La filosofia metafisica che qualifica la Stregoneria

Claudio Simeoni

Metafisica

La filosofia, la filosofia assolutista, ha impiegato circa 1200 anni per imporsi nelle società, da Parmenide a Boezio. La sua ideologa era la "verità del Dio creatore" dove la creazione era un oggetto statico voluto dal creatore a cui era negato ogni principio di volontà, intelligenza, progetto e scopo della propria esistenza. Solo il creatore aveva scopo, intelligenza e volontà. L'uomo doveva essere umile e sottomesso al creatore e a tutti i suoi emissari umani.

Non appena la filosofia è riuscita a controllare il potere politico ha provveduto ad annientare in maniera sistematica ogni forma religiosa, sia nella sostanza che nella rappresentazione, che poteva in qualche modo mettere in discussione la verità proclamata dal suo Dio. Non si tratta della "verità come ricerca del vero", ma si tratta "dell'immutabile verità rivelata da Dio" che non può essere né discussa né modificata perché nessuno può modificare la verità di Dio.

Nella verità imposta con la violenza dal Dio dei cristiani ad opera dei suoi servi, la libertà è l'unica alternativa che, in primis diventa "la libertà dal Dio dei cristiani".

La coscienza dell'uomo, alla quale è stata imposta la verità del Dio dei cristiani, si oppone la libertà come necessità della coscienza di ogni individuo di spezzare i confini della verità imposta dal Dio dei cristiani e iniziare la ricerca del vero come interpretazione della realtà o aspetti della realtà che il Dio dei cristiani nega per ignoranza e per vigliaccheria.

Due elementi fondamentali del pensiero umano spariscono dall'orizzonte della filosofia: il tempo, come atto di trasformazione del soggetto, e l'emozione, come forza intrinseca soggettiva degli Esseri della Natura. Entrambi gli elementi vengono sostituiti dalla "ragione di Dio" e dall'"anima". Entrambi gli oggetti, che sostituiscono tempo ed emozione, non appartengono agli Esseri della Natura, ma diventano "attributi di Dio". Mezzi con cui Dio domina le emozioni dell'uomo mediante i suoi codici morali e il pensiero dell'uomo che non può esistere se non mettendo l'idea di Dio a fondamento di ogni ragionamento.

La Stregoneria è figlia degli ultimi sopravvissuti delle religioni misteriche che ancora vivevano attorno all'800 d.c.

Nello stesso tempo esiste una "stregoneria" generata dalla superstizione cristiana, come credenza nell'esistenza dei demoni come artefici del male, intesa come ribellione ai problemi che insorgono nell'uomo in conseguenza alla coercizione imposta dal cristianesimo, che mettono in discussione l'ordine della creazione della realtà fatta da Dio.

Il Canon Episcopi, considerato il primo testo con cui la chiesa cattolica condanna le "streghe", fu attribuito, durante il Medioevo, al concilio di Ancira del 314; in realtà si tratta di un testo, volto a condannare i non cattolici, comparso nell'opera del benedettino tedesco Regino di Prum, il De synodalibus causis et disciplinis ecclesiasticis, risalente al 906.

Scrive il Canon Episcopi:

