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Cronaca quotidiana di pensieri Pagani

 

19 luglio 2025

Principi etici e morali in Esiodo

In questi consigli, che sanno di morale e di etica, Esiodo individua "l'altro" nel vicino e nel parente. Esiodo è un po' come Esopo, parla all'uomo per gli interessi e i problemi che coinvolgono l'uomo. Non è interessato al potere o al dominio giuridico delle città. Esiodo non è uno statista, è un uomo che abita il mondo e riflette su quale sia il modo migliore per abitarlo.

Esiodo non si preoccupa di definire la "natura degli Dèi". Per Esiodo gli Dèi esistono e gli uomini devono avere un certo rispetto e una certa attenzione. Gli Dèi in Esiodo rappresentano il "mondo altro", il mondo sul quale non si può discutere, ma solo affermare. Non c'è deferenza o sottomissione nelle parole di Esiodo in relazione agli Dèi. Fare sacrifici agli Dèi permette di organizzare i banchetti e ai banchetti si invitano le persone.

Scrive Esiodo in relazione agli Dèi:

Ma tu, o stolto, distogli la tua mente da queste cose! Santificato e purificato, sacrifica agli Dei immortali secondo le tue possibilità; offri loro vittime scelte, propiziali con libagioni e con sacrifici, sia quando vai a dormire, sia quando spunta la luce, così che gli Dei abbiano ben disposti verso di te l'animo e il cuore: tu allora sarai in grado di comperare un altro podere, non altri il tuo.

Esiodo, Le opere e i giorni, Editore BUR, 1958, pag. 25/27

Gli Dèi, dice Esiodo, in questo modo ti camminano a fianco favorendoti quando intraprendi un'impresa e permettendoti di raggiungere i risultati che ti sei prefissato.

Se costruisci un equilibrio fra te e gli Dèi, potrai raggiungere i tuoi obbiettivi e forse, comperare un altro podere anziché cadere in rovina e permettere ad altri di impossessarsi del tuo podere.

Il podere, in Esiodo, sta per il mezzo di sostentamento e di arricchimento della persona. Lavorare, curare, il podere garantisce il benessere. Essere costretti a vendere il podere significa cadere in miseria, rinunciare alla costruzione del proprio benessere.

Una volta presentata da Esiodo la convenienza nell'onorare gli Dèi, Esiodo descrive alcune regole comportamentali attraverso le quali onorare gli uomini.

I sacrifici erano il rituale attraverso il quale preparare i banchetti con le relative libagioni. Questi banchetti erano anche un rituale collettivo in cui si costruivano le relazioni fra gli uomini. Uomini che Esiodo identifica come "i vicini", "gli amici" e i "parenti".

Scrive Esiodo:

Invita al banchetto l'amico e lascia il nemico, e sopra tutto invita colui che ti abita accanto: se a te, infatti, accadrà qualcosa, i vicini correranno discinti, vestiti i passanti! Il cattivo vicino è una rovina, il buono un grande aiuto; ebbe in sorte un tesoro chi ebbe in sorte un buon vicino: neanche un bue morirebbe, se il vicino non fosse cattivo! Fatti ben misurare dal vicino ciò che ti occorre, e restituiscigli la stessa misura e anche di più, se lo puoi, acciocché, avendone in futuro ancora bisogno, tu lo ritrovi pronto. Non fare cattivi guadagni: essi sono simili a sventure.

Esiodo, Le opere e i giorni, Editore BUR, 1958, pag. 25/27

Esiodo delinea caratteri di correttezza nei confronti dell'altro, del vicino. Caratteri che implicano un comportamento soggettivo limpido e privo di doppi fini o di scopi diversi da quanto il comportamento indica.

Se oggi come oggi si possono trovare abbastanza normali questo tipo di relazioni, è necessario ricordare come la bibbia di ebrei e i cristiani manifesta azioni apparentemente solidali, ma con scopi di rapina nei confronti di coloro dei quali hanno recitato l'atto di solidarietà.

Tu hai interesse, dice Esiodo, ad avere un buon comportamento con il vicino. Hai interesse ad essere generoso, per quel che puoi, nei suoi confronti perché la solidarietà è una questione di reciprocità. La solidarietà si paga con la solidarietà, non con la gratitudine.

