La Religione Pagana oggi

di Claudio Simeoni

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La Religione Pagana oggi

 

Assistiamo spesso in internet o su facebook a persone che chiamano sé stesse "pagane" e si nascondono dietro a dei nickname che spesso sembrano i "napalm 51" di Crozza.

Dire che cosa sia la Religione Pagana oggi è complesso come pretendere di descrivere in un'ora la più vasta e complessa religione che l'uomo abbia mai pensato fin da quando è uscito dal brodo primordiale.

Gli antichi non si sono mai preoccupati di definire con un nome la loro religione perché non cercavano una separazione da chi pensava cose diverse. La maggior parte dei principi religiosi, con i relativi principi sociali, erano legato in un tutt'uno talmente coerente che un principio contrario, che non scaturisse da un dibattito sociale, appariva come un'aggressione alla vita civile e religiosa.

Pertanto, noi non troviamo nelle antiche religioni una struttura dogmatica perché, non avendo nemici o idee dogmatiche contrarie, non c'era la necessità di definire i dogmi delle antiche religioni in contrapposizione ad altri dogmi o principi.

Il problema della definizione dei principi religiosi della Religione Pagana nasce al giorno d'oggi perché la Religione Pagana non è una continuazione delle Antiche Religioni, ma è la rifondazione delle Antiche Religioni nel complesso ideologico-religioso oggi dominante. Se volete, non esiste un neopaganesimo per il semplice motivo che non è mai esistito nessuno degli Antichi che chiamasse sé stesso Pagano.

Come il cristianesimo, nella versione ebraico-platonica (e neoplatonica), distrusse le Antiche Religioni che ai dogmi cristiani non seppero opporre dogmi Pagani oggi, la Religione Pagana, può rinascere solo definendo con precisione i suoi principi dottrinali.

Noi siamo abituati a pensare ai dogmi come a delle regole che imprigionano il pensiero e i comportamenti dell'uomo. Il dogma, secondo la logica cristiana, è un atto di fede davanti al quale l'uomo rinuncia alla sua capacità critica perché deve credere. Ma questo appartiene esclusivamente all'ambito cristiano. Sia chi afferma il dogma cristiano sia chi nega il dogma cristiano, è sempre un cristiano.

Il dogma cristiano dice ai fedeli cristiani: "Anche se ritenete che Dio non può aver creato il mondo come raccontato dalla bibbia, lo dovete credere come atto di fede e agire nel mondo come se Dio avesse creato il mondo e, pertanto, fosse padrone del mondo."

Come rispondiamo noi, come Religione Pagana a questo dogma dal momento che le Antiche Religioni non si sono mai poste questo problema?

Se invocassimo il non dogmatismo ci limiteremmo a dire che: "Non è giusto che delle persone siano costrette a pensare il mondo in questo modo dal momento che la realtà del mondo stride con questo dogma."

Questa è la posizione degli antidogmatici. Ma questa è una posizione cristiana che si limita a ritenere ingiusta un'imposizione dogmatica.

Come risponde la Religione Pagana? Con un altro principio: "Il mondo è divenuto per trasformazione in sé e per sé e queste trasformazioni rappresentano l'aspetto divino del mondo. Sono gli Dèi che agiscono e divengono nel mondo di cui noi, come gli Dèi, ci trasformiamo e ne siamo parte".

Questo, per la Religione Pagana, è un principio talmente importante da assumere il valore di dogma. Un principio su cui noi non possiamo mediare.

Ma, proviamo a ragionare. Se io dico che il "mondo è divenuto per trasformazione in sé e per sé" significa che io come persona sono divenuto in sé e per sé e, pertanto, le scelte che faccio sono quelle che mi trasformano. Le scelte che facciamo ognuno di noi ci trasformano e ci costruiscono.

Io sono responsabile delle mie azioni e io, come tutti voi, attraverso le nostre scelte, progettiamo il nostro futuro.

Se al contrario accetto di pensare che il mondo sia creato da Dio e perciò determinato, nella sua rappresentazione da Dio, non posso più agire per modificare me stesso perché tutte le modifiche che possono avvenire in me non dipendono dalla mia volontà, ma dalla volontà di Dio. Per migliorare non devo lavorare, ma confidare in Dio, nella sua provvidenza, sperare che Dio agisca benevolmente nei miei e nei vostri confronti.

Davvero pensate che il mondo sia così? Davvero volete attendere la provvidenza anziché affrontare i problemi? Per chi è educato ad attendere la provvidenza diventa doloroso dover affrontare i problemi della vita quotidiana. Non lo può concepire. Si limita a pregare e supplicare. Sempre, in ogni occasione. Al contrario, chi è educato ad affrontare i problemi non teme di sbagliare, non ha paura dell'errore perché sa che l'errore è fonte di apprendimento. Solo che costui non tollera l'attesa provvidenziale. Deve agire comunque.

