Plutone - il benessere e la ricchezza sociale

Gli Dèi nella Religione Romana
Il Sentiero d'oro

di Claudio Simeoni

 

Indice Religione Romana

 

Di Plutone leggiamo soltanto il significato più antico: l'Essere Umano i cui bisogni sono soddisfatti.

L'Essere Umano che vive su una terra capace di soddisfare tutti i suoi bisogni materiali.

Associare quest'Essere all'Ade mi sembrava una sciocchezza perché, quando ho scritto questo (1993), nella mia testa l’Ade non era ciò che dell’Ade ne parlano i greci, ma l’uso che dell’Ade ne fanno i cristiani nella loro immaginazione. Certamente i cristiani vorrebbero mandare all'inferno tutti i ricchi che non danno loro i beni posseduti, ma è solo un loro desiderio.

Tutti gli uomini tendono alla ricchezza e al benessere. Troppi uomini organizzano la miseria di altri uomini per assicurarsi un proprio profitto.

Plutone è ben rappresentato nella parabola cristiana del giovane ricco come descritto nel Vangelo di Matteo:

Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Egli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Ed egli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze. Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi».

Vangelo di Matteo 19:16-30

Il giovane ricco non ha rubato, ha costruito la sua ricchezza in armonia con la società in cui vive. Costruendo la sua ricchezza, ha contribuito a costruire la ricchezza sociale.

Il giovane ricco è Plutone. Cosa gli chiede Gesù? Gesù gli chiede di rinunciare a continuare a costruire la ricchezza sociale per poter costruire la miseria. Dice Gesù: "Distruggi la tua ricchezza e diventa povero facendo diventare povera la società".

Dal momento che la banda di Gesù sta accumulando ricchezze togliendole alla società, gli apostoli si chiedono: "Ma se non si salva lui, come possiamo salvarci noi?" Dice Gesù: "Per dio tutto è possibile!" Solo che l’affermazione è volta a truffare. Infatti, Pietro dice che loro hanno rinunciato ad ogni cosa del loro vivere quotidiano e Gesù non li ripaga con la stessa moneta, ma con un’illazione.

Il giovane ricco, facendosi Plutone, sta proteggendo il futuro della società in cui vive; Gesù e gli apostoli stanno saccheggiando la società civile perché tanto loro sono i padroni che si siederanno accanto a Dio e giudicheranno gli uomini.

Ma la promessa è vuota, mentre i beni, a cui hanno rinunciato per poter accumulare ricchezza per la ricchezza, riduce la società in miseria.

Plutone rappresenta il benessere che può essere costruito in una società in cui industriali e banchieri sono strumenti della società stessa.

L'unica cosa che i Romani vedono in Plutone è quella manifestazione divina capace di accumulare benessere materiale e benessere spirituale. In Plutone la religione romana legge il Dio che alimenta le tensioni degli uomini affinché soddisfino i loro bisogni materiali. Il Dio Plutone farà grande Roma portando i suoi abitanti oltre la soglia della morte del corpo fisico.

E’ con Plutone che gli uomini di Roma hanno lanciato le loro sfide al mondo in cui vivevano e, lanciando le loro sfide, hanno plasmato la loro energia emotiva costruendo il loro corpo luminoso.

Dunque, Plutone è la soddisfazione dei bisogni fisici dell'Essere Umano in funzione del proprio divenire.

 

Testo 1993

Revisionato nella forma attuale: Marghera ottobre 2018

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português Plutão, o bem-estar e a riqueza social na Religião Romana

 

 

 

Il sentiero d'oro: gli Dèi romani

La vita, rappresentata da Giunone in Piazza delle Erbe a Verona

 

Il suicidio della vita rappresentata da Giulietta a Verona

 

La Religione Pagana esalta la vita trionfando nella morte.

Il cristianesimo esalta la morte, il dolore, la crocifissione e il suicidio

 

Per questo i cristiani disperati hanno un padrone che promette loro la resurrezione nella carne.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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I Romani erano costruttori di Ponti

Ponti che univano gli Dèi agli uomini e gli uomini agli Dèi

 

La Religione di Roma Antica

La religione di Roma Antica era caratterizzata da due elementi fondamentali. Primo: era una religione fatta dall'uomo che abita il mondo fatto da Dèi con cui intratteneva relazioni reciproche per un interesse comune. Secondo: la Religione di Roma Antica era una religione della trasformazione, del tempo, dell'azione, del contratto fra soggetti che agiscono. Queste sono condizioni che la filosofia stoica e platonica non hanno mai compreso e la loro azione ha appiattito, fino ad oggi, l'interpretazione dell'Antica Religione di Roma ai modelli statici del platonismo e neoplatonismo prima e del cristianesimo, poi. Riprendere la tradizione religiosa dell'Antica Roma, di Numa, significa uscire dai modelli cristiani, neoplatonici e stoici per riprendere l'idea del tempo e della trasformazione in un mondo che si trasforma.