Per i cristiani, l'atto di solidarietà deve essere ripagato da colui che lo riceve con la sottomissione al benefattore che, col beneficio, si appropria del disgraziato che era nel bisogno.

Si tratta dell'insegnamento evangelico relativo al "Buon Samaritano" la cui morale viene conclusa con:

Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Va' e anche tu fa' lo stesso".

Vangelo di Luca, 10, 36-37

L'azione non è un'azione di solidarietà, ma è un'azione finalizzata ad ottenere una sottomissione, una riconoscenza, che altrimenti non ci sarebbe stata. La solidarietà è propria del genere umano, la riscossione del debito di gratitudine è un'imposizione educazionale cristiana per monetizzare, in qualche forma, la solidarietà.

L'azione per mettere in difficoltà l'altro, fingendo poi di aiutarlo come premessa per la sua distruzione, è propria dell'ideologia ebrea e cristiana. A volte si è in difficoltà e i cristiani ne approfittano per vendere la propria azione e riscuotere riconoscenza. Altre volte, più spesso, creano le situazioni di sofferenza e difficoltà per costringere gli uomini a sottomettersi sia per la violenza che per la riconoscenza.

E' la strategia dei proverbi della bibbia, ripresi da Paolo di Tarso il criminale impotente che deve rendere impotente l'umanità.

Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere; perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà.

Bibbia, Proverbi 25, 21-22

Riprende il concetto Paolo di Tarso:

Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male.

Paolo di Tarso, Romani 12, 20-21

Accumulare carboni ardenti sulla testa del tuo nemico, fingendo di sfamarlo o di dargli da bere, è proprio di ebrei e cristiani.

Più colui che si considera nemico è in difficoltà, più si accumulano carboni ardenti sulla sua test in modo che sia ancora più in difficoltà.

Per Esiodo, il cristiano è un cattivo vicino pronto ad accumulare carboni ardenti sulla testa del vicino in difficoltà.

Dice Esiodo:

Il cattivo vicino è una rovina, il buono un grande aiuto; ebbe in sorte un tesoro chi ebbe in sorte un buon vicino

Essere dei buoni vicini significa il rispetto per le diversità dei vicini quando questi non interferiscono con la propria vita. Rispetto significa essenzialmente "non interferire con la vita del vicino" quando questa non interferisce con la propria. In termini volgari è, essenzialmente, "farsi gli affari propri" mettendo però attenzione alle necessità dei vicini.

Scrive Esiodo:

Ama chi t'ama, e va' incontro a colui che ti viene incontro; da' a chi ti dà e non dare a chi non ti dà. Uno dà a chi dà: a chi nulla mai diede, nessuno ha mai dato. Il dare è bene, è un male, invece, la rapina datrice di morte. L'uomo dona di cuore, anche se si tratta di un grande dono, gioisce e si rallegra nell'animo proprio; chi invece, fidando nella sua sfrontatezza, si serve da solo, anche per poca cosa, sente gelo nel cuore.

Esiodo, Le opere e i giorni, Editore BUR, 1958, pag. 25/27

La reciprocità è il principio chiave che regola le norme etiche e morali in Esiodo.

Rispondi con amore a chi ti offre amore. Se qualcuno ti viene in aiuto, aiutalo a tua volta. Paga con la stessa moneta: amore con amore; aiuto con aiuto, amicizia con amicizia, attenzione con attenzione.

Esiodo condanna la rapina. Il concetto di rapina di Esiodo è molto più profondo di come gli interpreti cristiani hanno voluto farlo apparire.

Dice Esiodo:

chi invece, fidando nella sua sfrontatezza, si serve da solo, anche per poca cosa, sente gelo nel cuore.

La frase di Esiodo non si inserisce in un ambiente gerarchico, ma si inserisce in un ambiente paritario dove la gerarchia della proprietà non è stata ancora socialmente accettata, ammessa o codificata.

Il termine che usiamo oggi "rubare" parte dal presupposto che esista una proprietà privata sociale, legittima e giuridicamente determinata. Il padrone possiede e il ladro è colui che sottrae qualche cosa al proprietario.

Questa situazione non c'è in Esiodo. Gli Dèi non hanno decretato l'esistenza di una "proprietà privata" (come fa il Dio dei cristiani la cui caratteristica è quella di possedere e, da qui la definizione di "Dio padrone") legittimando in qualche modo il possesso come diritto.

