La metafisica fra lo spiritualismo e l'idealismo

di Claudio Simeoni

Metafisica

La metafisica fra lo spiritualismo e l'idealismo

Il metafisico che viaggia fra l'ideologia filosofica dello spiritualismo e dell'idealismo, compie un viaggio all'interno della follia desiderante di personaggi che vorrebbero fuggire dalla realtà quotidiana e rifugiarsi in una trascendenza che li possa riconoscere alla stessa stregua del Dio, di cui proclamano l'esistenza e l'onnipotenza.

Entrare in questo mondo significa entrare nella formazione del pensiero reazionario come risposta alle idee della Rivoluzione Francese.

La spinta ideale della Rivoluzione Francese si è spenta. Anche Napoleone è stato sconfitto e l'Europa politica si appresta a ricostruire le monarchie assolute.

La campagna di diffamazione, messa in atto contro la cultura che si opponeva al dispotismo, di Napoleone, ebbe il risultato di aggredire i pensatori e quando Napoleone cadde, lasciò campo libero alla cultura cristiana che, consapevole che la sua teologia non avrebbe mai retto al confronto con la filosofia, lasciò campo libero ai filosofi nella loro ricerca di Dio, comunque lo avrebbero chiamato.

Negli USA e in Inghilterra sorsero gli idealisti, mentre in Francia sorsero gli spiritualisti.

Il fenomeno degli idealisti sorse mettendo in dubbio la conoscenza della realtà sensibile. La realtà quotidiana. Essi osservarono che il soggetto, nel suo vivere quotidiano, spesso "fraintende" sia ciò che ascolta che ciò che percepisce. Spesso l'uomo si illude nelle attese e con i sensi alimentando e creando illusioni. Spesso l'uomo subisce allucinazioni e spesso sogna realtà assolutamente inesistenti.

Inoltre, l'uomo vive delle credenze mistiche e religiose. Tali credenze rivendicano il diritto di cittadinanza nella coscienza, come la certezza nell'esistenza di forze occulte o immateriali invisibili.

Una persona normale avrebbe distinto fra ciò che è reale da ciò che è immaginazione, ma non i filosofi che si dedicarono all'idealismo.

I filosofi idealisti entificarono [attribuirono a un concetto astratto gli attributi dell’ente reale] tutto ciò che appartiene all'immaginazione, all'illusione, al "credevo che", alle credenze in ogni assurdo, ai sogni, un valore di realtà. Per loro tutte le loro fantasie erano reali, altrimenti non avrebbero potuto giustificare Dio, attribuendole ad un universo invisibile trascendente la vita umana.

A questo universo attribuirono un valore di realtà superiore a quello del mondo quotidiano. Un universo sopra il quotidiano a cui venivano attribuite tutte le esperienze spirituali che la malattia mentale delle persone generava nella loro psiche.

Secondo gli idealisti, la conoscenza sensibile è in continuo mutamento. Richiedeva troppa fatica seguire e vivere lo sviluppo della sperimentazione scientifica, i suoi risultati, e tradurre quei risultati nella vita pratica degli uomini.

Incapaci di conferire stabilità e universalità alla conoscenza umana, alla quale il mondo non pare partecipare, si convinsero a postulare [un postulato è una proposizione fondamentale accettata come vera senza dimostrazione, per servire da base per costruire un sistema di pensiero o una teoria] un universo altro, rivelato dall'aspetto malato della ragione, nel quale l'incertezza, la precarietà, il dubbio, e la morte non esistono perché il tutto ricadrebbe nell'ambito dell'assoluta verità di Dio.

Lo stesso vale per gli spiritualisti. La gnoseologia empiristica, secondo cui l'esperienza sensoriale è l'unica fonte e il fondamento della conoscenza, viene a scontrarsi con l'apologetica religiosa che mira a sostenere e difendere le dottrine e le credenze del cristianesimo, affermandone la teologia, le dinamiche della "conoscenza cristiana" e dimostrandone la ragionevolezza e la credibilità.

Lo spiritualismo non è caratterizzato da una dottrina uniforme, ma da una serie di atteggiamenti e tendenze comuni.

Caratteristiche dello spiritualismo sono la centralità della coscienza a cui il mondo quotidiano si deve adeguare.

Caratteristica dello spiritualismo è il disprezzo per la scienza e per la conoscenza scientifica.

La trascendenza, della presenza divina, diventa centrale nelle affermazioni degli spiritualisti che rifiutano di individuare il divino nell'immanenza del mondo.

Inoltre, gli spiritualisti riprendono il tema di Agostino d'Ippona sull'interiorità che garantisce loro la relazione con Dio accettando e legittimando tutti i modelli religiosi cristiani con cui viene definito il pensiero interiore dell'uomo.

Questi movimenti filosofici favoriscono la chiesa cattolica che colpisce duramente le filosofie materialiste con la strategia delle apparizione mariane. Questa strategia delle apparizioni mariane, messe in atto della chiesa cattolica, le consentiranno di non partecipare a nessun dibattito filosofico nella società, osservando con disprezzo quelli che lei definisce materialisti, dal 1850 circa al 1960.

L'operazione di destabilizzazione continuerà in Jugoslavia fino ai giorni nostri anche se ha ottenuto la distruzione di quello Stato.

Cosa è rimasto dell'idealismo e dello spiritualismo? Nulla. L'esistenzialismo ha dimostrato di essere più utile alla causa dell'assolutismo. Le convinzioni degli idealisti e degli spiritualisti sono finite nella discarica delle convinzioni umane abbandonate. Qualche volta, qualche "esoterista" le recupera per dare un senso culturale da spacciare alla sua cerchia di adepti, ma muoiono subito dopo.

La Metafisica fra idealismo e spiritualismo del quinto volume della Teoria della Filosofia (terza sezione):

Felix Lacher Ravaisson-Mollien 1813 - 1900 (spiritualismo francese)

Felix Ravaisson e i fondamenti esistenziali dello spiritualismo.

Tradução para o português Felix Ravaisson os fundamentos existenciais do espiritualismo.

Hermann Rudolph Lotze 1817 1881

Hermann Rudolph Lotze e i fondamenti esistenziali dello spiritualismo.

Ralph Waldo Emerson 1803 1882

Ralph Waldo Emerson e i fondamenti filosofici dell'idealismo anglo-americano.

Thomas Carlyle 1795-1881

L'eroe che veicola la volontà di dio distruggendo le società

Thomas Hill Green 1836 - 1882

Thomas Hill Green e la dimostrazione del dio assoluto nell'idealismo.

Francis Herbert Bradley 1846 - 1924

Francis Herbert Bradley il mondo come apparenza, l'illusione dell'illusione nella filosofia idealista.

John McTaggart 1866 1925

John McTaggart e il concetto di assoluto, di dio, nel neoidealismo e nel panteismo.

 

Fine della Metafisica fra idealismo e spiritualismo del quinto volume della Teoria della Filosofia (terza sezione).

 

 

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Ultima modifica ottobre 2025

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