Se tutte le vostre azioni dipendono da Dio, provate ad uccidere una persona, non arresteranno Dio, ma voi. Non processeranno Dio, ma voi.

Riterranno VOI responsabili del vostro destino, non Dio. Eppure i cristiani vivono questa contraddizioni pensano che Dio sia colui che determina la loro vita, ma vivono in una società civile che li ritiene responsabili per ogni scelta e ogni decisione che fanno.

Le nostre azioni e le nostre scelte sono quelle che ci modificano perché noi vogliamo fare la cosa che vogliamo fare e per fare quella cosa, o quella scelta, organizziamo tutto noi stessi, la nostra psiche, le nostre emozioni, la nostra ragione e la nostra struttura fisica.

E dopo che abbiamo fatto l'azione che vogliamo fare, non siamo più quelli di prima. Una parte di noi è morta e noi abbiamo fatto nostra una nuova esperienza. Fare nostra una nuova esperienza significa aver modificato il nostro fisico, la nostra psiche, le nostre emozioni.

E' come se fossimo morti al mondo di prima dell'esperienza e rinati in un mondo dopo quell'esperienza.

Credere che il mondo sia creato da Dio o pensare il mondo come divenuto in sé e per sé non è la stessa. L'idea che noi veicoliamo nel mondo mediante le nostre scelte e le nostre azioni organizza ogni singolo individuo in maniera diversa. Con un cervello diverso e una diversa sensibilità attraverso la quale percepire il mondo.

Se poi volete approfondire, o vi leggete Il Crogiolo dello Stregone o, se preferite la scienza, vi leggete le teorie sul "cervello plastico" o sui "neuroni specchio", o la relazione che esiste fra la percezione del mondo e il cervello che avete nello stomaco.

Questo è solo un esempio, ma possiamo fare altri esempi di principi religiosi cristiani che cozzano con la realtà religiosa nella quale viviamo. Come, ad esempio, il principio della Religione Pagana secondo cui "tutti gli Dèi nascono".

Ma se tutti gli Dèi nascono, allora vale il principio che per essere Dèi è necessario nascere. Da cui si deduce che se un soggetto nasce è potenzialmente un Dio. Dal momento che la Religione Pagana afferma che gli Dèi sono nati e sono diventati Dèi: possiamo dedurre, in base ai principi della Religione Pagana, che chiunque nasce diventa un Dio?

No! Non lo possiamo.

Perché non lo possiamo?

Perché significherebbe ammettere l'esistenza di un'Entità superiore alla vita, dalla quale germinano le coscienze di Sé che noi chiamiamo Esseri o individui, che determina le condizioni per cui quella vita ha un destino, un finalismo, diverso dal suo vivere nelle condizioni in cui è nata.

Noi, come Religione Pagana, non ammettiamo che qualcuno determini il destino di coloro che nascono nella natura. Riconosciamo l'esistenza di condizioni, che spesso chiamiamo Dèi, che condizionano le scelte di ognuno, ma non ammettiamo che qualcuno, un Dio ad esempio, possa determinare il mio destino

Noi, come Religione Pagana, riteniamo che ogni Essere nato nella Natura sia artefice del proprio futuro e che la nascita sia una sorta di opportunità che il nuovo nato coglie per poter diventare un Dio. Ma il diventarlo o meno, spetta alle scelte del singolo individuo, qualunque sia la specie della natura a cui noi riteniamo che appartenga, nelle condizioni in cui è nato e vive.

A questo punto dobbiamo farci una domanda: a che cosa ci serve la Religione Pagana?

Una religione, ogni religione, è fatta dagli uomini per gli uomini e gli uomini chiamano religione l'insieme dei principi attraverso i quali vivono nel mondo, percepiscono il mondo, sentono il mondo, si stupiscono nel mondo e vivono la meraviglia o i problemi che il mondo presenta loro. La Religione presenta anche le soluzioni ai problemi che si presentano. Per esempio, la religione cristiana, attraverso Paolo di Tarso, Gesù e la bibbia, davanti al problema delle persone che presentano una diversa interpretazione della realtà, danno la soluzione a questo problema: anatema; ammazzateli!

Questa soluzione è propria del cristianesimo, dell'ebraismo, dell'islam, dei buddisti, ma noi non possiamo accettare un simile principio perché è estraneo alla Religione Pagana.

La nostra religione, la Religione Pagana, non chiede alle persone di "credere per fede". Chiede di risolvere le questioni mediante il dibattito opponendo principio a principio.

Voglio farvi un esempio.