In Esiodo, non esistendo la "proprietà privata" esiste solo la "proprietà d'uso", in altre parole, io possiedo quanto uso per vivere.

In questo caso, tu non rubi un milione di euro da una banca che possiede miliardi di euro. Tu ti appropri di qualche cosa che mi è necessario per vivere, ti appropri della mia vita di cui quell'oggetto è parte.

Per questo motivo, Esiodo dice:

"è un male, invece, la rapina datrice di morte"

E' importante definire il contesto in cui avvengono le affermazioni perché, in un contesto cristiano, in cui Dio e i suoi emissari hanno rapinato gli uomini di ogni cosa definendo per sé il diritto di proprietà privata, gli uomini, rapinandoli, non fanno altro che riprendersi il mal tolto. Quando si definisce giuridicamente il diritto alla proprietà privata, si definisce il diritto acquisito di un rapinatore di aver rapinato gli uomini.

Per quante compensazioni possono essere giuridicamente definite, il sistema giuridico di una società non fa altro che legittimare una rapina che è avvenuta e i meccanismi per perpetuare quella rapina salvaguardando il rapinatore.

Esiodo, nei pochi principi etico-morali, riflette sul futuro:

Se tu aggiungi poco al poco, ma questo farai di frequente, presto il poco diverrà molto. Chi aggiunge a quello che ha scaccerà la fame dall'arido volto; quello che si ha in casa non dà pensieri. Il meglio è ciò che si ha in casa, quello che ne è rimasto fuori corre pericolo. è buona cosa prendere da ciò che hai, ed è penoso per l'animo aver bisogno di ciò che non si ha; sul che ti esorto a ripensare. Sàziati dell'orcio quando esso è all'inizio o sta per finire, risparmialo, invece, se a metà: è inutile risparmiare alla fine. Il compenso all'amico sia fedele e sicuro.

Esiodo, Le opere e i giorni, Editore BUR, 1958, pag. 25/27

Se tu hai qualcosa, magari molto poco, ma a quel poco aggiungi qualche cosa, giorno dopo giorno, quando puoi, come puoi, senza prendere dal poco che conservi, quel poco diventerà molto.

E' da ricordare che questo principio è l'opposto del principio cristiano sulla provvidenza divina. E' l'uomo che, aggiungendo un poco al poco che possiede, costruisce un molto e non attende la provvidenza che gli risolva i problemi o che gli riempia le tasche.

"Scacciare la fame dall'arido volto" è l'impresa epica dell'uomo che aggiunge a quello che ha e non rimane scoperto e impotente davanti agli eventi, anche quando questi possono essere tragici.

"Quello che si ha in casa, non dà pensieri" perché è la propria ricchezza che fornisce aiuto e supporto nelle condizioni della propria vita.

"è penoso per l'animo aver bisogno di ciò che non si ha"

Per cui, provvedi prima in modo di avere quando hai la necessità di avere perché quando i problemi si presentano, è inutile che supplichi il Dio dei cristiani affinché ti soccorra nell'indigenza. Il Dio dei cristiani si ciba della disperazione degli uomini vendendo loro speranza come fosse una dose di eroina.

Più complesso è interpretare l'esempio dell'orcio. La domanda che Esiodo non pone è: quando avrai il prossimo orcio di cibo o vino da cui attingere?

Se sei all'inizio dell'orcio, ne hai in abbondanza; se prevedi di avere un altro orcio e sei alla fine dell'orcio, puoi mangiare o bere in abbondanza; ma se si è a metà orcio e non sai quando arriva il prossimo orcio, quello è il momento di risparmiare per avere più tempo per aspettare il prossimo orcio. Si tratta di un principio di prudenza: azione e conseguenza per proteggere la propria vita.

Se hai chiesto qualcosa all'amico e hai promesso in cambio un compenso, mantieni la tua parola nella quantità del compenso e nei tempi in cui lo consegni. In sostanza, comportati con onore.

Ed Esiodo chiude i suoi concetti etico-morali con i parenti e con la donna.

