quanto Socrate era un agente dei trenta tiranni. Dal momento che Platone esalta l'assolutismo sociale e fa della sua filosofia supporto alla dittatura, è facile supporre che Platone abbia inventato l'idea dell'uso del martire filosofo, perseguitato da un regime che le idee di Platone vogliono abbattere, in nome della dittatura.

Non potendo stabilire quale siano le idee di Socrate e quelle di Platone, dal momento che Platone ha scritto i libri facendo sue le idee eventuali di Socrate, è sciocco attribuire le idee scritte da Platone a Socrate. Vanno attribuite a Platone.

Platone si legge come si leggerebbe un romanzo. Se così fosse, non ci sarebbero problemi. Ma Platone è stato usato nei primi 7-800 anni dell'era moderna per costruire ed imporre il cristianesimo. Poi è sparito dall'orizzonte culturale per riemergere nel 1500 ed essere rivalutato dal cristianesimo con il teologo cristiano Erasmo da Rotterdam (1466 o 1469 – 12 luglio 1536).

La maggior parte dei filosofi, quando parlano di filosofia, o si riferiscono alla bibbia o fanno riferimento a Platone come se Platone fosse un'autorità, un maestro di filosofia e non un maestro di inganni e di truffe.

Fu così che dopo aver tanto lavorato attorno alla filosofia che va dai post kantiani ad oggi, sono stato costretto ad affrontare Platone perché quasi tutti i filosofi fanno di Platone la loro autorità. C'è Nietzsche che nella Tragedia Greca disprezza Platone, a mano a mano che avanza nell’età, con l'uso dell'eroina e della cocaina, inizia ad apprezzare Platone.

Ho scritto una breve biografia di Platone relativa alla “Partita mondiale di calcio della filosofia” partendo dal presupposto che sono gli interessi psicologici e materiali della persona che manifesta le idee e non condizioni “ideali” separate dall'esistenza.

Biografia di Platone nella Partita mondiale di Calcio della filosofia

Precedentemente avevo già fatto due riflessioni relative a Platone. In particolare sulla questione del demiurgo nel Timeo e, prima ancora, una serie di riflessioni relative all'Apologia di Socrate.

In questa tappa del viaggio, Platone è in relazione alle idee di Evola.

Non si affronta ancora temi propri del Simposio, ma sono teso ad esplorare il Platone che descrive le sue società ideali comandate dai filosofi, come Platone.

In queste pagine affronto l'assolutismo di Platone; quel desiderio frustrato di Platone di diventare il padrone degli uomini per dire agli uomini che cosa devono o non devono fare.

Nel proseguo del viaggio, si vedrà come Platone sia l'ideale di Agostino d'Ippona e l'ideale dei neoplatonici che arriverà fino a Boezio. Ma se trattiamo gli effetti della filosofia di Platone nel suo tempo, osserviamo un fallimento. Nel tentativo di dire ai dittatori siciliani come devono comportarsi, finisce per farsi odiare e sarebbe stato messo a morte se non fosse intervenuto Archita di Taranto in suo soccorso.

La filosofia di Platone, nel suo tempo, fu un fallimento. Dopo la sua morte l’Accademia di Atene abbandonò il carattere ontologico di Platone per assumere il carattere scettico ad opera di Arcesilao che fece propri i caratteri esistenziali di Pirrone. L’Accademia scettica iniziò una forte guerra contro il dogmatismo affermando che non esisteva, né poteva essere raggiunta, la “verità”, ma l’analisi continua avrebbe ampliato continuamente la conoscenza dell’uomo. Non solo l’ontologia platonica fu messa da parte, ma gli stoici furono costretti a modificare la loro stessa filosofia perché continuamente “sbugiardati” dagli scettici nelle loro affermazioni.

La felicità è la conseguenza di tre considerazioni quotidiane:

1- Analizzare e considerare quale sia la natura delle cose (delle azioni, delle relazioni, ecc.);
2- Analizzare e considerare come noi dobbiamo disporci di fronte ad esse;
3- Analizzare e considerare quali siano le conseguenze della nostra disposizione di fronte ad esse;

Lo scetticismo, a differenza di Platone, parlava all’uomo, ad ogni uomo, e non ai dittatori.

La filosofia di Platone diceva ai dittatori come i dittatori dovevano fare i dittatori; solo che i dittatori erano diventati tali adattandosi alle situazioni sociali che avevano incontrato e destabilizzare le situazioni sociali in generale avrebbe compromesso anche le condizioni che li aveva fatti diventare dittatori. Platone aveva superato il limite del tollerabile. Sembra che, fuggito dalla Sicilia sia stato venduto come schiavo e, successivamente, riscattato.

Fra i commenti ai dialoghi, mi è stato fatto notare che il dialogo chiamato "Gli amanti" potrebbe non essere di Platone, ma di un platonico posteriore. E' l'ultimo dialogo di questa serie che ho affrontato. Giovanni Reale lo considera di Platone e, in ogni caso, i principi filosofici esposti sono talmente in sintonia con gli altri dialoghi che gli studenti di filosofia, quando hanno studiato Platone, hanno studiato anche questo dialogo (almeno si spera).

Platone lo elabora con molta attenzione il meccanismo del controllo dell'uomo. Combatte la società indicata dagli Dèi combattendo la natura stessa degli Dèi in funzione della sottomissione dell'uomo. In Platone non ci sono più uomini che vivono la familiarità con gli Dèi, ma gli uomini devono essere sottomessi agli Dèi che sono i loro padroni. Molte idee proprie di Platone diventano il nerbo centrale della religione Pagana e spesso non si distingue il Platonismo dal cristianesimo come ebbe a dire Agostino d'Ippona in "La città di Dio contro i Pagani".