Prendiamo un intercalare del linguaggio popolare in Veneto. In certe provincie del Veneto ogni tre parole si insulta il maiale chiamandolo "Dio". Ora, se in un luogo pubblico uno di voi, davanti ad un problema che vi coinvolge emotivamente e che è chiaramente generato dall'educazione cristiana che impone una sottomissione emotiva ad una autorità, insultate il maiale chiamandolo "Dio" in presenza di un poliziotto o di un pubblico ufficiale, questi potrebbe denunciarvi per bestemmia. E poco varrebbero le vostre proteste perché quel poliziotto, sui muri della sua caserma, non ha le norme Costituzionali, ma ha il crocifisso e per lui quello è "l'unico Dio", mentre, per voi, Dio è nome comune di cosa.

Davanti ad un giudice, se avete la possibilità di spiegarvi, potete essere assolti, ma solo perché essendo Pagani usate Dio come "nome comune di cosa" che, come dice la nostra Corte Costituzionale e la nostra Corte di Cassazione (ma chi mai va a leggersi quelle sentenze?), dare dell'Apollo al maiale è una bestemmia, ma non lo è dare del Dio al maiale perché il Dio dei cristiani non si chiama Dio, si chiama Iavé. E dovete spiegare al giudice che l'offesa che avete ricevuto e che vi ha indotto ad usare quell'intercalare veneto era un'offesa al dettato Costituzionale alla quale voi vi siete opposti. Al contrario, un cristiano che usi quell'intercalare verrebbe condannato perché il cristiano ritiene che effettivamente il suo Dio si chiami Dio e sia l'unico Dio creatore del mondo.

Tutto sarà più semplice quando i principi religiosi della Religione Pagana diventano un patrimonio sociale attraverso il quale le persone guardano e vivono il mondo. Ma questo esula da questa conferenza.

La Religione Pagana, una volta definiti suoi principi, serve per difenderci dai principi contrari delle altre religione, in particolare da quelle religioni a cui piace bruciare vive le persone sul rogo per ordine del loro Dio (ricordate che Gesù invita a separare il grano dall'olio e gettare l'olio a bruciare nel forno e voi, non siete il grano, ma l'olio, come olio era ciò che Hitler bruciò nei forni crematori). La Religione Pagana ci permette di ribadire la condizione sacra, perciò dogmatica, che ci impone di vivere la vita come "cittadini" e non come "sudditi" deferenti e sottomessi come nelle religioni monoteiste.

La Religione Pagana non nasce perché affermiamo di essere "pagani", ma nasce perché noi descriviamo i suoi principi religiosi e li pratichiamo sia nei nostri comportamenti, nei nostri riti e nelle nostre ricorrenze religiose.

In sostanza, la Religione Pagana nasce perché noi, oggi, ora, diciamo che cos'è la Religione Pagana come abbiamo fatto e come continuiamo a fare come Federazione Pagana in migliaia di pagine web che sono altrettanti capitoli di centinaia di libri che trattano di Religione Pagana. Nessun individuo antico ha mai definito la propria "religione", "pagana" però oggi è rimasto l'unico termine coerente con cui definire una religione che interpreta il mondo come un ambiente abitato da un numero infinito di Dèi che vivono la nostra stessa quotidianità.

Ma, soprattutto, la Religione Pagana nasce quando i Pagani affrontano la realtà del mondo come Pagani. Si confrontano da Pagani con le autorità civili e da Pagani affrontano l'organo giudiziario deputato ad emettere sentenze capaci di legittimare le attività dei Pagani.

Costruire l'ambiente religioso chiamato "Religione Pagana" significa proteggerci dalle aggressioni (e io ne ho subite molte, mascherate in vario modo), ma è necessario che noi alimentiamo la Religione Pagana sia con i dibattiti che con le nostre azioni.

Per questo motivo qualcuno di noi ha costruito un Bosco Sacro nel quale la Federazione Pagana svolge i suoi riti religiosi e lavoriamo per indurre le autorità civili a riconoscere che quello è il luogo di culto della Religione Pagana.

E' indubbiamente complesso e costoso, ma noi abbiamo fatto tutti i passi burocratici che ci permettono di arrivare a questo risultato.

 

 

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Marghera, 06 ottobre 2019

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Occultismo, esoterismo e stregoneria

L'elemento centrale nell'esoterismo e nell'occultismo, che vedremo nella Teosofia della Blavatsky e nella "Magia della cabala" della Golden Dawn, è la sottomissione. Dove l'illusione patologica crea la descrizione di una realtà desiderata ed immaginata tale da soddisfare la sofferenza provocata dalla sottomissione. Lo sconosciuto immenso che ci circonda esiste ed è l'oggetto trattato dalla Stregoneria. In Stregoneria lo sconosciuto è un oggetto che va affrontato e vissuto, non subito e descritto mediante illusione.