Scrive Esiodo:

Anche col fratello, sia pure per scherzo, chiama un testimonio; il fidarsi, infatti, e il non fidarsi rovinarono l'uomo. Né una donna poco per bene t'inganni il cuore chiacchierando con grazia mentre fruga per la tua casa. Chi si fida della donna si fida di un ladro. è bene avere un sol figlio nella casa paterna, così aumenterà il patrimonio; e che tu possa morir vecchio lasciando un figlio. Facilmente Zeus, se vuole, può dare agio infinito a più figli; maggiore è il lavoro di molti, maggiore il profitto. E se il tuo cuore ha nel petto desiderio di agi, devi agire così, e aggiungere lavoro al lavoro.

Esiodo, Le opere e i giorni, Editore BUR, 1958, pag. 25/27

Dopo l'esperienza che Esiodo ha avuto col fratello Perse, indica alle persone che quando fanno patti, anche con un fratello, chiamino un testimone perché sia il fidarsi che il non fidarsi rovinano l'uomo.

L'avessi interiorizzato prima io questo principio, forse i miei genitori e i miei fratelli non mi avrebbero derubato delle mie risorse e saccheggiato la mia vita. Mi sono fidato e sono stato fortemente danneggiato. Per loro gli estranei erano più importanti di colui a cui avevano derubato vita e risorse.

Si dice che Esiodo fosse misogino e nutrisse rancori con le donne. Probabilmente è vero, ma, una società in cui gli uomini considerano la donna un "essere inferiore", producono certamente donne capaci di sopravvivere. Donne che devono essere temute da uomini che si sentono superiori.

Probabilmente, ai tempi di Esiodo (e anche dopo fino a pochi decenni fa, ma anche ora per molte donne) l'uso di sé stesse per accaparrarsi dei vantaggi equivale alle sopraffazioni di forza fisica che gli uomini usano per accaparrarsi dei vantaggi l'uno con l'altro e sulle donne. Se non consideri la donna, o colui di un'altra razza, altro da te e come te, l'altro non considera te come sé e diventi una preda come tu hai voluto trasformare lui in una preda.

Dunque, se hai voluto trasformare la donna in una preda, aspettati di essere da lei predato.

Da qui l'affermazione di Esiodo:

"Chi si fida della donna si fida di un ladro."

A parte il discorso sui figli in relazione al patrimonio, per un'eredità che non vada divisa, Esiodo conclude il suo discorso di etica-morale affermando:

"E se il tuo cuore ha nel petto desiderio di agi, devi agire così, e aggiungere lavoro al lavoro."

Il lavoro che costruisce la ricchezza. Un concetto presente in Esiodo e assente nella bibbia ebrea e cristiana.

Anche questo principio si oppone ai principi dei Vangeli cristiani:

Disse poi una parabola: "La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio".

Vangelo di Luca 12, 16-21

L'uomo ha deciso di costruire magazzini più grandi dove mettere il raccolto che ha ottenuto col suo lavoro; consapevole di aver accumulato beni dice a sé stesso che è ora di riposarsi, di andare in pensione.

Vista la decisione dell'uomo, il Dio dei cristiani decide di ucciderlo.

Il Dio dei cristiani deride il lavoro dell'uomo. Lui è il padrone e solo lui può decidere quando gli uomini possono guadagnare e vivere perché lui afferma di dare agli uomini sia il guadagno che costoro si sono sudati che la loro stessa vita.

Le parole del Gesù dei cristiani sono le parole di un criminale che dice agli uomini: "avete lavorato. Ora vorreste riposare anziché continuare a lavorare? E allora morite "cani rognosi" che non avete voluto ringraziare Dio, ma solo voi stessi".

Scrive Esiodo:

Facilmente Zeus, se vuole, può dare agio infinito a più figli; maggiore è il lavoro di molti, maggiore il profitto.

In Esiodo c'è un futuro che continua e il lavoro produce benessere anche per il futuro che viene: nel cristianesimo non c'è futuro. Il cristiano pensa a sé stesso some l'alfa e l'omega; nulla dopo di lui.

Che piaccia o meno al Dio dei cristiani, la vita continua il suo eterno corso ed Esiodo indica come il presente sia in continua trasformazione e l'uomo, agendo in esso, è compartecipe e attore di questa trasformazione: non il Dio dei cristiani!

Se non commentiamo i principi etico-morali-sociali degli antichi confrontandoli con i principi etico-morali-sociali di oggi, non cogliamo l'orrore imposto da ebrei e cristiani alle società civili e permettiamo ad ebrei e cristiani di offendere gli antichi attraverso la miseria e l'orrore del loro pensiero etico-morale-sociale.