"I vescovi e i loro ministri vedano di applicarsi con tutte le loro energie per sradicare interamente dalla proprie parrocchie la pratica perniciosa della divinazione e della magia, che furono inventate dal diavolo; e se trovano uomini o donne che indulgono a tal genere di crimini, devono bandirli dalle loro parrocchie, perché è gente ignobile e malfamata. Dice, infatti, l'apostolo: "Dopo la prima e la seconda ammonizione evita l'eretico, sapendo che è fuori dalla retta via chi si comporta in tal modo". E sono fuori dalla via e prigionieri del diavolo coloro che abbandonano il loro Creatore per cercare l'aiuto del diavolo; e perciò occorre purificare la santa Chiesa da un tale flagello. Né bisogna dimenticare che certe donne depravate, le quali si sono volte a Satana e si sono lasciate sviare da illusioni e seduzioni diaboliche, credono e affermano di cavalcare la notte certune bestie al seguito di Diana, dea dei pagani (o di Erodiade), e di una innumerevole moltitudine di donne; di attraversare larghi spazi di terre grazie al silenzio della notte profonda e di ubbidire ai suoi ordini come a loro signora e di essere chiamate certe notti al suo servizio. Ma volesse il cielo che soltanto costoro fossero perite nella loro falsa credenza e non avessero trascinato parecchi altri nella perdizione dell'anima. Moltissimi, infatti, si sono lasciati illudere da questi inganni e credono che tutto ciò sia vero, e in tal modo si allontanano dalla vera fede e cadono nell'errore dei pagani, credendo che vi siano altri dèi o divinità oltre all'unico Dio. Perciò, nelle chiese a loro assegnate, i preti devono predicare con grande diligenza al popolo di Dio affinché si sappia che queste cose sono completamente false e che tali fantasie sono evocate nella mente dei fedeli non dallo spirito divino ma dallo spirito malvagio. Infatti, quando Satana, trasformandosi in angelo della luce, prende possesso della mente di ognuna di queste donnicciole e le sottomette a sé a causa della loro infedeltà e incredulità, subito egli assume l'aspetto e le sembianze di diverse persone e durante le ore del sonno inganna la mente che tiene prigioniera, alternando visioni liete a visioni tristi, persone note a persone ignote, e conducendola attraverso cammini mai praticati; e benché la donna infedele esperimenti tutto ciò solo nello spirito, ella crede che avvenga non nella mente ma nel corpo. A chi, infatti, non è accaduto nel sonno o in visioni notturne di essere tratto fuori da sé stesso e di vedere, dormendo, molte cose che, sveglio, non ha mai visto? Ma chi può essere così stupido e ottuso da credere che tutte queste cose che accadono solo nello spirito, avvengano anche nel corpo? Il profeta Ezechiele, infatti, vide il Signore nello spirito e non nel corpo, e l'apostolo Giovanni vide e udì i misteri dell'Apocalisse nello spirito e non nel corpo, come egli stesso dichiara: "Subito fui in spirito". E Paolo non osa dire di essere stato rapito fisicamente in cielo. Tutti, perciò, devono essere pubblicamente informati che chiunque crede a queste simili cose, perde la fede, e chiunque non ha vera fede appartiene non già a Dio ma a colui nel quale crede, vale a dire al diavolo. E' scritto infatti di nostro Signore: "Tutte le cose sono state fatte per mezzo di Lui". Perciò chiunque crede possibile che una creatura cambi in meglio o in peggio, o assuma aspetti o sembianze diverse per opera di qualcuno che non sia il Creatore stesso che ha fatto tutte le cose e per mezzo del quale tutte le cose sono state fatte, è indubbiamente un infedele, e peggiore di un pagano".

Il testo è il seguente (traduzione tratta da Abbiati, Agnoletto, Lazzati (a cura di), La stregoneria, Milano, Oscar Mondadori, 1991)

Mentre la chiesa cattolica costringeva le persone in ginocchio a pregare, supplicando l'intervento della provvidenza divina con cui risolvere i loro problemi, le streghe e gli stregoni mettevano al centro delle loro azioni il concetto secondo cui la realtà nella quale vivevano poteva essere trasformata.

Quando i cristiani scatenarono la caccia contro il diverso, prima chiamandolo eretico e poi accusandolo di Stregoneria, di fatto aggredirono la parte più debole e fragile della società che spesso, nell'affrontare i propri problemi, utilizzava gli elementi della superstizione cristiana appresi durante il catechismo.

Fermati vento;
Moltiplicare pani e pesci;
Dare la vista al cieco;
Far guarire il lebbroso;
Trasformare l'acqua in vino;
Scatenare tempeste;
Cercare la fortuna con atti, suppliche e scongiuri;
Predire il futuro;

Un catechismo cristiano che raccontava a persone analfabete le pratiche delle maliarde contro il buon Dio, il sanguinario Macellaio di Sodoma e Gomorra.

Le persone non potranno mai distinguere nella società l'agire di uno Stregone. Perché con la sua azione non modifica l'oggettività nella quale vive, ma modifica la propria soggettività che gli permette di essere maggiormente efficiente nell'abitare il mondo.

