9) La tigre si sottrae quando l'oggetto la individua.

Uscire dal mobbing: trasformarsi da vittima in tigre

Il mobbing e le strategie della stregoneria
Capitolo ventuno

di Claudio Simeoni

 

 

9) La tigre si sottrae quando l'oggetto la individua

 

Sottrarsi è attività esclusiva di chi pratica l'arte dell'agguato. Per sottrarsi significa essere propositivi, artefici, dell'azione messa in atto in risposta al proprio Intento.

Quando si mettono in essere azioni volte al conseguimento di un obiettivo il circostante tende ad adattarsi di conseguenza. Quando una mia azione volta al conseguimento di un risultato viene individuata e messa in relazione al risultato che mi sono prefisso di raggiungere devo ritirarmi a meno che l'individuazione non era parte del mio progetto e il riadattamento del circostante, in base a quanto io mostravo, non è funzionale al proseguo della mia azione.

Quando il circostante individua il mio intento, deducendolo dalle azioni che metto in essere, il circostante può aggregarsi alle mie azioni favorendo il raggiungimento dell'intento o mettere in essere delle strategie per far fronte alla variazione dell'oggettività che il raggiungimento del mio Intento comporta.

La Tigre si sottrae all'operazione della caccia d'agguato quando la preda la Individua come predatrice e la mette in relazione all'Intento di trasformare sé stessa in predato. In quel momento la possibile preda mette in essere delle strategie attraverso le quali tenta di sottrarsi.

Chi è soggetto ad operazione di mobbing e individua l'Intento di chi ha organizzato la strategia mobbing nei suoi confronti può mettere in essere delle strategie di risposta. Uno dei motivi di successo dell'azione di mobbing consiste nel non far sapere al predato di essere oggetto di attenzioni, di quali attenzioni si tratti e dell'intento di quelle attenzioni.

Chi sta subendo delle azioni di mobbing deve mettere in essere delle strategie di risposta e deve sia da un lato sottrarsi alle attenzioni di chi mette in essere strategie di mobbing sia iniziare delle contro operazioni in base al proprio intento, alle proprie possibilità e alle proprie predilezioni.

Difficilmente chi mette in essere strategie mobbing si sottrae una volta scoperto: chi attua delle strategie di mobbing ha una faccia di bronzo, un cuore di merda, e l'attenzione dello stupratore! Chi viene individuato mentre sta costruendo operazioni di mobbing non si ritira da quello che sta facendo, ma lo continuerà e lo giustificherà qualunque cosa succeda a meno che chi subisce operazioni di mobbing non riesca ad ottenere strumenti per annullare quello che sta facendo (promozioni, trasferimenti, riconoscimenti ecc.) o a sua volta viene messo in una situazione di non nuocere (trasferimenti, situazioni imbarazzanti per l'azienda ecc.).

Soltanto chi ha un Intento che nasce da sé ha la necessità di agire sottraendosi quando le sue azioni vengono individuate per l'Intento espresso.

Sottrarsi significa impedire che il circostante costruisca delle strategie di adattamento che, anziché basarsi sulla forma che chi intende uscire da un'azione mobbing presenta, si basino sull'Intento soggettivamente espresso.

Normalmente un Intento puro (nel senso che è espressione dei bisogni del soggetto sottoposto a mobbing) è difficilmente immaginabile e individuabile dalle persone che mettono in essere azioni di mobbing. Costoro sono abituati a pensare merda. Cosa significa pensare merda in questo caso? Significa proiettare sé stessi sul mondo circostante e pensarlo uguale a noi sia negli scopi che negli Intenti finendo in questo modo per giustificare i propri comportamenti scorretti, vili e viscidi con la giustificazione secondo cui tutto il mondo è così. Mentre si pensa in questo modo quelle persone tentano di ridurre il mondo in questa dimensione: una dimensione di merda!

Pertanto solo il soggetto che mette in essere delle azioni per sottrarsi da un accerchiamento di mobbing deve prendere in considerazione la possibilità di dover sottrarsi per salvaguardare il proprio Intento e con esso i suoi punti vulnerabili dall'individuazione di chi mette in essere strategie mobbing.

Le undici tappe della trasformazione soggettiva:

1) La tigre conosce sé stessa e le sue possibilità;

2) La tigre analizza il territorio nel quale intende cacciare;

3) La tigre ha l'intento di ciò che fa';

4) L'intento della tigre è il suo bisogno (l'intento è interno alla tigre);

5) La tigre individua l'obiettivo del suo intento;

6) La tigre osserva l'oggetto;

7) La tigre nasconde sé stessa al suo obiettivo;

8) La tigre diventa parte indistinguibile dall'ambiente per l'oggetto;

9) La tigre si sottrae quando l'oggetto la individua;

10) La tigre attende che l'oggetto sia in difficoltà;

11) La tigre distrugge l'oggetto soddisfacendo il suo bisogno e, rilassando la sua tensione, alimenta l'intento della sua trasformazione;

Marghera, 07 febbraio 2004 (data di formazione del primo file)

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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Il Mobbing e le strategie della Stregoneria

Il mobbing è l'arte costruita dai cristiani per distruggere psicologicamente l'uomo che non si adegua al gregge. Tanto più il sistema giuridico preserva l'uomo nella sua attività sociale e tanto più violente vengono articolate le strategie di aggressione personale per impedire all'individuo di fruire della libertà d'azione che la legge gli garantisce. Il mobbing può essere messo in atto solo nell'ambito cristiano e da cristiani perché per essere mobizzati è necessario essere individui che sperano nell'intervento salvifico del dio padrone.