Gli Antichi non servono per fare archeologia del pensiero sociale, ma per capire le incongruenze di un presente che stride fra morale imposta e necessità degli uomini.

 

Pagina specifica dell'argomento

 

18 luglio 2025

Idee, opinioni e conflitto
settima parte

Idee, opinioni e conflitto - settima parte

Le idee e le opinioni, sono due cose diverse.

Le opinioni sono le affermazioni che noi facciamo relative a come noi ci collochiamo nel mondo o nelle questioni dibattimentali nella società. Le opinioni derivano dalla necessità che abbiamo di mediare fra ciò che noi vogliamo e ciò che è possibile avere nell'insieme in cui agiamo. Le opinioni sono opportunistiche e non necessariamente collimano con le idee sul mondo e sulla vita che noi abbiamo nel profondo della nostra psiche.

Le idee sono aspetti degli Dèi che regolano la nostra struttura psichica profonda e che abbiamo forgiato nella nostra prima infanzia.

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18 luglio 2025

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Come si ripaga il genocidio fatto dai colonialisti? La distruzione di popoli uomini e donne. La distruzione della cultura, lo stupro, l'annientamento di ogni passato in funzionde lla distruzione di ogni futuro?

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17 luglio 2025

Esopo e il cogliere l'opportunità

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Nella vita spesso ci si affanna nel tentativo di concludere progetti o di raggiungere obbiettivi.

La vita spesso ci presenta difficoltà che si devono affrontare con coraggio cercando le migliori soluzioni possibili (compresa la fuga se necessario).

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17 luglio 2025

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Non credo che questi dati interessino l'Europa e la sua politica:

La Cina ha chiuso la prima metà dell'anno con un surplus commerciale record di circa 586 miliardi di dollari, dopo che le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno iniziato a stabilizzarsi e le fabbriche hanno superato l'altalena di tariffe che ha sconvolto il commercio globale.

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16 luglio 2025

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Apprendere significa modificare la propri prospettiva nei confronti del mondo.

Passare dal "io credo in qualche cosa" a "conosco qualche cosa". E' una violenza che si fa a sé stessi.

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16 luglio 2025

Considerazioni sull'oggetto della meditazione
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Quale funzione ha sulla trasformazione della nostra ragione l'oggetto della nostra meditazione?

Una persona medita su un infinito numero di oggetti o di argomenti, tuttavia, tutti questi oggetti o argomenti della meditazione appaiono alla nostra struttura psichica profonda solo in due tipi di meditazioni: una che espande l'individuo nella sua capacità di descrivere il mondo perché eccita la sua struttura libidica e una che contrae l'individuo, lo ritrae, dalla sua possibilità di espandere la sua capacità di descrivere il mondo perché i flussi di energia, mediante costrizioni, contrizioni o sensi di colpa, lo costringono all'autodifesa delle sue convinzioni.

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15 luglio 2025

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In tutto il mondo, Donald Trump è considerato "lo scemo del villaggio globale".

Il termine TACO, con cui soprannominare Donald Trump, è stato coniato da un giornalista del Financial Times, Robert Armstrong, all'inizio di maggio 2025.

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15 luglio 2025

L'altra faccia della spirale

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E' impressionante assistere come, con l'avanzare dell'età delle persone, la struttura emotiva riporta la struttura di pensiero delle persone, nella condizione degli adattamenti soggettivi costruiti nell'infanzia.

Gli adattamenti della struttura emotiva imposti nell'infanzia tendono a fissarsi come qualità nelle risposte alle sollecitazioni del mondo nell'età adolescenziale, per poi raggiungere una forma di pensiero definitiva una volta superata l'adolescenza.

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14 luglio 2025

La dichiarazione di guerra degli USA contro l'Unione Europea

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Scrive Trump:

Gentile Signora Presidente,

12 luglio 2025

E' un grande onore per me inviarle questa lettera, in quanto dimostra la forza e l'impegno del nostro rapporto commerciale, e il fatto che gli Stati Uniti d'America hanno accettato di continuare a collaborare con l'Unione Europea, nonostante uno dei nostri più grandi disavanzi commerciali con voi. Tuttavia, abbiamo deciso di andare avanti, ma solo con un commercio più equilibrato e corretto.

