Pace - sedimentare l'esperienza

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Pace come rilassamento dopo la soluzione della contraddizione. Pace è il momento in cui l'esperienza, maturata nella soluzione della contraddizione, viene fagocitata, fatta propria, dagli individui che l'hanno vissuta, e riversata nel sistema sociale sotto forma di leggi e di provvedimenti che definiscono l'assetto sociale dopo la soluzione della contraddizione.

Finché il termine rimaneva a definire il potere della soluzione delle contraddizioni sociali andava tutto bene, ma Pace è stata alzata agli altari dal Comando Sociale come una feroce dichiarazione di guerra a tutti i cittadini.

Chi voleva l'adorazione di Pace?

L'imperatore Cesare Augusto!

Dunque non era Pace che l'imperatore chiedeva di onorare, bensì sé stesso e, mediante Pace, nessuno poteva opporsi all'Imperatore dichiarandogli guerra.

L'imperatore esaltava la sua persona, il suo ruolo, al fine di difendere la posizione raggiunta all'interno del Comando Sociale.

L'imperatore, da quella posizione, agognava e imponeva Pace. Ogni atto di guerra, ogni contraddizione, che si fosse espressa nella società avrebbe potuto mettere in discussione la sua autorità. Magari lo avrebbe costretto a mediare. Ogni contraddizione metteva a dura prova la capacità dell'Imperatore di conservare la sua funzione sociale all'interno del Potere di Avere. Per questo motivo, e solo per questo motivo, Cesare Augusto elevò agli altari Pace.

Ogni atto di guerra e di eversione verso il Comando Sociale era esecrabile. Dunque, serviva una divinità per far suonare come una bestemmia l'eversione.

Pace divenne questo. Invocata dal Comando Sociale per impedire la guerra dei sottoposti a sé stesso, ignorata dal Comando Sociale quando indicava un nemico da sterminare.

Questa Pace è la sospensione dello sviluppo delle contraddizioni.

Questa Pace è la porta che apre la via ad Orco.

La contraddizione è vita. E' Marte che apre l'anno nuovo. E' Marte che alimenta Pace che costruisce e che trasforma l'uomo. La Pace dell'imperatore chiude l'anno della vita Umana.

Questa divinità, imposta dall'Imperatore di Roma fu inizialmente beffeggiata e derisa dai cristiani, è stata da questi assunta, una volta diventati Comando Sociale, ed esaltata per impedire la "guerra ideologica" contro di loro.

Quando le contraddizioni avvolgono gli Esseri Umani e questi non hanno nessun mezzo per porvi fine, in quanto il loro avvio e la loro fine dipendono dalle decisioni del loro Comando Sociale, invocare Pace sembra essere la sola risorsa.

Invocare Pace, invocare la pace, è un'azione da disperati.

Pace sedimenta l'esperienza dentro all'uomo, ma l'esperienza viene forgiata nelle contraddizioni dell'esistenza rispetto alle quali Pace rappresenta il momento della capitalizzazione dell'esperienza.

L'invocazione di Pace ha lo scopo di allontanare la contraddizione che produce l'esperienza. In sostanza, la Pace di Cesare Augusto diventa la negazione del divenire dell'uomo in funzione della costruzione di condizioni che garantiscono l'immunità dell'imperatore.

Davanti a Pace gli Esseri Umani vengono messi in ginocchio, pronti per essere macellati: potevano i cristiani lasciarsi scappare un simile strumento?

Nessuno deve combattere il loro Dio.

Pace è stato uno dei preludi che al momento della fine della repubblica, e alla nascita dell'impero, permisero di forgiare gli animi per renderli pronti a prostrarsi davanti al macellaio di Sodoma e Gomorra.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera agosto 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Paz, sedimentar a experiência na Religião Romana

 

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.