La Stregoneria non ha nulla a che vedere con la superstizione cristiana e nemmeno con antiche forme di superstizione che sono, a quanto ne so, sempre esistite con la finalità di tentare di modificare l'oggettività senza troppa fatica o impegno. L'idea dei demoni con cui i cristiani terrorizzano i loro seguaci è un'idea di Platone, che ha stuprato un concetto metafisico, perfezionato dai medio platonici per giustificare la loro incapacità di riconoscere la presenza degli Dèi nel mondo.

Mentre i cristiani per violentare le persone imponevano la sottomissione al loro Dio e alla gerarchia cristiana che usava le persone; chi seguiva gli Antichi Principi agiva per modificare la società in cui viveva facendo emergere in essa idee che apparivano nuove e convenienti per gli Esseri Umani.

Non si può comprendere la Stregoneria se non si comprende a fondo l'orrore imposto dal cristianesimo.

E' difficile oggi spiegare che i cristiani imponevano alle persone malate di "pregare la provvidenza divina" perché il loro stato era una volontà del loro Dio, anziché tentare di cercare le cause della malattia. I cristiani bruciavano quelle donne che aiutavano altre donne a partorire. E' difficile spiegare i comportamenti medioevali nei confronti dei bambini. L'orrore che imponevano. Oggi come oggi l'orrore di allora, come l'orrore di oggi messo in atto dai cristiani, viene censurato, nascosto, negato. Quando emerge viene minimizzato, banalizzato.

L'informazione e le cinematografia preferiscono rappresentare re, principi e cavalieri medioevali e non le condizioni in cui le persone vivevano, la miseria, l'oscurantismo del pensiero mentre, in un'esaltazione fanatica migliaia di bambini partivano, con l'illusione di "liberare il santo sepolcro", e finivano venduti come schiavi in tutto il mediterraneo, oppure morivano sui monti uccisi dall'illusione e dall'ignoranza esistenziale imposta dai cristiani.

Liberare il pensiero umano dal pregiudizio e dal fanatismo è una delle più alte forme in cui si è espressa e si esprime la Stregoneria. Non si tratta di liberare le persone che sono intimamente spinte nella ricerca culturale, si tratta di costruire condizioni affinché le persone, intese come generalità della popolazione, si liberino da idee superstiziose sulla realtà che vivono e imparino il coraggio con cui affrontare le condizioni che incontrano.

Questo si ottiene mettendo al centro dell'attenzione quei due elementi che il cristianesimo nega l'esistenza: la trasformazione del presente, il tempo, e l'intelligenza, con cui gli Esseri, ogni Essere della Natura, veicola i propri desideri e i propri bisogni nel mondo in cui vive vestendo di volontà le proprie emozioni.

La Stregoneria non dirà mai agli individui che cosa devono fare, ma indicherà gli strumenti per fare ciò che loro devono fare per rimuovere gli ostacoli della loro esistenza. Che poi questi strumenti piacciano o meno, non è dovuto all'azione dello Stregone ma allo stridere fra ciò che sarebbe necessario fare e ciò che un individuo può fare in relazione al condizionamento educazionale ricevuto e a come ha adattato la propria struttura emotiva a quel condizionamento educazionale.

Lo Stregone non fa "calcoli quantistici" per descrivere il mondo, abita il mondo e, nell'abitarlo descrive sé stesso e il suo abitare il mondo. L'abitare il mondo, per un cristiano, appare oscuro perché non comprende come si possa vivere senza sottomettersi al suo Dio e riconoscere che il suo Gesù altro non è che la descrizione di un povero idiota con cui gli evangelisti cristiani volevano giustificare il loro disprezzo e il loro odio per gli uomini.

La filosofia metafisica che qualifica la Stregoneria

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La filosofia metafisica che qualifica la Stregoneria, Volume 7, Tomo 2 della Teoria della Filosofia Aperta

 

Fine Settimo Volume della Teoria della Filosofia Aperta, Tomo 2

Comprende:

1) Cristianesimo come assolutismo nella filosofia del fascismo attuale

2) La foresta incantata della metafisica

3) La filosofia metafisica che qualifica la Stregoneria

 

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