Pertanto, vi invitiamo a partecipare all'economia straordinaria degli Stati Uniti, il primo mercato al mondo, di gran lunga. Abbiamo avuto anni per discutere del nostro rapporto commerciale con l'Unione Europea e abbiamo concluso che dobbiamo allontanarci da questi disavanzi commerciali di lungo termine, grandi e persistenti, generati dalle vostre politiche tariffarie e non tariffarie e dalle barriere commerciali.

Il nostro rapporto è stato, purtroppo, lontano dalla reciprocità. A partire dal 1 agosto 2025, applicheremo all'Unione Europea una tariffa del 30% sui prodotti UE inviati negli Stati Uniti, separata da tutte le tariffe settoriali. Le merci trasbordate per eludere una tariffa più alta saranno soggette a quella tariffa superiore.

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13 luglio 2025

I fondamenti del sistema sociale in Esiodo

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Esiodo affronta il tema della giustizia sociale partendo dalla propria esperienza nella causa con il fratello Perse nella contesa per l'eredità. Esiodo perse la causa, dopo che Perse corruppe i giudici, e questo fece riflettere Esiodo.

Perse vinse la causa, ma dissipò tutti i beni, e fu costretto a chiedere soccorso ad Esiodo che aveva, con la corruzione, derubato dell'eredità.

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12 luglio 2025

La condizione tecnica della meditazione
Quinta parte

La condizione tecnica della meditazione
Quinta parte

La meditazione in Stregoneria è fatta nella posizione più comoda che si possa immaginare.

Io amo meditare sdraiato su una spiaggia a prendere il sole con una birra ghiacciata o in condizioni simili. Me ne sto seduto, nella posizione a me più comoda.

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11 luglio 2025

Riflessione fra codardi e coraggiosi

Riflessione fra codardi e coraggiosi

Ogni individuo ha la cultura che ha scelto di avere; ogni nazione ha il governo che le persone hanno scelto di avere.

I coraggiosi hanno scelto il coraggio, i codardi la codardia.

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11 luglio 2025

La scacchiera del mondo

La scacchiera del mondo

Sulla scacchiera del mondo, un notevole numero di soggetti stanno muovendo le loro pedine al fine di assicurarsi vantaggi politici, sociali ed economici.

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10 luglio 2025

La meditazione nella pratica magica in Stregoneria
Quarta parte

La meditazione nella pratica magica in Stregoneria, quarta parte

Nella società in cui viviamo non solo non si sottolinea l'immensità delle possibilità del conoscere, ma si fa in modo che le persone vivano il conoscere con un certo fastidio e si crogiolino in quanto conoscono quasi come se quanto conoscono sia tutto quello che si può conoscere.

In questa condizione, non solo non viene trasmesso il metodo con cui conoscere, ma la violenza con cui si costringono i ragazzi a studiare e finalizzata ad allontanarli, il prima possibile, dall'apprendimento e dallo sviluppo del loro conoscere.

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09 luglio 2025

L'idea di lavoro in Esiodo a confronto con l'ebraismo e il cristianesimo

L'idea di lavoro in Esiodo a confronto con l'ebraismo e il cristianesimo

Domanda apparentemente banale e retorica: come si concepisce il lavoro?

Ricordo, come sempre, che il termine lavoro sta ad indicare l'attività fisica mediante la quale si trasformano merci in prodotti. In tale attività è impiegato il tempo di vita delle persone. Anche se il tempo di vita delle persone può essere impiegato in altre e diverse attività, tali attività non possono essere considerate lavoro.

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08 luglio 2025

Necessità e la trasformazione dell'uomo

Necessità e la trasformazione dell'uomo

Normalmente le persone non hanno consapevolezza della necessità di intraprendere un percorso di conoscenza che implica la trasformazione di sé stessi.

L'idea è troppo estranea al complesso delle idee che governano le società occidentali e anche quando si presenta la necessità di apprendere, si tratta sempre di una necessità di apprendere qualche cosa che appartiene alla razionalità, al complesso culturale riconosciuto nella società in cui si vive.