Le osservazioni sulla filosofia di Platone sono le stesse osservazioni relative all'ideologia religiosa, sociale e politica del cristianesimo al di là di come la propaganda, facendo leva sulla manipolazione mentale subita dalle persone nell'infanzia, spaccia un'estetica cristiana per occultare la realtà della propria ideologia.

Riflessioni su Platone (Sesto Volume - seconda parte)

 

Gli Amanti di Platone

Gli Amanti di Platone e la funzione della filosofia

La Repubblica di Platone

La funzione sociale dell'anima nella Repubblica di Platone

L'idea della democrazia nella Repubblica di Platone

L'odio di Platone per i poeti nella Repubblica

L'ideologia assolutista e nazista nella Repubblica di Platone

Il Mito religioso e l'infanzia nella Repubblica di Platone

Forma e realtà degli Dèi nella Repubblica di Platone

Il Timeo di Platone

Origine dell'idea dell'Artefice, del Demiurgo, nel Timeo di Platone

La Teoria delle Idee nel Parmenide di Platone

Oggettività e soggettività delle Idee. Prima parte della teoria delle idee nel Parmenide di Platone

Ontologia e superstizione nella teoria delle idee di Platone. Seconda parte della teoria delle idee nel Parmenide di Platone

Tirannia e mito nella teoria delle idee di Platone. Terza parte della teoria delle idee nel Parmenide di Platone

 

Le idee di Platone nel dialogo Crizia sulla dittatura e sull'assolutismo.

Il discorso nel dialogo Crizia di Platone contiene:

1) L'esistenza di Atene rende legittimo pensare che Atlantide sia esistita
2) Efesto ed Atena dèi padroni di Atene
3) L'inganno sulla natura degli Dèi
4) I cani da guardia degli ateniesi: i guerrieri
5) Platone e l'invenzione del "paradiso terrestre" in un'età dell'Oro
6) La città ideale di Platone nel Crizia
7) Le ricchezze del regime di Atlantide
8) La ricchezza che si produce da sola

 

Tradução para o português Platão o idealizador da ditadura.

 

L'Uno nel Parmenide di Platone

Il Parmenide di Platone contiene:

Premessa

Platone nel Parmenide immagina l'esistenza dell'Uno

Platone nel Parmenide immagina come pu muoversi l'Uno nello spazio

Socrate nel Parmenide si chiede a che cosa assomigli l'Uno

Socrate nel Parmenide esclude le somiglianze dell'Uno

Platone nel Parmenide sottrae l'Uno al tempo

Platone nel Parmenide costruisce la relazione fra l'Uno e gli Altri

Platone nel Parmenide ipotizza che l'Uno abbia una Consapevolezza di Sé stesso

Platone nel Parmenide associa l'Uno al numero e alla forma geometrica

Platone nel Parmenide colloca l'Uno

Platone nel Parmenide e le contraddizioni sul movimento dell'Uno

Platone nel Parmenide sulla diversità dell'Uno

Platone nel Parmenide sull'Uno e gli Altri

Platone nel Parmenide e il contatto dell'Uno con gli Altri

Platone in Parmenide e l'uguaglianza dell'Uno con gli Altri

Platone in Parmenide consapevolezza e grandezza dell'Uno e degli Altri

Platone in Parmenide, l'Uno e il divenire nel tempo

Platone nel Parmenide e la consapevolezza dell'Uno

Platone nel Parmenide e la partecipazione dell'Uno alla nascita e alla morte

Platone nel Parmenide, la consapevolezza degli Altri e l'inconsapevolezza dell'Uno

Platone nel Parmenide e il corpo e le cellule dell'Uno

Platone nel Parmenide e le affezioni degli Altri subite dall'Uno

Platone nel Parmenide, l'Uno, il Tutto e la coscienza degli Altri

Platone nel Parmenide, l'inconoscibilità dell'Uno e la conoscenza degli Altri

Platone nel Parmenide e l'Uno-che-non-è

Platone nel Parmenide e l'Uno-che-non-è modificato dagli Altri-che-sono

Platone nel Parmenide, la sostanza dell'Uno e la coscienza di sé degli Altri

Platone nel Parmenide e il venir in essere dell'Uno

Platone nel Parmenide e la mancanza di volontà dell'Uno

Platone nel Parmenide e l'opposizione fra l'Uno e gli Altri

Platone nel Parmenide e gli Altri che emergono nell'Uno

Platone nel Parmenide, gli Altri e gli insiemi nell'Uno, nel Tutto

Platone nel Parmenide e gli insiemi nell'Uno

Platone nel Parmenide afferma che l'Uno il Nulla

 

Fine del Parmenide

 

Il Protagora di Platone

Il Protagora di Platone contiene:

1) Insegnare il comportamento virtuoso
2) Manipolazione ed educazione alla virtù dell'infanzia
3) Relazione giustizia e santità
4)Il rifiuto della realtà soggettiva da parte di Platone
5) Il concetto di salvezza in Platone
6) Protagora e Socrate

Fine del Protagora

 

Il Crizia di Platone

 

Il Fedone di Platone

Il Fedone di Platone contiene:

1) Dal mito al dominio assoluto sull'uomo
2) La questione del suicidio nel Fedone
3) Il Dio padrone proprietario dell'uomo
4) Che cosa intende Socrate/Platone per anima?
5) Reminiscenza
6) La teoria delle idee nel Fedone
7) Formazione del dominio nel Fedone di Platone

 

 

Fine riflessioni su Platone (Sesto Volume - seconda parte)

 

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Marghera, ottobre 2025

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