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07 luglio 2025

Perché la filosofia metafisica della trasformazione e delle emozioni
si chiama Stregoneria

Perché la filosofia metafisica della trasformazione e delle emozioni si chiama Stregoneria

O si pensa che la magia possa cambiare il mondo in cui viviamo, e questo noi la chiamiamo SUPERSTIZIONE (credenza fideistica nell'assurdo); oppure, si pensa che la magia sia modificazione continua dell'individuo. Un individuo che modifica costantemente la sua percezione, la sua descrizione del mondo, la sua capacità di agire nel mondo; questo noi lo chiamiamo STREGONERIA.

Solo i SUPERSTIZIOSI pretendono che il mondo sia a loro immagine e somiglianza (come loro immaginano sia); un PAGANO analizza il mondo cercando di capire com'è e modifica sé stesso per agire al meglio nel mondo in cui vive.

Perché si usa la Magia

 

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06 luglio 2025

Discorso introduttivo alle pratiche pagane
di meditazione, contemplazione e ascolto delle correnti vegetative

Discorso introduttivo alle pratiche pagane di meditazione, contemplazione e ascolto delle correnti vegetative

Nel 2013, per illustrare la modificazione introdotta nel corpo dalle pratiche di meditazione, contemplazione e ascolto delle correnti vegetative, che poi introdussi nell'insieme del "Crogiolo dello Stregone", mi sono appoggiato alla "tradizione" del chakra di origine teosofica attribuita al tantrismo e allo yoga.

L'introduzione della modificazione del corpo, introdotta dalle tre pratiche della religione pagana, è una modificazione, essenzialmente, della percezione e della struttura della coscienza dell'individuo.

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05 luglio 2025

Negazione della negazione

Negazione della negazione

Il concetto di negazione della negazione è un concetto filosofico estremamente semplice, specialmente per quanto riguarda la realtà vissuta, che i "docenti di filosofia" rendono complicato affinché risulti incomprensibile.

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05 luglio 2025

Oggetto in sé e descrizione soggettiva dell'oggetto

Oggetto in sé e descrizione soggettiva dell'oggetto

E' necessario ricordare che in filosofia va distinto l'oggetto in sé, o il fatto in sé, dalla descrizione soggettiva dell'oggetto o del fatto.

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04 luglio 2025

La folle idea nazista della sinistra comunista

La folle idea nazista della sinistra comunista

C'è un'idea che ha sempre condizionato la sinistra socialista e comunista in tutto l'occidente. Il termine "comunista", in occidente, non ha mai significato niente. Si trattava di un termine generico che indicava una società solidale e con minori disuguaglianze sociali.

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04 luglio 2025

Riflessione sui Sabba medioevali delle Streghe

Riflessione sui Sabba medioevali delle Streghe

Noi non abbiamo nessuna prova accertata oggettivamente che siano avvenuti Sabba di Streghe come dichiarati dagli inquisitori cristiani nel medioevo.

Gli inquisitori cristiani conoscevano, certamente, un po' di letteratura classica. E' facile immaginare che siano stati affascinati dai riti dionisiaci e dai riti orfici ai quali partecipavano le donne fra estasi e liberazione dagli impegni sociali e familiari nei testi classici della letteratura.

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03 luglio 2025

Breve riflessione sulla storia dell'esoterismo e l'occultismo contemporaneo

Breve riflessione sulla storia dell'esoterismo e l'occultismo contemporaneo

L'occultismo moderno nasce come reazione alle idee sociali della Rivoluzione Francese e alle modificazioni introdotte dal bonapartismo.

Si narra di società segrete che portarono alla rivoluzione francese, ma quelle erano società il cui scopo era quello di "fare la rivoluzione" non avevano scopi occulti anche se, per fare la rivoluzione, elaboravano una filosofia e un pensiero coerente.

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03 luglio 2025

La stupidità di Agostino d'Ippona

La stupidità di Agostino d'Ippona

E' necessario comprendere come, a diferenza della propaganda che ne fa la chiesa cattolica, Agostino d'Ippona era una persona infantile e, come tale, superficiale.

A differenza di quanto riporto di Deschner, al di là delle imprecisioni, Agostino d'Ippona scriveva ingiurie nei confronti degli Dèi delle antiche religioni mentre, trattava con dolcezza la ferocia del suo Dio che chiamava "buono".

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02 luglio 2025

Riflessione sui filosofi e la filosofia

Riflessione sui filosofi e la filosofia

Quando noi guardiamo ai filosofi che vengono presentati dalla cultura, la prima cosa che dobbiamo considerare sono gli interessi sociali di quel filosofo.

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02 luglio 2025

Esopo e i galli nella società

Esopo e i galli nella società

L'insegnamento di Esopo nella favola "I galli e la pernice" è un insegnamento molto camuffato e che Esopo cerca di lasciare in sospeso perché conosce il pericolo nell'essere chiaro permettendo che comprenda chi Esopo non vuole che comprenda.

Due galli nel medesimo pollaio si picchiano a vicenda. Si alleano soltanto se arriva il "terzo incomodo", ma quando si rendono conto che il terzo incomodo non ha interessi né da dare, né da ricevere e rimane in una posizione neutra, i galli riprendono a picchiarsi a vicenda.

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01 luglio 2025

La lunga guerra al Daimon per annientare la volontà dell'uomo
Viaggio riflessivo nella storia segreta del potere della shiavitù

La lunga guerra al Daimon per annientare la volontà dell'uomo

La nota del curatore della Città di Dio contro i Pagani, di Agostino d'Ippona, a mio avviso chiarisce molto l'ambiguità imposta dal terrore cristiano nell'interpretazione della parola Demone come derivata da Daimon,

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Riflessione sugli Dèi dai templi di Pestum
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Come i Pagani pensano gli Dèi
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Il significato di alcuni vocaboli.

 

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La Federazione Pagana esprime la
Religione Pagana

Una religione si caratterizza per un proprio pensiero religioso che coinvolge l'uomo nelle relazioni con la divinità. Nel caso della Religione Pagana coinvolge l'uomo con gli Dèi.

Una religione deve rispondere a: Che cosa sono gli Dèi? Che cosa è l'uomo? Che cosa e perché delle relazioni fra gli uomini e gli Dèi?

Senza un pensiero religioso, non esiste una religione.

Il pensiero religioso espresso dalla Federazione Pagana

Per avere una panoramica veloce degli arogmenti del sito (con i video trasferiti in questa pagina)

Una religione si caratterizza per i propri riti religiosi coerenti con il proprio pensiero religioso. I riti caratterizzano la religione e ne sottolineano gli aspetti ideologici.

Una religione che chiede agli uomini di sottomettersi al suo Dio, manifesta una qualità di riti; una religione che libera l'uomo dalla sottomissione, esprime una diversa qualià di riti religiosi.

I riti religiosi della Religione Pagana

Costruire il pensiero religioso della Religione Pagana è un lavoro immenso. Si è reso necessario aprire altri due siti web pre presentare il lavoro teologico e di filosofia metafisica relativa alla Religione Pagana.

Il sito web di Stregoneria Pagana

Il sito web della Religione Pagana

Entrambi i siti sono estensioni del sito web della Federazione Pagana

Un pagano discute pubblicamente e confronta con altri le proprie idee religiose. Dal 1996 al 2007 attraverso una radio chi pratica Religione Pagana si è misura con i cittadini e, in particolare, con i cristiani.

Dieci anni di dibattiti sulla Religione Pagana

Chi pratica Religione Pagana cerca sempre di conoscere le persone, il mondo e le altre religioni esponendo la propria.

Per questo la Federazione Pagana ha partecipato a vari eventi esponendo il proprio modo di guardare e pensare il mondo.

Le attività pubbliche della Federazione Pagana

La Federazione Pagana si è data uno Statuto Associativo anche se per questioni di "opportunità" ha ritenuto di dover limitare le iscrizioni.

Lo Statuto serve per definire le attivà della Federazione Pagana, gli scopi e gli intenti dei vari membri della Federazione Pagana.

Lo Statuto Associativo della Federazione Pagana

Contattare i membri della Federazione Pagana è facile. Siamo presenti su Facebook dove quotidianamente pubblichiamo le nostre idee religiose.

La Federazione Pagana in Facebook

Alcune particolarità della Federazione Pagana

Articoli di stampa sulla Federazione Pagana

 

Noi della Federazione Pagana facciamo così
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Il passaggio fra i fuochi durante le celebrazioni
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Le celebrazioni della Federazione Pagana presso il Bosco Sacro in Jesolo - Venezia
presso il Bosco Sacro di Jesolo
via Ca' Gamba 7^ traversa 3B.

Tutti sono invitati, NULLA DA PAGARE.

 

The Federazione Pagana and the tradition of Pagan Religion

 

     

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Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 12 febbraio 2021

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